Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

sabato 29 agosto 2009

Lenta sarà la fine

Ecco le dieci domande. Le domande che per la prima volta nella storia del mondo sono state denunciate (con richiesta di risarcimento di 1 mln di euro) da un premier in bilico perenne tra dittatura e buffonata. Di fronte a un individuo su cui gravano mille ombre e decine di certezze e che ricopre una carica pubblica e ciò nonostante non ritiene sia suo preciso ed inderogabile dovere rendere conto di quel che fa a coloro che dovrebbe rappresentare con onestà e rettitudine, che lo hanno eletto e che lo ricompensano per il suo incarico, lo sconcerto fa a gara con l'indignazione. Il cittadino informato e responsabile, di parte ma non fazioso, che ama il proprio paese e la libertà, che rispetta gli altri e le leggi, sente che tutto quello in cui crede, tutto quello che ama è adesso in pericolo, è sotto i colpi di un sistematico attacco mortale. Solo chi è accecato dalla partigianeria più bieca ed inutile e ha perso ogni barlume di spirito critico vive gli eventi attuali come normali, schiavo della sua piattezza mentale, della sua anoressia di spirito critico, del suo deficit di ragione, vittima della manipolazione mediatica messa in atto da un regime che, prima ancora che i diritti e le le libertà, ha intaccato i cuori e le coscienze inquinandoli di nefandi disvalori.
Silvio Berlusconi si è dapprima rifiutato di rispondere alle legittime e cruciali domande avanzate dalla stampa e relative a tutta una serie di scandali, inchieste e comportamenti poco chiari che lo hanno direttamente coinvolto come uomo e come premier, poi ha fornito con malcelata irritazione e improvvida arroganza versioni incomplete, poco credibili, contrastanti, contradditorie, fasulle, ridicolmente deboli, poi ha invitato gli sponsor a togliere i fondi ai giornali che non gli lisciano il pelo, indi ha accusato uno di questi di portare avanti un progetto eversivo, infine lo ha denunciato chiedendo un maxi risarcimento per il solo fatto di aver posto alcune ovvie e legittime domande e di aver riportato quanto da mesi la stragrande maggioranza dei giornali esteri scrive a proposito di questa gravissima ed incredibile crisi della democrazia in Italia.

Questa si chiama intimidazione. E' un atto gravissimo, oltre che lo sconsiderato autogol di un dittatore dilettante. Questo è l'ultimo capitolo, in ordine di tempo, di un attacco alla libertà di stampa e ai valori fondanti della nostra democrazia che la banda che governa questo paese, o meglio che spadroneggia in questo paese, sta portando avanti da tempo, nell'inane indifferenza di un'opposizione complice o rimbambita.
Stiamo scivolando dalla democrazia, conquistata col sangue a metà del secolo scorso, verso una forma di governo che democratica non è, i segnali sono ormai chiari, inequivocabili, persino ridondanti: chi conosce la storia è giustamente allarmato.

Sento quindi il dovere di evidenziare pure io su questo blog le dieci domande di Repubblica che hanno portato ieri Berlusconi ben oltre la soglia del ridicolo e che hanno provocato un compatto e deciso coro di incredule e feroci critiche a livello mondiale. Non sono tutte quelle che vorrei fare io, ma sento che è diventato un dovere pubblicarle. E invito la stampa libera di tutto il mondo a non mollare la presa, a starci vicino, ad aiutarci in questa drammatica fase della nostra storia.
Il prossimo passo di questo uomo pericoloso sarà quello di chiudere i giornali che già non possiede o che non si piegheranno servilmente ad omaggiarne le assurdità e ad occultarne o banalizzarne le nefandezze?

A tutti quelli che miopi e beoti, o complici e colpevoli, continuano imperterriti a sotovalutare la situazione o a tappezzarla con la falsa moneta dell'idolatria indiscussa, acritica e demente, auguro un risveglio amarissimo e un'espiazione crudele: hanno avuto mille occasioni per svegliarsi dal sonno della ragione, per aprire gli occhi, e le hanno perse: non meriteranno la nostra compassione, dunque.


Ecco le dieci domande di "Repubblica" al premier Silvio Berlusconi:

- le domande....
http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-altre-dieci-domande-a-silvio-berlusconi/2009/06/25/le-dieci-nuove-domande-al-cavaliere/

- il video...
http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-altre-dieci-domande-a-silvio-berlusconi/2009/06/26/condividi-il-video-sul-tuo-sito-o-blog/


Ed ecco le prime dieci domande:
(video) http://temi.repubblica.it/repubblicaspeciale-dieci-domande-a-berlusconi/2009/05/14/dieci-domande-il-primo-video/

Pubblicatele anche voi, ovunque.
Non è una questione di destra o sinistra.
E' in gioco la nostra libertà, il nostro paese, il nostro futuro, quello di chi lasceremo su questa terra.
Se pensate che io stia esagerando, è segno che siete destinati ad accorgervene quando ormai sarà troppo tardi.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui.
Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail


Nessun commento: