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giovedì 16 luglio 2009

Agonia di un partito non democratico

Il PD (partito democratico) dunque non concede a Beppe Grillo la tessera di iscritto. Perchè è condannato? Perchè è iscritto già al PDL o alla Loggia P2 (come Berlusconi) o, che so, al Ku Klux Klan? Perchè è uno stupratore seriale come sembra essere il presidente di una sezione romana del PD? Perchè ha cercato di farsi una banca? Perchè ha sistematicamente omesso per anni di risolvere la gravissima e vergognosa anomalia berlusconiana? Perchè ha fatto cadere governi di centro-sinistra per futili motivi? Perchè è inquisito come Bassolino o condannato come Carra? Perchè è recordman di fallimenti e collezionista di amicizie compromettenti come Rutelli, Veltroni, D'Alema & C.? No.
Grillo viene respinto dal PARTITO DEMOCRATICO perchè fa parte di un movimento (quale?) che lo ha criticato, che è ostile, che si permette di evidenziare le incongruenze e le complicità di un partito che da quindici anni fa finta di fare opposizione al delirio berlusconiano, lasciando passare tutto quando è all'opposizione e omettendo di fare tutto quando governa e quindi prendendo per il bavero i suoi elettori.

Ecco l'incredibile motivazione emessa da una "Commissione di Garanzia del PD" di cui non si sa nulla, da chi è formata, a cosa serve, quando è nata, chi l'ha eletta: "Non e' possibile la registrazione di Beppe Grillo nell'anagrafe del Pd poiche' egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al PD. La delibera verra' resa nota sul sito nei prossimi giorni".

Questa frase sarà ricordata come un passo decisivo del cammino che sta portando il PD, partito appena nato, a naufragare miseramente contro gli scogli aguzzi della propria insipienza e della propria inutilità. Un manipolo eterogeneo di politici inconcludenti e con idee diversissime e perlopiù sconclusionate su alcuni temi cruciali (tipo i diritti per i non eterosessuali, la questione morale, il conflitto di interessi), incapaci di fare qualcosa che non sia litigare continuamente e su tutto e favorire in questo modo una destra illiberale e nostalgica oltre che concentrata a farsi gli affari propri piuttosto che quelli nostri. Un gruppo dirigente non eletto da nessuno, autoreferenziale, colpevole di una galleria degli errori degna di almeno sei generazioni di falliti. Un partito chiuso su se stesso, senza slancio, senza futuro. Destinato a marcire tra le sue rovine e a rendere la vita facile all'imprenditore da basso impero che, vittima delle sue irrefrenabili voglie, ammantato da un incontrollabile delirio di onnipotenza e assolutamente privo di senso dello Stato e di rispetto per i valori fondanti della nostra Repubblica, nonché ostaggio della deriva razzista e secessionista di un manipolo di padani, sta sfasciando a colpi di macete la democrazia sotto gli occhi impassibilmente benevoli e complici del Supremo Garante della Costituzione, Sua Immobilità Giorgio Napolitano, vittima evidentemente di una grave patologia compulsiva che lo spinge a firmare tutto quel che si appalesa sulla sua scrivania e che, difatti, stasera ha approvato senza indugio una legge vergognosa (il ddl sicurezza), ammonendo però col ditino che così non si fa, che la legge così non va, come un arbitro che ti grazia dopo un fallo epperò ti dice che sei un'immonda canaglia e tu, giocatore che di solito miri alle gambe, ti chiedi per un istante se per caso non ti stia vagamente, fuggevolmente, occasionalmente prendendo per il naso.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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