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domenica 28 maggio 2017

Davigo


Lunedì 22 maggio ero alla conferenza di Piercamillo Davigo al Palazzo Ducale a Massa.
La mia stima per Davigo e' da sempre immensa, potrei dire di amarlo. Ovviamente e' stato interessante e brillante come sempre.
E' educativo, un vero esempio. Ha parlato per una settantina di minuti. Di lui apprezzo il rigore intellettuale, l'integrità morale, la coerenza, la lucidità, la chiarezza mentale ed espositiva, la logica stringente. Ha idee chiare e sa esporle, da vero comunicatore (non nel senso dispregiativo di oggi però). Si impara sempre qualcosa, e ci si trova confortati in una visione del mondo oggi poco popolare ma non per questo meno giusta.
Condivido il 95% del suo pensiero. E' il prototipo dell'uomo di cui questo paese ha un disperato bisogno.
Spero che continui a diffondere valori positivi, in modo da poter andare a sentirlo con mia figlia fra dieci anni.

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L'arma finale

Quando si parla di politica, e hai fatto notare che i partiti che si candidano per l'ennesima volta come salvatori della patria hanno già dato numerose prove della loro incompetenza, e sono inoltre infarciti di pregiudicati e indagati, e non rispettano leggi e istituzioni, e sono guidati da leader arroganti e bugiardi e quindi concludi dicendo che sarebbe proprio il caso di smetterla di votare chi ti ha già preso per il sedere più volte, e l'interlocutore è allo stremo, ecco che prima di soccombere usa l'arma finale: e cosa voti, i "grillini" (pronunciare con faccia disgustata), che sono inesperti???


Non nego che l'argomento abbia una rilevanza, anche se fra un ladro sicuro e uno per ora onesto ma inesperto a questo punto, dopo decenni di ladri comunque incompetenti, io opterei per l'inesperto... Ma il punto è un altro.

Nessuno nega che anche le nuove formazioni politiche in futuro potranno rivelarsi corrotte, del resto sono pur sempre formate da esseri umani, ma avere un codice etico e rispettarlo è comunque una discreta garanzia (certamente migliore che non averlo o calpestarlo) e, soprattutto, fino a quando non lo saranno, corrotti intendo, e magari non pretenderanno di continuare a gestire la cosa pubblica anche da indagati o condannati e non attaccheranno la magistratura, avranno un indubbio vantaggio sulle altre formazioni politiche. Il punto è che i ladri e bugiardi che dovremmo ancora privilegiare si sono rivelati anche incompetenti, quindi proprio non vedo il senso del discorso, premesso come ho detto che non lo avrei visto nemmeno se si fosse trattato di scegliere tra un ladro che sa e un onesto che imparerà.

Crederò a quest'arma finale quando anche i 5 stelle o le altre minori formazioni politiche che ancora non hanno mai governato questo paese riusciranno anch'esse a fare una legge elettorale incostituzionale e inutilizzabile con un Senato come quello attuale, una legge riforma della PA in gran parte anticostituzionale, una riforma della Carta sconcia, criticata da decine di costituzionalisti e bocciata sonoramente dal popolo, una legge sulla legittima difesa sbagliatissima e ridicola, una legge sui direttori di musei illegale, e ci crederò quando anche questo nuovo che avanza riuscirà a distruggere quel poco che resta dei diritti dei lavoratori, a occupare militarmente i media e a mantenere fra le proprie file ministri e politici vari indagati, rinviati, processati, condannati e a mostrare conflitti di interessi paurosi, pensando che il negarli sia mossa sufficiente a risolverli.

Fino ad allora vi pregherei di evitare di dire che ci aspettano anni di governo degli inesperti, perché ne veniamo tutti da decenni di governi poco esperti e molto disonesti.

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sabato 27 maggio 2017

Una delle utili funzioni di un giornalista

Il bello di Travaglio è che riesce a "distruggere" la (inesistente) credibilità di una persona usando come armi semplicemente quello che quella stessa persona ha dichiarato nel corso degli anni... alla fine è lui stesso che si affossa, la persona in questione intendo, con la sua stupida ipocrisia... in pratica Travaglio, con la sua notevole memoria e la sua grande capacità di archivista, oltre a un fine intuito e a una rilevante capacità di analisi politica, fa il suo lavoro, cioè ci permette di ricordare cose che altrimenti spesso non ricorderemmo. Per esempio (vedi il Fatto di ieri) che Gennaro Migliore ex Sel e ora Pd, che in questi giorni caldeggia fortemente una nuova alleanza col noto delinquente naturale Berlusconi, nel corso degli ultimi 3-4 anni si è prodotto in una serie impressionante di frasi contro Berlusconi... Non solo offese politiche ma anche personali, mentre oggi, prendendoci bellamente per il sedere e facendo affidamento sulla scarsa memoria degli italiani che notoriamente è pari a quella di un pesce rosso, va dicendo, per cercare di darsi una ripulita, che non ha mai attaccato Berlusconi sul piano personale ma solo su quello politico!...Basta leggere Travaglio e ci si rende conto di come nel corso degli anni Migliore abbia detto praticamente di tutto su Berlusconi... che fa tenerezza e compassione, che è divorato dall'odio per la democrazia, che minaccia la nostra libertà, che è un vecchio satiro con gusti necrofili, che è in via di imbalsamazione , che è il momento di staccargli la spina, che è grottesco, che è disgustoso, che farnetica, che è coinvolto in vicende squallide, che si tratta di un uomo pericoloso. Travaglio scava negli archivi e ci ricorda quanto sono ipocriti i politici che oggi dicono una cosa, ieri ne avevano detto un'altra e precisamente l'opposto e il giorno prima ancora l'opposto...basti pensare a quello che aveva detto anche Renzi di Berlusconi...di tutto... proprio lui che ora sta lavorando a un nuovo incredibile patto del Nazareno bis... e poi che dire di Franceschini Orlando Finocchiaro Fiano Scalfarotto Orfini Veltroni Serracchiani che negli anni si sono premurati di ricordarci come Berlusconi abbia fatto il male dell'Italia, come sia assolutamente impensabile pensare di poter formare un governo con Berlusconi, come gli elettori del centro-sinistra non siano sicuramente in grado di capire un'alleanza con Berlusconi, come per un condannato in via definitiva per reati così odiosi la carriera politica non possa che considerarsi finita, come la Carta sia moderna e intoccabil salvo poi cercare qualche anno dopo di stuprarla, e via dicendo...E ora invece tutti sono tesi a cercare di tirare fuori dall'armadio questo vecchio arnese, Papi, condannato in via definitiva per una mostruosa evasione fiscale, ancora coinvolto in notevoli guai giudiziari, corruttore di giudici e senatori, e tutto questo per dare contro a quel Movimento 5 Stelle che invece qualche anno fa alcuni esponenti del Pd vedevano come un possibile interlocutore... Insomma idee zero, opinioni oggi bianco domani nero dopodomani bianco, persone senza memoria, senza un'idea, senza coerenza, ipocrite e anche senza dignità​, che si basano sul fatto che noi non ci ricordiamo le cose... per fortuna c'è chi lo fa per noi, Travaglio e come lui quei pochissimi giornalisti che si possono ancora definire tali e che non dipendono da nessuno e non hanno paura di nessuno e quindi attaccano tutti quelli che meritano di essere attaccati, mettono in evidenza le contraddizioni di tutti quelli che cadono in contraddizione, e non devono difendere nessuno per contratto perché non lavorano in giornali che sono di proprietà di questi signor nessuno o che sono finanziati dallo Stato in quanto organi di partito o che sono finanziati dagli sponsor (perché anche quello degli sponsor è un finanziamento dato che se il soggetto X investe molto in pubblicità sul tuo giornale poi tu hai le mani legate e non puoi certo parlando male di questo soggetto X o di altri soggetti che magari sono in affari con X...). Un teatrino dell'assurdo. Travaglio lavora di virgolette: ciò che rende inattaccabile la sua meticolosa demolizione della farlocca credibilità del furbetto del giorno.


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domenica 21 maggio 2017

Con un deca

Mi reco (notate che dico "mi reco" e non vado... uno scrittore o il personaggio inventato da uno scrittore si reca, uno qualunque va) in una nota località turistico-balneare non lontana da qui e celebre in tutta Europa. Non ci andavo da due annetti almeno:
1) una libreria e un'edicola-libreria polverizzati. Li ho cercati, non li ho trovati. Ho guardato bene, anche dietro ai cassonetti, ma niente. Al loro posto, iconici negozi di cosmetici, biancheria intima etc. D'altra parte è risaputo che si può benissimo circolare senza aver letto mai due righe di Cechov, ma non senza canotta e mutande, sarebbe socialmente sconveniente:
2) solita atmosfera che mi fa venire le bolle, semplicemente passeggiando pacatamente, tranquillamente (no, non c'era Veltroni) lungo le vie pedonali del centro, a pochi passi dal mare. E l'atmosfera la fanno le persone che vedi, che incontri, che percepisci, che intuisci: mamma mia. Come sono vestite, come parlano, come ti guardano, come camminano finanche: tutto fa venire le bolle. D'altra parte è l'effetto che mi ha sempre fatto. Senza persone, il posto sarebbe pure carino, magari un po' deserto, questo sì;
3) cappuccino al banco 1,40 anziché 1,30 come nei merdosi centri cittadini non turistici, ma d'altra parte è la regola del business, e va pure bene, a sederti a un tavolino e far colazione brioscia e caffè potrebbe non bastare un deca; per fortuna il barista col quale scambio due chiacchiere è un tipo giusto (sarà di fuori);
4) parcheggi blu ovunque con tariffe scalda-orecchie e fasce orarie appositamente studiate per ammazzare i turisti sciccosi, tipo fino a mezzanotte e oltre, ma a me le gambe girano ancora e non devo far colpo sull'ereditiera che tirata a lucido si struscia sul corso prima di pranzo;
5) cielo bellissimo, temperatura fresca e ottimale, paesaggio incantevole: non ve li meritate.

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domenica 14 maggio 2017

I professorini del web

Una categoria a parte è quella formata da chi sui social commenta per correggere, segnalare o sbertucciare errori grammaticali.
Io non lo faccio. Unica eccezione se sto discutendo con uno e costui mi fa perdere la pazienza, magari offendendo, posso, se scrive come un cane, farglielo notare, ma come gli farei notare, che so, che ha una foto profilo di cacca; o che nega di essere una fascista e poi in bacheca ha una foto del Maiale; solo in questo caso comunque.
C'è invece chi porta avanti la sua battaglia, triste e solitario. Non è interessato al tema di cui si parla, o perlomeno non solo, ma fa da correttore ortografico e grammaticale, da insegnante: legge i commenti e i post e segnala, umilia, deride, corregge. E spesso è pedante.
E' vero che molti non sanno scrivere, e di conseguenza parlano male, pensano male etc (vedi Moretti), ma farlo notare a una persona, specie se non la conosci, mi pare fuori luogo: non puoi tu colmare così ampie lacune scolastiche con un commento tagliente, vuoi solo ferirlo o gloriarti.
Si deve poi tener conto che a volte sono refusi, anche se lo ammetto: poche volte. Spesso chi corregge però scambia un refuso per un errore o, peggio ancora, commette egli stesso un errore e questo è assurdo: se attacchi, devi essere sicuro di avere le spalle coperte.
In ogni caso, sebbene anche a me dia fastidio leggere una frase del tipo "qual'è l'animale che preferisci" oppure "cosa cavolo ai detto", mi astengo e mi dà fastidio vedere che qualcuno interviene.
Se in un bar sto discutendo di politica (discutendo, non ammazzandomi) con un avventore che conosco di vista e questo dice "se lo voterei poi lui mi deluderebbe", non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello di fargli notare la cosa. Se invece, come detto, dopo 5 minuti la discussione politica degenera (ormai accade 9 volte su 10) e questo mi dà del diversamente etero (benché per me non sia un'offesa, devo però considerare che il suo intento è offensivo e punirlo) e del bastardo etc, allora posso anche dirgli impara a parlare, hai idee schifose e non sai nemmeno esporle correttamente, ma come detto questa non sarebbe la crociata di un professorino che magari prima di correggerti fa un salto su google per esser sicuro, sarebbe semplicemente l'offesa a uno che ti ha offeso.

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sabato 13 maggio 2017

Ora voglio vedere in quanti condividerete

Ma quanto adoro quei post in cui si sottopone al pubblico di un social un tema quale può essere l'anniversario della morte di un personaggio (magari scomodo oppure non senza qualche ombra o, come va di moda dire oggi, divisivo) o il racconto di una particolare disavventura capitata a una persona o (peggio ancora...) a un animale domestico e poi con un fare fra l'intimidatorio e il ricattatorio si scrive con arroganza e presunta superiorità: ora voglio vedere quanti condivideranno... lasciando in questo modo sottintendere che se non condividi sei praticamente una m**** fuori dalla società mentre se condividi non hai manifestato la tua libertà di pensiero ma hai semplicemente compiuto un atto dovuto.

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giovedì 11 maggio 2017

Non avete le idee chiare e non sapete discutere

E' interessante il modo in cui oggi sui social si sviluppa spesso il confronto su temi politici. Esempio classico, io scrivo: "il politico Lenzi è un bugiardo, ci ha preso in giro troppe volte, per quanto mi riguarda questo lo rende inaffidabile da ora e per sempre. Inoltre la politica Foschi ha dimostrato in più occasioni la sua inadeguatezza, oltre ad aver mentito anch'ella. Dovrebbero dimettersi, e non è la prima volta che la decenza consiglierebbe un passo indietro, dato che la politica è un servizio, non un diritto."
Reazione tipica: "prove?"
Ma prove di cosa? Se scrivo che Hitler ne ha ucciso milioni, devo fornirti le prove? Non sono in grado. Ma il problema non è mio, è tuo: informati. Altri hanno raccolto le prove e le hanno messe a disposizione dell'umanità, se tu sei ottuso o in malafede o ti informi su libri e giornali venduti, cavoli tuoi. Non sono mica io a doverti fare da insegnante o da wikipedia.
Oppure, reazione meno diffusa ma anch'essa tipica: non ci sono le prove, quindi nulla, non sei un giudice.
Ma io non parlo in questo caso di comportamenti illegali. Parlo di comportamenti inopportuni, o immorali. Sono due piani diversi. Un politico può anche non dimettersi, se indagato, e può anche doversi dimettere da non indagato.Esempio del primo caso, se è indagato per abuso di ufficio su denuncia di un avversario... sarebbe troppo facile, lì si aspetta quanto meno il rinvio a giudizio. Esempio del secondo caso: il politico ha tenuto un comportamento immorale (partecipa al Family Day e poi se la fa con minorenni) o inopportuno (accetta regali da chi fa affari con la pubblica amministrazione o rende esplicito un conflitto di interessi o effettua nomine suggerite dal più bieco familismo e opportunismo) o scorretto (mente spudoratamente) : in questo caso non sarà probabilmente mai indagato, ma deve dimettersi, se ha un po' di dignità.
Incontro spesso interlocutori che si muovono su queste dinamiche e davvero sono scoraggiato da tanta pochezza.
Non parliamo poi di quelli che al secondo tweet passano ad etichettarti (siccome sei pro diritti civili per tutti sei gay; siccome sei critico nei confronti di questo schifo di Pd sei grillino, ecc.) o ad offenderti.



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Renzi: non se ne può più

Renzi ha dichiarato, più volte (almeno sei), in circostanze e date diverse, che se avesse perso il referendum del 4 dicembre si sarebbe dimesso da premier e avrebbe lasciato la politica. Spesso ha condito questa promessa con affermazioni atte a rafforzarla (non sono di quelli attaccati alla poltrona, è una questione di dignità, ecc.)
Non lo ha detto una volta, di sfuggita, magari dopo un bicchierino.
Quindi, anche solo per questo, è un bugiardo.
Dico "anche solo per questo" perchè con le bugie dette da Renzi un quotidiano mesi fa ci riempì due pagine.
Un politico bugiardo è inaffidabile, anche nel caso in cui sia un genio.
In questo caso abbiamo invece un politico che ha mentito e che non è un genio, tutt'altro. I risultati del suo governo sono fallimentari. Il paese che ha lasciato (si fa per dire) è lacerato, con le persone più povere e con meno tutele. Anche la legge sulle unioni civili è il minimo sindacale per un paese arretrato ed è incompleta; quella sull'omicidio stradale malfatta. E ho parlato delle uniche due leggi non del tutto negative, eh.
Ha piazzato persone conosciute e fedeli in tutti i posti chiave. Ha affidato ministeri a persone inadeguate e incompetenti (ma fedeli).
L'argomentazione secondo cui la crisi è generale o quella secondo cui Renzi avrebbe ereditato un paese allo sbando sono fuorvianti: in Europa molti paesi vanno meglio di noi, inoltre Renzi ha fatto di tutto per peggiorare le cose.
Tuttora, da semplice cittadino (da pochi giorni di nuovo segretario del Pd dopo primarie farsa svoltesi in un partito in cui son rimasti solo i suoi fedelissimi e poco altro) condiziona la vita del paese (Gentiloni è il premier formale).
Inoltre è arrogante, divisivo (termine di moda oggi), antidemocratico, non rispettoso degli avversari politici e delle procedure istituzionali; insofferente nei confronti di quel poco di stampa libera; ha occupato la Rai che adesso non è più lottizzata come d'abitudine, ma è totalmente occupata da un partito; ha siglato un patto segreto (inaudito in una repubblica parlamentare) con elementi della parte in teoria avversa, peraltro pregiudicati o coinvolti in processi su processi; ha tentato di stuprare la Costituzione scrivendo una riforma pessima nella sostanza e imbecille nella forma, peraltro senza coinvolgere l'intero arco costituzionale ma anzi portandola avanti dai banchi del governo, cosa inaudita. Ha scritto una legge della PA largamente incostituzionale, una legge elettorale incostituzionale. Ha giocato per anni al solito teatrino contro la UE (in casa, togliendo per esempio la bandiera ai discorsi ufficiali, una roba mai vista e facendo la voce grossa) e a favore della UE (quando va a Bruxelles e torna con la coda tra le gambe).
Vive di una narrazione totalmente slegata dalla realtà dei fatti e ci somministra questa narrazione attraverso una platea di media servi che spesso autonomamente assumono posizioni supine.
Non aveva titoli o esperienze adeguati per poter ambire al ruolo di premier e ha dimostrato di non averne nemmeno le capacità. E' diventato premier senza comunque un voto popolare sulla sua persona e raccontando l'ennesima balla a Letta, sconfessando fra l'altro quel che aveva detto poco prima (mai premier senza elezioni): l'ennesima menzogna.
E, credetemi, ho dimenticato moltissime cose.
Questo, secondo i geni che impazzano sui social (oggi una connessione è alla portata di chiunque, il che è senza dubbio positivo, ma ha anche effetti secondari deleteri: incontro cretini o persone in malafede a frotte, che spesso agiscono in branco) farebbe di me un grillino. Tutto quello che sanno dire è questo. Oppure offendere. Per il resto, guardano i tg e leggono i principali quotidiani: perdono tempo infarcendosi la testa di menzogne.
Pochi sono quelli capaci di uno sguardo critico e di assumere informazioni poco inquinate, non ci si può dunque meravigliare se siamo governati da incapaci nella migliore delle ipotesi e da corrotti nella peggiore, e nemmeno del fatto che alle elezioni, quelle poche volte che vengono indette (siamo al quarto premier scelto senza una consultazione elettorale, cioè sostenuto da una maggioranza che non ha più il conforto delle urne e che comunque, lo sappiamo, è incostituzionale quindi illegittima da anni.), la maggioranza delle persone vota sempre per gli stessi figuri che hanno già dato ampie prove della loro inadeguatezza.

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lunedì 8 maggio 2017

7-3

Goleade ne ho date (poche) e ne ho prese (poche). Capita. La goleada fra squadra di pari categoria ha dinamiche che conosco molto bene. E' casuale e logica al tempo stesso, di certo non frequente.
La Lazio è fisicamente molto impegnativa di suo, è una sua specifica. In questo momento è al top pure mentalmente (vittorie in serie, derby stravinto, uefa a portata, bastavano per l'appunto 3 punti). Inoltre era in casa, record di spettatori, entusiasmo. Noi come motivazioni non siamo a mille (è una colpa, sia chiaro, ma guardate Chievo, Inter, Fiorentina etc. E' la prassi, quando non hai o non credi di avere più obiettivi tangibili: molli, ma è una prassi di merda, sia chiaro). Ci aggiungi due gol e un rosso nei primi 15 (quindi anche l'immancabile sfortuna e il solito, abituale pizzichetto dell'arbitro che a Skriniar, essendo rovinato per caduta sull'avversario, poteva dare un giallo e non un rosso, tanto più che situazione identica al 90' Wallace non ha preso nemmeno il giallo, e vorrei tanto che il Nicchi mi spiegasse la ragione...) e hai la spiegazione della sconfitta, che nonostante tutto non hai subito ma hai contrastato (3 gol si sono fatti; situazioni come quella possono finire peggio).
Nel valutare una stagione occorre aver ben presente da dove si è partiti, le risorse che hai impiegato e dove stai per arrivare. Perchè, come ho già detto più volte, un conto è squadra e allenatore dell'anno prima un conto è rifondare; un conto è avere fatturati da 300 mln (lo scudetto è obbligatorio o quasi) o da 35 mln (se vai In Uefa hai fatto giù una cosa grande)
Ragionando così, la nostra stagione, la prima del ciclo Giampaolo (uomo notevolissimo e allenatore davvero bravo) resta discreta/buona. Nalla solita nostra cornice di gioia, entusiasmo e amore, abbiamo fatti molti progressi, davvero molti, come gioco e consapevolezza e abbiamo fatto esplodere calciatori che fino a 5-12 mesi fa tutti ignoravano e su cui adesso molti sbavano: Torreira, Skriniar, Schick su tutti; e ne abbiamo rivitalizzato altri: per esempio Muriel. Giocatori che se fossero venduti (e spero di no) potrebbero fruttare dagli 80 ai 100 mln a fronte di un esbroso per averne i diritti di circa 15-20 -per me il solo Schick ne vale 60, Torreira 25 etc ma qui ho considerato la clausola ancora in essere e poi sono stato basso perchè non vedo i nostri dirigenti particolarmente abili nel vendere, molto più nel comprare e nel mettere a segno colpi da talent-scout, scoprendo fenomeni (che poi 12 mesi dopo le cosiddette big che preferiscono puntare su bidoni costosissimi scoprono e corteggiano immancabilmente).
Lo so che c'e' chi guarda indietro, vede il Genoa a distanze siderali e, aggiunti i due derby vinti, sta in pace lo stesso, ma come sapete non è il mio caso.
Quindi avanti così, o meglio: non come l'ultimo mese, sia chiaro.

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martedì 2 maggio 2017

Cori razzisti

I cori razzisti sono il misero frutto di persone idiote che con lo sport non hanno nulla a che fare. Ma interrompere una partita, squalificare una società sportiva, abbandonare il campo se presi di mira è ingiusto, inutile, anzi controproducente. Significa punire chi non c'entra nulla colpendo nel mucchio e dare importanza a episodi che non dovrebbero averne e potere a gente che dovrebbe star lontana chilometri da qualsiasi evento di sport. Ecco perché secondo me è giusto squalificare Muntari e assolvere il Cagliari. Se vogliamo far le cose come vanno fatte, individuiamo chi ha fatto i cori e daspiamolo 5 anni. Altre misure, spesso invocate sarebbero il trionfo di una scema ipocrisia: diamo il potere a cento imbecilli di mandare all'aria un match? Hanno mai rinviato una partita o squalificato un campo perché si metteva in dubbio la fedeltà del direttore di gara, per definizione cornuto? I mononeuronici sono pochi e noti. In alcune piazze sono di più, in altre di meno. Quando si vorrà davvero tenerli fuori dai sacri templi del calcio, sarà facile farlo; finora non si è mai voluto.


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Gamma

Ed ecco il fatto sconcertante che uno sceneggiato visto all'età di otto anni, e il cui molto vago ma incancellabile ricordo è rimasto da allora nella mia mente, tratta lo stesso tema di un fumetto piuttosto noto di un autore giapponese (Keigo Higashino, disegno e sceneggiatura di Motoro Mase) -e precisamente Heads- che di recente ho avuto modo di leggere ed apprezzare.
Lo sceneggiato mi rimase impresso di sicuro per il tema trattato, sorprendente per l'epoca ed in grado di impressionare un bimbo, e anche per la colonna sonora che in questi 42 anni ha sempre occupato, perlopiù silente, un piccolissimo e recondito angolo della mia mente.
A Heads mi sono interessato nell'ultimo anno sicuramente per caso, ma altrettanto sicuramente anche perché spinto da questa vaga impronta rimasta impressa sul mio cervello, non può che essere così; e parlare di cervello non è dopotutto fuori tema visto che proprio il trapianto di cervello è il il cuore della storia dello sceneggiato e del fumetto che peraltro, a parte me, non hanno nessun altro collegamento fra di loro.
Se vogliamo, questo fatto conferma una volta di più, ammesso che ce ne sia bisogno, quanto sia misterioso, affascinante e in buona parte ancora insondato questo organo.
Lo sceneggiato è Gamma, da un soggetto di Fabrizio Trecca, musiche di Enrico Simonetti e regia di Salvatore Nocita; anno 1975, 4 episodi, definito sceneggiato di fantascienza.
Si parla di anni molto lontani che a tratti dubito anche di avere vissuto; fanno parte di una delle due o tre vite di cui sento composta la mia esistenza, per certi versi così diverse, così lontane e differenti da quella attuale anche se paradossalmente ad essa misteriosamente e indissolubilmente, oltre che ovviamente, legate. Del fumetto ho già detto; di Higashino fra l'altro sto leggendo in questo periodo Ikigami, un'altra sua creazione davvero sorprendente.
Se è difficile dire quanto mi abbia portato, dopo più di quattro decenni, improvvisamente e inaspettatamente verso Heads il ricordo inconscio di Gamma (io che non sono particolarmente amante e lettore di fumetti e che in verità avevo acquistato quest'opera attratto da una recensione apparsa sul Fatto con l'intenzione di regalarla a Luca Cheli e solo in un secondo tempo per caso (?) ho cominciato a leggerla e mi sono appassionato al punto poi da regalare a Luca un'altra copia), è ancora più difficile stabilire quanto mi abbia spinto nel corso degli ultimi mesi, dopo aver letto Heads, molto blandamente a cercare di recuperare da qualche parte e, grazie all'aiuto di Giada TheGodfather Egrotelli, rivedere Gamma, perché effettivamente di Gamma ricordavo veramente poco: qualche atmosfera, qualche sensazione, la musica ma non per esempio il tema centrale, per lo meno consciamente.
Un mistero, che forse non è del tutto misterioso, ma che resta intrigante.
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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Heads_(manga)#/search
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https://it.m.wikipedia.org/wiki/Gamma_(sceneggiato_televisivo)
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