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sabato 31 luglio 2021

Lo spermino




Io non so fare quasi niente.
Ma non penso che il mio spermatozoo abbia vinto la gara di corsa in umido per arrivare a fare qualcosa di preciso, che so: un grattacielo, un vaccino, una gioconda o quarant’anni da onesto ferramenta.
Lo scopo era quello di dar vita a un involucro simile a quello che lo aveva espulso con tanto entusiasmo e che poi a sua volta si riproducesse, espellendone o essendo in grado di metterne a tavola un altro, e così perpetuando la catena.
Fatto questo, adieu.
Allo spermino non fregava nient’altro, fidatevi. 


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Un piccolo ma fondamentale ingranaggio




Dentro di noi c’è un piccolo ingranaggio. E’ fondamentale.
E’ quello che ti fa vedere le cose diverse da come sono e quindi ti permette di vivere.

E’ quello che ti fa pensare, sotto sotto, che a te non succederà mai niente di irreparabile, solo agli altri. Che ti fa pensare che la vita non finirà mai, o che riesce a non farti pensare al fatto che finirà di certo e potrebbe farlo tra mezzo secolo o fra due secondi.

E’ indispensabile un meccanismo del genere in un essere come quello umano che, avendo un cervello molto sviluppato, pensa e si pone domande che per esempio gli animali non sono in grado di porsi e, così facendo, mina necessariamente la possibilità di una vita serena e felice.
Ti spinge a fare cose, a ideare progetti, a fare figli e sposarti, a contrarre mutui, a impegnarti in imprese pluriennali, ad alzarti la mattina con la voglia di alzarti.
Stende un velo sulla vera natura delle cose e della vita e ti permette di muoverti in una cornice sempre difficile e incerta, a volte dura, ma mai disperata e irreparabile, mai senza senso e senza via di uscita, mai senza una speranza, fosse anche solo un filo.
Ti impedisce di bloccarti e andare in stallo quando pensi al dolore, all’incertezza del futuro, all’imprevedibilità e alla ferocia del caso, alla certezza della fine.

E’ un meccanismo che alza una cortina fumogena e ti permette di trovare un senso in cose che non ce l’hanno.
C’entra anche nelle costruzioni che ti permettono di inquadrare l’esistenza, casuale e caotica, in una cornice sensata, spiegata e ordinata: per esempio la filosofia, la religione.

E’, come ho detto, vitale e benedetto.
E’ un ingranaggio forse disgustoso (vivi nella bolla di una grande illusione) ma di un’utilità incredibile.
Non ha nemmeno senso chiedersi se sia giusto riuscire a vivere solo nell’inganno: senza , non vi è possibilità di condurre una vita accettabile.
In alcuni è più potente (gli ottimisti ad oltranza, i positivi, gli incoscienti), in altri meno (gli ombrosi, i prudenti, i pensierosi, i previdenti). In alcuni è meno forte già dalla nascita, in altri non è magari fortissimo e subisce i colpi delle prime delusioni.

Quando si danneggia, o si rompe del tutto, sono veri guai.
Un sacco vuoto, a quel punto, avrà più vitalità di te e anche maggiore capacità di affrontare la vita.
E non avrai molte possibilità per recuperare, avrai sicuramente bisogno degli altri, probabilmente di qualche aiuto chimico, quasi certamente di forti meccanismi di autoprotezione, oppure potrai sperare solo in una spontanea ripresa di funzionalità: è insostituibile. 

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Fatti una cultura musicale, belinun



A chi ha un’auto o una moto rumorosa (sapete di che parlo) andrebbe presa l’auto e la moto e finita a colpi di mazza su pubblica piazza (così aumenta il Pil e siamo tutti più felici). Lo stesso a quelli che girano per gli abitati la sera o la notte con l’autoradio a 2000 decibel e regolarmente sempre con musica di merda, poi, adatta ai cazzoni che sono: ché se devi fracassare il *elino a chi si riposa o studia, almeno fallo con note di livello, gondon.
E a chi butta per terra bottiglie o lattine di birra, sacchetti, mascherine andrebbero comminate a culo ignudo 30 frustate secche, sempre in pubblica piazza: ne vedremo delle belle (chiappe).
Chi non raccoglie le deiezioni (vedi come parlo fine) dei cani dovrebbe poi essere costretto a provvedervi senza il supporto di attrezzi, e con le mani legate dietro la schiena, con in sottofondo “una sonata di Corelli” a sua scelta.

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Cosa vi hanno fatto, di preciso?




Se io uccido Francesco
Che molesta mia figlia
E insiste:
Sono un assassino.
Ma almeno io ho una scusante
Un’attenunate
Una ragione che può aiutarti 
A capirmi, forse senza scusarmi.
A voi, avidi assassini, cosa hanno fatto
Di preciso
Tutti quei tarantini
Che avete ucciso in questi anni
Per riempirvi la bocca 
Di luridi soldi? 

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giovedì 29 luglio 2021

Avviso ai naviganti



Io scrivo per necessità, non per ottenere like o per vendere libri.
Non elemosino attenzione.
Sorrido a quella che mi viene incontro.

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Giro di vite



Garantismo è una parola idiota.
Esattamente come giustizialismo.
Nessuna società funziona se il colpevole di reati gravi la fa franca e il povero ladro di polli fa la galera.

Alcune leggi devono essere cambiate (oltre a permettere il peggioramento della pena in appello e a depenalizzare tutta una serie di caxxate).
Un piromane deve fare la galera per decenni: uccidere una foresta, oggi, è come uccidere una persona. E se recidivo, proporrei la soluzione araba per i ladri. Non sei piromane per caso. Non parlo dell’idiota che butta il mozzicone (che comunque deve essere punito in modo feroce), parlo di chi dà fuoco per diletto o interesse: è una merda e da merda deve essere trattato.

Uno stupratore seriale o uno stupratore di gruppo, nei casi di chiara e comprovata violenza e di chiara assenza di consenso, deve subire la castrazione fisica. E così un pedofilo che commetta gravi atti sessuali con minori (non solo perché ha materiale sul pc, occorre distinguere le cose e graduarle: è un altro difetto di oggi quello di fare di ogni erba un fascio).
Uno condannato per abusi, violenze e maltrattamenti in centri per minori, disabili, anziani, o un poliziotto/carabiniere per tortura, abusi, ecc., deve avere condanne robuste, molto robuste: anni e anni di galera, e lavori forzati.
Giustizia non è perdonare o recuperare. Giustizia è punire con severità i reati gravi. Poi, se vuoi recuperarlo, e lui collabora, hai tutto il tempo. Ma dietro le sbarre, non sul divano di casa propria. 
Solo espiando si cresce. E solo se chi sbaglia espia, si ha un diffuso senso di equità.

Chi sbaglia DEVE pagare.
Garantismo vuol dire garantire a tutti un equo processo, non perdonare o comminare pene ridicole a veri e propri scarti umani.
Si può perdonare chi mette sotto la vecchina in centro a 50 all’ora, non chi sevizia e tortura detenuti, malati o anziani o brucia ettari e ettari di foresta. Il primo è un errore, gli altri sono abomini.

Certo, fin quando a governarci saranno delinquenti o amici dei delinquenti, non succederà nulla di questo.
Continuate a votare la feccia, da bravi.
Nutrite i vostri tre neuroni con la melma che cola dal tubo catodico e che insozza la carta dei giornali. 


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martedì 27 luglio 2021

Scelte

E’ vero, non stimo chi pensa davvero che nei vaccini ci siano aghi e feti , chi vede complotti assurdi ovunque (e dunque finisce poi per non vedere quei due o tre realmente esistenti) o chi nega dati oggettivi spacciandoli per inventati; né stimo chi, forte del suo fanatismo figlio dell’ignoranza, assume toni violenti.

Quanto invece a quelli che, sulla base di un loro ragionamento, decidono di non vaccinarsi, pur non avendo specifiche problematicità mediche, li rispetto, se non mi mancano di rispetto, ma ritengo il loro ragionamento sbagliato e il mio giusto, sempre senza dimenticare che siano uomini in un mondo di uomini e quindi l’ottimo di rado esiste: occorre accontentarsi del meglio e, spesso, fare le scelte meno insensate; non sempre si ha il privilegio di fare quelle del tutto sensate, sarebbe troppo facile, e non sarebbe vita. 

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domenica 25 luglio 2021

Sarebbe ora di vaccinarsi



Senza una dozzina di vaccini (spesso sparati al neonato quattro alla volta, il che è assurdo) il bimbo non può essere iscritto a scuola.
Se io rottamo l’auto e sforo di 1 giorno, devo pagare il bollo per 365 giorni e non mi verranno restituiti i 364/365.
Per avere un’auto devo pagare il bollo e l’assicurazione, anche se non circolo.
Devo pagare il canone Rai anche se non la guardo, non ho tv, la programmazione fa “anguscia” e c’è troppa pubblicità.
Per fare un concorso non devo essere pregiudicato, per fare il PdR non importa.
A scuola manca la carta igienica.
Per arrivare a pensione, devo sfarmi per decenni (se non muoio prima sul lavoro); da deputato bastano pochi mesi e sei a posto per tutta la vita, eredi inclusi.
La Costituzione prescrive lavoro o forme di sostentamento per tutti; molti non hanno lavoro e fino a ieri nemmeno c’era un Rdc.
Più sei ricco meno tasse paghi, meno incidono sul tuo bilancio l’inflazione e le multe, più possibilità hai di salvare la pelle se ti ammali o di arrivare a prescrizione (next: improcedibilità) se hai commesso un reato.
Chi si rende responsabile di stragi (Bologna, Piazza Fontana, Ustica, Rigopiano, Morandi, L’Aquila etc) quasi sempre riesce a farla franca, il diseredato che ha due canne in tasca o ruba il tonno all’iper finisce in galera.
Se sei non etero, non cattolico, non bianco, non Italiano, disabile, anziano, donna la tua vita è di serie B: se ti va di lusso, sei solo pagato meno sul lavoro.
Etc. Etc.

La morale è questa:
esistono già diecimila ingiustizie, soprusi, forzature, storture, obblighi più o meno mascherati e più o meno assurdi, diritti calpestati, situazioni che gridano vendetta al cielo, morti senza pace, stragi senza nome, limitazioni di libertà personale, etc.
E le accettiamo, perché sappiamo che vivere in comunità comporta sacrifici e vantaggi e perché sappiamo che, sebbene sia per definzione funestata da nepotismo, clientelismo, corruzione, malaffare, inefficienza, e spesso sia quindi una oligarchia mascherata, la democrazia resta il migliore dei regimi possibili, essendo l’anarchia bella ma irrealizzabile, il comunismo/socialismo un sogno reso vano dall’egoismo e dalla cattiveria umane e le autogestioni funeste. Siccome se cade l’impianto democratico si finisce nella dittatura, che gli idioti che vaneggiano di regime per un vaccino nemmeno sanno cos’è, io direi di stare buoni e farci questo benedetto vaccino: in fin dei conti non ci farà rischiare più dell’inquinamento (centinaia di migliaia di morti l’anno in Europa), del tabacco, dell’alcol, delle droghe, del colesterolo, delle scarse ore di sonno (sotto le 7 i rischi per la salute sono spaventosi), del nostro stile di guida da maiali/capre impazzite. E ci preserva dal Covid versione più cattiva: morire soffocati non è bello.

Dateci un taglio e mostrate il braccio. Liberate la mente dai vostri deliri di novax. E smettete di fracassare le palle per niente. Ormai i vaccini sono testati da almeno 5+7 mesi. A parte Astracosa per le donne giovani e Pfizer per i giovanissimi, e a parte gli errori marchiani di un governo orribile, hanno manifestato effetti collaterali pari a quelli attesi e a quelli di moltissime medicine. Chiudete questo discorso, altrimenti poi Draghi deve inventarsi Green Pass cervellotici e costruiti a cane, con rispetto per il noto quadrupede.

—-

Occorre affidarsi 

Lo so che ci sono medici corrotti e irresponsabili, giudici venduti, poliziotti violenti, ristoratori che cucinano porcate, bar sporchi, avvocati disonesti, maccanici imbroglioni, idraulici scorretti, etc.
Ma quado sto male corro all’ospedale, non vado dalla chiromante del terzo; se sono vittima di un reato, mi rivolgo a un avvocato e mi affido a più giudici; se ho bisogno di aiuto, chiamo la Polizia o i Carabinieri; se ho voglia di rilassarmi vado al bar o al ristorante; se l’auto ha un problema la porto dal meccanico, se ho un problema col rubinetto chiamo l’idraulico.
Quindi se gli scienziati, i ricercatori, i dottori di tutto il mondo, tranne poche decine di sciroccati complottisti, alcuni dei quali con un passato torbido, e altri già beccati più volte a sparare immani boiate con linguaggio medico, mi consigliano un vaccino per diminuire la probabilità di beccare il virus che ci sta tormentando da un anno e mezzo o, se beccato, di soffrire come cani e di morire, io mi documento e poi lo faccio.
La scienza è fallibile, essendo cosa umana. Ma non abbiamo di meglio.
Vaccinarsi e non vaccinarsi sono due scelte, entrambe non ottimali: io scelgo l’opzione nettamente meno stupida, meno illogica, meno rischiosa, meno egoista, meno prescientifica.

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mercoledì 21 luglio 2021

Americano: atto secondo

(Diario dall’Abisso)

Oggi seconda dose. Inoculata con dolore rapido ma intenso da infermiera carina nei modi e nell’aspetto, professionale ed essenziale, un angelo (della morte?).  
Per ora nessun problema. 
Lieve dolore nel sito della puntura ma solo se lo tocco (e tu non toccarlo).
Lieve stanchezza (ma son due notti che dormo poco, quindi...). 
Male al piede sinistro (ma da tre giorni, quindi...). 
Lieve cerchio alla testa, ma forse è la stanchezza. 
No sesso, ma sono sposato, quindi... 
Lieve ubriachezza, ma mi sono fatto fuori 0,75 di spumantino a tavola con la pizza, per poi rifinire con spuma bionda e sambuca Molinari (nettare degli Dei): quindi..
Domattina, dopo una notte di incubi spaventosi e di copioso sudore, sogni sessuali e triplice polluzione, mi sveglierò con 47, 7 di febbre, 3 dita della mano sinistra insensibili, pancreas fuori uso, una gamba a penzoloni, salivazione azzerata, acidità di stomaco, nausea, mal di testa, manie di persecuzione, complessi di superiorità, ernia iatale, carie, agorafobia, aracnofobia, megalomania, apparizione di santi e madonne, paralisi facciale parziale temporanea, tendenze suicide, mal di pancia, rete4, alluce valgo, gomito del tennista, periartrite, diabete, cataratta, morbillo, sars, peste bubbonica, rosolia, orecchioni, ebola, malattia del sonno, vertigini, voglia di fragola, unghia blu, sangue blu (cerchiato), auto blu, nuntereggae più... 

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Ho orrore di questo Paese




Massimo Bum Bum gira per il centro armato. Una pistoletta col colpo in canna in tasca. Roba che se ti inciampi ti spari nelle palle (e lui le ha, le palle: la Lega, è noto, ce lo ha sempre duro). Uno sceriffo urbano. La pistola è dichiarata. Ma ha il permesso di portarla in giro? E ha l’autorizzazione a fare lo sceriffo?

Massimo Bum Bum vede che uno straniero sta matteggiando, pare che dia noia agli avventori di un bar. E’ un pregiudicato. Sente che si tratta di un problema suo: lui che firmava il daspo urbano per chi chiedeva l’elemosina. E’ assessore alla sicurezza. Interviene, non si sa a che titolo. Chiama la polizia. Chissà cosa succede: ce lo diranno le telecamere. Lo straniero si innervosisce? Forse sì, ma non è armato. Magari è nervoso perché si vede una pistola puntata contro? Chissà. O perché ha bevuto? O perché ha una vita orribile? Non lo so. Lo sceriffo viene spintonato, pare (non ci sono ancora video). Intanto però aveva già tirato fuori l’arma, col colpo in canna e questo è francamente inaccettabile. Cade, parte un colpo “per sbaglio”, prende il cuore dello straniero che muore.

Polizia e magistratura chiariranno i fatti. Non un emerito cazzaro eletto da 6000 persone e che da 30 anni spara cazzate immani svelando al mondo la sua totale ineadeguatezza a fare o dire alcunché. Un voltagabbana traditore banderuola, un seminatore di parole di violenza e di intolleranza.

Alcune testimonianze dicono che Bum Bum si comportava spesso da sceriffo, che pareva un po’ esaltato. Raccontano episodi. E dicono che la vittima era una persona problematica ma non un aggressore o un violento.

Io mi chiedo: con quale diritto ti avvicini a un bar, a uno che forse sta infastidendo qualcuno, con la pistola in pugno? Posso farlo anche io, se ho il porto d’armi? Attendo che qualcuno me lo spieghi. Poi aspetterò il lavoro degli inquirenti, nel frattempo leggo i resoconti idioti e leccaculo di imbrattacarte di destra e di regime e le farneticanti dichiarazioni di politicanti da strapazzo che ce l’hanno duro (il neurone, però).

Ho orrore di una città, ho orrore di un Paese in cui un cittadino gira con una poistola in tasca pronta a sparare e si arroga il diritto di intervenire là dove gli sembra che serva, autonominandosi sceriffo urbano. Orrore.

Pistola porta morte. Io sono per levare il porto d’armi a tutti, forze dell’ordine (con casco identificante) escluse.

Io non voglio far paragoni, si sa troppo poco. Ma Chauvin non ha ucciso Floyd per “sbaglio”? E aveva la divisa... Quanti anni ha preso? Floyd era armato? 

Un pensiero per Youns El Boussetaoui e per chi gli voleva bene. Non mi interessa cosa facesse e chi fosse. Forse stava matteggiando, forse no. Era pregiudicato, ok. Lo sono vari deputati. Anche un aspirante Presidente della Repubblica, un frodatore non di primo pelo. Non so. Vedremo cosa salterà fuori dalle indagini. Non basta essere un pregiudicato, o matteggiare davanti a un bar (e non sappiamo perché) per meritare di essere seccato sull’asfalto come un lurido cane. Da un cittadino che fa lo sceriffo e non sa maneggiare la pistola (i fatti dicono questo).

So solo che non puoi morire così, come un animale molesto, perché un tizio si avvicina, ti chiede conto quello che stai facendo pistola in pugno senza essere un poliziotto e poi, per errore (così ha dichiarato: per sbaglio) ti fredda. E’ inconcepibile. Non c’è rispetto per la vita umana. Per i poveri, per chi ha problemi. Per l’altro. Non c’è rispetto della legge. Ormai tutti vogliono farsi giustizia da soli: il Far West è alle porte. E tutto questo è provocato, sobillato, incentivato da lugubri preti laici che officiano ogni giorno, con la complicità di vili scribacchini, il loro orribile rito di odio, di aggressione, di chiusura verso gli altri, di egoismo, di paura del diverso. Questi preti dai denti marci e dal sorriso sghembo, col cuore colmo di odio, risvegliano i peggiori istinti degli uomini e mettono fratelli contro fratelli, poveri contro poveri, mentre la Casta dei Maiali gode e si sollazza. E la colpa è di chi ne veicola le nefandezze e di chi dà loro potere votandoli. Fate (quasi) tutti schifo.

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mercoledì 14 luglio 2021

I posti


Quando torni in una strada in cui sei passato o hai sostato decine di volte, trovi in quella strada, se guardi bene, molte o tutte le cose che provavi in quei giorni, i pensieri che avevi, le preoccupazioni, le speranze, gli stati d'animo... sono proprio tutti lì. Se ci capiti con lo stato d'animo giusto non faticherai a riconoscerli... E generalmente non ne proverai un gran piacere.

Ti verranno in mente i problemi che hai avuto e che hai risolto o che non hai risolto, o che semplicemente il passare del tempo ha sbiadito... penserai a quanto sei cambiato rispetto a quelle volte, o a quanto poco sei cambiato; avrai la percezione che sia passato un gran bel po' di tempo oppure ti sembrerà ieri...

Ti verranno in mente episodi del passato, persone che ora non vedi più o che non ci sono più, quello che pensavi al tempo e quanto ti sei sbagliato, quanto hai avuto ragione o quanto hai fallito.

Sarai invaso da sensazioni di ogni tipo, alcune piacevoli, molte sgradevoli.

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Il solito giochetto



Il giochetto è semplice, anche se ha varianti.
Costruisci un impero con montagne di denaro di cui non sai spiegare l’origine (a voi è mai successo di avere a disposizione, che so, 3 milioni di euro sul conto e non sapere da dove vengono?). Rubi, intrallazzi, corrompi e fai il puttaniere. Poi quando ti stanno per scoprire e sbattere dentro entri in politica. E se ti indagano/processano/condannano, sbraiti di persecuzione (mi indagano da quando faccio politica! Sono scomodo! Vogliono eliminarmi!) e cerchi di far passare leggi che ti salvino il culo in tribunale; di contorno affermi che è il popolo che giudica e se ti votano vuol dire che sei innocente e i giudici (comunisti, ca va sans dire) sono venduti. Ci cadranno sempre abbastanza gonzi, inoltre avendo giornali e tv di proprietà ne potrai prendere all’amo parecchi, anche di queli meno gonzi.
Variante - Sei un signor nessuno che vuole risolvere la sua vita, cominci a stringere relazioni, ti candidi, ti fai servo e scendiletto dei potenti, vieni eletto, fai porcate, rubacchi e quelli intorno a te, parenti e no, rubacchiano. Nel frattempo, grazie a una faccia simile al sedere, a una certa parlantina e a un certo numero di gonzi che ti credono, per scemenza congenita e per convenienza,  ti fai votare dai blu fingendoti blu anche se fai gli interessi sporchi dei gialli. E poi quando ti indagano urli e sbraiti che ce l’hanno con te, che ti mandano segnali etc.
Queste sono le due misere varianti principali.


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lunedì 12 luglio 2021

Da grande voglio fare il previsore del tempo



Da grande voglio fare il previsore del tempo (che è termine più specifico di meteorologo). 

Perché puoi sbagliare tranquillamente, anche più volte, e nessuno potrà davvero fartene una colpa. Il tempo, si sa, è non prevedibile per definizione, quindi sei come un portiere di calcio alla lotteria dei rigori o un colpevole marcio che in Italia fa appello alla sentenza di condanna di primo grado: puoi solo guadagnarci. Se la azzecchi, sei bravo; se la sbagli, il tempo è matto e tu hai fatto quello che è umanamente e scientificamente possibile. Ora poi, col climate change, nemmeno hanno bisogno di scuse: basta che allarghino le braccia.

Oggi tutti i siti (sia quelli per cretini che quelli seri) davano sole. O poco nuvoloso. E lattiginoso (“sole malato”). Adesso sta piovendo, tuoni in lontananza. Probabilmente niente di che, ma non mi pare sereno o poco nuvoloso. Ho un’idea diversa di sereno o poco nuvoloso, un’idea che non comprende acqua e di certo non comprende temporali sia pur lontani.

Per domani alcuni siti (quelli da milioni di clic) danno sole e nuvole, al massimo qualche goccetta. La Protezione Civile ha messo tre allerta: una discrepanza lieve, vero? I siti seri dicono pioggia localmente a sfondo temporalesco. I primi correggerano presto le loro iconcine: fanno sempre così, a poche ore dagli eventi si adeguano; non sono previsori del tempo, ma gente (per la precisione nerd) che si affaccia alla finestra e butta lì che fra tre ore pioverà, forse. Come puoi programmare una giornata consultando questi siti? Eppure hanno milioni di clic. I secondi, quelli seri, per domani magari la prendono, ma oggi l’acqua non l’hanno vista.

Dice: ma i temporali son difficili da prevedere, si formano in 15 minuti. Bene, allora non proviamoci nemmeno, ogni giorno mettiamo “sole a palla o, nel giro di 15 minuti, temporale fine di mondo”: sarebbe stupido, ma più coerente.

Siamo andati sulla Luna, mandiamo sonde su Marte e oltre, abbiamo inventato il telecomando per la tv e la minigonna eppure ancora siamo schiavi (e a volte vittime) dei temporali.

Lo so, sono un po’ generico e banale, confuso e approssimativo. Vuoi vedere che sono pronto per il mestiere? 
Comunque ho una scusante anch’io: sono meteoropatico. 

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venerdì 9 luglio 2021

A parte Topo Gigio non è aria


Stasera pare che ci sia in zona un noto politicante.
Mi interessa al punto l’evento che non sono nemmeno sicuro della data.
Più precisamente uno dei peggiori politicanti (che già è degenerazione di politico), ma non il peggiore di tutti: non riesce mai a eccellere, neanche in questo. Uno di quelli che ti chiedi perché il suo partito, del resto pessimo, non trovi di meglio (di meno peggio). Uno di quelli che guardi quanti lo votano e capisci quasi tutto dell’Italia. Uno di quelli che più spara minchiate, più fa giravolte, meno ha idee e più stupide sono quelle che ha e più è ascoltato e citato e pompato dalle tv, e più semina zizzania e più è idolatrato da orde di fanatici che lo adorano quando dice bianco, quando dice nero e quando dice grigio, e più ci illustra il nulla e il banale che pensa e più è leccato da squadre di imbrattacarte senza dignità e senza il minimo senso della loro professione.

Non vado mai ai comizi, comunque.
Ho fatto un’eccezione una volta, per Topo Gigio.
Non comincio di certo con quello di uno che da trent’anni stipendiamo e da trent’anni fa e dice solo cose inutili o dannose, che ha appoggiato il peggior premier di sempre dal ‘46 e votato le sue indegne porcate, che è stato ed è alleato con i fascisti, che non ha mai preso con chiarezza le distanze da quello da cui qualsiasi cittadino italiano per dovere deve prendere le distanze con orrore, che cambia idea ogni giorno a seconda di come tira il vento, che chiamato all’opera si è rivelato del tutto incapace come supponevo, che semina quotidianamente parole di odio e violenza anziché unire gli Italiani e cercare di fare il bene della povera gente, che è sempre dalla parte dei potenti, della casta, dei padroni, che parla di qualsiasi argomento dimostrando invariabilmente al mondo di non saperne nulla e nemmeno è capace di vergognarsene.

A parte questo è un bel ragazzotto, insomma, diciamo carino, un bel sorriso, un buontempone, amante della vita e del cibo, un pacioccone, forse un filo sovrappeso ma con un po’ di palestra fa presto a rimettersi in pista. A volte cerca anche di fare battute carine.  Facesse il falegname, il gelataio, il pilota di formula uno o il commesso non ce l’avrei così tanto con lui, peccato che invece, dal basso della sua inadeguatezza, influenzi enormemente (e malamente) le nostre vite con la sua conclamata insipienza e le sue lacune culturali e umani notevolissime, unite a una affidabilità politica e umana pari a zero, dimostrata anche di recente in alcune brillanti e apicali occasioni.

Io do credito alle persone, certo; ma non per trent’anni.
Come ebbe a dire un noto e immenso artista, studioso e uomo, di recente mancato al nostro affetto e alla nostra ammirazione: “quando c’è lui cambio canale”.

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lunedì 5 luglio 2021

Merdone

Se Piero evade o froda o imbroglia, bravo! Lui sì che è un tipo tosto! Grande.
Se Luca bullizza, bravo! Basta con questi migranti! Tornassero a casa loro! E basta coi gay!
Se Luisa non raccoglie la cacca del cane merdoso, e vabbè, la colpa è del comune che non pulisce, o del cane.
Se un uomo stupra una donna, se l’è cercata, com’era vestita, etc.
Se un prete stupra un bimbo: lo trasferiamo in altra parrocchia, dai.
Ma se uno porta la mascherina in macchina anche da solo (perché se l’è scordata, o perché deve scendere di continuo, o perché non vuole contaminarla toccandola mille volte, o perché è ipocondriaco o scemo): bastardo malato pericolo per la democrazia da internare carcere a vita servo del potere merdone se vengo lì ti ammazzo pezzo di merd@ rifiuto idiota porco.
Gente, questi sono i social, questi siete voi, questa è l’umanità, un parassita che il mondo ancora non è riuscito a schiodarsi di dosso. 

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venerdì 2 luglio 2021

Avviso sulla cassetta delle poste


Non voglio cambiare operatore di gas, luce, telefonia, né assicurazione, banca. Sono un tipo abitudinario: mi piace farmi derubare dalle stesse persone, ché poi cambi e non sai in che mani ti trovi.
Non voglio vendere oro, né approfittare delle sconvolgenti promozioni di un qualsiasi grande magazzino, e nemmeno fare test gratuiti dell’udito, della vista e di chissà cos’altro (...) o approfittare della promozione due occhiali al prezzo di uno per chi ha passato i cinquanta. Né voglio vendere la mia auto vecchia a chi, poco selettivo, si dice disposto a comprarne di qualsiasi tipo o sottoscrivere abbonamenti a quotidiani e periodici servi del potere dominante, e neppure, direi, partecipare a raccolte fondi o iniziative di beneficienza per gli orsi spelacchiati del Polo o per la lotta a una delle duecentomila malattie che ci decimano da secoli senza che nessuno abbia mai trovato un rimedio.
Parimenti non ho bisogno di una qualsivoglia religione, avendo per fortuna un’etica in buono stato ed essendo perfettamente in grado di fabbricarmi illusioni poderose in proprio.
Infine non cerco amori della vita, né amici per la pelle: quanto al primo punto ho già dato e, come dire, l’impresa è tale che è bene che venga in qualche modo portata avanti senza distrazioni; quanto al secondo, l’amicizia è un concetto bello ma ancor più infido dell’amore, che almeno si può nutrire, nei momenti di magra, dell’impulso animalesco definito correntemente come sesso, e io ritengo di avere pretese forse eccessive (o così normali da sfiorare la stravaganza?) e che comunque già hanno avuto il loro poco fruttuoso confronto con la meschinità del reale.
Per tutto il resto, parliamone, ma a distanza e/o con mascherina.

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giovedì 1 luglio 2021

Pelè e Maradona


Il video di Grillo di poche ore fa non è il video di un pazzo.
Dopotutto ci sta che Conte, fenomeno vero e proprio, non riesca a fare del Movimento quel che per Grillo è essenziale per il Movimento. O non riesca a far capire esattamente la sua visione al Garante.
Quel che Grillo ritiene il bene del Movimento è ancora il bene del Movimento? Non so, però non penso che nei simpatizzanti stellati possa venir meno la fiducia in Grillo, sarebbe un po’ assurdo.
Si possono avere dubbi, anche forti, ma dubitare di Grillo persona vuol dire che forse non si è mai stati convinti del progetto fin dall’inizio.
Questo può accadere, intendo che Conte, l’ottimo Conte non riesca per Grillo a fare quel che Grillo ritiene opportuno per il Movimento, e non dovrebbe né diminuire la grandezza di Conte e la fiducia che in lui ciascun cittadino coi neuroni funzionanti non può non nutrire né la fiducia in Grillo che resta l’autore di un miracolo e una persona che, senza fine di lucro, ha quasi sempre azzeccato le scelte in questi anni. Spiace perdere le potenzialità di un fenomeno, ma evidentemente non c’è punto di contatto: un po’ come quando ti offrono Maradona ma tu avendo Pelè in squadra necessitavi invece di un Vierchowod. Vuol dire che Maradona non vale? No.
Io stimo molto Conte, per quello che ha fatto, e ho fiducia in Grillo, che conosco come persona perbene da mo,lto prima che si parlasse del Movimento: le due cose non sono affatto inconciliabili. Non sempre si deve per forza buttare giù dalla torre qualcuno, anche in assenza di un accordo.
#M5S 

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Ulteriori considerazioni, non perdibili a cuor leggero, sull’amicizia


——Nota: leggermi può darvi tanto, davvero tanto. O poco. Financo niente. Non ne rispondo in ogni caso. So di gente che è cambiata dopo avermi letto. Ma so anche di gente che ha cambiato letture, dopo avermi letto. Insomma, so.——

——Non è un post breve; in compenso è scritto male——

Il tema “amicizia”, cui ho dedicato non pochi post, è spinoso e senza fine.
La saggezza popolare dice che difficilmente ti fai amici veri dopo i 30 anni, o più precisamente che gli amici che ti porti fino alla fine in genere sono quelli conosciuti nell’età della scuola, università inclusa: a quell’età, non necessariamente a scuola. Come ogni regola ha le sue eccezioni, ma è una regola che disciplina la normalità dei casi.

Anche il mio caso è più o meno questo: quei pochi “amici” che ho (uso le virgolette perché su cosa voglia dire amico potrei scrivere per ore, e lo farò: siete avvisati) sono tutti risalenti a quell’età. L’ultimo (lavora per il Fisco ma a parte questo è a modo) l’ho conosciuto nel periodo del servizio civile, quindi sempre entro i famosi trenta: erano due, anzi lui era il meno in vista dei due, ma uno è deperito col caldo di una recente tarda estate e poi, già danneggiato, ha fatto splash a fine inverno.

E resterà l’ultimo, questo del Fisco.
Cosa mi fa essere così tranchant (si vede che ho preso due 30 e un 29 a Francese? Sì? Strano, perchè ormai sono decenni e ricordo poco, giusto voilà e je suis).
Una mia decisione. Ho deciso che volontariamente eviterò di provare a costruire nuove amicizie da qui alla morte, e lascerò cadere la cosa qualora dovessero provarci altri, o gli eventi.
Lo so, è una cosa brutta. In fin dei conti, sono vecchio ma non ancora marcio del tutto e questa è l’età in cui spesso frequenti altri genitori, fai cose, tipo cene, aperitivi, grigliate, picnic e varie menate familiari. E’ l’età in cui ti abbornzi, fai palestra, ti vesti da trentenne e fai lo splendido. E’ l’età in cui hai una certa solidità economica e vuoi far vedere al mondo che ci sei e sei il numero 1: ma tornianoa parlare di me. Insomma, stasera mi sono accorto di pensarla così: è stato un flash, ero seduto su una panchina in un parco giochi a Sarzana, immerso nel verde, sul far della sera, con Carver nella borsa, e ho pensato questo. Con amarezza, ma lucida. Si vede che non c’erano ragazze da guardare, o che l’ambiente favoriva riflessioni esistenziali.

Perché ho assunto una sì ferale decisione?
Perché non ci credo più.
Non ho altri 20 anni da buttare in un’amicizia che è tale solo per me. Non sono il tipo che fa i conti, sono un sentimentale, però un sentimentale può stufarsi di prendere fregature. E quindi rinuncio a priori. Insomma, il sesso andrà bene, se capiterà (al momento sono sposato, quindi sia chiaro che io non ho detto nulla, questo account è stato hackerato), ma nulla di diverso: basta sentimenti. Il sesso come attività ludico-ginnica, che può dare qualcosa ma non deve portare a cose tipo muoio senza te, ahahaha. E ovviamente, tornando nei panni dell’uomo condan, ehm, coniugato, parlo di possibili amicizie o rapporti con uomini o donne. Anche frequentazioni saltuarie e anodine andranno bene: certi rapporti si devono tenere, specie se hai famiglia e non sei un homeless o un single disperato con la pila dei cartoni delle pizze fuori dalla porta. Ma nulla di epocale, coinvolgente, entusiasmante, e poi dal finale penosamente prevedibile: il classico momento in cui i nodi hanno questo terribile vizio di venire al pettine. Solo cose così, insomma. 
Non trovo persone all’altezza dell’idea che ho di amicizia.

Lo so, è una decisione brutta. E’ definitiva? Boh. Direi di sì. Ma il condizionale lascia aperta la possibilità di un sequel.

Ché poi devo ancora chiarire due cose: in base a cosa si possa definire “amica” una persona, e non buon conoscente, conoscente, lo conosco di vista, so chi è, ma chi cazzo è?, ma vaffanculo, va’ (sono questi i gradi base delle relazioni umane), e quali di quelli che io penso miei amici pensano la stessa cosa.
E quanti lo resteranno fino al giorno della Fine, quello in cui “non ti servirà l’inglese” (e vabbé, anche un cameriere germanico potrà andar bene). 

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