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domenica 30 ottobre 2011

Guidare non è un gioco

Guidare non e' un gioco: una banale imprudenza e la vita se ne va, la tua o quella di un tuo simile. Pochissimi automobilisti hanno compreso questo fatto. Se guidi un autobus hai una responsabilita' ancora maggiore, trasporti decine di persone e conduci un mezzo pesante. Ecco perche' invito gli autisti a non superare i limiti (es. il 50 sull'Aurelia) e a non guidare il bus con lo stesso stile di una motoretta: un ritardo sulla tabella di marcia si recupera, un morto no. Se poi foste meno bruschi nelle partenze e nelle frenate, anziani e bambini vi sarebbero grati. Se infine foste sempre cortesi, anche con i rompiscatole (e ce ne sono!) sarebbe una favola, non il mondo reale. So bene che il mestiere e' faticoso e ripetitivo, ma non puo' essere una scusa. Io non generalizzo: mi sono trovato male poche volte, ma quelle volte e' successo. Le mele marce sono sempre poche, si sa, ma infangano tutti quelli che si comportano con alto senso del dovere. D'altra parte non è bene chiudere gli occhi sulle cose che non vanno, anche se sporadiche. C'è un solo modo di fare un lavoro, farlo bene: se non ve la sentite, fate altro. Ci sono lavori infinitamente più massacranti (cavatore, minatore, catena di montaggio, raccoglitore di pomodori sfruttato e in nero, premier, etc.)

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domenica 16 ottobre 2011

E i pochi che ragionano si fanno asportare il cervello dalla tivu'

da Repubblica:
Il 44 % degli italiani "ostile" agli ebrei. L'antisemitismo si diffonde sul web. L'indagine parlamentare conoscitiva rivela che on line si va estendendo l'idea che non è razzismo essere antisemiti. Oltre mille siti (+ 40%) dedicati alla diffusione dell'odio antiebraico.

E dove sta la sorpresa? I decerebrati sono infinitamente di più.

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Castorate

La Samp passa per la terza volta lontano dal Ferraris (Ascoli-Samp 1-2). Palombo e compagni portano a casa una gara dura e sofferta al 94' con un gran gol messo a segno da Pasquale Foggia.
---Castori, allenatore Ascoli, prima
"La Samp arriva al momento opportuno, non potevamo chiedere di più. Di solito si parla di ‘avversario da prendere con le molle’. Io invece dico senza paura che si tratta di un avversario da prendere a ‘morsi’"
---Castori, allenatore Ascoli, dopo
“Abbiamo perso contro una squadra di morti”.
---Atzori, allenatore Sampdoria, dopo
Rispetto Castori che ha molta più esperienza di me però deve pensare alla sua squadra e ad allenare i suoi ragazzi".

-Nota 1: non giochiamo ancora come dovremmo, ma siamo lì. Atzori deve ancora dismostrare un bel po' di cose, ma di sicuro ha personalità e, come si vede, stile.
-Nota 2: se siamo morti, come stanno messi loro che hanno segnato su un'autorete da circo e hanno perso? A volte sarebbe più saggio parlare passate due ore dalla fine del match, dopo aver sbollito la delusione e la rabbia che fanno sparare minchiate.
-Nota 3: che sapore hanno i morti, se presi a morsi?

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venerdì 14 ottobre 2011

Quieto vivere

Come puoi chiedergli di dimettersi? Avrebbe dovuto farlo da anni. Anzi, di fatto è da sempre INELEGGIBILE, in base a una legge degli anni '50, in quanto titolare di concessioni statali. Ma da quando il nostro ha rispetto per leggi e Carta?
Come puoi chiedergli di fare una cosa che la decenza imporrebbe da decenni? Se lo fa, deve affrontare un certo numero di processi, senza potersi fare le leggi su misura, ma così si rischia di venire condannati, se si è colpevoli...
Ha la fiducia. E' sua, non c'è dubbio. Anche il pc su cui scrivo è mio: ho ancora lo scontrino! Come dire: quando torniamo alla politica, cioè gestione onesta e trasparente della cosa pubblica e condotte ispirate oltre che dall'interesse comune solo da idee e non anche da convenienze pratiche, anche fossero solo di sopravvivenza dell'incarico? *
E' Napolitano che ha il potere di porre fine a questa situazione, su basi OGGETTIVE (ricorso eccessivo alla fiducia, strani maneggi di deputati nei giorni che precedono la fiducia stessa, violazione dell'art. 54, ecc. ecc. ecc.). Ma non lo fa. Se siamo nella merda la colpa, adesso, è solo sua. C'e' chi preferisce il quieto vivere. A una certa età la tranquillità è tutto.

* un solo esempio, per brevità... l'ultimo in ordine di tempo: "14.10.2011 - Palazzo Chigi approva quattro nuove nomine tra i deputati decisivi per la sopravvivenza del governo. Galati e Viceconte diventano sottosegretari" (repubblica.it)
Interessante a questo proposito Interessante la considerazione di Giannini:
"La maggioranza di centrodestra, disperata e dissoluta, continua a perdere i pezzi. Ma continua ad avere i numeri per sopravvivere. Nel modo più avventuroso, rocambolesco e improduttivo possibile. Grazie alla stampella dei radicali, all'indecisione degli scajoliani, alla resistenza degli ex "responsabili". Ormai è peggio che un'Armata Brancaleone. È un manipolo di sbandati, irriducibili e mercenari, che va avanti per pura inerzia, per puro istinto di conservazione. Senza etica, senza politica. Ma con il conto in banca e gli appannaggi mensili, i benefit e le auto blu, lo scranno parlamentare e la ricca pensione da salvare. Questo, oggi, è il solo cemento della coalizione berlusconiana.
(...)
In questa anomala scheggia di centrodestra italiano non esiste alcuna "costante coesione", strategica e politica, ma solo un'inquietante adesione, opportunistica e totemica."
(Massimo Giannini, Repubblica, 14 ottobre 2011)


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venerdì 7 ottobre 2011

Estensione del dominio della lotta, Michel Houellebecq

Sotto i nostri occhi, il mondo si uniforma; i sistemi di telecomunicazione progrediscono; l'interno dei nostri appartamenti si arricchisce di nuovi congegni. Le relazioni umane divengono prgressivamente impossibili, fatto che in proporzione riduce la quantità di aneddoti di cui si compone una vita. E a poco a poco appare il volto della morte, in tutto il suo splendore. Il terzo millennio si annuncia proprio bene. (pag. 18)

Domenica mattina sono andato un pò in giro per il quartiere; ho comprato del pane all'uvetta. La giornata era dolce, ma un pò triste, come spesso la domenica a Parigi, soprattutto quando non si crede in Dio. (pag. 125)

Alla fine osservo che io sono diverso da loro, senza tuttavia poter precisare la natura di tale diversità. (pag. 68)

Questo mondo non mi piace. Decisamente non lo amo. La società in cui vivo mi disgusta; la pubblicità mi nausea; l'informazione mi fa vomitare. (pag. 78)

(ESTENSIONE DEL DOMINIO DELLA LOTTA, Michel Houellebecq)

E' il libro d'esordio di Houellebecq (1994), pubblicato dopo che molti editori si erano rifiutati di darlo alle stampe.
E' un libro che deve essere letto perchè è stupefacente l'occhio con cui il protagonista si guarda non vivere, la nuda brutalità con la quale descrive la vacuità e la falsità dei rapporti interpersonali e dei sentimenti, la gelida ed entusiasmante precisione con la quale mette sempre tutte le carte sul tavolo e fa luce su tutti i trucchi che in genere preferiamo ignorare. E' un libretto duro ma essenziale per cominciare a capire qualcosa di questa vita che ci scorre via ammantata di inavvertibile non senso. E' duro come è dura la vita. E il modo di scrivere di Houellebecq rasenta qui la perfezione: è un chirurgo, non uno scrittore. Un chirurgo bravo ma freddo, preciso e rapido nei movimenti, ma risoluto e brutale se serve. D'altra parte la materia che seziona è quanto di più ingarbugliato, ingannevole e disarmante ci sia. E' un libro completamente disincantato, che mette in scena l'alienzazione dell'individuo in questa società.
Migliore di Piattaforma perchè più duro, più compatto.

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domenica 2 ottobre 2011

Inter-Napoli, Rocchi voto 1

Non sono interista, nè napoletano, nè milanista, juventino etc. Lo sapete cosa sono. Attenzione: non per chi tifo, ma cosa sono. Ma, dopo aver visto i riflessi filmati (come si diceva una volta) penso a quel che ha fatto Rocchi in Inter-Napoli 0-3: una direzione di gara voto 1. Non intendo mettere in dubbio l'integrità dell'arbitro, sia chiaro, sia perchè non penso che fosse in malafede, sia perchè quando accadeva che le direzioni di gara erano decise dall'alto era evidente che chi barava lo faceva in modo meno appariscente. Calciopoli l'abbiamo avuta per anni, per anni ci hanno preso per il culo arbitri, dirigenti, designatori, giornalisti e compagnia bella, poi è stata la volta dei giocatori accusati di vendersi le partite per le scommesse (e ora l'Atalanta rivuole i 6 pti, ma dico: se c'e' una legge beccati la penalità e stai zitto, poi anch'io penso che la responsabilità oggettiva sia una cavolata abissale, ma insomma: pigliati questa pena e basta), etc. E, anzi, gia' che ci siamo, ribadisco che la Juve ha pagato poco rispetto alle colpe, il Milan, la Fiorentina e la Lazio quasi niente, l'Inter niente: e questo non mi è mai andato giù. Ma, ripeto, non è questo il punto, non sto accusando Rocchi di niente, se non di aver diretto la gara in modo obbrobrioso. Come si fa nel giro di pochi minuti a:
-ammonire Obi per un fallo che nemmeno è fallo, figurati se giallo
-assegnare un rigore per un fallo che avviene fuori area
-ammonire per lo stesso fallo Obi, che quindi è rosso
-non far ripetere un rigore (inesistente) battuto in modo irregolare perchè segna Campagnaro che ha commesso infrazione entrando in area prima del tempo
-espellere Ranieri che non ha offeso nessuno e che, in ogni caso, mi sembra che qualche ragione per alterarsi l'avesse...
Come si fa? Vuol dire essere incapaci di arbitrare o, ipotesi ovviamente più probabile, assolutamente fuori forma, assolutamente non in grado di arbitrare quella sera. E allora la colpa è anche di chi lo ha designato, no? Mandi Rocchi a Inter-Napoli? Ti pare in forma? Non è che hai preso una cantonata che resterà negli annali?
Di certo qualcuno ha sbagliato e in modo davvero pazzesco. Qui non si tratta di un fuorigioco millimetrico, di un rigore dubbio, di un giallo conteso, etc. Qui si tratta di una serie assurda di errori assurdi. Una serie. Ingiustificabile. Io l'errore lo capisco, anche il più grave, sia quando lo fa il giocatore, sia quando lo fa l'arbitro (non capisco invece le direzioni "orientate", che a Calciopoli erano la norma). Ma più errori in fila, e tutti gravi? Da parte di uno degli arbitri ritenuti più bravi, nel corso di un big match? Non è facile venirne a capo, eh? Davvero non si sa che dire se non che Rocchi merita 1. Un giudizio su una prestazione si può dare, dopotutto. Quanto ai giocatori dell'Inter, lamentarsi va bene (avete pure ragione!) ma fare le vittime perseguitate no, ok? Non ce la vedo l'Internazionale vittima di qualcosa. E quanto a quelli del Napoli, carino davvero dire che non si commentano le decisioni dell'arbitro... ma quando sono sfavorevoli le commentate, mi pare, o no? E allora un po' di decenza e dite chiaro che il rigore non c'era e andava pure ribattuto. La verità non ha mai ucciso nessuno.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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