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sabato 31 gennaio 2009

Il dubbio (Doubt), di John Patrick Shanley

Il dubbio (Doubt), di John Patrick Shanley. Usa, 2008, con Meryl Streep, Philip Seymour Hoffman, Amy Adams. New York City, 1964. In una rigorosa scuola cattolica del Bronx, una suora sospetta che Padre Flynn abusi della sua autorità nei confronti degli studenti; é convinta, infatti, che il sacerdote nutra degli interessi nei confronti di uno studente di colore (www.filmup.com)

Dopo la scelta estemporanea di Italians (a cui do comunque 6+ per le ragioni esposte nel post dedicato) ricomincio a scegliere i film da vedere come faccio sempre, cioè dopo analisi ragionata, e i risultati si vedono. Questo è anche il motivo per il quale spesso i film che vedo mi piacciono: perchè non li vedo tutti (non potrei nemmeno, per ragioni ovvie), ma effettuo una selezione prima di entrare in sala, e in genere so di riuscire ad individuare abbastanza bene ciò che potrà soddisfare i non proprio banalissimi standard delle mie esigenze, e comunque ciò che mi pare di poter capire sia importante conoscere e ciò che invece può anche essere sacrificato o rimandato a visioni future.

Un film ottimo (9). Recitazione ai massimi livelli, Meryl Streep da Oscar. Scrittura pregevolissima. Da' il gusto della sfida intellettuale e psicologica tra inquisitore e inquisito, sempre sul filo del sospetto, in un continuo gioco di attacco e difesa, di bluff e di mosse a sorpresa dove anche uno sguardo non controllato o un piccolo gesto colto furtivamente possono far pendere l'ago della bilancia dalla parte della certezza. La trama parla di un prete sospettato di pedofilia ma il tema a ben vedere non è la pedofilia: è il dubbio che sempre c'e' in noi, in ogni cosa che facciamo e che pensiamo, in ogni nostra valutazione e azione; è la ricerca della verità, che spesso conduciamo da soli e sulla base di granitiche certezze personali che però, in assenza di prove inconfutabili, saranno sempre minate dal tarlo del dubbio. E d'altra parte dobbiamo dare retta alle intuizioni che a volte ci pungono, per quanto all'inizio possano sembrare inverosimili, perchè molto spesso è così che si stana il Male e si raggiunge la verità cercata. Il rischio è ovviamente quello di rovinare la reputazione di una persona, finendo così per fare del male volendo invece evitarne; giudicare le persone non è mai facile, il confine tra la comprensione, la capacità di tendere la mano e quella di abusare del proprio ruolo è per un educatore molto sottile e il rischio di un abbaglio è sempre presente, assieme alla consapevolezza che si può rovinare la vita di un innocente decidendo di fare il proprio dovere, ma spesso anche decidendo di non farlo. Un film più teatrale che cinematografico anche se grande peso ha la natura nel sottolineare gli stati d'animo dei protagonisti. Tutta polpa e nessun orpello, stimolante e coinvolgente, senza punti deboli, con alcuni picchi di tensione psicologica niente male. Alla fine lo spettatore ha forse meno dubbi di quanti non ne manifesti l'implacabile sorella Aloysius, ma Padre Flynn è un personaggio ambiguo, è difficile giungere a un verdetto certo e, come sempre accade nella vita, per quanto si sia certi a pelle di una cosa, chi mai può dirsi immune dal perfido tarlo del dubbio?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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