domenica 30 dicembre 2018
Perchè alle donne non va giù il Viagra?
WHY DO NOT WOMEN TOLERATE VIAGRA?
(Versione italiana + English Version)
(tempo di lettura 1 minuto)
Non vedo perché si debbano prendere in giro, o denigrare addirittura, gli uomini che adoperano i coadiuvanti sessuali (Viagra etc) altrimenti noti come pillolette. Ovviamente non parlo di me, ma del mio amico. Quello stesso amico ormai famoso a cui passo i filmini osé (dopo averli visionati per essere sicuro di passare roba buona -per me l'amicizia è sacra) e di cui parlo spesso al mio farmacista quando manifesta problemi un po' particolari quali disfunzioni erettili (oddio, si può dire questa parola all'ora di pranzo di una domenica?), emorroidi, herpes, lebbra etc.
Tornando alla pilloletta blu, essa non è illegale. Quindi una donna che si lamenta del suo utilizzo mi sconcerta. Sarebbe come se un tifoso da curva ce l'avesse coi calciatori per i quali tifa per il fatto che, da un po' di tempo in qua, hanno autonomamente deciso di andare in ritiro ogni giovedì per preparare al meglio il match della domenica e, da quando lo fanno, giocano meglio e vincono spesso.
Voglio dire: se la pilloletta aumenta la performance, o addirittura la garantisce, la donna (o l'uomo: qui in fatto di sesso abbiamo idee aperte, lo sapete) che direttamente ne beneficia perché mai dovrebbe lamentarsene?
Diversa cosa sarebbe se i calciatori si dopassero, questa pratica è illegale. Oltre ad essere eticamente un po' schifosetta, potrebbe inoltre portare a conseguenze pratiche negative. Ma il Viagra per ora è lecito.
Ma perché scrivi di queste cose, Mauro? Che, tanto tanto...
No, tranquilli. E' che ho un amico che...
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Why do you make fun of, or even denigrate, the men who use sexual adjuvants (Viagra etc), otherwise known as "pillolette"? Obviously I'm not talking about me, but about my friend. That same famous friend to whom I give many porn movies (after viewing them to be sure it's good stuff -friendship is sacred, you know) and of which I often talk to my pharmacist when he shows problems a little bit particular as erectile dysfunction (oh God, can I write this word at lunchtime, on Sunday?), hemorrhoids, herpes, leprosy.
As for the blue pill, it is not illegal. So a woman who complains if a man use this pill baffles me. It would be as if a football fan had it with the players of his favorite team for the fact that they have independently decided to go on a retreat every Thursday to better prepare the Sunday match and, since they do, they play better and they often win.
In short: if the pill increases the performance, or even guarantees it, why does the woman (or the man: here in terms of sex we have open ideas, you know) that directly benefits of it complain?
It would be different if the players were doped, this practice is illegal. Besides being ethically a bit reprehensible, it could also lead to negative practical consequences. But Viagra is legal for now.
But why do you write about these things, Mauro? Maybe you...
No, do not worry. The fact is that I have a friend who ...
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venerdì 28 dicembre 2018
Adesso i violenti degli stadi tremeranno di paura!
E' la nostra risposta ai violenti, dice. (boh)
Secondo me i violenti da domani avranno paura.
"La serie A non si ferma, hai sentito? Siamo fritti!" "E adesso? Come facciamo???"
I violenti se ne fregano delle squalifiche del campo, della chiusura della curva e delle partite perse a tavolino. Non tengono alla squadra, altrimenti non farebbero quel che fanno. Non sono tifosi. Sono delinquenti con una sciarpetta colorata al collo. E con il vuoto in testa. Tifoso sono io. Vediamo di non offendere, ok?
La risposta ai violenti si dà individuandoli e punendoli con ferocia. Punendo loro, non altre migliaia di persone che erano allo stadio o a casa e che non c'entrano nulla.
E impedendo per tutta la vita l'ingresso negli stadi ai delinquenti.
Due match a porte chiuse? Un altro a curva chiusa?
Ahahahaha.
E perchè non 10 punti di penalità all'Inter?
E perchè non l'obbligo, per l'Inter, di giocare le prossime 15 gare in 5 contro 11 e con le mani legate dietro la schiena?
In questo modo un delinquente uccide un tizio e tu punisci centinaia di migliaia di innocenti che tifano per la squadra i cui colori sono sulla sciarpa che il delinquente portava al collo.
Ma davvero non vi rendete conto dell'estrema idiozia di tutto questo?
Il resto è fuffa.
E la pena che fate.
#internapoli
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giovedì 27 dicembre 2018
Cori razzisti
Premesso che sono contrario a sospendere partite per cori razzisti e non perché io sia razzista (...) ma perché farlo è dare in mano a quattro idioti un potere immenso e perché io non voglio pagare il prezzo di boiate altrui (se tu violi una regola tu paghi, non io e altre decine di migliaia di tifosi);
premesso che un coro non è una coltellata e qui in Italia nemmeno si fa molto per chi entra con le lame in uno stadio o per chi beccato una volta poi lo può rifare tranquillamente;
faccio umilmente notare che mesi fa durante Samp Napoli un coro della nostra gradinata (fra l'altro in risposta a coro odioso dei napoletani) ha provocato la sospensione del match (caso piu' unico che raro in Italia), mentre ieri sera tre volte Ancelotti ha chiesto la sospensione e tre volte questa gli è stata negata, e poi Koulibaly, ammonito un po' così, prende il secondo giallo anche per il nervosismo, pare.
E' il solito discorso. Regole stupide e, comunque, assenza di uniformità nell'applicarle. Ai margini dell'Impero valgono di più, diciamo.
#internapoli
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venerdì 21 dicembre 2018
Il giochino delle opposizioni e dei media di servizio
Funziona in questo modo.
I partiti, chi più chi meno, nei decenni scorsi, hanno fatto le cose peggiori, governando male o per niente, rubando, intrallazzando, facendosi opposizione a vicenda per finta, distruiggendo i diritti sociali e del lavoro, cercando pure di stravolgere la Carta e, andando ancora più indietro, confezionandosi leggi su misura e organizzando cene eleganti. Hanno stipulato contratti di ogni tipo legandosi mani e piedi con penali e simili, hanno forzato all'inverosimile le procedure parlamentari e depresso il funzionamento di scuola, giustizia, sanità, ricerca etc., facendosi inoltre spesso ridere dietro nei consessi internazionali.
Oggi, se chi governa (da pochi mesi) non riesce a fermare tutti questi treni lanciati verso il nulla, la colpa, secondo questi soloni da baretto sotto casa, non è di chi li ha fatti partire per puro calcolo personale o assoluta idiozia politica, ma di chi se li ritrova adesso belli lanciati e, pur provandoci, si trova spesso nella situazione di non poterli disattivare del tutto (vedi Tap e F-35, due esempi su tutti).
E naturalmente se non ci riescono si dimostrano incoerenti rispetto a quando facevano fuoco e fiamme contro chi li metteva in piedi; seguono video e interviste d'epoca che hanno lo scopo di "sputtanare" il grillino di turno.
Questo è il giochino della ridicola opposizione che abbiamo oggi e dei media che sbavando allegramente le carezzano le terga.
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mercoledì 19 dicembre 2018
Ideale e Reale
Dai #5stelle molti si aspettano grandi cose, financo miracoli (fare dell'Italia un paese civile: anche un semidio suderebbe parecchio e forse rinuncerebbe, e i pentastellati sono molto lontani dalla semidivinità, sebbene appaiano quasi marziani specie se rapportati alle schifezze da cui veniamo...). Anche io me le aspetto.
Ma sono realista.
So che governano con chi frena e frena. E con chi ha dietro il vecchio che striscia.
D'altra parte la colpa è nostra: abbiamo votato bene ma non benissimo. E dato fiducia per anni e anni (voi, non io, sia chiaro) a Papi e Renzi e simili (smetto perché mi vien da ridere).
L'importante, secondo me, calandosi nella realtà, è:
a) non avere al governo (perlomeno non direttamente) Papi, nazisti e renziani (non li accomuno eh, sia chiaro, è un elenco; non hanno molto in comune (Papi e Renzi nemmeno poco...), ma una cosa sì: essere per quanto mi riguarda una rovina per il nostro paese); b) avere comunque al governo, sia pure in coabitazione forzata (regolata da contratto e garantita da un premier sorprendente), una forza che sta provando davvero a fare qualcosa di nuovo e a mantenere le promesse laddove possibile (inaudito), avendo tutti contro; e poi, comunque, una forza non di cambiamento, o semmai di cambiamento lievissimo (ma più interessata a raccogliere frutti a giugno), ma che per ora si dimostra leale.
Mi accontento, dite?
No, il fatto è che calo l'ideale nel reale, poi lo asciugo e prendo quel che resta.
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sabato 15 dicembre 2018
Il mio sosia - My double
IL MIO SOSIA
MY DOUBLE
(Ita + Eng)
E io: uh?
Sì, insomma, la notte.
Alla mia faccia un po' così, lasciano perdere. Io non abito a Massa, difficile ci sia la sera, molto difficile la notte.
Quindi esiste un tizio che vive la notte, a Massa. E che dovrebbe essere pure un tipo sciolto, che si fa ricordare e, pare, questo me l'ha detto una, che ci sappia fare con le femmine.
Ma, dico io, in quanti siamo?
Tempo fa in un'altra città al bar mi chiamano professore.
E io: uh?
La barista mi dice che c'è un tale identico a me che fa il prof e gira con la cartelletta e con la barba come me. Dico che io non sono prof. Dice lei, un bell'uomo. Dico io: non ne dubito...
Stai a vedere che tra viveur e playboy o professori belli e impossibili qui l'unico idiota, tra i sosia, sono io.
(fonte immagine: filmtv punto it )
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This morning for the third time in three years a guy tells me me: hey, I often see you in Massa in the evening.
And me: uh?
Yes, in short, at night.
I look at you without speaking and everything ends. I do not live in Massa, I'm unlikely to be in Massa in the evening, then we do not talk about being there at night.
So there is a guy who has a wonderful nightlife, in Massa. And this guy should be a cheeky guy, a guy who leaves a trace of himself and, it seems, a woman told me, he's good at women...
But how many are we in the world, made like this guy?
Some time ago in another city, at the bar, they call me "professor".
And I: boh.
The bartender tells me that there is my double, a professor who has a folder and a beard like mine.
I say that I am not a professor.
She sighs: a handsome man...
I say: I do not doubt it ...
I am in doubt... between rakes and playboys or beautiful and impossible professors, here the only idiot, among my lookalike, it's me, maybe.
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giovedì 13 dicembre 2018
Educare un figlio e altre missioni impossibili - Educate a child and other impossibile missions
Un figlio è creta nelle tue mani.
Se ti impegni e cerchi di educarlo al Male (es: farne un piccolo nazista) hai ottime probabilità di riuscire: hai potere assoluto su di lui, sin dal primo istante di vita, puoi condizionarlo in maniera naturale e profonda e senza forzature educarlo ai tuoi infimi valori, e può diventare meglio (cioè peggio) di quel maiale di Hitler, tanto per citare uno dei suini del mondo nazi.
E stai sicuro che se ci provi avrai successo 9 volte su 10 se non di più.
Se invece cerchi di fornirgli un'educazione esemplare, da cittadino del mondo responsabile e attento, ricca di valori positivi, basata su un'etica di tutto rispetto, stai tranquillo che anche se ti sforzi come non mai le probabilità di successo, pur non essendo basse (gli sforzi spesso premiano, inutile fare i disfattisti) sono inferiori.
In sintesi, è più facile che tu riesca nel tuo intento se educhi al Male che se educhi al Bene.
Forse perché Male e Bene sono entrambi dentro di noi e il Male, si sa, è più abile a proporsi?
Non so, ma i fatti dicono questo.
La via del Bene è meno gradevole a prima vista, ecco perchè spesso si prende l'altra, che sovente si presente in discesa, o si traveste da scorciatoia, e in ogni caso seduce l'occhio giovane e spesso confonde anche quello non più giovane.
In estrema sintesi: ti sbatti vent'anni per fare di tuo figlio un Martin Luther King e ti ritrovi facilmente in casa un incrocio tra un teppista e un delinquente, o tra uno strangolatore di Boston e un mostro di Firenze. Comunque, spesso, uno che ti vede come avversario, quando va bene.
Così vanno le cose.
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A son is clay in your hands.
If you try to educate him to evil (ex: make him a small Nazi) you have a good chance of succeeding: you have absolute power over him, from the first moment of his life, you can condition him in a natural and deep way and you can educate him, without forcing, to your lowest values, and he can become better (that is worse) of that pig of Hitler, just to mention one of the pigs of the Nazi world.
And be sure that if you try, you'll be successful 9 times out of 10 if not more.
If, on the other hand, you try to provide him with an exemplary education, as a responsible and attentive citizen of the world, full of positive values, based on a respectable ethic, the chances of success, although not low (efforts often reward, I do not want to be a defeatist) are inferior.
In short, it is easier for you to succeed if you educate your son to the Evil than if you educate him to Good.
Perhaps because Evil and Good are both within us and Evil, you know, is more able to propose yourself?
I do not know, but the facts say this.
The way of Good is less pleasant at first sight, that's why we often take the other, which is often skilled in appearing a descent or shortcut, and in any case seduces the young eye and often confuses the less young eye.
In a nutshell: you work hard twenty years to make your son a Martin Luther King and you easily find a cross between a thug and a delinquent, or between a strangler from Boston and a monster from Florence. However, often, a child who sees you as an opponent, when all is well.
That's the way things are.
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martedì 11 dicembre 2018
Cani brutti e cani belli - Ugly dogs and beautiful dogs
(Versione italiana e English version -
Sorry if my English is under par)
(tempo di lettura: più o meno quello che impiegate a chiamare in causa tutti i santi del paradiso quando il vostro cane vi costringe a raccogliere quella cosetta molle e puzzolente sotto la pioggia improvvisa di un qualunque giorno di merd@. Ma leggendo questo testo vi divertite di più, non vi bagnate -a meno di non essere tipi molto sensibili...- e non vi sporcate, oltre al fatto di non rischiare il vostro posto al sole ultraterreno per il fatto di elencare i citati santi e santissimi).
(Non si consiglia la lettura prima del caffè mattutino)
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C'è gente che finisce per assomigliare al proprio cane, alla lunga.
Lo so, non è originale come constatazione, se ne è già scritto tanto.
E' scientifico pensarlo? Forse no.
D'altra parte sono scientifici gli oroscopi? No. Eppure molti di voi ci credono. O comunque li leggete perché non si sa mai cosa può accadere o non accadere se non li leggete: un misto di superstizione e curiosità, oltre alla necessità di leggere qualcosa che non sevizi troppo i rari neuroni già attivi al risveglio, magari prima del caffè.
Dicevo del cane. Io lo noto spesso. Non il cane, ma quel che ho accennato sulla tendenza del padrone ad assomigliargli...
Lo noto soprattutto se il cane ha un muso non proprio carino. Sbaglio io?
In altre parole: se il cane ha un musetto carino, difficilmente il padrone tende ad assomigliargli, nel tempo: se è brutto, resta tale. Il padrone, intendo. E in genere i padroni brutti sono quelli che meno spesso raccolgono gli escrementi del loro tiranno peloso: quindi oltre che brutti sonon pure stro**i. Se è bello, resta bello. Perchè anche se il cane è bello, un essere umano bello preferisce essere bello come un essere umano e non come un cane: direi che la cosa si comprende, vero?
Se il cane invece ha un grugno che non si può vedere, o che pare sempre incarognito, o proprio asimmetrico e schifosetto di suo, alla lunga tu vedrai che il padrone assume la stessa "aria", vale a dire la stessa espressione facciale, potrei dire la stessa allure (nel senso del termine francese) se non fosse che il termine allure fa riferimento a un che di signorile o di elegante che nei casi citati non vedo, francamente. Assume quindi quella cosa lì, se non proprio gli stessi tratti somatici (per i miracoli ci stiamo attrezzando, eh!). Al punto che io potrei accoppiare cane e padrone, avendo davanti 10 cani e 10 servi (pardon, umani) mescolati a caso, con un margine di errore di 1; a patto che i due animali (...) convivano insieme da almeno 7 o 8 anni.
Mi capita spesso di guardare il cane e dire mamma mia!... e poi alzare lo sguardo al padrone e pensare, beh, meglio il cane, su un cane è accettabile quella roba, su un umano un po' meno.
Già sappiamo poi che i cani tendono col tempo ad assumere atteggiamenti umani per non dire infantili, dopo anni di convivenza; del resto è quello che noi ispiriamo nel quadrupede con il modo con cui lo trattiamo ed è quello che tutto sommato vogliamo. Il cane lo sa e recita la sua parte; gli conviene. Come detto, però, vale pure il contrario, non nei comportamenti ma nell'aspetto e nell'espressione: il padrone dopo 7 o 8 anni non si mette a guaire all'edicolante per chiedere il giornale; semplicemente, come detto, assume un grugno cagnesco. Deriverà forse da questo il detto "guardare in cagnesco"?
Prima parlavamo di bellezza, del cane intendo. E abbiamo distinto i due casi di cane carino e cane brutto. Parliamo adesso del padrone.
Se il padrone è bello da morire resta bello anche se il cane fa schifo al vomito. Questo sembra contraddire tutta la bella costruzione che ho tirato su fin qui, invece avrei voglia di presentarvela come la classica eccezione che conferma la mia regola. O forse me la sono costruita adesso per dare dignità di regola al mio sproloquio, non saprei: dirimerà la questione lo staff di validi specialisti che mi monitora da anni, anche sui social.
Quindi, alla fine, riassumendo la regola alla luce dell'eccezione che la conferma, abbiamo che se il cane è bello o quanto meno carino nulla accade, se il cane è bruttino o schifoso e tu sei brutto, normale o bello ma non da strapparsi i capelli, diventi un cane; sei sei un adone invece resti tale. Vi siete persi? Pure io, vedi a non avere un cane guida?
La bellezza, intendo dell'umano, valore effimero e deperibile, è un dono di Dio e comunque, sebbene non conti nulla da un punto di vista teorico, nella pratica apre duemila porte: solo il denaro ne apre di più. Un sorriso senza bellezza e senza denaro aiuta, eccome, ma arranca in terza posizione.
Il mio ragionamento di prima riguardava dunque i brutti, i belli ma non impossibili e i normali (cioè non un adone ma nemmeno W.C.), situazione che riguarda il 97% di voi esseri umani. Non il caso del bello da morire.
Ma adesso basta parlare di me...
Ma come, non parlavi di cani?
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(fonte immagine: blitzquotidiano punto it)
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There are people who end up looking like their dog in the long run. I know, it is not an original observation, so much has been written about it. Is it scientific to think of it? Maybe not.
On the other hand are the horoscopes scientific? No. Yet many of you believe it. Or you read them because you never know what can happen or not happen if you do not read them: a mixture of superstition and curiosity, in addition to the need to read something that does not plague the rare neurons already active on waking, maybe before your coffee.
I said about the dog. I often notice it. Not the dog..., but the tendency of the owner to resemble him ... I notice it especially if the dog has a not very nice snout. Am I wrong? In other words: if the dog has a nice face, it is difficult for the owner to resemble him over time: if he is ugly, he will remain so. And generally the ugly owners are those who less often pick up the droppings of their hairy tyrant: so they are not only ugly, but also as*hole. If he is beautiful, he remains beautiful. Because even if the dog is beautiful, a beautiful human being prefers to be beautiful as a human being and not as a dog: I would say that it is understood, right?
If the dog has a snout that can not be seen, or always seems to be pissed off, or just asymmetric and disgusting, in the long run you will see that the owner assumes the same "air", that is to say the same facial expression, I could say the same allure (in the sense of the French term) if it were not that the term "allure" refers to something elegant or fine and frankly I do not see this in the cases mentioned. He assumes the same "expression" and way of doing if not the same somatic traits (for miracles there we are gearing up, eh!). To the point that I could pair dog and owner, having in front 10 dogs and 10 servants (sorry, Humans) mixed randomly, with a margin of error of 1; but I could only do this if the two animals (...) have been living together for at least 7 or 8 years. I often watch the dog and say "oh my God" ... and then look up at the owner and think: well, better the dog, on a dog is acceptable stuff, on a human a little 'less.
We already know that dogs tend in time to assume human attitudes, not to say childish, after years of living together; after all it's what we inspire in the quadruped with the way we treat it and that's what we all want. The dog knows it and plays his part; it suits him. As mentioned, however, the opposite is true, not in behavior but in appearance and expression: the owner after 7 or 8 years does not start to yelp at the kiosk to ask the newspaper; simply, as said, looks like his dog.
Before we talked about beauty, about the beauty of the dog. And we have distinguished the two cases of cute dog and ugly dog. Let's talk about the owner.
If the owner is beautiful to die for, however, it remains beautiful even if the dog sucks. This seems to contradict all the beautiful construction that I have pulled up so far, but I would like to present it as the classic exception that confirms my rule. Or maybe I built it now to give dignity as a rule to my rant, I do not know: the question will be answered by the staff of good specialists who have been monitoring me for years, even on social media.
So, in the end, summing up the rule in light of the exception that confirms it, we have that if the dog is beautiful nothing happens, if the dog is ugly and you are ugly, normal or beautiful but not divine you become a dog. If you are very beautiful, however, you remain such. Are you lost? Me too, see what happens when you do not have a guide dog?
Beauty, I mean the beauty of the human being, ephemeral and perishable value, is a gift from God and anyway, although it does not count anything from a theoretical point of view, in practice it opens two thousand doors: only money opens more. A smile without beauty and without money helps, ok, but it's in third position.
My first reasoning therefore concerned the ugly, the beautiful but not impossible and the normal man (that is, not Adonis but not even WC), a situation that concerns 97% of you human beings. Not the case of the beautiful to die for.
But now just talk about me ...
But how, did not you talk about dogs?
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giovedì 6 dicembre 2018
Lo scopo della società umana - The Purpose of Human Society
Fino a quando ci sarà una persona che non ha di che sfamarsi o non ha un tetto (escludendo chi non vuole perchè è sciroccato o perchè ci marcia e preferisce mangiare monnezza all'aria aperta: son bravo, dico che sono il 5% dei casi), il mondo (nel senso di pianeta abitato dall'essere umano) sarà uno schifo e il fallimento di questa umanità che si è fatta società sarà palese. Pensiamo dunque, tutti, e in ragione delle possibilità di ciascuno, al restante 95%. Non vedo altrimenti per quali altri scopi gli esseri umani debbano decidere di costituirsi in società.
Until there is even one person who has nothing to eat or who does not have a home (excluding those who do not want because he has mental problems or because he really prefers to eat garbage in the open air: I think we are talking, at most, of the 5% of cases), the world will be a disgust and the failure of this humanity that has become a society will be clear. It is therefore necessary that everyone thinks about doing something for the remaining 95%, each according to his real possibilities. I do not see otherwise for what other purposes human beings should decide to form themselves in society.
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lunedì 3 dicembre 2018
Sempre la solita storia, "La Juve ruba" etc... Ma non vi è venuta a noia?
Sì. A me sì. Non ne posso più di sentir dire che la Juve ruba. E anche degli scudetti che la Juve si appunta da sola sul petto (scudetti non di carta questi, ma inesistenti, in quanto non assegnati o revocati dall'organo di giustizia sportiva dello stesso sistema che a fine anno ti appunta quello che hai vinto e che vinci orami di seguito da anni...). E non ne posso più di chi al bar dopo due secondi di discussione con un bianconero passa al "sapete solo rubare", al che il bianconero ribatte con le solite trite ovvietà su Moratti. E dello juventino che parla solo di scudetti e tre punti, come se lo sport fosse (solo) questo.
Quindi sì, mi è venuto tutto a noia.
Ma c'e' un ma.
Se i tifosi juventini, di fronte all'evidenza delle prove di quell'immenso e vergognoso scandalo detto Calciopoli (intercettazioni oltremodo chiare, inutile discutere: chi lo fa dimostra idiozia o malafede) avessero pesantemente sconfessato la dirigenza del tempo e si fossero dissociati con forza da quell'andazzo, con forti contestazioni e richieste di dimissioni del blocco delinquenziale, adesso nessuno avrebbe nulla da dire o quasi. E se ancora oggi ricordassero con orrore quei tempi e quei figuri.
Se i miei dirigenti dovessero commettere azioni turpi a danno della società sportiva per la quale faccio il tifo, con loro me la prenderei, non coi giudici, di fronte alle intercettazioni poi!, e vi lascio immaginare quanto me la prenderei.
Invece la quasi totalià dei tifosi juventini non l'ha fatto, preferendo pensare al complotto (di fronte alle intercettazioni purtroppo si possono solo alzare le mani, per non dire poi dei fatti in campo e dei sospetti di anni) e preferendo adottare il sistema "ok, ma l'Inter?"
Ricordo che furono coinvolti pesantemente anche i dirigenti di altre squadre, Milan, Lazio, Fiorentina, Reggina etc. Ma il caso Juve era un unicum.
Ecco perchè adesso capisco la frustazione del tifoso juventino tipico, che ogni giorno è preso di mira da chi lo definisce ladro. Mi dispiace che ciò accada, anche perchè è brutto passare da il 4-4-2 forse non è il modulo più adatto a siete solo dei ladri, perchè è scorretto farlo, perché la Juve è una squadra molto forte come tecnica e come mentalità e avrebbe e ha i mezzi per vincere moltissimo in ogni caso, perchè si avvelena costantemente il clima che invece dovrebbe essere di concordia, trattandosi di sport.
Ma per i motivi sopra ricordati non lo compatisco, questo juventino tipico.
Perchè se ti schieri con chi ha barato (addirittura i bari sono nel Pantheon societario adesso) non meriti la mia compassione se ti chiamano ladro ogni giorno, anche quando non ce n'è motivo e anche se chi lo fa magari ruba pure lui. Ti sei schierato da una parte, ne prendi le conseguenze.
Mi dispiace per i bimbi e per quelli la cui passione sportiva è sincera e pura. Ma le colpe sono dei padri.
Nell'atteggiamento che hanno deciso di assumere quando è venuto a galla il marcio.
Tacere, sopire, negare.
Chiudere gli occhi.
Schierarsi non con la squadra sportiva, la passione, l'onestà e contro i bari. Ma con i bari, contro tutto il mondo.
Calciopoli per me sarà sempre una ferita aperta. Perchè io da quando seguo lo sport voglio vincere ma vincere non è mai stata la cosa più importante.
Così mi hanno insegnato, ho avuto ottimi padri, anche sportivi (Mantovani), un'ottima scuola calcistica.
Calciopoli sarà sempre una ferita. E tutte le piccole calciopoli che ci sono state prima e dopo.
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