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giovedì 30 aprile 2009

Il ciarpame della moglie del “papi” e la malvagia stampa "di sinistra"


Un suggerimento alla Wertmuller

"Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali."
Non si fa in tempo a definire frase dell'anno 2009 quel "ciarpame senza pudore" con cui Veronica Lario, emergendo per un attimo dalla prigione dorata in cui vive con i figli sentendosi però "vittima", etichetta (a ragion veduta) i criteri di selezione dei candidati della politica in generale e del partito di suo marito in particolare (veline, nani e ballerine) che subito Berlusconi, che vuol primeggiare sempre e comunque, se ne esce con questa frase, e in particolare con quel "signora" che la dice lunga sulle temperature polari che ci sono in una certa villa di Arcore: a questo punto la momentanea leadership, quanto a frase dell'anno 2009, è sua, dobbiamo arrenderci all'evidenza. A tal proposito vorremmo suggerirla a Lina Wertmuller come titolo di un suo prossimo film: fra "Film d'amore e d'anarchia, ovvero stamattina alle 10 in Via dei Fiori nella nota casa di tolleranza" (1973) e "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica" (1996), "Anche la signora ha creduto a quello che hanno messo in giro i giornali" (2009) ci sta proprio a pennello!

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Il papi l'ha fatta grossa ancora una volta
Infuria la polemica (e il gossip, ca va sans dire) sulla partecipazione di Silvio Berlusconi alla festa di compleanno della diciottenne Noemi di Napoli che, bontà sua, definisce il premier un "papi" e della quale girano già, a mo' di book, svariate istantanee che la riprendono da varie angolazioni: scommettiamo che la ragazza nutre velleità artistiche? Nel momento in cui scriviamo registriamo:
-l'irritazione di Veronica Lario per l'ennesima presunta scappatella (o, comunque, discutibile scelta di condotta personale) del marito che curiosamente, fa notare la moglie, non ha mai partecipato a una festa del diciottesimo anno d'età dei suoi figli, "pur essendo stato invitato";
-le balle tirate fuori dall'entourage del premier per giustificare una tale partecipazione (hanno detto che il padre della ragazza era il vecchio autista di Craxi, ma il figlio di Craxi smentisce categoricamente; in realtà il padre di Noemi, a sentire repubblica.it di oggi, è un ex impiegato comunale di area Psi, arrestato anni fa per una tangente e la cui vicenda giudiziaria fu poi estinta);
-l'irritazione della famiglia di Noemi, che evidentemente non gradisce l'eccessiva attenzione mediatica data alla vicenda (sai com'e', quando hai 18 anni e il premier viene a soffiare sulle candeline con te, è normale che qualcuno ne parli, a meno che tu non sia sua parente o, che so, la figlia di un amico d'infanzia...);
-il volo frenetico dei soliti avvoltoi della disinformazione che da ore girano in circolo sulle carogne della dubbia vicenda, ponendosi domande oziose al posto di quelle che magari dovrebbero porsi (del tipo: era con la scorta pagata da noi o da lui? con la sua auto o con l'auto di Stato? ecc. che legame c'e' tra Noemi o la sua famiglia e Berlusconi? insomma il buon vecchio giornalismo rigoroso e teso ai fatti anziché al pettegolezzo pecoreccio).
Un'ultima nota: da quando in qua un padre deve essere invitato alla festa di compleanno di uno dei suoi figli? Non lo è, come dire, di diritto? Quel "non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato" ci è suonato male quasi quanto quel "la signora ha creduto ai giornali di sinistra". Ma forse sono dinamiche normali che noi non possiamo capire e che dunque ci sembrano marziane per questo.

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Malvagia stampa di sinistra abbindola incauta moglie di premier democratico
Che i conflitti coniugali di Silvio (Berlusconi) e Veronica (Lario) debbano dipanarsi su giornali e tv e diventare un caso politico la dice lunga su quale sia il livello di cialtroneria raggiunto dal nostro paese: all'estero, difatti, non capiscono, sebbene ormai si aspettino da noi questo e altro. In concreto Veronica, che riferendosi ai criteri di scelta delle candidature PDL per le europee parla di "ciarpame senza pudore", ha ragione e Silvio ha torto marcio; non contento dà pure pubblicamente della sprovveduta alla moglie, rea a suo dire di essersi fatta manipolare, abbindolare, infinocchiare dalla "stampa di sinistra". L'uomo della strada si chiede però perché la Lario, se davvero stufa di tale marito (al punto da definire se stessa e suoi figli vittime che soffrono), non lo lasci su due piedi: in mancanza di tale passo le sue critiche, condivisibilissime, sono stonate. Certo fa specie sentire Berlusconi parlare della moglie come della "signora": è il segno evidente di quanta distanza vi sia, probabilmente da anni, fra i due. Berlusconi sta facendo da tempo immemore tutto quel che gli zompa in testa, senza preoccuparsi minimamente se sia lecito o illecito (ora gode pure di protezione assoluta grazie al lodo "pateracchio" Alfano), costituzionale o incostituzionale, logico o illogico, morale o immorale: fa affidamento sul nostro perenne stato comatoso di cittadini anestetizzati e pronti ad ingoiare qualsiasi obbrobrio e dopotutto ha fatto bene i conti, difatti gli va sempre di lusso: più denigra le donne, più si comporta da ducetto e da macho, più rende discutibile la sua condotta privata, più guadagna in termini di popolarità: il fatto è che l'italiano medio è come lui e adora queste esibizioni da seduttore di terza categoria. Se mai cadrà, dall'alto del piedistallo su cui la sua boria lo ha portato, sarà probabilmente per uno scandaletto di questo tipo: non tutto il male verrebbe per nuocere, se accadesse, però che schifo pensare a quale punto siamo arrivati e come tutto questo appaia come perfettamente normale e accettabile alla stragrande maggioranza degli zombie tele-anestetizzati che ogni mattina incontrate alle poste o al mercato.

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L'acuta visione di "Mr. Italians"
Beppe Severgnini torna dai suoi viaggi di lavoro e, come ogni volta gli capita, stenta a superare il jet lag? no, lo straniamento che ti prende quando sei stato per qualche giorno nel mondo civile e d'improvviso rientrato in Italia ti accorgi con stupore che qui da noi le urgenze sono ben altre e non la crisi dell'auto, la febbre suina, ecc. Sentite cosa scrive oggi 30 aprile sul Corriere della Sera:
(...) "Siamo ormai un Paese psichedelico, guidato da un leader escatologico, con tratti bulimici. I fini ultimo del nostro primo ministro sono misteriosi, ma le sue trovate sono tali e tante da sconfiggere la presunta perfidia dalla stampa estera. "Divertimento dell'imperatore"? Signora Veronica, questa è pop art! Se un corrispondente straniero scrivesse che l'organizzatore del G8 cambia l'agenda per volare a Napoli e partecipare alla festa di una diciottenne in discoteca, in redazione non gli crederebbero.
Neanch'io volevo crederci, mentre scendevo sopra il Piemonte allagato, arrivando dalla notte atlantica. Confesso che non potevo immaginare la nomina di Mara Carfagna, ma poi è successo. Ero incredulo alla notizia che le gemelle De Vivo, fugaci apparizioni all'Isola dei Famosi, fossero ricevute per un'ora a Palazzo Grazioli (prima di un ricevimento a Villa Taverna dall'ambasciatore americano): ma è accaduto. Fatico ad ammettere che letteronze e troniste vengano candidate al Parlamento europeo: ma avverrà (e io non voto).
"Ciarpame senza pudore"? E perché, signora Veronica? Suo marito è l'autobiografia onirica della nazione: fa le cose che tanti sognano. Le proteste a sinistra sono sospette perché preconcette: da quelle parti contestano Berlusconi anche se si gratta il naso. Altre reazioni non ci sono." (...)
(Beppe Severgnini)
Chirurgico e spietato come spesso gli accade.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


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