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domenica 27 novembre 2011

Sembra un miracolo, è la normalità

Chi ha mai detto che sarebbe stato sufficiente che un premier arrogante, bugiardo, inaffidabile sulla scena internazionale, politicamente inefficace, nei guai (grossi) con la giustizia e che per anni ha occupato la poltrona con il chiodo fisso di tutelare sé e i suoi interessi (leggi ad personam, prescrizioni, conflitti di interessi enormi), senza fare null'altro di menzionabile, se ne andasse, per fare dell'Italia, improvvisamente, un paese civile, credibile e con i conti a posto? Nessuno. Il berlusconismo ci ha infettato gravemente, e non è che prima fossimo poi questi fenomeni, a dirla tutta. Inoltre l'enorme conflitto di interessi esiste ancora e c'è un uomo che appena scatta la campagna elettorale può ancora usare come megafoni dalle tre alle cinque tivu' per tacer del resto. Semplicemente, adesso abbiamo un governo di banchieri e professori (ahinoi) che qualche competenza l'hanno (non facevano calendari o non erano dipendenti del premier, insomma), che non annovera rinviati a giudizio tra le sue fila, che non ha come obiettivo quello di creare leggine ad hoc per salvare il culo a questo e a quello, che sa come comportarsi e che rispetta le istituzioni. E' pochissimo, ma sembra tantissimo, dato che ne veniamo da un mini ventennio di maialate. Sarebbe la conditio sine qua non, ci sembra un miracolo.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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domenica 20 novembre 2011

Amore e rispetto, a parole siamo tutti bravi

"Vorrei rivolgermi con affetto - ha detto il pontefice nella messa che conclude il suo viaggio in Africa - a tutte le persone che soffrono, ai malati a quanti sono colpiti dall'Aids o da altre malattie, a tutti i dimenticati della società. Abbiate coraggio!". "Ogni malato, ogni povero - ha aggiunto - merita il nostro rispetto e il nostro amore". 20.11.2011

Senti Ratzinger, poche storie:

1. La trasmissione dell'Aids potrebbe essere notevolmente ostacolata dall'uso del condom, che tu demonizzi.
2. La povertà? Dai l'esempio. Un uomo di Dio dovrebbe vivere di niente, non negli ori del Vaticano. La parola senza l'esempio conta poco.
3. E dei non eterosessuali, non sposati o divorziati che dici? Anche loro meritano rispetto e amore? Sì? Allora smettila di fare di tutto da sempre per impedire che tutti abbiano gli stessi diritti civili. Se sei in buonafede chiedi a gran voce e subito che lo Stato italiano, al quale spesso inoltri suggerimenti (...), permetta a TUTTI di sposarsi (eh gia', pure agli omosex -scusi il termine eh...) e riconosca diritti anche a chi non lo fa. Matrimonio civile, ovvio. Quello religioso puoi naturalmente riservarlo a chi diavolo ti pare.

Altrimenti, sua santità, le sue sono solo parole senza senso: confezione luccicante ma scatola vuota.

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sabato 12 novembre 2011

Liberi


Oggi è un grande giorno. Nei libri di storia avra' un posto speciale. Mio figlio mi chiederà come diavolo un intero paese, civile e un tempo democratico, abbia potuto tollerare tutto questo immenso schifo per quasi 18 anni: dovrò pensare a fondo su cosa rispondergli. Certo, ci resta un ex dittatorucolo democratico che mantiene un conflitto di interessi enorme, che pone condizioni per la sua uscita di scena e che vuole garanzie per sé e per i suoi affari, che in questo ventennio ha curato con estrema sollecitudine, senza in pratica fare nulla di rilevante per il paese; e ci resta un parlamento di nominati (non eletti) perlopiù incompetenti o nei guai con la giustizia. E ci resta una legge elettorale truffa e antidemocratica che Berlusconi non vuole cambiare perchè attribuisce, a lui come ad altri quattro o cinque segretari, il potere di nominare un migliaio di persone fedeli ai posti di potere. Ma almeno non abbiamo più un premier che non si era mai dimesso per nessuno delle decine di scandali, errori, figuracce, accuse infamanti che avevano lastricato il suo cammino. Sappiamo tutti perchè è sceso in campo, e quella ragione lo ha mosso sempre fino ad oggi. Oltre venti procedimenti giudiziari dai quali finora se l'è sempre cavata per via di qualche assoluzione, un po' di prescrizioni (appositamente confezionate), qualche depenalizzazione da lui stesso decisa, qualche legge anticostituzionale fatta solo per rallentare il lavoro dei magistrati. Oggi Berlusconi si è dimesso: chi ha a cuore il rispetto della Costituzione, chi ama davvero questo paese, è in festa. Se ne vanno ministri che mi vergogno solo a menzionare, traballano giornalisti che farebbero schifo a un maiale che si rotola nel fango.

Cosa voglio adesso? Un taglio netto col passato. Nessun incarico a chi non è competente e incensurato. Dimissioni immediate in caso del minimo errore o al primo rinvio a giudizio. Rispetto totale e religioso di leggi e Costituzione. Fedeltà alla patria, spirito di servizio, educazione, dignità, trasparenza e onestà. Basta coi ministri che ti chiedi perchè sono ministri e lo sai benissimo perchè lo sono, basta coi giri di escort, basta con le leggi fatte su misura per salvarsi il culo. Lo so, chiedo troppo. Lui non c'è più, ma le macerie che ha prodotto restano, e ci vorranno anni per tornare ad essere un paese civile. Ci restano poi tutti quegli immondi servi che lo hanno riverito in ogni campo vendendo l'anima al denaro e che adesso si stanno dibattendo tra pietose difese ad oltranza e veloci cambi di casacca.

So benissimo chi è e lo so dal 1988 (era presidente del Milan da due anni): avevo avuto modo di conoscerne natura e modo di agire. Per questo non l'ho mai votato. Per questo non mi è mai piaciuto per niente. Per questo oggi ho brindato.

Oggi è un grande giorno.

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domenica 6 novembre 2011

Vattene !

Lo dico da anni, lo ripeto adesso: Berlusconi vattene prima di trascinare definitivamente questo paese nel baratro. I nostri problemi sono tantissimi e gravi, e di certo le tue dimissioni non trasformeranno un Parlamento pieno zeppo di nominati senza competenze (e spesso nei guai con la giustizia) in un consesso di persone elette, capaci, oneste e responsabili, ma in questo momento il problema più urgente è l'assoluta perdita di credibilità interna e internazionale: nessuno crede più alle promesse e alle potenzialità di un governo burla, incapace di fare alcunché, e di un premier che ha sempre anteposto i suoi interessi personali e aziendali a quelli del paese (cfr. leggi ad personam tentate e riuscite), oltre ad aver mentito svariate volte, aver disatteso promesse su promesse, aver calpestato istituzioni e Costituzione. Lascia la poltrona, non rappresenti uno Stato che hai preso a picconate decine di volte, hai violato l'art. 54 della Costituzione in quasi tutti i modi possibili, sei impelagato in una miriade di processi con accuse gravissime. Dimettiti e affronta i processi. Lasciaci vivere. Non ti ho mai votato perchè ti conoscevo già bene nel '94. La politica è un servizio, non sei in grado di adempiervi (lo sei mai stato?), devi andartene, ora, per sempre. Se ritieni di non dover affrontare la legge come un normale cittadino, datti alla latitanza, da te incoraggiata relativamente ad altri personaggi della tua combriccola (cfr. recenti resoconti di intercettazioni). In ogni caso, quale che sia il modo che sceglierai (le risorse non ti mancano...), vattene prima di completare questo scempio ventennale. Il voto non legittima nessuno dei comportamenti che hai tenuto. Hai chiuso. Prendine atto prima che la situazione ti sfugga davvero di mano. Quanto a Napolitano: buonanotte, Presidente.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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