Fateci caso.
Curano ossessivamente il loro corpo. Fanno palestra, pesi (magari con l’aiutino). Fanno sport violenti (boxe e fratelli della boxe: ma cosa sono, sport?). Hanno mille tatuaggi, anelli, piercing, bulloni. Auto di lusso. Vestono firmato. Sono pieni di soldi sporchi e fanno la bella vita, frequentano locali di livello pieni di vip stronxi, burini rifatti, delinquenti col papillon, galeotti mancati ripuliti per il sabato sera. Bevono e si drogano. Spesso bullizzano, ricattano, fanno racket, usura. Sono grezzi, cafoni, irrequieti, inaffidabili, traditori. Generalmente hanno idee fasciste e un livello di istruzione e cultura pari a quello di un baobab che salta le lezioni. Chi non ha idee fasciste è perché è così infimo da non avere nemmeno quattro idee base del menga, il kit standard e entry level di ogni bel bestione immondo che si rispetti. Girano in branco perché il loro neurone soffre di solitudine.
Ecco, la chiave è “girano in branco”.
Soprattutto, sono vigliacchi, codardi, conigli.
Il buon vecchio criminale, quello standard di una volta, il pezzo di cacca vintage, se ti vuole ciulare la borsetta o il portafoglio e tu fai resistenza al massimo ti colpisce una volta, ti spinge via e scappa. Se scoppia un litigio e si viene alle mani, ti affronta uno contro uno e non infierisce con l’uomo a terra. Non picchia per la voglia di spaccarti la faccia, non vuole ucciderti. Salvo eccezioni (la violenza non nasce negli ultimi decenni, riposa dentro di noi, spesso sopita, ma c’è).
Oggi girano in branco come capre, o pecore. Pecore violente, cattive, vomitevoli subumani capaci solo di menare le mani, buoni a nulla, inadatti a tutto, peso morto di qualunque comunità umana.
Non rispettano le leggi, le regole, il buon senso, le cose, la natura, gli altri. Hanno lingue biforcute e occhi porcini, sorrisi sghembi, fronti basse o inutilmente spaziose, ghigni da maiali avvinazzati, mani ossute e nodose da scimmioni. Non sorridono, ma sghignazzano sguaiatamente. Non parlano, bofonchiano. Non argomentano, alzano le mani. Non mangiano, si abbuffano. Non bevono, si sfanno. E si riempiono il naso di cocaina o peggio. Oppure si impasticcano con compresse che bruciano i neuroni a miolionate. Non interagiscono, minacciano. Non interloquiscono, grugniscono. Non discutono, ma schiamazzano con urla becere e volgari. Sono scimmie che hanno saltato qualche gradino dell’evoluzione e che però vestono come uomini.
Quando rubano, ricattano, stuprano, o picchiano, quando si ubriacano e poi se la prendono col primo che alza un sopracciglio, quando puntano uno, non lo affrontano mai da soli, ma sempre cinque o dieci contro uno. E se costui cade a terra, lo massacrano.
Sembrano e credono di essere uomini coraggiosi, forti, combattenti, valorosi, machi. Un esempio per le donne: forse per quelle idiote. Sono solo bestie immonde col coraggio di un criceto, tanto che per farti del male (e senza motivo, almeno il delinquente di una volta ti picchiava per fotterti i soldi, questi lo fanno per sport, ti uccidono per noia) devono essere in gruppo, altrimenti se la fanno sotto.
Sono un ammasso di carne e ossa senza neuroni, senza cuore, senza anima: sacchi della monnezza bipedi, scarti dell’umanità, errori dell’evoluzione, materiale per la rupe di Sparta. Una genetica sfortunata si è unita in matrimonio a un’educazione assente o distruttiva e ha formato questi campioni del vomito cosmico, questi rifiuti basati sul carbonio, questi insulsi e abusivi dissipatori di ossigeno.
Mi fa schifo solo il parlarne. Avessi un figlio così (direi impossibile, dato che io mi spendo per educarlo, ma non si sa ma) la missione della mia vita sarebbe vederlo pagare duramente per quello che ha fatto e girare poi l’Italia, le scuole, per raccontare a tutti queste cose e la sua meschina storia.
Le famiglie sconclusionate, i contesti sociali degradati, i politici ladri e corrotti, gli imprenditori evasori e sfruttatori, la mancanza di lavoro, la perdita dei valori, la televisione commerciale, il degrado della scuola, il basso livello di scolarizzazione, la poca severità dei percorsi scolastici (oggi non si boccia nessuno), un sistema giudiziario (creato dai politici, ribadiamolo) con pene insufficienti, incerte, vaghe e valanghe di sconti, premi, patteggiamenti, attenuanti, una classe dirigente zozza e cazzara ha creato questo circo sociale di gente che davanti a un testo dopo due righe smette di leggere perché va in confusione, che non sa fare operazioni matematiche banali, non ha nozioni base di geografia e storia, non legge, non comprende un testo che sia appena più articolato, non ha una visione del mondo, non rispetta la natura e i sioi simili, non è capace di provare empatia (non nasci empatico, l’empatia si insegna; le emozioni le hai alla nascita, i sentimenti si insegnano).
E, ribadisco, sono feccia codarda, vile. Conigli tatuati. Criceti coll pannolone. Gatti puzzolenti che si credono leoni e poi si spaventano per la loro ombra.
Quando poi sono arrestati, prima di potersi affidare ad avvocati senza scrupoli che pagati a peso d’oro salveranno il loro cul*, piangono, frignano, si disperano, non volevano, avevano bevuto, sono stati provocati, sono bravi ragazzi, lavoratori, timorati di Dio, bravi imprenditori, è stato un momento di follia, chi è che non sbaglia, meritano una seconda occasione, e via giù di garantismo e di spiegazioni psicologiche d’accatto in talk show pomeridiani e serali pensati per teledipendenti lobotomizzati, o di ospitate di parenti e amici che non si capacitano e giurano per loro e di politici che ci mettono il cappello e gridano al linciaggio e al perbenismo.
No, siete solo bestie immonde irrecuperabili che fanno schifo allo schifo.
Dovete essere allontanati dalla società. Non ne siete degni e siete un pericolo.
Dovete marcire nella vostra stupidità e nella vostra disumana violenza, quella che informa di sé ogni aspetto della vostra miserabile vita di bestie impazzite.
Non vogliamo sentire scuse, spiegazioni, lagne.
Quello che siete, quello che fate si spiega benissimo da solo.
E vi condanna all’irrilevanza, al pari di cimici spiaccicate dalle ante degli infissi.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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