La situazione è penosa. Fra l’altro quando il 4 rimetteremo il becco fuori anche senza l’incubo di dover andare a far la spesa o in farmacia per le Zigulì gusto fragola troveremo un mondo brullo e triste: negozi chiusi, gente sospettosa, file ciclopiche sotto il sole per acquistare due cose o fare un versamento, automi con mascherina a passeggio cauti come in un territorio ostile. E, probabilmente, un’afa da rimanerci secchi per mesi e mesi. Ma la colpa di tutto questo è di Conte? No.
La colpa potete attribuirla a diversi soggetti /entità, secondo i vostri gusti, ma di certo non a Giuseppe Conte, che fa politica da due anni e finora ha fatto il suo, con straordinaria padronanza.
Vi do alcuni suggerimenti, so che capirete al volo questo mio post, sempre se non siete cloni dei due Cazzari, il Bomba di Firenze e l’Apri&Chiudi Padano, o se non siete la MadreCattolicaFascista che accusa il Guccini di seminare odio.
Ecco a chi potete dare la colpa, senza sbagliare:
-Un Dio a scelta (se credete, non muove foglia che...) che segue un suo per noi imperscrutabile disegno;
-Satana, che ci colpisce perché ci stiamo allontanando da un Dio a scelta col nostro comportamento peccaminoso;
-gli omosessuali, che si comportano in maniera non eterosessuale (incredibile, eh?) e quindi hanno scatenato l’ira del suddetto Dio a scelta;
-Il virus, che ragiona e ce l’ha proprio con noi, quindi non risponde alle leggi della natura e dell’evoluzione ma ci attacca per odio;
-Il destino cinico e baro, quello per intenderci che ha messo nelle mani del bastardo che vi siede di fronte una scala reale proprio nella mano in cui avete un bel poker;
-la Sfiga, che come è noto ha 10/10;
-L’Uomo stesso che sta stuprando questo pianeta e ne paga le ovvie conseguenze.
Insomma, fate voi, ma evitate di rendervi ridicoli accusando Conte o il pizzicagnolo all’angolo, eh.
#coronadays
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giovedì 30 aprile 2020
Lista dei colpevoli
Un po’ di cifre
IL POLITICO, DI SOLITO, E’ PER RIAPRIRE TUTTO E SUBITO: riaprire, allentare i vincoli è popolare, essere cauti è impopolare, crea malumore. L’esperto, per natura, è cauto: vorrebbe riaprire tutto a rischio zero, quindi tendenzialmente mai, il che, politicamente, non è possibile.
Occorre mediare.
Non va bene il politico piacione, che rischia di mandarci in terapia intensiva con un tubo in gola e poi se succede dà la colpa al caso, ma nemmeno l’esperto inflessibile che ci fa riaprire i negozi quando i commercianti son tutti falliti.
In questo caso, poi, abbiamo un politico (Conte) che a differenza del politico tipo non insegue la popolarità ma sente su di sé la responsabilità delle scelte che fa, qualità non comune.
Anche ammettendo che l’esperto esageri nella sua cautela, occorre NECESSARIAMENTE basare la propria decisione politica sulla base del suo parere: un politico coscienzioso (leggi: non cazzaro) non può fare altro.
Gli idioti possono solo criticare senza fornire ragioni fondate. Ce ne sono LEGIONI.
Detto questo, ricordiamo a chi in queste ore si sta rendendo ridicolo o sta dando del folle a chi ha studiato (Ganassa, MadreCattolicaFascista, Bomba e parte del Pd) che apposta si chiamano esperti e non cazzari: perché sanno quel che dicono.
Un po’ di cifre, prese dal #FattoQuotidiano (Mantovani, Palombi):
1- riaprendo il commercio la previsione [di R0] salirebbe a seconda delle combinazioni – con o senza esclusioni per fasce d’età, con più o meno persone in giro nel tempo libero e per motivi extra-lavorativi – tra 0,92 e 1,17. Sarebbero ricoverate in terapia intensiva fino a 5.303 persone tutte insieme (il picco del 3 aprile fu di 4.068), il totale potrebbe arrivate a 32 mila alla fine dell’anno: si tratta di cifre che il sistema sanitario potrebbe forse reggere, ma che comporterebbero un aumento notevole dei morti.
2- se riaprissero anche bar, ristoranti e alberghi, le terapie intensive dovrebbero accogliere, nel caso peggiore, 85 mila persone, i 7/8 mila posti letto attuali sarebbero saturi dal 31 agosto.
3 - anche la sola riapertura delle scuole, senza edilizia, industria e commercio e col trasporto pubblico a scartamento ridotto, non sarebbe tollerabile: indice all’1,33, 7.657 in terapia intensiva, reparti saturi al 20 ottobre
4- Riaprire tutto, invece, secondo il modello matematico dell’Iss, sarebbe una tragedia: indice di contagio al 2,25 e 151 mila in terapia intensiva, rianimazioni piene già l’8 giugno (scenario A).
Ora voi capite bene che, come dice Travaglio, anche se gli esperti fossero idioti e avessero aggiunto uno 0 in più (Renzi potrebbe pensarlo), avremmo sempre 15.000 persone da ricoverare in 8.000 posti di TI...
Ribadisco: Renzi (che nemmeno sa di stare al governo, quindi di criticare una sua decisione) e gli altri dovrebbero solo tacere. Innanzitutto per salvare la (residua) faccia. E poi per graziare il nostro già provato apparato riproduttivo.
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Riflessione su un trapano
Se io acquisto un trapano e dopo 8 mesi non ho ancora pagato la fattura (che avrei dovuto pagare con bonifico entro pochi giorni) non sono un ladro, ma un debitore o un insolvente. O una vittima del Sistema, o uno che avuto un’infanzia difficile. Eppure ho prelevato un bene altrui e lo sto usando da 240 giorni mesi senza averlo pagato e, a occhio, senza avere l’intenzione di farlo. Se poi mantengo rapporti civili col creditore, rispondo alle sue chiamate, converso, mi scuso, mi arrampico sugli specchi, accampo deboli giustificazioni, faccio vaghe promesse che non manterrò, sono pure una persona per bene (“almeno risponde”).
Se entro in un negozio, rubo un trapano senza farmi vedere e senza commettere a violenza, lo uso due ore per appendere alcuni quadri e poi lo riporto in perfetto stato scusandomi, sono un ladro, un pericolo per la società e merito alcuni anni di galera dura.
Qualcosa non mi torna.
#fatture #chiodi
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Solo qualche schizzo*
***E c’e’ chi parla con un altro standogli appiccicato: o è un’avance sessuale o sei un demente totale.
****Ho visto due mano nella mano guardarsi dolcemente. Erano sposati, quindi in regola. Se ci ripenso in effetti è il fatto che fossero sposati ad avermi stupito.
*****Ho visto uno in auto con un bimbo. Non penso sia permesso, a meno che non lo stai portando a una visita urgente. O a sperdere.
******Le librerie sono aperte, anche le ferramenta. Ma non puoi acquistare beni superflui, ti fanno la multa. Quindi niente vernici o lucido per scarpe. O un libro, caso mai una libreria, fra gadgets e giochi, ne avesse qualcuno in vendita.
*******Il ministro ha confermato, anche le amicizie sono affetti stabili. Ok, andrò da mia madre.
********Pensavo di essere un tipo coraggioso, prima di fare la spesa ai tempi del Covid-19.
*********Ricapitolando: posso andare a Livorno con la scusa che ho un amico ma non posso far la spesa al supermercato che preferisco, se ce n’e’ uno più vicino a casa mia. Devo farmi amica una cassiera.
**********Affetti stabili. Vedi il vantaggio di avere una donna in ogni porto? I marinai ci vedevano lungo.
—-
(* è anche la frase che direbbe un Siffredi modesto dopo una discreta performance)
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mercoledì 29 aprile 2020
Patologia o malafede?
CHE SI TRATTI DI PATOLOGIE SERIE E DA RISPETTARE? IN CASO CONTRARIO, SAREBBE PEGGIO, SAREBBE MALAFEDE!
ABBIAMO PIU’ O MENO GLI STESSI CONTAGIATI E MORTI di quando si chiedeva a gran voce il lockdown. E adesso qualcuno si lamenta se non lo si toglie subito per intero. Sono idioti o idioti? Difficile da dire.
—
Renzi il 12 marzo ci sputtana sulla CNN, col suo inglese inventato, invitando gli altri Paesi a salvarsi, a non fare come Conte, a chiudere tutto subito! Il 28 marzo (16 giorni dopo) afferma che le aziende devono riaprire già prima di Pasqua e le scuole il 4 maggio. D’altra parte parliamo di colui che pugnalò Letta dopo avergli detto di star sereno, si fece premier dopo aver detto che mai avrebbe fato il premier senza passare dalle urne, rimase in politica dopo aver giurato almeno 7 volte che in caso di sconfitta referendaria avrebbe lasciato la politica, contribuì a formare un governo che dal giorno dopo cerca di buttar giù. Quindi tutto ha un senso, direi.
—
Salvini l 24.2 chiede controlli severi e di affidarsi agli esperti, il 27.2 chiede di riaprire tutto e invita le persone a fare turismo in Italia, non ci sono rischi, l’11.3 dice che si deve chiudere tutto prima che sia tardi, il 5.4 dice che gli esperti non bastano, occorre l’aiuto del suo Dio e quindi si devono riaprire le chiese (mai chiuse) e permettere le messe, nei giorni successivi chiede la riapertura anche di fabbriche e negozi, adesso con la fase 2 afferma che torniamo liberi alla faccia di tutti i divieti (falso), due giorni fa promette un corteo anti Conte poi subito ritratta dicendo che i problemi non si risolvono con un corteo di 15 minuti.
La metà di queste giravolte sputtanerebbe a vita un amministratore di condominio, lui continua ad avere, secondo i sondaggetti da cui dipende, il 25%.
—
Oggi può credere in politici tipo Bomba o Ganassa solo chi è fanatico o ha una memoria che non passa le 72 ore. O la loro mamma.
#coronadays
(Sulle date mi ha aiutato Rodano, FQ)
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Politici seri, esperti e cazzari
IL POLITICO, DI SOLITO, E’ PER RIAPRIRE TUTTO E SUBITO: riaprire, allentare i vincoli è popolare, essere cauti è impopolare, crea malumore. L’esperto, per natura, è cauto: vorrebbe riaprire tutto a rischio zero, quindi tendenzialmente mai, il che, politicamente, non è possibile.
Occorre mediare.
Non va bene il politico piacione, che rischia di mandarci in terapia intensiva con un tubo in gola e poi se succede dà la colpa al caso, ma nemmeno l’esperto inflessibile che ci fa riaprire i negozi quando i commercianti son tutti falliti.
In questo caso, poi, abbiamo un politico (Conte) che a differenza del politico tipo non insegue la popolarità ma sente su di sé la responsabilità delle scelte che fa, qualità non comune.
Anche ammettendo che l’esperto esageri nella sua cautela, occorre NECESSARIAMENTE basare la propria decisione politica sulla base del suo parere: un politico coscienzioso (leggi: non cazzaro) non può fare altro.
Gli idioti possono solo criticare senza fornire ragioni fondate. Ce ne sono LEGIONI.
Detto questo, ricordiamo a chi in queste ore si sta rendendo ridicolo o sta dando del folle a chi ha studiato (Ganassa, MadreCattolicaFascista, Bomba e parte del Pd) che apposta si chiamano esperti e non cazzari: perché sanno quel che dicono.
Un po’ di cifre, prese dal #FattoQuotidiano (Mantovani, Palombi):
1- riaprendo il commercio la previsione [di R0] salirebbe a seconda delle combinazioni – con o senza esclusioni per fasce d’età, con più o meno persone in giro nel tempo libero e per motivi extra-lavorativi – tra 0,92 e 1,17. Sarebbero ricoverate in terapia intensiva fino a 5.303 persone tutte insieme (il picco del 3 aprile fu di 4.068), il totale potrebbe arrivate a 32 mila alla fine dell’anno: si tratta di cifre che il sistema sanitario potrebbe forse reggere, ma che comporterebbero un aumento notevole dei morti.
2- se riaprissero anche bar, ristoranti e alberghi, le terapie intensive dovrebbero accogliere, nel caso peggiore, 85 mila persone, i 7/8 mila posti letto attuali sarebbero saturi dal 31 agosto.
3 - anche la sola riapertura delle scuole, senza edilizia, industria e commercio e col trasporto pubblico a scartamento ridotto, non sarebbe tollerabile: indice all’1,33, 7.657 in terapia intensiva, reparti saturi al 20 ottobre
4- Riaprire tutto, invece, secondo il modello matematico dell’Iss, sarebbe una tragedia: indice di contagio al 2,25 e 151 mila in terapia intensiva, rianimazioni piene già l’8 giugno (scenario A).
Ora voi capite bene che, come dice Travaglio, anche se gli esperti fossero idioti e avessero aggiunto uno 0 in più (Renzi potrebbe pensarlo), avremmo sempre 15.000 persone da ricoverare in 8.000 posti di TI...
Ribadisco: Renzi (che nemmeno sa di stare al governo, quindi di criticare una sua decisione) e gli altri dovrebbero solo tacere. Innanzitutto per salvare la (residua) faccia. E poi per graziare il nostro già provato apparato riproduttivo.
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sabato 25 aprile 2020
25 aprile
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giovedì 23 aprile 2020
Non erano mostri, erano stati educati male
Cosa vuol dire resistere, anche e soprattutto oggi
———————
E’ accaduto, dunque può ancora accadere.
Questa frase di Primo Levi è enorme nella sua semplicità.
E chiarisce, soprattutto oggi, a tre generazioni da quei fatti orridi, che “resistere” è un modo di vita, che occorre resistere ogni giorno, senza aspettare l’irreparabile.
Resistere significa avere coscienza di sé, saper giudicare e discernere senza farsi condizionare; significa libertà di pensiero e coraggio di parola. Si tratta di non minimizzare, non trascurare, non girarsi dall’altra parte.
Dietro i forni crematori c’era la Germania degli anni ‘40, ci ricorda GIANNI #OLIVA in un bellissimo articolo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano. La nazione più alfabetizzata al mondo, il Paese di Brecht, Mann, Einstein. Eppure in pochi anni il totalitarismo ha trasformato un popolo di tedeschi in un popolo di nazisti e lo ha fatto mettendo a tacere le voci discordanti e controllando l’informazione e l’educazione. I nostri aguzzini, ricorda Primo Levi, non erano mostri non erano uomini geneticamente tarati; erano come noi, ma erano stati educati male.
Ecco perché la resistenza non è solo la Resistenza armata all’occupazione tedesca e a Salò negli anni ‘43-‘45; è anche e soprattutto un modo di essere, oggi più che mai valido.
E ringraziamo chi all’epoca decise di prendere la montagna, chi ha resistito con armi o senza, chi ha avuto il coraggio di portare avanti un sistema di valori opposto a quello imperante, a rischio della vita.
Se numericamente la Resistenza da sola non sarebbe probabilmente bastata, moralmente ha avuto e ha un significato altissimo.
Grazie ancora a Oliva.
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mercoledì 22 aprile 2020
Ma quale Dio, ma quale Sfortuna
Una cosa, noto, digerite con fatica.
Che capitalismo sfrenato, distruzione dell’ambiente, inquinamento senza freni, delirio di onnipotenza , arroganza e miopia, egoismo e stupidità sono le cause principali di tutte le sciagure che stanno colpendo il genere umano.
Non Dio, che non serve per spiegare l’origine dell’Universo e che avrebbe comunque ben altro da fare che occuparsi delle lagne di 7 miliardi di formiche brulicanti su un sasso che gira.
Non la Sfortuna, che non esiste.
Non oscuri complotti di potenze maligne, partoriti da menti private del frutto del lavoro di neuroni funzionanti.
Non il Caso, o almeno: non del tutto.
#coronadays
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Crepe
Forse nemmeno chi lo ha deciso ha realmente le mani sul timone, anche se di fatto guida gli eventi.
Mi è successo una ventina di mesi fa, sospetto fosse andropausa (non la mia). Ma mi capita anche in tono minore di quando in quando per motivi meno epocali di quello a cui pensavo. Mi sono chiesto varie volte perché ciò accada. Non sono incomprensioni normali, quelle hanno sempre una ragione, magari sciocca, ma c’e’. Quelli di cui parlo io adesso sono crepe inspiegabili, che ad un tratto venano un muro prima liscio e che non ti spieghi perché non hanno spiegazione.
Lascia stare, non puoi fare davvero nulla in quei casi. Mantieni lo stile e rassegnati.
Quando a seguito di questi eventi imponderabili si frantuma una storia che bene o male ha inciso di sé alcuni decenni, ci resti male; quando si spegne una fiammella accesa di recente e che non ha mai fatto troppa luce, meno, ma non è mai piacevole.
Penso che esistere, essere, esprimersi sia la condizione che può favorire situazioni come questa, il fertile terreno che può innescarle. Come si vede, quindi, sono inevitabili...
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martedì 21 aprile 2020
Breve avvertenza sempre valida
Ecco perché a volte io (come voi) posso apparire freddo e magari cerco solo di essere logico;
sognatore e magari cerco solo di essere umano;
cattivo e magari cerco solo di essere efficace;
prolisso e invece sto solo cercando di spiegare meglio un pensiero;
frettoloso e invece semplicemente non voglio insistere su un punto;
offensivo e magari invece è solo ironia;
insensibile e magari è solo sano cinismo;
incoerente e invece siete voi che ricordate male;
superbo e invece sono solo polemico o puntiglioso.
Oppure, a volte, posso davvero essere cattivo, stupido, superbo: e magari voi lo prendete come scherzo.
Inoltre chi più scrive più rischia di essere frainteso (se uno posta un testo ogni cento giorni rischia di meno di chi ogni giorno scrive cinque o sei riflessioni). E, infine, chi più si espone, quando scrive (quindi non si limita a buongiorno kaffèèè??? ma dice la sua senza rete su tutto o quasi) più rischia, ma per me il succo di un social è questo, o anche questo.
Io, scrivendo molto nella vita e pubblicando solo un po’ di quel che scrivo (poco sul totale ma non poco in assoluto), sono esposto a questi rischi più di altri. A volte me ne accorgo, intuisco quel che vi passa per la testa, anche se dissimulate.
Vi invito a tenerne conto.
Vale per me e vale per voi.
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sabato 18 aprile 2020
L’allergia del fascista alla Festa della Liberazione
Puntuale, ecco la boiata dei fascisti.
Ogni anno che Dio comanda scatta l’allergia del fascista per la celebrazione del giorno in cui ci siamo liberati di lui e delle sue idee di merd@.
——“E' polemica sul 25 aprile. Fratelli d'Italia propone di trasformare la festa di Liberazione nella giornata per ricordare i caduti di tutte le guerre e del Covid 19 con la canzone del Piave al posto di Bella ciao.——
Per FdI intendono il partito dei fascisti, vero?
Purtroppo non sarà così. Un conto è morire da vittima, un altro morire da carnefici.
Un conto è morire per la libertà, un altro lottare per cercare di far vincere il male e l’orrore.
Se volete ricordare i morti per la causa sbagliata, liberi di farlo. Per esempio nel vostro tinello.
Ma non il 25 aprile.
I morti vanno rispettati tutti, ma un morto che in vita e’ stato un maiale (esempio: mussolini) resta un maiale anche da morto. Posso rispettare l’idea teorica del morto, ma non quello che era da vivo e quel che ha fatto da vivo.
E comunque, la sua festa non cade il 25 aprile.
Sorry.
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venerdì 17 aprile 2020
La mia teoria
Io non.
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Sto applicando la (mia) teoria per la quale, come ho appena scritto come commento a un post di un amico, se scrivo 500 righe mi leggono in 3, fra cui mia madre: anche se, poniamo, fossero righe di qualità dostoevskjiana. Gli altri si fermerebbero comunque alla terza riga.
Se mi contengo e ne scrivo 250, mi leggono in 6 (mamma + 5).
Se scrivo 100 righe mi leggono in 40.
Se ne scrivo 3, solo 3 righe, dovrebbero leggermi in 2000.
Con una riga sarei letto da 10mila persone.
Se non scrivessi niente, in teoria, andando avanti con questo ragionamento, mi dovrebbero leggere tutti gli abitanti della terra, per lo meno tutti quelli che hanno accesso a Internet, quindi io diventerei famosissimo (denaro, interviste, fama, sesso, autografi, fila di politici fuori dalla porta, biglietti omaggio, influencer honoris causa) per cui probabilmente potrei anche decidere a un certo punto di non scrivere niente per avere il massimo share possibile (100%).
Ecco perché oggi ho scritto un post di due parole. No, non era un ictus (ho messo il punto, uno che viene fulminato sulla tastiera non mette il punto).
Non so se tutti siete arrivati fin qua, ma di sicuro tutti avete letto “Io non”.
La mia teoria funziona.
Quindi, se non pubblico niente per tre mesi, a settembre sarò più famoso di Murakami.
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5
La sua prima poesia
Quando piove, il cielo annaffia i fiori.
Ritorna il sereno e tutti gli animali sono felici.
(Alizée, 6 anni)
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Fase 2 in piena fase 1
GLI INDUSTRIALI, i Signori del Profitto, gli Alfieri del Pil non hanno mai voluto chiudere le fabbriche.
Hanno fatto resistenza in ogni modo. Hanno contribuito a far tardare e rendere meno cogenti le misure peraltro severe del Governo. Hanno contribuito a non far istituire zone rosse laddove sarebbe stato necessario pensarle subito a livello regionale.
Hanno dovuto parzialmente cedere col LockDown2. ma subito hanno ricominciato a fare pressioni per la riapertura.
Adesso parlano di riapertura per il 4 in Lombardia, il che ad oggi pare un suicidio.
Senza contare che migliaia e migliaia di aziende non hanno mai chiuso, e dopo Pasqua altre hanno riaperto.
Poveri cristi tappati in casa, esami medici rinviati sine die, scolari a casa, vecchi abbandonati, negozi chiusi e sull’orlo del fallimento, criminalizzazione del runner o del poveraccio che senza avvicinare anima viva fa due passi nel quartiere, ma grandi e medie fabbriche a tutto vapore (magari col Vetril come disinfettante...).
D’altra parte a lavorare e a rischiare la vita ci vanno gli operai, non i citati Signori.
Se le curve flettono con pigrizia, nonostante la gente comune sia chiusa in casa da 39 giorni e più, qualcosa non sta funzionando: sarà mica il fatto che in alcune regioni (es: Lombardia) migliaia di fabbriche non hanno mai fermato la produzione? Sarà mica per caso colpa del trasferimento di centinaia di dimessi infetti nelle case di riposo per anziani? O dell’assoluta mancanza di tamponi e mappature?
Ma no, vedrai che è colpa del vecchietto che bara sul giro col cagnolino, o della nonna che va tre volte al super ogni settimana, bardata come un addetto delle squadre speciali di emergenza biologica.
#coronadays
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Non guardatevi indietro
NON GUARDATEVI indietro.
Non guardate al tempo andato, è una vertigine, potreste perdervi per sempre.
È una voragine pericolosa.
Sembrano altre vite ma sono sempre la vostra e non aspettano altro che inghiottirvi!
Non pensate al futuro, alla vecchiaia. È una trappola, dovete illudervi che non vi riguarderà, che a voi andrà meglio.
State attenti.
Perdersi è un attimo.
Perdersi è davvero questione di un attimo.
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lunedì 13 aprile 2020
Tornare a vivere
Alla fine, ci siamo accorti che è sempre possibile ammalarsi, soffrire e poi morire. In qualsiasi istante della nostra vita. O morire improvvisamente, senza quasi avere il tempo di accorgercene. O perdere qualcuno.
Prima lo sapevamo inconsciamente, ma il flusso della vita ci portava ad ignorarlo, anzi a negarlo. Agivamo da immortali, senza esserlo. E vivevamo.
Adesso ci crediamo immortali perché non viviamo. Ma non lo siamo.
Siamo chiusi nelle nostre case da un mesetto e non del tutto infelicemente.
Dietro alle lamentele di facciata si respira un senso di sicurezza: dentro casa non potrà accadermi nulla. E’ vero, ci si annoia, e devo rinunciare a gente e cose, ma qui non soffrirò e non morirò. Il virus sarà per me sempre e solo il triste ma lontano racconto di un telegiornale o un vago articolo di stampa, mai esperienza personale.
I miei figli li ho sotto controllo: sono un bell’impegno, ma mi danno poche preoccupazioni. Mio marito, mia moglie è qui. Non può capitarle nulla. E nessuno può insidiarmela, nessuna donna può sedurlo di novità e mistero.
Certo, le necessità sanitarie globali, il senso del dovere, la pandemia che corre veloce, il parere qualificato degli esperti.
Ma sotto sotto lo facciamo perché nella nostra tana ci sentiamo protetti. Ci lamentiamo con gli altri, postiamo sconsolati sui social, malediciamo il bel tempo di queste settimane, perduto per sempre. Ma dentro di noi ci sentiamo al sicuro da ogni pericolo, anche da tutti quelli che non si fermano certo di fronte a quattro mura, magari arredate senza gusto.
Il momento della verità sarà quello in cui finalmente potremo uscire.
La paura ci renderà cauti. Il mondo, spaventoso da sempre, ci farà finalmente paura. Quando usciremo di casa, ci sentiremo indifesi, deboli, esposti a tutto.
Vivremo di angosce, molto più di ora.
Sarà dura ricominciare. Sarà dura riprendere quel modo di vita che ci faceva credere che tutto era possibile e la morte e il dolore un problema per gli altri.
Rimpiangeremo questi giorni, di difficoltà economiche, di disagio psichico, di spese alimentari allucinanti, di convivenze forzate, di giornate tutte uguali uccise da un silenzio fortissimo. Ma anche di sicurezza, di protezione dalle offese del mondo, un mondo in cui infuria la tempesta, che noi guardiamo con ansia e sollievo dai vetri di una finestra.
Sarà dura ricominciare a fingere, e finalmente tornare a vivere.
#coronadays
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Potete farcela
E Conte non parla mai di voi.
Né si ricordano del vostro dolore i virologi e gli esperti.
Vespa non vi ha dedicato nessun plastico e la D’Urso nessun tutorial.
Sopportate, fatelo per noi.
Accontentatevi di quei pochi whatsapp frettolosi e pieni di refusi.
Di quelle telefonate rubate in macchina nell’uscitina per la monnezza.
Delle poche parole e confuse che rimbombano dalla cantina.
Dopo, avrete tempo per rifarvi con gli interessi.
Dopo due mesi di convivenza serrata e forzata, non vorranno vedersi in faccia per almeno sei mesi.
Potete farcela.
#coronadays
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“Matteo Padano”
Matteo S. (nome in codice Matteo Padano) non è un essere umano, eh no.
Non fraintendetemi. Non si tratta del solito post teso a screditarlo o a sbertucciarlo, si tratta invece della rivelazione di una importante scoperta che solo di recente è diventata di pubblico dominio e che sta sconvolgendo l’intero pianeta.
Non è possibile immaginarlo racchiuso in una così angusta realtà quale quella di una semplice forma di vita bipede basta sul carbonio. I suoi neuroni non sono organici, sebbene il suo aspetto esteriore sia così accurato da renderlo indistinguibile da un uomo medio del XXI secolo.
In realtà Matteo Padano e’ un avveniristico e sublime progetto di intelligenza artificiale, frutto di decenni di studi e sperimentazioni condotte sotto la guida dei più versatili e geniali esperti del ramo, sia in America che in Occidente, pensato e realizzato al fine di testare le capacità dell’elettore medio alle più diverse e sostenute sollecitazioni, nel quadro di un Paese democratico di medie proporzioni e mediocre levatura, affogato da un sistema informativo eterodiretto e marcio e soffocato da burocrazia, lobbies, clientelismi, corruzioni, inefficienze e privilegi di caste intoccabili.
Rilasciato in una versione beta ampiamente perfettibile una trentina di anni fa in ambito politico locale, ha negli anni conosciuto diversi upgrade software via via decisivi, ovviamente calibrati sulla base delle sollecitazioni che passo dopo passo la sua interazione con la realtà umana forniva ai suoi creatori, che lo hanno reso via via sempre più performante e in grado di raggiungere gli ambiziosi obiettivi degli ideatori di questa importante ricerca, che scriverà pagine indelebili nella storia del nostro futuro, al pari delle automobili autonome destinate a rivoluzionare il concetto di mobilità personale.
Un androide costruito apposta a nostra immagine e somiglianza, con molti dei nostri difetti e alcuni dei nostri limitati pregi, e appositamente programmato per vivere una sorta di campagna elettorale permanente, quale del resto spesso si configura in democrazie apparenti in cui si procede a votazione nazionale o locale ogni 5 mesi di media, e minuziosamente architettato, sin nei più reconditi e impensabili algoritmi, per muoversi con apparente destrezza fra i media più disparati (tv, giornali, social), per sparare cazzate su cazzate, balle su balle, tweet che sembrano pezzi comici e invece sono seri, fake news spacciate per fatti acclarati, fatti oggettivi trattati alla stregua di opinioni bizzarre, dirette sui social intrise di populismo e pressappochismo, voltafaccia continui sui temi più disparati anche nel giro di 72 ore, contraddizioni a piene mani, piena ignoranza della storia passata e di moltissimi aspetti dello scibile umano, affermazioni fasulle e antistoriche, comportamenti di cui ci sarebbe da vergognarsi e che invece vengono sbandierati con orgoglio, illogicità, promesse impossibili, numeri tirati a caso e spacciati per soluzione a tutti i nostri problemi, brandelli di notizie raccolti a strascico, equivocati e subito usati per innescare polemiche politiche, accuse prive di fondamento elargite a questo e quello, messaggi intrisi di odio e razzismo, tesi a solleticare gli istinti più bassi e a rinfocolare la paura e l’ostilità del cittadino medio nei confronti del diverso e più in generale dell’altro da noi, invocazioni spirituali e affermazioni pseudoreligiose, richiami ancestrali alla patria, peraltro vilipesa costantemente, e alla famiglia, a tal punto adorata da sopportare che i più convinti sostenitori della stessa ne abbiano più d’una, il tutto espresso con un linguaggio appositamente studiato per essere comprensibile da tutti, dalle menti più semplici con augusta soddisfazione (chi spesso nulla capisce di quel che legge si esalta quando finalmente afferra il contenuto di un messaggio, non importa se si tratti di una serie di bestialità senza logica ed espresse in modo appena definibile umano), in un vorticoso tourbillon che stordisce il cittadino medio e lo confonde al punto di impedirgli di ricordare ciò che è avvenuto anche solo due mesi prima e lo spinge quindi ad affidarsi mani e piedi a tale dimostrazione di forza urlatoria a mascella serrata che rassicura gli inetti e seduce i deboli.
In questo senso, si tratta di una scommessa della scienza che intriga tantissimo e che potrebbe preludere a scoperte epocali sul rapporto tra l’essere umano e la verità, tra la politica e l’onestà intellettuale, tra la lucida e illuminata visione d’insieme e la spregevole e artificiosa distorsione del particolare.
Vi invito pertanto a non sottovalutare più Matteo Padano e a tenerne sempre presente la grande importanza scientifica che rappresenta per tutta l’umanità. Alla fine siamo noi ad essere i veri oggetti dell’indagine, più che l’androide, e in questo senso mantenere il profilo basso attuale, facendo finta di avere a che fare con un essere umano vero e proprio, e quindi continuando a prenderlo drammaticamente sul serio, è allo stesso tempo una delle condizioni importanti senza le quali il progetto potrebbe perdere molti punti in termini di valenza, sia una delle prime non lusinghiere conclusioni sulle condizioni e le dinamiche psicologiche di questo strano animale chiamato essere umano.
(Faldone n. A673309/123, “Matteo Padano”, riservatezza: alta)
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Conte
Ma mi fido della sua buona fede.
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giovedì 9 aprile 2020
I più devoti
Chi non cerca la spiegazione di tutto e quindi di niente in una confessione religiosa è uno che ancora ci sta dentro, tutto sommato: con le sue difficoltà e incertezze, certo, ma anche con la capacità di andare avanti mantenendo i dubbi e le paure.
Chi si affida alle braccia di un Dio consolatore costruito su misura ha raggiunto un livello tale di disperazione da dover affidarsi a qualcosa di più grande e di apparentemente risolutivo.
Non sono individui da biasimare. Forse, da invidiare.
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Exit strategy
Fra pochi giorni “stare a casa” non potrà più essere la risposta unica.
Il Governo lo sa.
Senza vaccino, rischieremo sempre, tutti i giorni.
Quindi occorre cominciare a pensare a una strategia di uscita che consenta di minimizzare il rischio nei prossimi mesi.
E’ evidente che non si può restare fermi ancora molto a lungo.
Io personalmente aspetterei ancora il 20, tuttavia.
Ma poi è ovvio che, se continua così, stare a casa non potrà essere la sola strategia.
Per le scuole io la vedo così: non riaprirle più. Troppo rischio, pochi vantaggi (a differenza delle attività economiche). Chi ha l’esame: riaprire solo per l’esame (semplificato) a giugno inoltrato, o farlo online.
Sport vari: chiudere i tornei così, congelando.
Europeisti calcio: li hanno già spostati al 2021 (dopo discorsi allucinanti solo un mese fa).
Mascherine, distanza di 2-3 mt, concerti e manifestazioni ancora bloccati per un bel po’, e tanto culo.
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lunedì 6 aprile 2020
Gli ultimi son sempre più ultimi
vendendo fazzoletti di carta, accendini, calze e braccialetti;
chiedendo l’elemosina;
svolgendo lavoretti mal pagati in nero;
e che a volte non hanno nemmeno un tetto sotto il quale vivere questa orrida quarantena;
e che, ignorati sempre da tutti, ancor più oggi sono invisibili e saranno ignorati o quasi, come e più di noi fortunati, qualora dovessero avere problemi sanitari extra Covid-19.
#coronadays
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Inutile illudersi
INUTILE ILLUDERSI, non penso che ad uscire fra un mese si rischierà personalmente molto meno di quanto si rischi oggi.
Dovremo sempre fare code, avere la mascherina, evitare gli altri come appestati.
Fare la spesa resterà un’attività per gente tosta.
Dovremo evitare per prudenza stadi, teatri, manifestazioni, assemblee, feste, discoteche, spiagge. Si salveranno solo cinema, ristoranti e bar, mi sa, ma con le giuste distanze fra i clienti.
Molti non avranno più un lavoro e si aggiungeranno ai numerosi disoccupati di prima. Occorrerà pensare a qualcosa di molto più efficace del pur ottimo RDC, perché i posti di lavoro, ammesso di saperli creare, richiedono comunque anni prima di potersi appalesare.
Fino a quando non salterà fuori un vaccino (6 mesi se volete fare gli ottimisti, 10-12 i realisti, 18 i catastrofici) saremo sempre a rischio di impennate di ritorno della curva epidemica o di ammalarci. E, debellata questa, un’altra pandemia non tarderà, chi sa parla di 7-10 anni.
La Sanità italiana ha dimostrato quanto vale sul campo, dopo tanti discorsi sulla carta. E’ ottima quanto a professionalità e abnegazione, appena decente quanto a strutture, organizzazione, lungimiranza, preparazione a grandi emergenze, protocolli. Abbastanza scandalosa per uno dei Paesi più industrializzati, progrediti e ricchi del mondo. Il fatto che sia comunque migliore di quella di molti Paesi insospettabili ce l’ha fatta sempre sovrastimare. Messa alla prova con una pandemia, ha mostrato lacune pazzesche figlie di decenni di politica scellerata e corrotta.
E non penso che le cose cambieranno, soprattutto se fra pochi anni torneranno al potere i soliti figuri che hanno sbranato questo povero Paese.
Quindi, appena gli esperti lo riterranno opportuno, sarà comunque meglio ricominciare a vivere, mantenendo il distanziamento sociale: non sarà possibile, infatti, ricominciare a rischio zero, perché una situazione di rischio zero senza vaccino non si avrà mai, né a maggio né a luglio.
Questo non è allarmismo, è realismo.
Allarmismo è descrivere nei dettagli cosa prova uno che disperatamente lotta col Coronavirus, o come si muore da cani in casa senza aver avuto nemmeno un tampone dopo giorni di febbre altissima, o affermare che moriranno milioni di persone o che basta respirare per beccarlo.
#coronadays
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domenica 5 aprile 2020
Lo so, magnerò tranquillo
A che punto siamo sul discorso
-ASSORBENTI GRATIS alle donne post menarca e ante fine dei giochi 🙂 (per evitare abusi e furbette della rivendita, diciamo 250 pezzi / anno)
-Profilattici a costo politico (0,30 cad) e gratis nelle scuole superiori e nelle università
-Parcheggi degli ospedali gratis per i visitatori (diciamo 1h) e per i parenti che assistono (senza limite), questi ultimi muniti di tagliandino assegnato al momento del ricovero (max 3 tagliandi)
-Parcheggio gratis al pronto soccorso per chi accompagna un malato (tagliando assegnato al momento dell’accettazione) senza l’incubo di non saper dove lasciare l’auto e dilemma se beccarsi la multa o assistere l’infermo
-Tassa patrimoniale
-Obbligo per la Chiesa Cattiolica di pagare IMU su locali in cui fa profitto, arretrati inclusi?
-Destinazione 8 per mille e 5 per mille all’emergenza sanitaria, per il 2020?
-Taglio epocale delle spese militari
-Taglio secco per tav, ponti-sugli-stretti, etc?
?
Fatemi sapere, eh.
Lo so, magnerò tranquillo.
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venerdì 3 aprile 2020
Qualcosa funziona?
Tralasciando il fatto che molte cose funzionano a cane già in tempi normali (per esempio Internet, lento in generale e ancora oggetto misterioso in molti paesini), adesso che siamo tutti a casa e in fase di emergenza acuta, non c’e’ una cosa che funzioni bene, o quasi (I media per esempio vanno alla grande, il loro potente spargipanico e il loro versatile spalmacacca funzionano a pieni giri).
Ora, a funzionare bene quando tutto è calmo e bello son bravo anch’io, modestamente. E’ funzionare bene (o benino, o secondo standard accettabili) quando c’e’ crisi che ti dà la patente di servizio efficiente. Dicendola in altre parole, il buon marinaio si vede quando il mare è in tempesta.
La spesa online. Si va da un “zona non servita” a un “n.d.”. Quei pochi che lo fanno consegnano in 4-5 giorni... e spesso manca pure qualche prodotto, depennato all’ultimo perché non disponibile (e certo, se io ordino il 3 e il latte c’e’ e tu mi prepari il pacco il 7 ci sta che sia finito).
Mauro, cosa pretendi? Che consegnino la spesa in 1 giorno quando tutto va bene, e in 1 giorno quando tutto va male?
No. Ma da 1 a 5-6 direi che ce ne passa, se le consegne riguardano comunque un territorio di non molti km.
Poi dicono di andare al super una volta al mese.
Come no. Tutti hanno l’auto, tutti sono giovani, sani e forti, tutti hanno disponibilità di 300 euro sull’unghia.
Se ci fosse un servizio online a 3 giorni MAX, io lo userei. E altri pure. Non tutti, certo, ma i super sarebbero un po’ meno presi d’assalto.
Che dire poi di tutto il resto? Pandemia, ok. (E impreparazione vogliamo dirlo?) Ma qualsiasi altra cosa è stata mandata a putt*ne. Prega il tuo Dio di non romperti un braccio o di non aver bisogno di qualcosa o qualcuno in maniera urgente, perché oggi come oggi sarebbe quasi come beccare ‘sta merdaccia di virus che si ciba dei nostri polmoni.
Tutto non funziona più. Come mai? Ma per permettere all’Anti-Covid19 di funzionare alla grande. Ok, ragionevole. E l’Anti-Covid19 funziona alla grande? No, eh...
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Haterini da terrazzo e delatori da spiocino
Quelli che:
se vedono uno, da solo, camminare, magari pure con la mascherina, e nemmeno sanno dove sta andando e perché,
o se vedono un vecchietto sparuto e triste col suo cagnetto rachitico che allunga un po’ il giretto della disperazione prima di tornare solo come un cane (appunto) fra le sue quattro mura,
o se vedono una mamma col figlioletto che rivede il sole dopo un mese,
e si tratta sempre di persone che non hanno altri esseri umani nel raggio di 932 metri;
rosicano, borbottano, smaniano, fremono, sussultano, odiano , urlano, denunciano, stigmatizzano, postano, twittano, whatsappano, messengerizzano, girano un video, sbavano, schiumano e secernono bile in flaconi da un litro, esattamente che problemi hanno fra demenza conclamata, idiozia genetica e stupidaggine acuta?
#coronadays
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mercoledì 1 aprile 2020
Un buon Premier
Mi sento rappresentato bene da questo Premier.
Nemmeno ricordo da quanti decenni ciò non accadeva.
E penso che rappresenti nel mondo il nostro Paese in modo serio e nobile.
Sono contento di poter confermare nell’aprile del 2020 il giudizio positivo che di lui diedi nel settembre 2018, dopo averlo visto operare per soli tre mesi.
Ne apprezzo chiarezza, padronanza, correttezza, disponibilità, stile, dialettica, trasparenza, dedizione, rispetto del ruolo, della Costituzione e degli avversari politici. E’ perfettamente in grado, insomma, di reggere il timone.
Errare humanum est, ma quando non vi è malafede anzi grande senso del dovere, quando non vi è cialtronaggine anzi maestria e capacità, si accetta tutto, perché tutto viene fatto in buona fede per il bene del Paese e non per meschini interessi personali.
La sua intervista di stasera a Accordi & Disaccordi, sul Nove.
https://www.facebook.com/GiuseppeConte64/videos/224226221990561/
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Sarò breve
Sarò breve.
1) Parole da schifoso OMOFOBO.
Provo pena per la tua lingua, costretta a servire neuroni bacati.
—-
Il Dio cattolico è un’invenzione dei parrucconi cattolici, non esiste. Tutte queste baggianate, tutte queste affermazioni criminali, sono invenzioni che nelle parole di Gesù (personaggio storico reale) non trovi nemmeno a cercarle col lanternino. Se esistesse un Dio così, omofobo etc, mi interesserebbe come le previsioni del tempo di sei anni fa.————
Perché l’arcicoso non viene perseguito penalmente?
E dare spazio a queste farneticazioni è orrido.
https://www.corrispondenzaromana.it/il-coronavirus-e-la-mano-di-dio-intervista-allarcivescovo-carlo-maria-vigano/
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Frasi ( parole) che mi hanno rigato l’apparato riproduttivo
(Selezione)
(Potete aggiungerne)
(Nota: alcune hanno anche un senso, qui si contesta il fatto che mi sono rotto le balle a sentirle ripetere ad ogni ora, non che siano idiote -molte lo sono; alcune hanno solo il torto di essere usate a sproposito, o di essere insopportabili in sé, figurati se ripetute a mo’ di mantra)
-Le misure saranno prorogate fino al 12 aprile, al 18 aprile, al 4 maggio, all’estate, a Halloween, a Natale, al 2023.
-Dopo, niente sarà più come prima (La politica sì)
-Ne usciremo migliori (Questa la adoro, basta crederci. Saremo sfibrati, impauriti, disoccupati, asociali, obesi, diffidenti, incarogniti. Come prima, insomma).
-La Natura si sta riprendendo i suoi spazi (Si tenga pronta).
-Non è certo adesso il momento abbassare la guardia e allentare le misure (taci, il nemico ci ascolta)
-Il picco ci sarà tra 7-10 giorni (Evergreen, va sempre bene)
-Si potrà passeggiare col proprio figlio nei pressi di casa (Definire “nei pressi”)
-Il Governo sta facendo gravi errori (ma se non piove!)
-Quasi nessuno rispetta le regole sugli spostamenti (il 95%)
-Quando esce la nuova autocertificazione?
-Appena parla Conte accendo la stampante
-Avanti così e dovrò uscire per acquistare un toner
-E’ un complotto della lobby delle cartucce per stampanti
-Stiamo facendo i tamponi a tutti (nemmeno a chi ha polmonite e 39,5, spesso)
-Il vino non è un bene essenziale (nemmeno il vibratore?)
-Le risposte degli esperti (spesso esperti di niente)
-Sì ma la Spagnola (ma quale? Ah, ok...), sì ma la peste, e Camus, Manzoni e Vattelapesca.
-Positivo il Tal dei Tali (vip): sta bene, in isolamento a casa. (Insomma, zero sintomi ma tampone immediato, siccome ha presenze in seria A o in TV)
-L’imprenditore che avrebbe potuto rifornirci per tempo di milioni di ventilatori/mascherine/tamponi e reagenti (barrare a scelta)
-Come ho sconfitto il virus
-Il numero di positivi è dieci volte superiore (mi voglio rovinare)
-Le polmoniti giravano già in ottobre in Italia
-Alimentazione: cosa mangiare in quarantena senza ingrassare (la bile)
-A Luglio sarà boom di divorzi
-A Natale sarà boom di nascite (insomma, appena nati hanno avranno già i genitori separati)
-Per il vaccino ci vorranno almeno 18 mesi (dirlo facendo la faccia seria)
-Scoperto un nuovo farmaco miracoloso contro il coronavirus in X (citare Paese estero a scelta tra quelli affidabili, per esempio Olanda o Usa)
-Ma sarà disponibile solo tra 6 mesi (che culo)
-Clicca qui per scaricare l’autocertificazione (ma quale?)
-Cento giochi da fare in casa
-Non siamo bloccati in casa, siamo al sicuro in casa
-La passeggiata si può rimandare, la spesa no( sono a dieta, posso fare un giretto?)
-State a casa
-C’e’ ancora troppa gente in giro (hater da terrazzo)
-E’ solo un raffreddore (facilone)
-E’ come la Spagnola, farà milioni di morti (allarmista)
-Non sterminerà l’Umanità (che culo)
-L’inquinamento è ai minimi (grazie al caz...)
-I genitori hanno scoperto di avere un figlio (LOL)
-Il Tale disse in data X che si sarebbe dovuto chiudere/aprire tutto (barrare a scelta)
-Il virus uccide solo gli anziani con patologie
-Il virus uccide tutti
-Dio ci ama (pensa se gli stavamo sulle balle:-)
-In molte persone provoca solo sintomi banali
-Se hai un fisico sano non hai granché da temere
-Può seccarti anche se sei giovane e sano
-Il virus risparmia le donne
-La mascherina chirurgica può essere utile
-La mascherina chirurgica è inutile
-E’ colpa dell’Uomo
-E’ colpa dei gay
-E’ una lezione della Natura
-Mantenete la distanza di 1 metro
-Mantenete la distanza di 3 metri (pare assodato che 2 metri non vanno bene)
-In Cina le misure hanno funzionato perché sono una dittatura e sparano a vista contro chi esce di casa
-I cinesi mangiano i topi vivi e si lavano poco (vedi che qualche punto in comune coi nostri amici cinesi lo abbiamo, dopotutto?)
-Lavatevi bene le mani
-Non datevi la mano (per alcuni: non datevi una mano)
-Non andate alle Poste se non avete problemi impellenti (hanno un bagno confortevole?)
-Aumentate le vendite di carne in scatola, alcol, pasta, latte, uova.
-Perché non posso comprare un quaderno a mio figlio al supermercato? (D’improvviso si scoprì studioso)
-Perché i Tabacchi sono aperti?
-Perché le librerie sono chiuse? (Da dove veniamo, chi siamo e dove stiamo andando?)
-E’ colpa del Governo cinese/dei migranti/Della Germania/dei cinesi mangiatopi/dei pipistrelli/della globalizzazione/dei laboratori di Wuhan/dei soldati americani/di chi non ha messo in quarantena i cinesi rientrati in Italia/dei comunisti/dei grillini/di Rocco Casalino/di Di Maio/di Conte/di Prodi/di Annibale/
-Come combattere l’ansia (a leggere questo titolo già mi sale)
-Lo Smartworking (lavorare in mutande facendo mille pause)
-La Didattica Online (questa incredibile scoperta)
-Internet quasi al collasso (strano, eh?)
-Come faremo con la Maturità?
-6 politico a tutti (Calma...)
-Come assegniamo lo scudetto? (Estrazioni del Lotto?)
-Gli effetti delle misure restrittive si vedranno tra non meno di 14 giorni (calcare la voce su “almeno” e dire il tutto con malcelato senso di superiorità)
-Dire di qualsiasi dato che è inaffidabile
-La curva dei decessi non deve impressionare, si riferisce ai contagi di 25 giorni fa (ai morti lo dici tu, di stare sereni?)
-E’ morto per o con il coronavirus? (o Di Con Su Per Tra Fra?)
-Cosa dice Gismondo? E Burioni? E cosa risponde Lopalco? E Rezza? Come Galli? Che ha detto Ricciardi?
-Le case per anziani sono dei veri e propri focolai
-Le ambulanze non accendono nemmeno più le sirene
-Ha colpito il Nord perché è più inquinato
-Ha colpito il Nord perché è più produttivo
-Chiudiamo tutto
-X non si ferma, laddove X è metropoli a caso
-Riapriamo tutto a Pasqua
-Ripariamo con gradualità
-Non se ne parla fino a maggio
-Il Governo teme le festività del 25 e del 1° maggio (un decreto per abolirle?)
-Immunità di gregge (pecoroni siam sempre stati, basta leggere i sondaggi elettorali)
-Ce la faremo
-Andrà tutto bene (benino, dai)
-L’Italia vincerà la battaglia (spezzeremo le reni)
-Supereremo anche questa (cavolo, abbiamo vinto 4 Mondiali)
-Asintomatico
-Virologo, Infettivologo
-Zona Rossa e Zona Arancione
-Lockdown e Lockdown 2
-Pandemia, epidemia (e mammamia)
-Coronavirus, Covid-19, Sars-Cov2
-Terapia intensiva, intubato, ventilatore, casco, contagiato, positivo, negativo, tampone, reagente, virus, zoonosi, test, Governatore, polmonite, influenza, raffreddore, contagio, peste, app, celle telefoniche, privacy, gps, comprovate esigenze lavorative, domicilio, situazione di necessità, Amazon, runner, jogging, cane a pisciare, spazzatura, mascherina, quarantena, isolamento, online, videochiamata, curva esponenziale, trend, spread, Mes, Coronabond, Ue, Trump, Johnson, Bolsonaro, Orban, Renzi, Salvini, Bertolaso, Fontana, Gallera, Zaia, Sgarbi, D’Urso, Giletti, Cairo, La7, Feltri, Sallusti, Belpietro, Draghi, Governissimo, Elezioni, Decreto, domiciliari.
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