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domenica 8 novembre 2009

Gli harem e le mestruazioni sincronizzate

Giorni fa discutevo di harem. Lo so, è inconsueto, ero sul lavoro e lì di solito o si discute di donne o di calcio o di vaccate. L'harem, che appartiene a una tradizione addirittura precedente l'Islam, più che una "istituzione dagli accentuati riflessi sociali e politici", come recita Wikipedia, per molti maschi occidentali è una chimera, poichè è visto come un serbatoio di femmine al tuo esclusivo servizio: in Europa siamo molto più arretrati, ancora impelagati con questa monogamia stantia e irreale sia pure spesso venata di scappatelle. I sovrani degli stati antichi ne avevano di enormi: erano simbolo del loro potere, mezzo per poter soddisfare i loro desideri e anche strumento grazie al quale poter scegliere il successore fra più candidati, senza il bisogno di noiosi concorsi pubblici o di sanguinose lotte di potere! Il fatto che oggi gli harem sopravvivano solo in alcuni paesi non riduce le fantasie occidentali al riguardo: i sogni non sono soggetti alle stupide leggi del reale, altrimenti anche nei miei sogni Calderoli sarebbe deputato.

D'improvviso ho capito come sono nati gli harem e ho anche focalizzato qual è il loro principale difetto (e pregio). Sicuramente sapete che le donne che vivono assieme piano piano vedono sincronizzarsi i loro cicli mestruali. Pare che all’origine di questo fenomeno ci sia la tendenza ancestrale a favorire, in un branco, le nascite nello stesso periodo. Vi sono parecchi studi scientifici che ne parlano (alcuni studi, non parecchi... ho appena letto che le chiacchere al bancone del bar non valgono), sebbene ancora vi siano aspetti da chiarire sulla questione: non sarà una regola ferrea (sulle mestruazioni incidono anche lo stress, l'età, e se quella sera ti va o non ti va), ma è un fenomeno che ha numerosissime evidenze empiriche. Le donne che vivono a lungo insieme tendono dunque ad avere il ciclo sincronizzato (si pensi a un collegio, a un convento, a... un harem).

Ecco quindi come nacque la tradizione dell'harem, nei tempi antichissimi, secondo la mia personale interpretazione, alla quale ha collaborato pure Adriano, rifinendola. Gli uomini potenti, e in primis i sovrani, amavano avere donne a disposizione, così come a noi piace avere sempre in casa una scorta di lattine di birra: non si sa mai, ti può venire voglia in qualsiasi momento; inutile scandalizzarsi, l'essere umano e in particolare il "masculo" è così, pochi voli pindarici, tutto terra terra. Se ci pensate, i tempi non sono cambiati poi così tanto: pensate ai politici e ai potenti di oggi, non usano forse le donne come se fossero oggetti? Ma come ben si sa le donne hanno le mestruazioni, senza parlare dell'infernale settimana premestruale (infernale per gli uomini eh) e dei postumi del ciclo (spossatezza ecc.). E se al sultano viene voglia in quei giorni che fa? Un uomo normale bestemmia il giusto poi guarda il football alla tivu' (e continua a bestemmiare, ma per altri motivi!), ma un sultano non può, cribbio! E quindi ricorre ad altre donne, anche perchè come si sa l'uomo ha bisogno di varietà come il topo di qualcosa da rosicchiare (non è colpa mia, siamo creature di Dio!). Col tempo dunque accumula donne su donne (a mano a mano che quelle già presenti si sincronizzano) e decide di farle vivere assieme, per averle sempre a portata, per poterne fruire in esclusiva (come Sky col calcio) e per risparmiare sui costi fissi, si presume (luce, gas ecc.: sarà un sultano ma a fine mese le bollette arrivano a tutti): nasce così l'harem o gineceo, nella interpretazione sballata del macho d'Occidente un bel cestino di femmine insaziabili che scattano a comando, e noi qui sul divano a vedere la partita con la moglie (sempre la solita tutte le sere!) che passa davanti allo schermo ogni cinque minuti (in concomitanza con le azioni più interessanti) in ciabatte e bigodini, brontolando istericamente. Ma ecco l'inghippo: le donne che vivono assieme alla lunga ciclano in sincronia e il sultano, che in genere non ha una solida formazione scientifica, pensa alla scalogna e continua ad accumulare figurine, senza però ottenere mai il risultato sperato se non per qualche mese e alla fine si ritrova con 234 femmine piene di pretese e tutte mestruate nella stessa settimana: costi alle stelle, noie incalcolabili e classica settimana di football alla tivu', con buona pace del megaharem messo su con pazienza certosina. Questo spiega la nascita e il proliferare incontrollato degli harem nell'antichità.

E ne spiega anche il difetto (l'unico, che io sappia). Quanto al pregio, mi pare evidente: per una settimana puoi farti i cavoli tuoi senza preoccupazioni, lamentele da subire, donne da soddisfare; le altre tre sei assillato dalle duecento e passa femmine che hai incollato sull'album. Ma almeno 52 settimane all'anno vivi: birra, partita di pallone alla tivù, calcetto o pokerino con gli amici e magari un giretto lungo il viale dei trans!

Come storico e antropologo non mi batte nessuno, la prossima volta vi parlerò delle principali scoperte della storia dell'umanità che, a detta di tutti, sono il fuoco, la ruota e il telecomando.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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