Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

martedì 28 settembre 2010

Un bel gioco dura poco (e questo faceva pure schifo)

"SPQR: sono porci questi romani". E alla rimostranze dei romani: "si sentono in colpa". Bossi ormai non fa più ridere nemmeno i polli; anche loro

Leggi tutto...

Sakineh: quello che nessuno dice

Caso Sakineh, la donna iraniana della quale è stata annunciata prima la lapidazione per adulterio e adesso la condanna a morte (tramite impiccagione) per complicità nell'omicidio del marito. Non capisco la mobilitazione internazionale di fronte a quello che a tutti gli effetti è

Leggi tutto...

lunedì 27 settembre 2010

Nonni rosso-blucerchiati

Sono genovese ma abito altrove, quindi sento meno la tipica rivalita' calcistica cittadina. D'altra parte perderei 4 o 5 derby di fila pur di vincere un titolo. La rivalita' sana e' divertente, gli eccessi no. Mi ha sempre infastidito il complesso di inferiorita' e la tendenza a guardare in casa altrui tipica di genoani e sampdoriani ma addirittura endemica fra i rossoblu': e' fresca per esempio l'affermazione secondo cui obiettivo della stagione genoana e' finire davanti alla Samp! Vi può essere obiettivo più provinciale e riduttivo (oltre che lusinghiero per noi)? Immagino la scena, ambientata nel 2025 o giu' di li': il nonno blucerchiato che carezzando la testolina del nipote gli racconta con occhi sognanti i bei ricordi sampdoriani e quindi di quella volta a Wembley, lo stadio colorato di blucerchiato e l'orgoglio di esserci, o di quella volta a Roma, 20mila in trasferta per la finale, o del giorno dello scudetto e quello di Goteborg ecc. E il nonno rossoblu che, carezzando la testolina del nipotino ricorda i bei momenti genoani: quella volta che i "ciclisti" hanno perso a Wembley all'ultimo, o col Werder nel recupero, o a Berna... Quel che che conta è esserci, fedeli ai propri valori, e giocarsela col cuore: perdere o vincere sono dettagli e si deve essere pronti ad accettare quel che viene. Chi non c'e', certamente non rischia di perdere.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

giovedì 23 settembre 2010

Giornalismi, razzismi e ritardati

Sarkozy, il magnifico presidente francese, espelle tutti i Rom, con l'escamotage dell'espulsione volontaria a cui puo' credere forse un bambino scemo. Non espelle o punisce le persone colpevoli di un reato e dopo regolare processo, ma

Leggi tutto...

domenica 19 settembre 2010

Operazione simpatia

Appena saputa la notizia dell'arresto dei sei netturbini nordafricani sospettati di essere gli organizzatori di un attentato a Joseph Ratzinger, in arte il Papa, in visita in questi giorni in Gran Bretagna, ho sentito subito puzza di bufala gonfiata ad arte al fine di suscitare indirettamente un po' di simpatia e di affetto nei confronti di questo pontefice teutonico che, adesso, è chiamato a rispondere di tutte le nefandezze commesse nei secoli dalla setta che presiede e che, quando ancora non era Papa, non si era distinto per la lotta ai preti pedofili, anzi l'opposto. In Gran Bretagna lo hanno aspettato al varco, per fargli notare un po' di queste nefandezze e per ricordargli un po' di assurdità, tipo il no alle donne prete, l'insabbiamento dei gravissimi e numerosissimi casi di peofilia, gli assurdi pregiudizi nei confronti di chi non è eterosessuale, la vuota opposizione ai progressi della scienza, ecc. La notizia di un possibile attentato contro l'uomo buono e bianco come un giglio ad opera di sei uomini cattivi e neri come la notte era l'ideale, se pompata al di là della sua reale consistenza, per allentare un po' questa morsa, per un paio di giorni appena. Questo non vuol dire che il Papa non sia sotto costante minaccia, così come ogni altro capo di stato, ma la tattica operata per conto di non si sa chi da certi media è stata palese fin da subito. Dei netturbini nulla si sa, se scherzavano fra loro o se nemmeno hanno parlato del Papa; sembra che siano stati rilasciati. Investigare è lecito, prendere sul serio ogni potenziale minaccia doveroso; spararle grosse un po' meno, che dite?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

mercoledì 15 settembre 2010

E' pieno di quattrini ma se viaggia tocca a noi pagare il conto

Perchè Jospeh Ratzinger, il Papa, capo di uno stato ricchissimo al quale ogni anno il nostro stato versa, direttamente o indirettamente, o omette di chiedere sotto forma di ici e altre tasse, milioni e milioni di euro, non si paga i viaggi che fa, o più semplicemente non se ne sta a casa e magari fa un discorsetto ai palermitani via internet?
Quanti poveri o malati ci aiuti con 2.000.000 e passa di euro?

"Il papa arriva a Palermo, ma la sua visita costerà oltre due milioni alle istituzioni locali Se lo stato non pagherà, Comune, Provincia e Regione si dovranno far carico delle spese. Proprio in un momento in cui le casse sono in condizioni pessime Costerà due milioni e mezzo di euro, la visita di Papa Ratzinger a Palermo, e il Comune, la Provincia e la Regione sperano che sia lo Stato a sborsarli. Sia perché le casse sono vuote e si sta già grattando il fondo, sia perché la trasferta di Benedetto XVI in terra siciliana potrebbe passare come “grande evento”. In un summit tenutosi a villa Whitaker tra il prefetto Giuseppe Caruso e le istituzioni locali coinvolte, è emerso chiaramente che se da Roma non arrivano i fondi, ogni istituzione dovrà farsi carico delle spese. Ed è quasi certo che non arriveranno. Così, i contribuenti dovranno farsi carico dei costi per lo spiegamento di forze previsto: 1.000 volontari della protezione civile, 3.000 uomini delle forze dell’ordine, 1.100 vigili urbani, 60 medici, 200 barellieri, 18 ambulanze, 3 pronto soccorso mobili e oltre 180 volontari di Croce Rossa e Misericordia, 12 autogru, 22 chilometri di transenne, 600 pullman."
(Vania Lucia Gaito su "Il Fatto Quotidiano" di oggi 15/9/2010)

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

Il prossimo Presidente della Repubblica avra' una quarta

"E' assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. E' invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo". Così Giorgio Stracquadanio, deputato Pdl, ospite del programma Klauscondicio commenta le affermazioni fatte qualche giorno fa dalla deputata Fli Angela Napoli, che aveva denunciato la "prostituzione" di alcune colleghe in cambio di nomine politiche. "Se anche una deputata o un deputato facessero coming out e ammettessero di essersi venduti per fare carriera o per un posto in lizza - insiste Stracquadanio - non sarebbe una ragione sufficiente per lasciare la Camera o il Senato".
(repubblica.it del 13.09.2010)

"I numeri ci sono. Arriviamo a 20 deputati senza iniezioni del Pdl: si tratta di gente che fino ad ora non ha votato la fiducia a Berlusconi". Il segretario del Pri Francesco Nucara, dopo l'incontro con Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, annuncia che nascerà il nuovo gruppo a sostegno del governo "o qualche giorno prima o subito dopo il 28 settembre, quando Berlusconi parlerà in Parlamento". Nucara dice di non sapere se nel gruppo ci saranno esponenti di Futuro e Libertà e sostiene di non aver avuto alcuna promessa da parte del premier.
(repubblica.it del 13.09.2010)


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

lunedì 13 settembre 2010

Prima candelina per un quotidiano ben "fatto"

Venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 settembre 2010 si è svolta a Marina di Pietrasanta (LU), nel Parco della Versiliana, la festa per il primo compleanno de IL FATTO QUOTIDIANO, un quotidiano che non riceve alcun finanziamento pubblico, che ha ottenuto 44.000 richieste di abbonamento ancor prima di uscire col primo numero nel settembre 2009 (fatto unico nella storia della stampa in Italia) e che attualmente vende piu' di 100.000 copie al giorno. Un quotidiano, soprattutto, che finora ha mantenuto tutte le promesse fatte dai suoi ideatori e fondatori (in particolare quella di attenersi ai fatti, tutti e non solo alcuni, e di raccontarli separati dalle opinioni) e che non ha potenti da coprire o da non scontentare: risponde solo al lettore e se questi non lo compra più chiude, come dovrebbe essere per tutti i giornali. Il Fatto Quotidiano rappresenta un'incredibile novità nel panorama informativo italiano e una scommessa riuscita: spesso è il solo giornale a dare certe notizie scomode, al punto che all'inizio, all'estero, le consideravano false, non trovandole riportate in nessun altro quotidiano italiano cosiddetto "indipendente": ben presto hanno capito che la causa era il bavaglio che la stampa italiana si è auto-imposto. La redazione è composta da un gruppo di giovani giornalisti promettenti e da alcune firme prestigiose: giornalisti di talento e di provata onestà che servono la verità e il lettore e nient'altro, ridando dignità a un mestiere infangato da troppi servili pennivendoli di regime.

In questi tre giorni si sono tenuti alcuni incontri e dibattiti estremamente interessanti che hanno visto una partecipazione di pubblico davvero sorprendente (vedi foto), con numerosi arrivi anche da regioni lontane. Hanno preso parte alla manifestazione, che si è svolta senza alcun intoppo, Tabucchi, Massimo Fini, Don Gallo, Chiaberge, Granata, Di Pietro, Padellaro, Telese, Travaglio, Vauro, Vincino, Lillo, Veneziano, Beatrice, il procuratore Greco, il sindaco di Pietrasanta, Paolo Flores D'Arcais, ecc. Alcuni dei temi trattati (laicità, corruzione e proposta di una nuova legge per combatterla, situazione politica italiana, stato dell'informazione, satira) hanno prodotto frutti interessanti.

Un'atmosfera serena, un confronto stimolante, una riunione di persone che amano il loro paese, la Costituzione e che chiedono legalità e rinnovamento. Giovani e meno giovani che non ne possono più di una classe politica corrotta e incapace, di un paese in declino da tutti i punti di vista, di un enorme conflitto di interessi che inquina ogni settore della società; che non ne possono più di un paese fermo su se stesso, di un ordine del giorno che da quindici anni vede al primo posto, anzichè i grandi temi quali quelli del lavoro, della legalità, della disuguaglianza sociale, i debiti e i processi del presidente del Consiglio e i disperati tentativi per salvare quest'ultimo dagli uni e dagli altri.

La voglia di cambiare sta crescendo in questo paese, lo si è avvertito anche a Marina di Pietrasanta. Sempre più persone stanno aprendo gli occhi. Non so fino a quando le balle del premier e dei suoi fidi alfieri posizionati nei posti strategici dei media riusciranno a frenare quest'onda che cresce, e cresce, e cresce.

L'agonia di questi maiali coi soldi anche in bocca è cominciata, questo è sicuro. Quanto sarà lunga e dolorosa, per chi già non ne può più, non so dire.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.

venerdì 10 settembre 2010

Somewhere (di Sofia Coppola)

Somewhere è un film che può lasciare con l'amaro in bocca. Se ti aspetti un film tradizionale (una storia con un inizio e una fine, un amore contrastato che poi fiorisce, una tragedia da cui

Leggi tutto...

domenica 5 settembre 2010

Fischi legittimi e reazioni prevedibili

Alla festa del PD di Torino ha partecipato ieri il Presidente del Senato Schifani, che è stato abbondantemente fischiato e contestato dalla folla presente per diverse ragioni fra le quali il suo passato che dire oscuro è

Leggi tutto...

sabato 4 settembre 2010

Lo zampino...

(aggiornato 5 set 2010 ore 12.00)


Potrei dire che la RAI (di tutto di più; in particolare: di tutto) stasera ha fatto l'ennesima figura di merda planetaria, mandando in onda uno spot al momento di un calcio d'angolo e

Leggi tutto...

giovedì 2 settembre 2010

Timidi segnali di risveglio civile?

Marcello Dell'Utri, ideatore di Forza Italia, senatore PDL, da sempre stretto collaboratore di Berlusconi, suo socio e già dirigente Fininvest, condannato in via definitiva per false fatturazioni e frode fiscale e condannato in appello a 7 anni per concorso esterno con Cosa nostra, autore di dichiarazioni memorabili su Mussolini, sul fascismo e su Vittorio Mangano, sospettato di far parte della nuova P2, giorni fa è stato duramente contestato al ParoLario di Como dove, in piazza Cavour, avrebbe dovuto presentare i suoi (molto discussi e, a detta di molti, probabilmente falsi) “Diari” di Mussolini. La contestazione è partita spontanea e ha visto protagonisti studenti, pensionati, gente comune, sebbene alcuni esponenti del PDL abbiano parlato di azione premeditata che anche loro potrebbero, volendo, mettere in atto (un avvertimento a Fini?).
Oggi circa cinquanta giovani appartenenti ai centri sociali hanno protestato all'esterno del Teatro della Verdura, in via Senato a Milano, mentre erano in corso le letture tratte dai diari di Mussolini, recentemente acquistati da Marcello Dell'Utri, assente.
Sempre oggi, all'apertura della mostra del cinema di Venezia, bordate di fischi contro Gianni Letta (chi fischiava pensava certamente più a Bondi) e qualche significativo ululato di disapprovazione per Rocco Buttiglione. Lo stesso Letta è reduce da una pesante contestazione subita dai terremotati dell'Aquila.
Cosa voglio dire con questo? Che è giusto fischiare e contestare chiunque abbia il titolo di onorevole o che è giusto e bello impedire a una persona di parlare o di presentare un libro? No.
Voglio dire che è sacrosanto contestare chi, per parole fatti od omissioni, lo merita, e che finalmente assistiamo a qualche timido segnale di risveglio civile. E che non è giusto quel che Berlusconi e i suoi soci stanno facendo a noi, al nostro paese, alla democrazia e alla libertà da vent'anni a questa parte. Non è giusto e sarebbe stato impossibile in qualsiasi democrazia occidentale.
Facciamoci sentire, è ora di finirla con questa oligarchia corrotta che pensa solo agli affaracci suoi demolendo lo stato e infischiandosene delle leggi e dei reali problemi di noi inermi cittadini teleidioti. Devono capire che non tutti guardano il Grande Bordello o Beautiful e non tutti sono disinformati. Devono capire che non è più aria, che la corda, troppo a lungo tirata, sta per spezzarsi, che è ora di mollare la poltrona, di farsi giudicare se indagati e di pagare per gli errori commessi, come normali cittadini. O di sparire per la vergogna.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.