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martedì 29 settembre 2009

Ti querelo per farti star zitto

Una delle tante storture di questo paese alla deriva, quasi mai sottolineata, è la possibilità, per una persona facoltosa, di intimidire a bella posta chi si propone, magari per mestiere, di dire la verità su di lui e sui suoi affari, semplicemente querelandolo anche sapendo di aver torto marcio.

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Non ci sono più i duri di una volta

Esterno giorno, ore sei e quarantacinque della mattina, il sole ancora non è sorto sebbene ormai debba rassegnarsi a farlo, sono alla stazione ferroviaria in attesa del treno che, nel giro di un'ora e quaranta minuti (più canonico ritardo) mi porterà a destinazione. Marciapiede discretamente affollato di studenti e di

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lunedì 28 settembre 2009

Costituzione, articolo 1

La Costituzione della Repubblica Italiana (http://www.senato.it/istituzione/29375/articolato.htm) è il sole per chi crede nei valori della democrazia, della libertà, dell'uguaglianza, della solidarietà. Nata a metà del secolo scorso è sintesi mirabile ed equilibrata di

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domenica 27 settembre 2009

Persone normali, killer infallibili

Negli ultimi anni in Italia sono avvenuti alcuni crimini efferati e tuttora inspiegati. Penso ai casi Cogne, Garlasco, Erba, Perugia, ma ve ne sono molti altri, meno noti ma non meno crudeli e non meno irrisolti. Figli che massacrano i genitori e viceversa, fidanzati o compagni di studi che si uccidono a vicenda, vicini di casa che sterminano intere famiglie. Scandalo mediatico, indagini lunghe e complesse, perizie che durano anni e che ogni sei mesi rivoltano la prospettiva di 180 gradi, prove cancellate, sconfessate, non trovate, tralasciate, mosse e contromosse di accusa e difesa, patteggiamenti, stralci, inchieste che sembrano andare avanti a tentativi: nessuna certezza viene mai raggiunta, paradossalmente anche in quei pochi casi in cui qualcuno in galera c'è (vedi Erba). E' evidente che tutto questo trae origine dalla notevole inadeguatezza (tecnica, economica, organizzativa, umana?) dei nostri organi inquirenti, è l'unica spiegazione logica. Non è infatti possibile che comuni cittadini, persone normali, a volte anche d'età, riescano, magari sotto l'impeto del momento (ma anche se ammettiamo che vi sia premeditazione cambia poco) a compiere delitti perfetti, senza lasciare tracce di nessun tipo (capelli, sangue,
impronte, ricevute, tracce col cellulare), con alibi non smontabili, senza mai tradirsi o contraddirsi, senza che vi siano mai testimoni, in poche parole senza mai commettere errori di nessun tipo: nemmeno il più allenato, spietato e professionale dei serial killer ci riuscirebbe. Solo quando il colpevole confessa il caso si risolve subito, ma spesso poi ritratta e allora si torna nel circolo vizioso delle mille verità e nessuna certezza.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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giovedì 24 settembre 2009

Travaglio comunista, tutta da ridere

Oggi sul Fatto Quotidiano, in prima pagina, Marco Travaglio dedica un po' di attenzione a Massimo D'Alema. Fa quello che sa fare meglio: dimostrare come i politici siano capaci con estrema naturalezza di dire tutto e il contrario di tutto nel giro di pochi anni o di pochi mesi, senza provare vergogna anzi pavoneggiandosi e avendo pure la faccia tosta di fare i sapientoni, fidando naturalmente nella brevissima memoria storica degli italiani (che arriva a 90 minuti al massimo). Parte da una curiosa affermazione del "baffetto" ("in Italia c’è troppo “antiberlusconismo che sconfina in una sorta di sentimento antiitaliano”) e, scavando nell'archivio, tira fuori una serie incredibile di frasi antiberlusconiane pronunciate da D'Alema dal 1993 al 2009, del tipo: "“è come Ceausescu”, “è il capo di una banda che antepone i propri interessi a quelli dell’Italia”, "è un barbaro", "non riconoscerei Berlusconi come premier legittimo nemmeno se vincesse le elezioni" e, vi assicuro, tante altre, davvero stupefacenti.
Questo per dire quanto sia ottuso chi considera Travaglio antiberlusconiano. Facile il giochetto "parla delle malefatte del premier dunque è comunista", bel giochetto per decerebrati disinformati! Basta conoscere Travaglio un 20% e avere un cervello operativo al 40 per evitare di pronunciare simili stupidità.

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"Il fatto quotidiano", ovvero del giornalismo

Ieri, 23 settembre 2009, è uscito il primo numero de IL FATTO QUOTIDIANO, il nuovo giornale diretto da Antonio Padellaro e che vede la partecipazione di firme prestigiose come Marco Travaglio, Oliviero Beha,

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mercoledì 23 settembre 2009

Aria irrespirabile in quella stanza

Lo confesso: ancora adesso penso ad una provocazione, ad uno scherzo tirato lì per vedere le reazioni che provoca, come da bambini si buttava il mortaretto e poi

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domenica 20 settembre 2009

Battaglie sacrosante

Aggiornato alle 12.00 del 21/09/2009

Daniela Santanchè, già nota per aver mostrato il dito medio agli studenti che manifestavano per i loro diritti e per aver cercato di gettare un po' di fango su Veronica Lario appena caduta in disgrazia sparando una bella boiata sui suoi presunti amanti, oggi ha deciso che

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venerdì 18 settembre 2009

Fuori menu (di Nacho G. Velilla)

"Fuori menu" è un film che dice pane al pane e vino al vino senza curarsi delle possibili reazioni a un linguaggio esplicito perchè vero e a una storia rivoluzionaria perchè semplice e

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mercoledì 16 settembre 2009

Bufale in salotto

Ieri sera Porta a Porta con Berlusconi a pavoneggiarsi per meriti non suoi, a raccontar balle su balle, a minacciare e offendere giornalisti e editori assenti. Una trasmissione costruita ad arte per cercare di fare il pieno di ascolti (modificazione dei palinsesti delle altre reti al fine di non avere concorrenza), un notaio di studio pronto a certificare il fasullo e la patacca.

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martedì 15 settembre 2009

Raccontaballe

Questa sera "Porta a porta", diretta dal gran maggiordomo del potere, sarà libera di celebrare come un imperatore vittorioso Silvio Papi Berlusconi, nel modo presumibilmente più vergognoso e fazioso possibile. Per essere sicuro di catalizzare l'attenzione di tutti, e di poter così raccontare le ignobili verità di regime omettendo la realtà che è ben più scomoda, chi di dovere ha eliminato Ballarò (che avrebbe dovuto trattare lo stesso tema ma, come dire, in modo insopportabilmente obiettivo e neutro), allontanato Matrix, predisposto sulle altre reti una programmazione piatta e banale. Una tattica spudorata e perversa che stravolge i palinsesti della tv pubblica solo per permettere al premier di godere di un'ampia e non contrastata vetrina in cui diffondere la sua verità taroccata.
La consegna di 47 chalet a 200 dei trentamila sfollati per il terremoto d’Abruzzo dopo appena 162 giorni rappresenta per Papi “il cantiere più grande del mondo”, nonché l’opera di ricostruzione più rapida e imponente della storia dell’umanità". Chissà quante altre balle ci propinerà stasera questo bugiardo impenitente che, dopo aver cacciato in malo modo Mike Bongiorno dalla sua azienda (al cui successo ha contribuito in maniera eccezionale) e averlo ignorato per cinque mesi tanto da spingere il popolare presentatore a chiedersi il perchè, affranto e inconsolabile, in diretta da Fazio, è intervenuto al suo funerale trasformando il suo discorso commemorativo nell'ennesima insopportabile e inopportuna autocelebrazione.

Questa impresa di Onna, che sembra sfidare, nelle parole di Papi, quella della costruzione della grande muraglia cinese, è in realtà un clamoroso bluff mediatico costruito ad arte, come oggi fanno opportunamente notare quei pochi che ancora non sono a libro paga di nostro Sire.
Ai tempi del terremoto dell'Irpinia (molto più grave -3000 morti e non 300- e senza che vi fosse la Protezione civile) le case furono consegnate prima: 122 giorni dopo il sisma e non 162 e 150 casette e non 47, capaci di ospitare 450 persone e non 200, e senza questa indegna carnevalata.
Stasera Vespa ve lo dirà oppure loderà mellifluo questo esecutivo modello?

Le case consegnate da Papi questa sera non sono le case promesse dal governo, ma sono le case costruite dalla Provincia di Trento col denaro raccolto dalla Croce Rossa e donate all'Abruzzo: ma il merito se lo prenderà il governo, sebbene le villette promesse da Berlusconi per settembre non siano ancora pronte. Vespa, questa sera, farà notare questo fatto?

Questa sera inoltre verrà dato spazio alle legittime proteste dei terremotati, alle loro domande inascoltate, alle loro richieste non esaudite? Alle loro fondate paure ingigantite dall'avvicinarsi dell'inverno, che in quelle zone non scherza? Verranno mostrate le loro vibranti proteste, del resto sempre censurate dai tg di regime del MINZculpop in questi mesi? E si dirà che la situazione è pessima per tutti gli altri e che mancano i fondi per la ricostruzione e che ancora non sono stati decisi i criteri per l'assegnazione delle case, ecc.?

Ovviamente no.
Ecco perchè definiamo Porta a Porta di stasera una pagliacciata come quella di tante altre sere (memorabile l'intervista in ginocchio a Papi che esponeva le sue panzane in merito a Veronica, Noemi e festini vari). Balle di regime. Il contrario della verità. Lo spettacolo del dolore. Una passerella tra le macerie. Bruno Vespa farebbe meglio a vergognarsi, anzichè pretendere le scuse di Di Pietro pena l'esclusione a vita da quel salotto di servile mistificazione, chè anzi una tale esclusione dovrebbe essere esibita dal destinatario come la più gloriosa e luccicante delle medaglie.

George Orwell sgranerebbe gli occhi dall'incredulità, se solo fosse ancora tra noi. Qui si riscrive la storia, si mistifica la realtà, si inquina la verità col veleno della menzogna di regime e la si propina in tutte le case degli Italiani spacciandola per notizia. Questo non è ancora un regime, ma non è più da tempo una democrazia.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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lunedì 14 settembre 2009

Chi guida, per favore, non beva per niente

Ho letto l'articolo di Giorgio Calabrese "Due bicchieri non sono una colpa" dell'1/9/2009 su "La Stampa"
(http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6340&ID_sezione=29&sezione=).

Molte considerazioni sono giuste e opportune ma, nell'insieme, non è condivisibile il messaggio che filtra. Dato che non possiamo distinguere tra corporature, stomaci pieni e vuoti, superalcolici, vini da tavola e cocktail, e nemmeno affidarci al senso di responsabilità del singolo, l'unico modo per non dover pulire continuamente l'asfalto dalle chiazze di sangue è non bere se si guida. Bere è bello, fa parte della nostra cultura, ecc: ma è essenziale per vivere? No, pertanto tutti questi distinguo sono a mio parere inutili.

Tra l'altro l'Istituto Superiore di Sanità afferma che oltre lo 0,2 di tasso di alcolemia del sangue la riposta ai riflessi è già rallentata. E, fatto pari a 1 il rischio di incidenti quando si è sobri, secondo una stima dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, questo rischio cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari a 1,5 g/l. Chiude la Consulta nazionale sull'alcol secondo cui ben il 40% degli incidenti stradali avvengono a causa degli effetti dell'alcol. Capite bene che di fronte al buon senso e a questi dati che lo corroborano le affermazioni del ministro Zaia (con due bicchieri non si è ubriachi) oltre che assurde e inopportune sono pure gravemente inesatte e, non si esagera nel dirlo, incredibili in bocca a un ministro.

Chi guida, per favore si astenga del tutto dal bere alcolici e superalcolici (oltre che dal drogarsi, impasticcarsi, rimbecillirsi, per favore): l'industria vinicola non chiuderà per questo. E se viene beccato, sia punito con durezza. Io faccio sempre così, bevo solo quando sono a casa o quando guidano gli altri: non morirò mai perchè brillo al volante. Ma, se andiamo avanti così, morirò perchè ci sono assassini irresponsabili e impuniti sulle strade. Quasi sempre le soluzioni migliori sono quelle più semplici.

Ho scritto due righe a La Stampa, che però non ha ritenuto opportuno pubblicarle. Fa niente. Forse dire che non si deve toccare vino non è così seducente come dire che un paio di bicchieri si possono buttar giù...

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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sabato 12 settembre 2009

Trote e animali vari

Il figlio di Bossi, tale Renzo, detto "trota", già noto per essere stato bocciato per ben tre volte alla maturità (suo padre disse: "colpa dei professori del sud") e per avercela finalmente fatta al quarto tentativo, già tristemente noto per aver ideato e messo su Facebook il gioco demenziale "Rimbalza il clandestino", di recente rincuorato e incoraggiato dal noto e bravissimo giornalista Bruno Vespa con una lettera pubblicata su alcuni quotidiani ("Ho sentito che tu vuoi fare politica. Bene, vieni da un’ottima scuola e hai buone possibilità di emergere"), ha finalmente fatto carriera. Chi ha detto che studiare, in Italia, non paga? Renzo Bossi, fresco di maturità, è stato nominato, per evidenti meriti, membro del consiglio di direzione dell’ ”Osservatorio sulla trasparenza e l’efficacia del sistema fieristico lombardo”, un ente inutile ideato dalla stessa Lega. Percepirà uno stipendio di 12.000 euro al mese, in pratica guadagnerà dieci volte di più di uno a caso fra gli insegnanti che lo hanno ritenuto, per tre volte, non maturo.

Nel frattempo noi dobbiamo sorbirci, quasi ogni giorno, le demenzialità prodotte dal padre che, da improbabili raduni padani e bislacchi riti dell'ampolla, ci diverte con le sue solite uscite senza senso (la vicenda delle escort? colpa della mafia, contro la quale il governo ha deciso misure molto dure) e le sue solite stronzate xenofobe e razziste, per le quali si merita un paio di bacchettate da Fini, il che, se permettete, è tutto dire. Caro Umberto, non è tempo di ritirarti a vita privata? Abbiamo capito, Roma è ladrona (ma a tuo figlio i 12mila euro chi li dà? lo Stato, no?), i meridionali melma inferiore, gli immigrati carne da macello, no al voto agli immigrati, no alle moschee, sì al dialetto nelle scuole, via l'inno di Mameli, i fucili sono pronti, col tricolore mi ci pulisco il culo, ecc. ecc.: conosciamo a menadito il campionario delle rozze bestialità che sei uso maneggiare. Ora, per favore, appendi il fazzoletto verde al chiodo, è ora.
Noi cercheremo di dimenticarci delle tue immani stupidate, delle tue condanne, di tuo figlio che dopo aver stabilito un primato quasi imbattibile (i leghisti ce l'hanno duro... ma cosa? sarà mica il cervello?), adesso vergognosamente si instasca una barca di soldi, di Calderoli che porta il maiale a pisciare sui luoghi in cui dovrà sorgere una moschea e che quando parla vien voglia di accendere una sega elettrica al massimo della velocità, di Maroni che ributta a mare barconi pieni di immigrati come se si trattasse di insetti, senza sincerarsi se tra essi vi siano donne, bambini, malati, gestanti o persone che hanno diritto all'asilo politico in quanto perseguitati, di Zaia che se bevi due bicchieri e poi guidi non sei ubriaco e nel frattempo viene beccato a 190 al'ora sull'autostrada, di Cota che vuole fare classi per italiani e classi per immigrati, di Salvini che propone bus per soli milanesi e che canta, saltando, cori da stadio gravemente offensivi nei confronti dei napoletani, di Borghezio che disinfetta con l'alcol i sedili su cui siedono di solito alcune prostitute, che parla di superiorità etnica dei padani e che durante il discorso di Ciampi a Bruxelles sventola bandiere padane, sbraita, inneggia alla secessione, urla Italia vaffanculo e si fa espellere dall'aula, di una Lega Nord insomma (dalle solide radic cristiane) che sta trascinando l'Italia verso il baratro tenendo Papi per le palle e costringendolo ad accettare qualunque cosa, anche la più puzzolente, in cambio dell'appoggio al peggior governo degli ultimi settant'anni.

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mercoledì 9 settembre 2009

Ore 20: sketch super spinti, ma col bollino verde

(aggiornato 11.09.2009 ore 22:30)

Fa discutere la nuova sit-com trasmessa da Italia 1, protagoniste Alessia Marcuzzi, quella del bifidus, e Debora Villa, ex Camera Cafè, Iene, etc. Sul sito Mediaset leggiamo: "Alessia Marcuzzi e Debora Villa accendono i riflettori sui loro complessi, mettono alla berlina i limiti del sesso opposto e si prendono gioco della società e delle sue contraddizioni, attingendo spesso al vissuto quotidiano." Altrove però si trovano alcune clip un po' più esplicative e si legge, un po' più chiaramente: "La Marcuzzi come non l'avete mai vista". E io mi aspettavo, che so, lei che dopo il Grande Bordello conduce un programma serio, invece avevo equivocato.

Ho visto qualche promo e qualche scena. "Così fan tutte" e', come annunciato, una sit-com basata sul sesso. Allegra, divertente, pruriginosa. Per gli amanti del genere (e di Alessia), una chicca imperdibile. Per gli altri tranquillamente perdibile, oppure godibile se avete cinque minuti di tempo da ammazzare (se sono dieci leggete un libro). Alcune trovate spassose, altre solo volgari: il confine è labile, quindi lo si passa di continuo se non si è super bravi. Alcune scene ben fatte, altre scontate. Alessia provocante e carina: è un parametro di giudizio? Ma non è questo il punto.

Il punto è che trasmetterlo alle ore 20 è una scelta (voluta e) totalmente IDIOTA.

Certo, non è da ieri che abbiamo una tv bugiarda, irrispettosa dei diritti dei più piccoli, piena di pubblicità come una fogna lo è di cacca, povera di contenuti e di qualità, becera, fastidiosa, inutile, che punta allo stomaco e più giù, ignorando il cervello. Di questo quadro fa parte a pieno titolo non tanto la sit-com, che in un altro orario potrebbe pure fare la sua limitata figura, quanto la decisione di trasmettere all'ora di cena una produzione non adatta ai bambini.

Naturalmente chi sa educare un figlio non avrà avuto problemi, dato che sa bene che la tv, quando si ha un figlio, è bene che lavori di rado.


aggiornamento:

Roma, 11 settembre 2009 - Sequenze troppo "spinte" per non provocare polemiche. Per questo, "Così fan tutte" - la nuova sketch comedy di Italia 1 in onda il venerdì, protagonista Alessia Marcuzzi - passa dalla prima alla seconda serata, ovvero si allontana dalla fascia protetta. "Sono abituato ad ascoltare con attenzione le considerazioni che provengono dai telespettatori e dalle fonti istituzionali - spiega il direttore di rete, Luca Tiraboschi - anche in questo caso sarò attento a quanto suggeritomi. Accoglierò quindi l'invito a ricollocare la sit-com lontano dalla fascia protetta, ribadendo la qualità del prodotto e la straordinaria interpretazione di Alessia Marcuzzi e Debora Villa". (repubblica.it)

Tiraboschi, ribadisci un po' la qualità di quel che vuoi. Resta il fatto che hai commesso un'idiozia, e in noi resta il sospetto che lo scopo sia stato quello di fare un po' di chiasso per tirare la volata alla sit-com. Se come direttore di rete hai bisogno della logica reazione di genitori e persone di buon senso per capire che un prodotto come quello non va dato in pasto ai bimbi, vuol dire che hai sbagliato lavoro.
"Accoglierò quindi l'invito".... mah. Tiraboschi, hai mai sentito parlare del "codice Tv e minori"? Non è un invito, è un codice che va rispettato e che tu hai violato in maniera plateale.

"...sono certa che Mediaset, azienda eticamente sensibile, troverà una soluzione." (A. Mussolini). Eticamente cosa?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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martedì 8 settembre 2009

Crimini stradali

Due ragazze sono morte alle 5.30 del mattino di domenica 6 settembre, a Roma, in pieno centro. Avevano 22 e 23 anni. Un minuto prima erano vive, poi non erano più. Un'altra, 23 anni, è in condizioni disperate. Si poteva evitare tutto questo? Spezzare la vita di tre ragazze, di tre famiglie, era proprio inevitabile? No, sarebbe bastato non ubriacarsi prima di mettersi al volante e non andare a 120 all'ora con una Punto che, a sentire quel che dice l'autista, da alcuni giorni aveva manifesfato problemi al servosterzo. Sarebbe stato sufficiente portare l'auto dal meccanico un po' prima, o non usarla proprio quella sera, o usarla ma procedendo a 50 come si conviene in centro città, o ancora meglio, decisamente meglio, andare a 50 senza essere ubriachi.

L'autista, sottufficiale della Marina, 23 anni, praticamente illeso, era sbronzo (valori superiori rispetto a quelli consentiti di più di due volte e mezzo, riportano i giornali). Inoltre, sapeva di guidare un'auto con un presunto problema (lo ha detto lui). Infine, e nonostante questo, procedeva a 120 all'ora, i due testimoni (coinvolti nell'incidente) hanno detto che andava così veloce, quella Punto, che "sembrava una bomba". L'autista dice che il servosterzo si è bloccato, la sua vista si è annebbiata, la macchina è andata dritta e allora "è successo tutto". E due ragazze non ci sono più, e un'altra è moribonda.
Se non avesse bevuto, se avesse guidato con prudenza, se, se... passano gli anni e ogni volta che l'asfalto si tinge di sangue noi siamo ancora qui a parlare di uno che guida dopo aver bevuto abbondantemente. Con Zaia, ministro di questa Repubblica, che proprio pochi giorni fa diceva che con due bicchieri al volante non si è ubriachi: può essere vero, però si può diventare carnefici di giovani vite.

Inopportune mi sono subito parse le dichiarazioni del padre dell'autista, dopo l'incidente: mio figlio non aveva bevuto e anzi non era lui alla guida. E' un bravo ragazzo. Ok, ma il 6 mattina non lo ha dimostrato per niente.
Un problema al servosterzo? Ok, appuriamolo. Ma toglie qualcosa a quel che è successo? E L'alta velocità? E il giro per i pub con il sangue pieno di alcool? E i dubbi sull'auto?
Sapete quante ne vedo di persone così, che guidano proiettoli impazziti? Controlli, zero. Punizioni, ridicole. Educazione e prevenzione: insufficienti. E allora continuiamo a girare per strade divenute flipper della morte sperando di non beccare una pallina impazzita.

Omicidio colposo, dice il giudice. A noi, come sempre in questi casi, sembra ben altro. Omicidio colposo è mettere sotto un pedone un po' imprudente che ti sbuca dal nulla, non questo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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Un piccolo souvenir

In occasione del recente G8 all'Aquila è avvenuto un fatto di cui solo ora si ha notizia grazie al premier canadese Harper e al "Toronto Star": Berlusconi, che come sempre ama fare lo splendido, ha regalato ai leader presenti un volume su Antonio Canova dalla copertina in marmo dorato del valore di 460 mila dollari e del peso di 25 chili. Il premier canadese, che ha affermato che spesso Berlusconi lo ha messo in imbarazzo con la sua mania di fare "regali esagerati", per la legge canadese sul conflitto di interessi (sì, avete capito bene) non può ricevere in quanto politico doni di valore superiore ai mille euro, quindi il libro finirà in un museo statale. Riuscite a farvi venire in mente un dono più inutile, pacchiano, inopportuno (in una fase di recessione e in una città devastata dal sisma) di questo? Se ci riuscite, scrivetemi. Chi li ha pagati questi tascabili di grande maneggevolezza? Su www.g8italia2009.it leggiamo incuriositi che il libro è stato realizzato "con materiali preziosi messi a disposizione gratuitamente da 23 maestri artigiani italiani". Da chiunque siano stati pagati restano uno schiaffo alla miseria. E poi, piu' che un mattone, questo libro mi pare un sasso.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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lunedì 7 settembre 2009

In memoria di un fedele 3410


Eh sì, penso proprio che per il mio Nokia sia suonato l'ultimo rintocco... anche se in verità non meriterebbe affatto una fine come questa, ma si sa: anche nel campo della telefonia mobile ad andarsene per primi sono sempre i migliori e

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venerdì 4 settembre 2009

"Si spengono i rumori"

Oggi mi avvalgo della scrittura di Vittorio Zucconi (blog Tempo Reale):

Si spengono i rumori (3 settembre 2009)
"I regimi cominciano tutti cosi’, eliminando o zittendo con qualsiasi mezzo, e Berlusconi ha una collezione di ben pagati manganelli e una cantina di bottiglie di olio di ricino, gli avversarsi di chi sta al potere, nella indifferenza suicida e vile di chi dice: tanto e’ toccato a lui, che e’ ebreo, e’ pregiudicato, e’ comunista, e’ frocio, e’ zingaro, e’ nero, e non a me. O lo fermiamo in fretta o non ci sara’ piu’ ritorno. Siam giunti a mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffe’. Chi sara’ il prossimo uomo in frac?" (V. Zucconi)

I vili indifferenti e i vili complici stanno accumulando un po' troppe macchie sul loro c.v. per poter poi sperare in un colpo di spugna indolore, quando sarà che avverrà quel che avverrà. Perchè se la memoria è corta, nell'immediato sa essere anche feroce.

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giovedì 3 settembre 2009

"Colerà sangue e anche qualcosa di più immondo"

3 settembre 2009 - Poche ore fa Boffo, direttore dell'Avvenire, si è dimesso. Senza che ve ne fosse la necessità, in realtà, non rivestendo

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mercoledì 2 settembre 2009

Lippi e Cassano

Cominciamo con una indispensabile premessa: il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio (attualmente: Marcello Lippi) ha tutto il diritto di scegliere chi convocare e chi no fra i giocatori italiani che militano nei nostri campionati e

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