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giovedì 28 giugno 2018

Il Caso batte un altro colpo



Li ho rivisti il 25 giugno 2018, dopo 17 anni quasi precisi, forse abbondanti. Una mattina come tante, anche se due uguali nella tua vita non le trovi.
Il Caso sa costruire bene le sue trame. Sa fare bene il suo sporco lavoro.

Parevano due mosche sorprese, più che intrappolate. Sorprese di esser finite su quella tela appiccicosa e fastidiosa. E' stato un momento intenso, che ho dominato. Una successione di istanti notevoli.
Credettero senza dubbio al figlio, al tempo, e si comportarono da succubi e da codardi, quest'ultimo vero marchio di fabbrica del casato.
Quel figlio egoista che hanno sempre idolatrato e mai ben educato. Quel figlio di tanto pregio apparente e nessun valore effettivo. Quell'essere immondo.

Immagino abbastanza bene i pensieri che devono aver fatto capolino nelle loro misere teste l'altro ieri, vedendomi. Lei, un po' invecchiata, lui meno. Stesso modo di fare. Lei, cinica premura, perfida sollecitudine, attivismo egoista apparentemente solidale. Lui, beffarda e presunta superiorità, lontananza emotiva, benevolo distacco superbo.

Il figlio, il pargolo prediletto, il predestinato viziato, l'eterno adolescente pochi neuroni e comunque più ormoni (ma non troppi nemmeno di questi), quel finto bulletto con le tasche piene di lire e lesto a impaurirsi di un'ombra, palloncino gonfiato che ruota intorno al suo ego, quel fonzie da quattro copeche su cui le due mosche hanno morbosamente investito tutto quel poco che sono e anche di più, lo rividi già (senza esser visto, ritengo) due o tre anni fa, in pubblico evento: acqua fresca. Era uguale a sempre, il vomito è sempre uguale nel tempo.
Quella volta il Caso volle solo scherzare; questa volta ha fatto un po' più sul serio, ha voluto divertirsi un tantinello, sempre senza soverchio impegno, comunque. Sua Maestà il Caso ha forse voluto assicurarsi di tenere la fiammella accesa dopo tanti anni di assenza di segnali: inutile premura, la mia arde flebile ma sicura e imperitura. Forse ha in serbo nuovi frutti, forse no. Anche se io penso che mi offrirà l'occasione di chiudere il cerchio; starà a me coglierla. Non sarà facile, dovrò essere ricettivo, veloce e cattivo. Garantisco solo l'ultimo punto: anche se la memoria non dimentica, l'età purtroppo avanza.

All'epoca ribattei perfido oltre ogni dire e segnai un punto, notevolissimo. Si impaurì molto e, da natura, rifiutò il confronto. Promisi poi cose che non manterrò, non ritengo doveroso omaggiare la correttezza oltre ogni dire dovendo trattare con scorretti seriali.
Non cercherò l'occasione, no: su questo mantengo fede all'impegno assunto; ma cercherò di cogliere l'assist del Caso allorquando dovesse spuntare luminoso e invitante dal flusso ignoto dell'avvenire: questo sì.



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domenica 17 giugno 2018

Un nuovo giorno

La luce giallognola che infila le mie persiane e ferisce il mio sonno mi sveglia all'alba.
Il peso livido delle nuvole mi preme sulla nuca, la testa leggermente piegata non riesce a star dritta, le tempie sono lì per scoppiare.
Sento l'insopportabile appiccicume del velo afoso che mi imprigiona nella sua ragnatela, sono mosca e lui è ragno.
Lui è il Giorno appena nato, che mi accoglie fra le sue braccia festose di ipocrita speranza.

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sabato 16 giugno 2018

Quanti amici


Questa mattina, spigolando nella posta, i soliti messaggi di persone care che non conosco ma che sembrano sapere tutto di me e si preoccupano per me.

Valentina mi informa che posso guadagnare anche 3000 euro al mese e senza muovermi da casa (dovrò confezionare dosi di droga? o uccidere vittime che loro mi spediranno direttamemte a domicilio?), Giovanni fa lo sborone e ne propone invece 3800 e sempre da casa (devono aver saputo che amo muovermi solo dal divano al cesso, altrimenti non si spiega come mai nessuno mi proponga qualcosa anche in un ufficio sotto casa), una tale Giada ci tiene a raccontarmi cosa le è successo ieri (poichè non ci siamo conosciuti, temo nulla di meraviglioso, baby), una certa Dr.ssa Laura T. è sicura di potermi garantire erezioni spettacolari (aspetto parametri più precisi per valutare), Luca si fa avanti perchè vorrebbe poter valutare la mia auto usata, Monia e un cognome straniero propongono strane pillolette magiche (sono già abbastanza impasticcato, sorry), una fantomatica IBL Banca mi chiede cortesemente se ho bisogno di un "piccolo" prestito (braccino corto eh?), Valentina B. si limita a mettere un bel "salve!:-)" nell'oggetto, Jessica ha perso 9 chili in una settimana e pare ne vada fiera (odio i tipi distratti), AppDocce mi parla di come trasformare la mia vasca in doccia, Alessia B titola "Dimmi una cosa..." (eh eh... sporcacciona!), una donna di cui faccio solo il cognome (Zazza) mi propone così, senza preavviso, energia sessuale senza limiti (vi giuro, Zazza e non Zozza), Eleonora chiede se la posso chiamare ("Chiamami...") e Elisa, infine, pare avermi allegato un video (uh uh) e mi raccomanda di guardarlo da solo, presumo voglia dire senza moglie intorno (si fa interessante).
Solo per dovere di cronaca eh. E perchè non si dica che non ho amici premurosi.

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