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martedì 27 luglio 2010

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello

Tutte le volte che sento parlare un politico mi viene un eczema al cervello. Più è importante il tema di cui parlano più sparano cazzate immani, quali potrei sentire al baretto del mio paese da uno sbronzo a scelta: la differenza è che questi qui

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venerdì 23 luglio 2010

Caffè e Tg4

Questa mattina (21/7/2010) sono davanti alla tivu' alle 5.30, mentre faccio colazione. Di solito mi alzo più tardi. Apro senza volere su Rete 4. C'e' il Tg4, la rassegna stampa. Lo so, lo so, il Tg4, ecc. ecc. Ho detto: "senza volere", sapete leggere? Ci rimango un po', forse vittima di

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mercoledì 21 luglio 2010

Vendola inquieta parecchie mummie

L'accostamento Falcone-Borsellino/Giuliani che Nichi Vendola ha fatto ieri nel suo discorso agli "Stati Generali delle Fabbriche di Nichi" è ardito e pericolosamente generico e personalmente lo avrei evitato, perchè sapevo che, detto così senza qualche distinguo, avrebbe sollevato le prevedibili e fastidiose proteste di chi non capisce quasi mai le cose alla prima o, se le capisce, finge di non aver capito per calcolo politico. Era già evidentissimo ieri che non si trattava di un'equivalenza ma di un accostamento teso a rievocare i bruttissimi eventi del 1992 (Capaci e Via D'Amelio) e del 2001 (G8), tuttavia oggi Vendola lo ha pazientemente spiegato anche a quelli che ieri si erano subito indignati facendo la boccuccia a gallina e sgranando gli occhioni istituzionali. D'altra parte chi vota Berlusconi da anni è, come dire, non particolarmente abile nel cogliere le sfumature del reale, diciamo così: non lo dico io, ma i fatti dell'ultimo ventennio.

A differenza di Vendola, dunque, avrei evitato l'accostamento ma non avrei rinunciato a dire ancora una volta la verità su quella macelleria indegna passata alla storia come G8 di Genova. Vendola voleva buttare in faccia ai boia di Stato e ai loro complici falsificatori della verità Bolzaneto, Diaz, Genova e G8, come a dire: non dimenticheremo mai certe immani e sozze porcate, quelle notti in cui a Genova e nel cuore di tutti gli uomini onesti la democrazia abdicò, i diritti civili furono vergognosamente sospesi e uomini in divisa agirono da bestie. E il fatto che a tutt'oggi sia stata fatta ben poca luce e ben poca giustizia. Tanto per dire: i mandanti di Via D'Amelio sono ancora ignoti, dopo quesi due decenni.
Divertente poi che a scandalizzarsi per tale accostamento siano stati anche alcuni per i quali eroe è il Mangano, un mafioso plurimoicida, già stalliere del Premier.

Vendola è al momento l'unico che potrebbe cambiare le cose in questo disastrato paese, ammesso che sia davvero possibile. E' una specie di Obama de noantri. Ha i mezzi per arrivare fino in fondo, su questo non vi è dubbio, ma questo non vuole assolutamente dire che riuscirà a farlo. Davvero, non c'e' altro all'orizzonte, solo mezze calzette di sinistra che cercheranno di ostacolarlo perchè vogliono continuare ad abbuffarsi facendo finta di opporsi e una vecchia e marcia casta in declino che ci sta trascinando verso il baratro in un'orgia di corruzione e di malaffare.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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lunedì 19 luglio 2010

Trilogia dell'Unto

Lo so che Silvio apprezza quando parliamo di lui, indipendentemente da cosa diciamo, è tutta reclame; quindi accontentiamolo. La battuta che il premier ha fatto oggi su Rosy Bindi è una battuta

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domenica 18 luglio 2010

Non è Cesare

Ghedini (eh già, proprio l'avv. e parlamentare Ghedini) rispunta fuori d'improvviso, come una di quelle sorprese a molla dalla scatola regalo (dia un preavviso la prossima volta, facendo così ci

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sabato 10 luglio 2010

Sia buono, cavaliere, ci lasci guardare la (sua) tv in santa pace, senza scassarci quel che sa ogni giorno che Dio manda in terra

(avvertenza: il testo che segue non è adatto a chi adora Berlusconi. Fare un sia pur timido ragionamento sensato potrebbe infatti rivelarsi fatale, con questo caldo).

Per salvarsi da guai giudiziari assortiti e numerosi ha

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venerdì 9 luglio 2010

Per la democrazia, per la libertà


Oggi i giornalisti scioperano. Nessun quotidiano in edicola (o quasi), nessun tg alla radio o alla tv. Si protesta contro la "legge bavaglio", che rappresenta un attacco senza precedenti alla libertà di informazione in Italia. Il mondo ci guarda, e non sa se sorridere per la pena o preoccuparsi seriamente per il pericolo imminente. Con questa legge verrebbe calpestato il diritto del cittadino ad essere informato e si fornirebbe un inconcepibile aiuto a criminali e delinquenti di ogni specie. Questa legge è l'ennesimo attacco alla democrazia e alla libertà sferrato da una casta che ci sta lentamente conducendo verso un regime mediatico e plutocratico in cui la Verità è oscurata, I Fatti manipolati, la Legge plasmata a piacimento e fatta valere comunque solo nei confronti dei più deboli.
Il diritto dei cittadini di essere liberamente informati, cioè di conoscere quello che accade e di sapere quello che c'è da sapere, e dunque di rendersi consapevoli e di poter giudicare sulla base dei fatti, è un diritto intoccabile che solo persone senza scrupoli e di sincero animo antidemocratico possono cercare di svuotare.

Molti hanno criticato l'idea dello sciopero, ritenendola controproducente. C'è però da dire che, in un paese come il nostro che vede la quasi totalità dei media televisivi in mano o sotto il controllo diretto di un unico soggetto che è anche il Presidente del Consiglio, si tratta forse dell'unico modo per portare all'attenzione di tutti un problema così grave e che rischia di minacciare così pesantemente il nostro futuro di uomini liberi.
Noi siamo per leggi giuste e valide per tutti, non ad personam. Per magistrati liberi di indagare, per giornalisti liberi di scrivere, per cittadini liberi di sapere. Per regole chiare e valide per tutti, per pene certe e giuste, per l'onestà e la trasparenza.

Italiani, svegliatevi prima che sia troppo tardi. Un nuovo fascismo sta penetrando nel nostro paese, nelle nostre case, e cerca di entrare nei nostri cuori, trovando terreno fertile in quelli, fra di noi, che sono meno istruiti, più deboli, più stupidi, meno informati, più suggestionabili; un fascismo molto più subdolo e per questo più pericoloso. La storia non ci ha proprio insegnato nulla? Saremo sempre condannati a ripetere in eterno gli errori del passato?

Questa legge, l'ultima di una una lunghissima serie di infamie vergognose, fa parte di una strategia molto più ampia e complessa, profondamente illiberale e antidemocratica, in corso da anni e alla quale abbiamo contributo anche noi con la nostra idiozia, la nostra apatia, la nostra disonestà e la nostra mancanza di senso civico e di senso di responsabilità.

Per la democrazia, per la libertà.
Contro chi cerca di ucciderle per i suoi biechi interessi.
Resistiamo!

(la vignetta è ovviamente del mitico Rolli, Il Secolo XIX)

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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