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giovedì 24 agosto 2023

Bestialità sul sesso





(Son tutte inedite e tali resteranno)

Fa troppo caldo per fare all’ammore...
Quindi faremo solo viscido e appicicaticcio sesso bastardo!

La donna che sposate, e che da fidanzati era abbonata a Kamasutra mensile, dopo qualche anno di convivenza, di ballerine e di jeans, di ciabattine col peluche e di pigiamoni XL di flanella, diventa suora, e voi prete (nel senso che vi arrangiate in modi alternativi, non sempre esattamente legali).

La durata media di un rapporto sessuale, leggo su riviste specializzate,  è di 7 minuti. La notizia mi ha scioccato. Io in 7 minuti mi spoglio, faccio quei due preliminari essenziali per passar da gentiluomo, concludo, mi fumo un Havana, mi faccio la doccia, mi rivesto, do il bianco in salotto e cucino il cinghiale. Se avanza tempo, birretta.

La posizione del missionario è quella più adottata dal maschio italico. E’ la meno faticosa, la più immediata. E’ la strada sicura, quella sempre verde su Google Maps. Non richiede conoscenze specifiche o muscolatura di categoria. Monti su con un balzetto, effettui l’aggancio, zum zum e spruz. Insomma, parti e arrivi, ehm, cioè: vieni. Non si scappa. La donna la trova gradevole perché il soffitto di ogni casa rivela sempre strani disegni e linee bizzarre, ad osservarlo con attenzione; inoltre in quei fuggevoli istanti tanto temuti dai materassi compone a mente la lista della spesa, decide il menu della settimana e salva il mondo, il tutto mentre voi in quei 120 secondi di galoppata come se non ci fosse un domani vi date da fare come nemmeno Gion Uein. La posizione del missionario deve il suo nome al fatto che prima di poterla applicare devi pregare la donna per ore e ore.

Il Kamasutra consta di ben 54 posizioni: il missionario, la pecorina e altre 52 che la donna non vuole mai fare perché è tardi, un’altra volta, poi ti fai male, non c’hai più l’età. Si sconsiglia la pecorina se la donna è calva o ha i capelli troppo corti: è un fatto puramente tecnico.

Io dopo una ciulatina fumo. Ma solo se ci ho dato parecchio dentro, altrimenti l’attrito non è sufficiente.

Tolti i giorni in cui non se la sente, quelli in cui ha il preciclo, il ciclo, il dopo ciclo, il mal di testa e quelli in cui è tardi, son stanca, devo alzarmi presto, i vicini ci sentono, puzzi, sei troppo profumato, abbiamo finito incensi e candele, è freddo, è caldo, c’è troppa luce, c’è poca luce, l’abbiamo già fatto due volte quest’anno, oggi non è giornata, ma tu chi sei? e altre scuse, per il resto io ho una intensissima vita sessuale. Chiedete a Pornsex: son passato al livello Deluxe proprio quest’anno. Sopra ci sta solo il Club dei Maniaci.

Siccome mi sono stufato di dover fare la doccia prima e dopo, da qualche tempo faccio sesso solo sotto la doccia.

Una carota o un cetriolo che capiscono che li stai portando in camera da letto come si devono sentire?

Vuoi un rapporto anale o uno banale? 
Per me un crodino e due patatine, grazie.

Mai nessuna donna si è lamentata di come faccio sesso. Sarà per via del foglio che faccio firmare prima e nel quale si impegna a non sporgere reclamo (è scritto piccolo e in fondo).

Non importa averlo lungo, l’importante è saperlo usare. Se però ce l’hai lungo fa tutto lui e tu ti rilassi.

Non fate mai sesso con una donna che vi stima: perché rischiare di rovinarsi la reputazione?

Se ti fa l’occhiolino, valuta l’ipotesi del tic prima di levarti le mutande, specialmente se sei in un negozio.

Fare sesso alza i valori vitali e rende ottimisti.
Inoltre facilita il sonno. A meno che non arrivi un bebé.

Toglierlo prima non è un sistema contraccettivo; è un metodo per riempire la casa di pannolini. Quanto al metodo Ogino-Knaus, erano i nomi dei primi due figli del suo inventore. Il metodo della temperatura basale, di base, non serve a una minchia. Alla fine, il sistema più sicuro è guardare rete4: ti si ammoscia in cinque secondi.

Fare sesso, oggi, è sopravvalutato. Voglio dire, ma siamo matti? 20 euro per un’intervista? Ma chi credi di essere? 

Il mio sex appeal è letteralmente devastante. Ma le donne non lo sanno. Beata ignoranza! Informatevi, su, da brave.
Stasera ho fumato una sigaretta dopo aver visto una clip porno (sapete, quelle in cui predomina il color rosa o nero). E’ che non si deve perdere l’abitudine ai riti.
Far sesso dalle 4 alle 5 di mattina lo allunga di 1 cm in 2 anni: è una scoperta scientifica recente (Massachussets University).
(Chi dorme non piglia pesci e non aumenta il suo)
(Conosco un tale che soffriva di insonnia e di sexual addiction e ha dovuto fare un’operazione di riduzione).
Non è vero niente, ma vuoi mettere la soddisfazione di girare per la città e sentire i cigolii sfrenati di interi condomini all’alba?
Il letto è quel posto in cui, grosso modo, svolgi queste tre attività: dormire, ciulare, morire.
Che poi nel caso di certe donne potresti non riscontrare apprezzabili differenze.
PS: commento sessista ma approvato dalla Commissione Post Sessisti -è bastato fare gli occhi dolci-. Ehi, ma anche questa frase è sessista!
Il marito: ah.... vorrei morire godendo come sto facendo ora con te.
La moglie: insomma, prediligi le morti veloci...
Sto cercando di ingrassare il più possibile perché è anni che vorrei farmi fare un tatuaggio con i nomi di tutte le donne che ho sedotto e non c’è ancora abbastanza spazio: così dice il tatuatore.
In farmacia quando chiedevo i Durex e precisavo XL (non sto scherzando, raga, gli standard non mi entrano -questo è un dato sensibile, lo so, ma acconsento al trattamento) per non esagerare con la dottoressa o per evitare che credesse che la stavo perculando, aggiungevo sempre: è che li riuso e lavandoli poi si stringono.
SESSO FRA ANZIANI
Amore caro
Ti amo tanto 
Non sai quanto
Ma senza pillola blu
Non gliela fo più
Ho cent’anni suppergiù.
Ho tanti dvd porno ma alla fine quelli che guardo più spesso sono i video che mi faccio io quando zompo: il fatto è che, quanto ai film, amo i corti.
Non fare come l’ovulo: non premiare il più rapido, ma il più ricco.
L’evoluzione di una ovulazione è un’involuzione per la tua vita di viveur.
Se quando gli spermatozozzi si disputano il privilegio di molestare l’ovulo ci fosse il Var, le gravidanze durerebbero 11 mesi.
I gel lubrificanti anali li mettono a 30 euro per farti capire fin da subito a cosa stai andando incontro.
Lago di Garda, 24 agosto 2023. Il cane Chickie mangia il passaporto del futuro sposo, a rischio le nozze in Italia per una coppia americana.
E’ confermato che il cane è il miglior amico dell’uomo.

Img: Rep.

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martedì 22 agosto 2023

Buona la prima, si fa per dire

Vivere una seconda volta questa vita serbando memoria della prima sarebbe interessante. Si farebbero lo stesso molti errori, ma il gusto di evitarne alcuni clamorosi e di sfuggire a certi inciampi non avrebbe rivali.
Soprattutto la soddisfazione di allontanare a calci fin dal primo istante chi in questa vita ci ha sfruttato e consumato.
E’ un discorso classico da dopo cena, mezza bottiglia di vino o più che se ne è andata, 66 cl di birra ghiacciata e una caffettiera da tre: da lucido nemmeno avrei cominciato.
Questa vita non dà altre possibilità, possiamo rovinarcene solo una.
Per fortuna non ci ricorderemo di nulla e nessuno di noi, l’oblio è la fine che ci attende, è triste ma anche consolante: ben poche cose sono da ricordare e sarebbero comunque venate da un insopportabile rimpianto. 

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sabato 19 agosto 2023

Esperienze uniche


Io non invito quasi mai nessuno e in genere chi mi invita a pranzo o a cena una volta a casa sua poi non bissa (le eccezioni sono rarissime, anche se qualche coraggioso c’è), eppure so usare le posate, porto sempre un presente, mangio il giusto, non bevo (guido), so essere frizzante, apprezzo l’ospitalità, non sporco in terra né sulle suppellettili, non faccio confronti col sugo di mamma, non abuso del bagno, non guardo le gambe della padrona di casa, non bestemmio, non mi presento nudo o con le infradito, non molesto la servitù, non mi porto via l’argenteria, non dileggio i quadri e le sculture, non faccio ruttini o peggio, non mi rado o mi faccio le unghie fra una portata e l’altra “per guadagnar tempo”, dico sempre “esclusi i presenti” quando devo dire qualcosa di potenzialmente poco garbato, non passo in rassegna l’intera arcata dentaria con lo stuzzicadenti, non racconto la mia vita, non faccio la scarpetta, non emetto suoni quando sorbisco il brodo, non chiedo mille varianti ai piatti proposti, non mi soffio il naso col tovagliolo, non mi levo le scarpe, non parlo di cacca apposta per far passare l’appetito ai commensali, non chiedo tre volte lo stesso piatto, non fumo, non mi drogo, non faccio uso di fluoxetina o simili, non fingo attacchi epilettici per far ridere i bambini, non propongo per il dopocena strip poker o il gioco dei mimi, non me la tiro da scrittore o intellettuale, non metto in mostra il petto villoso o il capezzolo arzillo, non chiedo le ricette di quel che ho gustato, non orino nei vasi, non lascio le ditate sui vetri, non do calci al gatto che mi impela il calzone né al cane che si struscia le balle sulla mia sexy gamba, non libero il cardellino dalla gabbia per vedere l’effetto che fa, non bullizzo la vecchia rimba, non faccio le orecchie ai cataloghi d’arte sparsi qua e là in salotto a mo’ di ostentazione, non mi impossesso del telecomando per imporre a tutti il noto cult movie curdo con sottotitoli in polacco medievale, non cerco di vendere prodotti o servizi ai presenti, non frugo nelle borsette o nei soprabiti altrui, non ficco il naso nei comodini della camera da letto dei padroni di casa per cercare dildi o gel lubrificanti o qualche mutandina da odorare, non provo il materasso, non prendo in mano vasi Ming o cristallerie assortite facendo venire un attacco cardiaco a chi mi ha invitato, non mi piazzo sul divano fino alle tre di notte, non chiedo du’ spaghi a mezzanotte, non esibisco la mia cultura se giochiamo a quei giochi da tavolo in cui sapere la capitale del Burundi fa di te uno scienziato, non urlo, non rido sguaiatamente, non mi tiro fuori l’arnese sul terrazzo per scandalizzare i vicini guardoni, non faccio finta di avere malattie infettive.
Ma è giusto così, del resto io nella mia tana non faccio entrare quasi nessuno e chi, incauto, mi invita fa bene poi a rendere questa esperienza unica in tutti i sensi: sono un soggetto atipico. 

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giovedì 10 agosto 2023

Vivere è fingere





Fingono tutti. Anche voi.
Fingono gli estranei, per i quali comunque conti zero.
Fingono i parenti, per i quali spesso sei un inciampo obbligatorio.
Fingono gli amici, anche i migliori.
Non ti dicono mai quel che pensano davvero.

Semplicemente, i parenti e gli amici sono più cauti, più delicati. Fingono meglio perché non vogliono ferirti (troppo) e allora si impegnano di più di quel che fa un estraneo. Ma fingono pure loro.
Ti stimano poco ma non lo danno a vedere (o meglio: lo cogli sotto traccia se sei particolarmente ricettivo). Non condividono le tue scelte ma fingono di apprezzarle. Pensano che stai buttando la tua vita ma sono comprensivi. Ti ritengono un maiale però ti salutano con affetto (a volte un po’ plasticoso). E i peggiori parlano male di te alle tue spalle, spesso solo in famiglia, a volte anche con estranei.
Tu parli loro dei tuoi problemi lavorativi e loro pensano, sotto quello sguardo di grande ma finta partecipazione: è un incapace e non combinerà mai nulla. Tu parli della tua solitudine e loro pensano: e allora quella bionda con cui te la fai di nascosto? Guarda che ti ho visto eh, porco!

E’ penoso quando capisci che anche quell’amico, sotto sotto, non ti stima. O esce con te stasera anche se non aveva molta voglia. O quando una donna, che ti piace pure, fa un sorriso involontario che però ti dice alcune cose spiacevoli... Perché fingere è prassi, ma richiede un’applicazione; se manca, si apre una breccia e se sei veloce puoi vederci dentro molto bene e stare male

Anche tu fingi e, alla fine, anche io, anche se ho scritto questo post e anche se cerco (davvero) di fingere il meno possibile. Fingo perché sono sempre allegro e scherzoso e invece dovrei sparire da questo mondo. Perché parlo di futuro e so che non lo avrò, perlomeno di raccontabile. Perché fingo di avere un obiettivo, di essere ancora in strada, e tu non capisci che è falso, perché io fingo poche volte ma bene, perché so applicarmi. 

Fingo perché fingo di non accorgermi che fingi...

Alla fine è tutta una finzione, anche tra amanti o coniugi. Anche tra genitori e figli: sono molte le cose non dette, i segreti tenuti nascosti, le cose che non si confessano. Ci tradiamo tutti più volte al giorno. Io forse l’ho capito meglio di altri, quindi sto peggio.

Quando ti incontro e parlo, so se dici una cosa che non pensi del tutto. Capisco se mi disprezzi dietro quel sorriso. Intuisco se di me non ti importa nulla, bella morettina, mentre io per te farei sacrifici non comuni, in caso di bisogno, e mica per avere una ricompensa, ma solo perché lo sento. Ma tu dopo due secondi che mi hai salutato mi hai già cancellato dal tuo orizzonte sentimentale. E tu, amico di una vita, non mi cerchi più, del resto è fatale prendere prima o poi strade diverse, no? E tu che ti sei sposato o sposata adesso non esisti più per quelli che prima erano il tuo mondo.

Allora non è possibile avere un rapporto vero? E’ possibile, ma col tempo rischia di corrompersi. E comunque è raro averlo, e anche il più vero (o il meno fasullo) ha ombre. La prassi è quella che ho descritto.

Adesso vi saluto con affetto (e chissà se fingo).

E voi mi ricambierete con un sorriso falso, ma in realtà ve ne fregherete e direte quante boiate scrive questo, non ha proprio niente da fare. Oppure: chissà da dove le copia. O ancora: è presuntuoso e arrogante e ha due like per post. O: sa tutto lui, però non combina niente. O: con questo post vuol mandare un messaggio. O: quanto scrive, ed è noioso. 
Io dirò che non importa se alcuni mi detestano, mi basta poter scrivere e, di tanto in tanto, pubblicare qualcosa di quel che scrivo, e sapere di essere letto, non importa se il giudizio sarà positivo o negativo. E invece mi importa, sapere se apprezzate quel che scrivo, quindi un poco fingo, ma poco: perché alla fine scrivo anche se ho due like, lo faccio da anni, perché è poi abbastanza vero che quel che conta per me è scrivere, non essere osannato o mettere in fila i like degli amici (che, si sa, spesso sono troppo benevoli -non i miei, che non mettono nulla ma credetemi: alla fine è meglio così, non vorrei finire a scrivere perché cerco like...).

Ma il punto non è scrivere o avere appluasi, questo era un esempio. Del resto molti di voi li conosco solo sul web, e alcuni dal vivo ma poco, quindi cosa ci lega se non il fatto di leggerci e commentaci a vicenda? Il punto era la finzione, che informa di sé ogni rapporto umano.

(Img fabriziocaramagna com) 

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sabato 5 agosto 2023

Serenità

La Morte sa già quando io morirò: se ne ingoia migliaia ogni giorno ma non è mai sazia, è avida e infida e sa di vomito.
Il Tempo sa già quando non me ne darà più, gode a sparire d’improvviso, come gode a correre veloce quando sei sereno e a rallentare in maniera disgustosa quando sei nelle pene più atroci, ad aprirti in due quando nemmeno ci stai pensando e a tenerti per anni in un letto a vegetare quando gli va di scherzare.
il Caso sa già quando taglierà il mio filo con quelle sue forbici vigliacche dalla lama spuntata ma sufficiente per recidere un filo di vapore e di niente che tiene su tutto ma che sta su senza sapere come.
Io sono l’unico a non sapere quando tutto quello che sto facendo e pensando sparirà d’improvviso in un buco nero come il liquame delle fogne nel mare; quando sarà chiara l’estrema insensatezza del tutto e quando sarà evidente come la facile e comoda e utilissima illusione di chi non potendo ragionevolente giustificare questa vita ha deciso di declassarla in attesa di una vita migliore che sarebbe da venire non sia altro che un abile trucco per sfuggire alla disperazione e all’inerzia.
L’essere umano è sereno solo quando si dimentica di tutto questo: a ben vedere la serenità è un problema di memoria. 

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