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martedì 29 giugno 2021

Conte e Grillo

La mia stima per Conte è immutata, lo considero un vero e proprio fenomeno in assoluto e ancor di più se paragonato al desolante panorama politico italiano che ci trasciniamo da svariati decenni.
Dico questo ovviamente sulla base di quello che Conte ha fatto dal momento in cui da perfetto sconosciuto si è affacciato alla politica italiana fino ad oggi; il mio non è certo un atteggiamento fideistico come quello, per esempio, dei leghisti che accettano qualunque cosa da Salvini, un politico di scarsissima qualità e un uomo dai comportamente altamente discutibili, sia il bianco che il nero, sia il giusto (raro) che l'ingiusto, senza metterlo mai in discussione e criticarlo ma idolatrandolo a prescindere; e la stessa cosa vale per i renziani e per i forzisti.
Mi riesce difficile considerare nella stessa categoria di uomo politico Conte e Salvini o Conte e Renzi, ma del resto mi riesce anche difficile considerare Sallusti, Feltri o tanti altri come colleghi di Travaglio, di Gomez e di pochi altri.

Non contesto il post con cui oggi Grillo spiega perché Conte secondo lui non è adatto per trasformare il Movimento, ognuno del resto ha le sue idee... io sono dell'idea che perdere una persona come Giuseppe Conte è un errore grossolano, ma io non sono il Garante di alcunché e soprattutto non ho fatto tutto quello che di clamoroso, inaspettato e meraviglioso per la politica italiana ha fatto Beppe Grillo fino ad oggi.

Detto quindi che Grillo ha il diritto di affidare a chi vuole l'incarico di guidare il Movimento o di trasformarlo, e detto anche che, anche se io non capisco la rinuncia a Conte, posso teoricamente ammettere che Grillo veda più lontano di me e riesca ad azzeccarla anche questa volta, come del resto ha fatto non tutte, ma la stragrande maggioranza delle volte fino ad ora, faccio però notare che Conte è lo stesso di qualche mese fa e quindi affidare questo incarico a lui è stato indubbiamente, dal punto di vista della visione del Garante, un grandissimo ed evitabilissimo errore. Che ha fatto perdere tempo e ha creato danni. E che quindi insinua qualche dubbio sulla reale capacità attuale di Grillo di provvedere al futuro del Movimento con la stessa efficacia con la quale lo ha fatto finora.

Ovviamente se ci fossero le elezioni domani il Movimento sarebbe ancora quello che è da più di 10 anni, e cioè la migliore fra tutte le opzioni sul piatto e di gran lunga, probabilmente non solo per le sue qualità (notevoli e perfezionabili), ma certamente anche per i difetti delle alternative (enormi) e per il marciume imperante della politica dei partiti.

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giovedì 24 giugno 2021

La demopazzia


Dopo un anno di cazzate, errori, gaffe, menzogne e porcate e nessun contributo positivo chiunque verrebbe licenziato (a parte il parente del padrone).
Noi abbiamo politici (quindi dipendenti dei cittadini) che da svariati decenni fanno danni, non si presentano neppure alle sedute, passano la giornata a intrallazzare e a gonfiare di minchiate i canali informativi, incassano decine di migliaia di euro l’anno oltre a mille bonus e rimborsi spese e vitalizi assicurati pure agli eredi.
Senza aver fatto nulla di buono per il loro Paese, anzi solo merdate epocali.
E avendo dato senza vergogna mille prove delle loro malafede, inettitudine, ignoranza crassa, zozzeria morale, disordine mentale.
E ogni giorno dobbiamo sciropparci grazie a media servili, indecenti e compiacenti, i versi e gli strafalcioni di queste scimmie istituzionali, di questi “eletti” che di eletto hanno solo lo stipendio, di questi avanzi che una legge elettorale antidemocratica ha premiato grazie alla scelta interessata di un manipolo di leaderini senza arte né parte.
La democrazia è un cancro che ci piace coltivare solo perché esistono al mondo un paio di alternative peggiori.

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La Chiesa e le pecorelle tapine


Hanno addobbato le pareti di interi secoli col sangue degli innocenti, spalmandolo allegramente a piene mani, incuranti degli schizzi sulle tonache.
Hanno scatenato guerre su guerre in nome di un essere che non esiste e mai si sarebbe sognato,  se davvero esprimesse certi valori,  di spingere l’uomo ad alzare la mano contro un altro uomo.
Hanno bruciato donne spacciandole per streghe, studiosi bollandoli come eretici, menti liberi definendoli come infedeli.
Hanno accumulato spaventose ricchezze e per secoli regnato su ampi territori come i più biechi padroni.
Hanno sempre tenuto bordone ai peggiori e più sanguinari regimi criminali della storia, favorendo pure, in ultimo, la fuga dei maiali nazisti dall’Europa.
Adesso si limitano a voler dire la loro sulle leggi del Parlamento sovrano, a imporre (a spese nostre ma con docenti scelti da loro) l’insegnamento di uan tra le tante religioni possibili e fasulle nelle scuole italiane (alle primarie più ore di religione che di inglese), a incassare ogni anno un bel po’ di milioni e a risparmiarne altrettanti evitando di pagare le tasse su immobili spesso usati anche o solo per fini di lucro, ad appoggiare politicanti rozzi e meschini pur di ottenere quel che a loro preme. Inoltre seminano diffidenza e pregiudizi fra gli uomini, ne tarpano la crescita morale e intellettuale, zavorrano la società sulla strada del progresso e tollerano allegramente l’immensa piaga della pedofilia fra il clero, oltre a possedere immaginifiche ricchezze in tutto il mondo e a condurre vite lussuose e lussuoriose predicando povertà e castita per gli altri, le pecorelle tapine.
Signore e signori, la Chiesa di Roma.

(Non ci provate con la storia del prete di campagna che fa del bene: so anche io che molti preti fanno del bene, ma per fare del bene non occorre vestire la divisa di una istituzione che ne ha fatto di ogni e tuttora ha spesso posizioni antiumane. Il bene lo si fa da uomini, ad altri uomini.) 

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giovedì 17 giugno 2021

Elogio del fare impresa

I nostri grandi (im)prenditori, dopo aver ereditato imperi colossali senza aver alzato un dito, succhiato il sangue da intere generazioni di operai trattati da schiavi, da oggetti o da carne da macello, aver evaso, eluso, frodato e violato tutte le leggi esistenti in materia di lavoro e tutela ambientale, dopo aver corrotto e aver beneficiato grazie a vili ricatti occupazionali di cospicui finanziamenti statali spesso a fondo perduto, dopo aver trasferito la sede in paradisi fiscali al di fuori del nostro Paese, adesso frignano come disperati per l’introduzione di un ridicolo reddito di cittadinanza che convince qualche disperato a non farsi segare le ossa in catena di montaggio per quattro spiccioli. Sono lacrime di coccodrillo, se guardate bene vedete ancora brillare i loro occhi a fessura di maiali adusi ad ingozzarsi e i loro sorrisi di plastica a forma di tagliola. 

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mercoledì 16 giugno 2021

Video inopportuni

Non rendere pubblico il video del Mottarone non avrebbe senso: io come cittadino ho diritto di accedere a qualsiasi risorsa.
Farlo vedere al TG in pieno giorno è piuttosto idiota.
Vi devono essere canali protetti da ingressi autorizzati, per materiale di questo tipo. Vi deve essere un filtro anagrafico.
E se proprio lo vuoi mandare in tv, dovresti farlo in orario notturno.
E’ anche vero che la tv trasmette costantemente programmi e materiale che, da un punto di vista educativo o da quello del rispetto per le vittime di tragedie o reati, è del tutto paragonabile a questo video. 
E non vedo quasi mai grandi reazioni.
Si tratta quindi di aggiungere barbarie a barbarie. Il rispetto per la persona non c’era prima e non c’è ora.
Spero che le persone avvedute si guardino dal condividerlo sulle piattaforme pubbliche (altra cosa è mandarlo a un amico maggiorenne via messagiistica istantanea tipo Whatsapp, per quanto penso che l’amico possa trovarlo da solo, se gradisce visionarlo).
Evitiamo però di parlare di censura perché certuni non aspettano altro.

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Destra e sinistra


A destra i candidati sindaco li scelgono a sorte, tanto quelli di destra li votano uguale. Se c’ha la rogna, meglio: lo votano con più fervore. Se è un cafone meglio: se ne parla di più. Se non c’ha un’idea è perfetto: così non è criticabile e una volta eletto può cambiarla. Se flirta col fascismo e che vuoi che sia: il fascismo non esiste più.

A sinistra invece ne scelgono tre, di candidati, dopo discussioni di settimane e primarie e secondarie; così disperdono i voti e passano da una vittoria probabile a una sconfitta sicura. E se per caso una sera sbaglia il cassonetto della differenziata, o viene fuori su un giornale (di destra) che da piccolo si scaccolava in classe, ne chiedono le dimissioni.

A destra se uno viene indagato è un martire; se viene condannato fa carriera; se è prescritto, è assolto. A sinistra se esce una chiacchiera è bruciato.

Inoltre quelli di sinistra votano o fanno politiche di destra (vedi il Microbo, destra camuffata da centrosinistra, JobsAct e porcate varie; vedi adesso che tutti votano le decisioni di destra del governo Draghi): quindi è normale che poi l’operaio disperato non sa che fare e si incapretta da solo con la Lega o con i fasci.

Ecco perché , anche se nel Paese prevale la sinistra, al voto, spesso, prevale la destra. Ecco perché partiti che si rifanno al fascio e manco dovrebbero esistere stanno al 20.

Non per vantarmi ma mi pare una riflessione forte, e fatta prima di pranzo, il che non è da sottovalutare.




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domenica 13 giugno 2021

Basta tolleranza



Oggi si perdona tutto a un diciottenne e anche a un quindicenne.
E invece no.
I quindicenni oggi fanno cose che alla mia epoca facevamo, e forse, a vent’anni.
Quindi occorre adeguare il sistema educativo.
Il permissivismo è un cancro. Il lassismo è comodo ma deleterio.
La frase “so’ ragazzi” sta bene in un film.
Questo, ovviamente, se non vogliamo ritrovarci tutti con sbandati o, peggio, delinquenti in casa. Oppure semplicemente con uomini di scarsa qualità.
Se all’età che hai la sera esci da solo, attui di fatto un comportamento da uomo, quindi quello che farai lo si dovrà giudicare e punire come se lo avesse commesso un uomo.
Non si possono fare cose da uomini e poi, quando si commettono assurdità, invocare la tenera età.
E’ ciò che fai di sbagliato (o di giusto) a definire la tua età e quindi la tua responsabilità e punibilità.



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venerdì 11 giugno 2021

La vendetta per me non ha scadenza


(qualche istruzione utile per chi mi vuole utilizzare) 

Sono polemico ma non sono granché permaloso. Offendermi quindi non è facile, anche se mettendocisi d'impegno è naturalmente possibile...

Certo è che per offendermi devi avere doti non comuni. Perché i metodi più banali tipo quello di darmi dell'omosessuale o del terrone o di chiamare in causa mia madre, tanto per citare quelli più in voga fra i cervelli più semplici, con me non funzionano granché.
Anche se io sono di Genova e prevalentemente eterosessuale sentirmi dare del meridionale o del non etero non mi muove un pelo, e del resto eventuali discorsi su mia madre mi lasciano piuttosto indifferente perché li trovo da asilo. 

Se non è facile offendermi è praticamente impossibile sperare che il tempo attenui la mia voglia di rivalsa... per me infatti la vendetta è un piatto che si può servire molto caldo, caldo, tiepido, freddo o anche molto freddo: io sono capace di avere la stessa ferocia nel vendicarmi anche dopo decenni.

Quindi frequentarmi non è una cosa gravosa, essendo io discretamente generoso e disponibile, di indole tranquilla, per nulla pedante e molto poco invadente, e non permaloso.... ma se per caso hai intenzione di far del male e hai qualità neuronali non banali e riesci quindi a colpire nel segno, ti conviene poi nascondere te stesso e le tue generazioni future in un luogo sicuro.

Perché la vita prima o poi un'occasione per rifarti dei torti subiti te la dà quasi sempre; il fatto è che a volte te la dà di sfuggita o solo una volta e quindi se non sei veloce ad approfittarne poi non se ne fa più nulla.

Io sto sempre con gli occhi aperti.

Questo ovviamente non deve farvi credere che io abbia subito decine di torti nella mia vita e che abbia avuto storie molto tormentate... in realtà ho avuto una vita piuttosto lineare e ho subito pochissimi torti, e ancor meno ne ho fatti, ca va sans dire. Se poi ci limitiamo a quelli non banali devo dire che attualmente, se dovessi morire questa sera e mi chiedessero di fare un bilancio, sarei a credito solo in due casi fra quelli gravi e in altri tre o quattro fra quelli trascurabilissimi. E ho superato il mezzo secolo. 

Non fate come quel tale che una volta aveva chiesto la mia amicizia su Facebook e che poi ha deciso di togliermela dopo averla tirata un po' per le lunghe e che ogni volta che parlavo di un presunto screzio con un amico pensava che fosse un amico diverso, ehehe, e quindi alla fine mi aveva accusato di non andare d'accordo con nessuno, quando invece parlavo sempre della stessa persona! Per non prendere cantonate ci vuole attenzione e il tipo in questione non ne aveva moltissima.

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Grattare via il marcio


Sanità pubblica, di qualità e gratuita per tutti (modello Emergency).
Cittadinanza automatica dopo il primo ciclo di studi completo (primarie e secondarie).
Abolizione del divieto di peggiorare la pena in appello (mossa eccezionale per sveltire la giustizia).
Conferma dell’attuale regime di prescrizione.
Accoglienza dei migranti totale e accurata.
Lotta feroce al lavoro nero (lavori forzati).
Abolizione dei call center (non quelli di assistenza).
Assistenza totale e accurata per chi ha parenti disabili o malati gravi.
Abolizione della pubblicità in Rai e sulle strade; limiti pesanti a quella su tv e radio commerciali.
Pene durissime senza sconti per evasione, frodi fiscali e corruzione.
Incandidabilità definitiva per chi ha una condanna definitiva per corruzione e reati contro la PA, mafia o per reati particolarmente odiosi o socialmente pericolosi, etc.
Ergastolo duro e puro per i mafiosi che oltre a dissociarsi non collaborano fattivamente.
Limite massimo di 15 anni (anche non continuativi) per deputati e senatorie amministratori locali.
Abolizione totale dei vitalizi; pensione ai deputati solo dopo 15 anni ma in misura paragonabile a quella di qualisasi cittadino; stipendio da deputato ridotto del 50%, obbligo feroce di redicontazione spese.
Galera per chi solo si affilia a mafia e simili.
Pene durissime senza sconti per chi tarocca alimenti e rovina l’ambiente.
Pene durissime e daspo a vita per chi inquina lo sport.
Pene durissime per chi mette a rischio la vita altrui (es: risparmiando sulle spese di manutenzione delle infrastrutture).
Riduzione mmediata del 50% delle spese militari; mai più violazioni dell’art. 11.
Massicci investimenti nei comparti sanità, giustizia, scuola e ricerca, trasporti, tutela dell’ambiente, manutenzione di infrastrutture e immobili: solo così si ottiene l’equo e veloce processo, non salvando il culo ai potenti con la prescrizione.
Stop al cemento e alle grandi opere, tutte.
Decadenza immediata dalla carica di deputato/senatore per chi non fa almeno l’80% di presenze.
Decadenza immediata dalla carica di deputato/senatore per chi abbandona il partito con cui è stato eletto.
Applicazione severa delle leggi Scelba e Mancino e approvazione di legge analoga per reati omofobici e simili.
Arresto immediato per chi fa il saluto romano o inneggia pubblico a fascismo e nazismo.
Multe salatissime per chi imbratta monumenti, muri, deturpa arredi urbani e beni comuni, sporca e inquina, e non raccoglie le deiezioni dei cani (minimo 10mila euro a violazione).
Ritiro definitivo della patente per chi supera i limiti di velocità di oltre 50 km/h o commette infrazioni gravissime tipo inversione in autostrada.
Daspo internet di 5 anni per chi ripetutamente e scientemente produce e diffonde notizie false via internet (decide un giudice, non il provider).
Salario minimo a 15 euro; reddito di cittadinanza molto più corposo ed esteso, welfare più robusto; asili nido gratuiti per tutti; pene durissime per chi dichiara il falso; riduzione orario di lavoro; obiettivo finale reddito universale di base.
Preservativi distribuiti gratuitamente nelle scuole; assorbenti intimi gratuiti per le donne dal menarca alla menopausa; rimozione di medici, infermieri, farmacisti obiettori o novax.
Lotta durissima alke discriminazioni di qualsiasi tipo. Rimozione immediata dalla carica ricoperta e daspo a vita per quasiasi politico o amministratore che si renda autore di frasi chiaramente omofobe, razziste, misogine, xenofobe, adegutamente provate.
Patrimoniale feroce e tassa su successioni feroce oltre un certo (basso) livello).
AUmento della progressività della tassazione sul reddito.
Aumento forte della tassazione sul capitale, riduzione di quella sul lavoro.
Introduzione a scuola di educazione sessuale e educazione civica.
Tassa su multinazioni almeno al 40%.
Abolizione paradisi fiscali.
Abolizione ora di religione a scuola: chi vuole se la paga fuori scuola, come il karate.
Revisione dei Patti Lateranensi; riscossione Imu passato dalla Chiesa.
Severissima legge sul conflitto di interessi, in ogni campo.
Etc.
Etc.
Etc.
Ho dimenticato almeno 100 cose essenziali.
E’ un Paese da RIFARE da zero.
Il marcio va grattato via ma con l’acido, tanto è incistato e diffuso.

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giovedì 10 giugno 2021

Io avevo un amico che non era un amico e che io pensavo fosse un amico

Io avevo un amico che non era un amico e che io pensavo fosse un amico e che poi ha cominciato a non comportarsi da amico e allora io mi sono un po’ alterato ma comunque poco e solo dopo molto tempo e molte angherie mi sono alterato perché non è che io con gli amici mi altero subito e lui ha subito detto, quasi come se non aspettasse altro, che non era più mio amico senza grandi riflessioni e quindi a ben vedere non solo aveva cominciato a comportarsi da non amico ma amico vero non lo era mai stato ero io che ci avevo creduto è che io son sempre troppo tollerante e generoso e comunque se sono amico prima di bruciare un’amicizia un tentativo lo faccio e soprattutto non la mando a monte senza provare a salvarla specialmente dopo che oggettivamente ho fatto cose tali da farla morire o perlomeno non la faccio saltare subito a meno che per me non significhi nulla e non abbia mai signifcato davvero nulla arido come sono e non la mando a monte perché d’improvviso comincio  a dare i numeri per una incipiente menopausa o magari perché chissà pensava che ci provassi con la moglie che vedevo una volta l’anno e sempre in sua presenza o con la cugina bona ok ma che ho visto una volta in 53 anni e poi insomma bona,  aveva solo due gran cosce e una gonna generosa che le faceva vedere con agio ma insomma e per farla breve non sopportava questo mio amico che non è stato a ben vedere mai mio amico per davvero non sopportava dicevo cosa pensavo e come scrivevo e come lo dicevo e diceva che ero egoista, io egoista, figurarsi, non sopportava me -che cattivo gusto aveva- ma si faceva piacere lo stesso e stranamente questa amicizia forse perché lo avevo confortato quando era solo e anche per ragioni meramente pratiche dato che io sono generoso e non mi doso solo che a un certo punto ha sbroccato magari ha pensato che da un punto di vista pratico poteva anche rinunciare a me e adesso dà la colpa a risibili ragione calcistiche quando la vera ragione è che a lui dell’amicizia nostra non gli è mai fregato niente, io per dire per un amico faccio cose grandi, tipo se adesso uno mi chiama che ha bisogno io parto subito; povero lui, ha buttato all’aria 25 lunghi anni di amicizia falsa a senso unico dimostrando che non ci teneva per niente che delusione per me sapere che stava in piedi una cosa a cui tenevo solo io,  e facendomi capire che la devo finire di dare la mia amicizia a gente che fa e dà sempre costantemente meno di me, uffa.


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martedì 8 giugno 2021

Profondissima pena


Dall'intervista di Floris a Conte ho ricavato la conferma di un mondo dell'informazione vergognoso ed imbarazzante.
Inaffidabile.
Indegno di una democrazia.

Domande insensate, capziose, che si accavallano e che impediscono con continue interruzioni a Conte di esprimere il suo pensiero. Provocazioni sciocche, risatine stupide. Ostilità, sottovalutazione, derisione per una persona onesta che ha fatto molto bene il suo lavoro e per un movimento onesto che ha segnato una svolta importante nella politica italiana e che tuttora, oltre a essere la forza parlamentare di gran lunga maggiore, resta l'alternativa nettamente migliore fra quelle votabili in caso di elezioni, per qualità morali e non solo.

Mi chiedo quali qualità abbia Floris come presentatore di talk politico e giornalista se non forse quella di non dire parolacce.
Uno spettacolo piuttosto meschino e miserevole, che sono sicuro fa ridere molti osservatori internazionali, e questo ovviamente non vale solo per Di martedì che, paradossalmente, è anche uno dei talk  meno impresentabili, anche se resta inaccettabile.
Una prestazione professionalmente scarsa. 

Dall'altra parte un uomo di statura notevole, educato e corretto, coerente e chiaro, che cerca comunque di esprimere il suo pensiero in un contesto in cui francamente tutto è costruito per non farglielo fare.

I discorsi sul premier non eletto e sulle votazioni che lo porteranno probabilmente a diventare leader dei 5 Stelle sono stati surreali... c'è voluto il professor Conte per ricordare la Costituzione anche a giornalisti che lavorano o sostengono il punto di vista di politici che l'hanno calpestata per anni... e forse avrebbe fatto meglio, Conte, a ricordare anche che Forza Italia non ha mai fatto un congresso e che Salvini dirige la Lega Ex Nird con soli 6000 voti.

Ma davvero tutto il programma è stato costruito per attaccare Conte, per sbertucciarlo, per cercare di presentarlo come avventuriero o come poca cosa o come opportunista buono per tutte le stagioni, per metterlo in difficoltà e non certo sui contenuti, e per impedirgli di esprimere un pensiero lineare.
Insomma, per metterlo in cattiva luce, una cosa che ovviamente non è riuscita, ma il fatto che ci si sia provato è disdicevole e, ripeto, dà un quadro molto illuminante dello stato dell'informazione in Italia.
E dimostra anche quanto sia temuto dalla casta Giuseppe Conte, che dalla casta è stato fatto fuori con viscide manovre il palazzo e che dalla casta è tuttora molto temuto per quello che potrà fare.

Davvero, che pena.
Che imbarazzo.
Che miseria di contenuti.
Che assenza di equilibrio, correttezza e professionalità.

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sabato 5 giugno 2021

Se provate a leggere un mio post al contrario troverete messaggi satanici



(Se lo leggete all’indritto, solo cazzate)

Se mi dite che scrivo troppi post, ok. Ma non posso spiare le vicine col binocolo tutto il giorno:  a volte escono e non tutte si fanno sempre la doccia.
Se mi dite che sono sempre prolisso non son d’accordo: scrivo moltissimi post che sono brevi o lapidari. E poi un post non ha regole. Può essere un aforisma o un racconto.
Se mi dite che scrivo molto bene capisco perché vi ho fra gli amici (frequento quasi solo alcolizzati).
Se mi dite che scrivo male avete ragione: difatti mi leggono in tre e nessuno mi pubblica: ma quel che scrivo sarà rivalutato da morto, funziona sempre così. Per questo voglio vaccinarmi.
Se a criticarmi è una persona che scrive bene accetto tutto (es. Sonia).
Se a criticarmi è una persona che scrive male (es: ... seee, col cavolo che faccio nomi, ci siete cascati) accetto le opinioni dei colleghi.
Se a criticarmi è chi non mi legge lo minaccio: gli invierò il mio post più lungo via messenger.
Lo so, dico cose banali e non faccio ridere: nella mia vita precedente ero ancora peggio,sbagliavo la punteggiatura e facevo cadere sempre tante mollette in strada quado stendevo il bucato.
La prof di Italiano al liceo diceva che ero troppo polemico (oggi dicono che sei divisivo).
La maestra di elementari che ero bravo ma che non ero un’aquila (era psicologia inversa, spero).
Ma tanto è una vita di passaggio. 

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giovedì 3 giugno 2021

Imprendi pure, ma fallo un po’ più in là, per favore


Bello, non basta aprire una partita iva per potersi definire imprenditore.
Intanto rispetta la legge e paga le tasse, altrimenti sei un prenditore.
Poi rispetta i tuoi dipendenti e la sicurezza sul lavoro.
E pagali in maniera adeguata alla forza lavoro che ti cedono.
E trattali come persone, non come capre o utensili. 
E concedi loro il meritato riposo, e premiali quando gli affari vanno meglio del previsto.
E non ostacolare l’attività sindacale e non cercare di mettere gli uni contro gli altri.
E non ricattarli.
Non risparmiare sulla loro pelle.
Riduci i tuoi profitti per pagare il giusto a chi lavora per te e per reinvestire in maniera adeguata.
E tratta bene i tuoi clienti e i tuoi fornitori. E non barare sulla qualità del prodotto. E non fare cartelli  e non pagare tangenti.
Dopo di questo ne parliamo.
Altrimenti sei solo un ladro, un furfante e un avido succhiasangue, una merdaccia e non uno “che dà lavoro a tante famiglie”. Uno schiavista e non un benefattore: l’unico beneficato sei tu, sulla pelle degli altri. 

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mercoledì 2 giugno 2021

Salutava sempre

Una dose mi sta aspettando, chiusa nel suo frigo, in qualche studio medico.
Sa che è destinata a me e aspetta paziente il suo turno.
Non ha fretta, lei.

Era un brav’uomo, generoso, salutava sempre.
Disponibile, poliedrico, alcolista.
Aitante, mutante, mutande (no boxer).
Un vero talento. Sprecato (ché son tutti buoni a usarlo).
Goloso e permaloso, pessimista e artista, cuore e amore.
Pelato, con la pancia, presuntuoso.
Aveva un’esatta percezione di sè. Si credeva un dio in incognito.
Sessualmente devastante, ma non esercitava per modestia.
Setto nasale come i servizi segreti.
Guardava la tv senza accenderla.
Leggeva molto ma quasi mai quello che scriveva: non mi piace viziarmi con letteratura troppo alta, diceva.
Non ci provava mai con le donne: ci riusciva direttamente.
Aveva sogni, progetti, figlia piccola, moglie inconsolabile, madre disperata, fratello minore, stava per fare questo e quest’altro, aveva appena fatto questo e quest’altro, un amaro destino il suo, era così giovane, la vita è ingiusta, quale immane tragedia, cosa c’è per cena?
E’ morto per noi, per indicarci la via (vaccinatevi! Anzi, no!!!!!).
Non sbagliava mai, e se sbagliava era per voglia di qualcosa di diverso, ogni tanto.
Amava Dostoevskij, McEnroe e arrotondarsi le unghie. Odiava i fulmini e i ragni, non parliamo poi dei ragni fulminei.
Ha sostenuto decine di esami all’università, media voti spaventosa, ma ha rinunciato alla laurea come Sartre al Nobel: beau geste.
Aveva amici gay che però lo schifavano.
Adorava morire, ma solo come idea. Era idealista, minimalista, pacifista, comunista.
Gli piaceva il calcio, il football americano, il tennis e rubamazzetto.
Aveva un futuro spaventoso davanti: era quella massa informe e nera, tutta bruciacchiata.
Aveva cinque dita per mano e ci teneva.
Coi soldi non ci comprava la felicità, ma pane e prosciutto.
Gli dava fastidio l’idea di non poter dirigere il suo funerale.
Collezionava titoli di film porno e sextoy usati.
Ci aveva creduto davvero al teletrasporto e a una base lunare nel 1999.
Fece il servizio civile, si sposò con rito civile, penò parecchio sul codice civile.
Non usciva mai con donne sposate; per estrema coerenza, neppure con sua moglie.
Non mancherà a nessuno.
A proposito, chi cazzo era?


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