Io tante cose me le chiedo, vedi strage di Bologna, di Piazza Fontana, etc. Il terrorismo c'e' sempre stato, morire una mattina d'estate aspettando il treno a Bologna in cosa è diverso dal morire una sera in una pizzeria di Parigi per mano dell'Is?
Quindi è giusto avere paura adesso, ma come allora, anche se allora era una lotta interna al nostro paese e di matrice politica, oggi parliamo di uno scontro totale di civiltà. Lo stesso grado di paura che si ha quando vedi che non attaccano più solo i luoghi simbolici (se vai a una partita con 80mila persone al rischio teorico ci pensi) ma anche i luoghi normali (se vai in pizzeria pensi che il rischio maggiore sia mangiare una pizza infame). Tuttavia se vuoi distruggere una civiltà certamente seminare terrore fa il tuo gioco, ma mai quanto colpirla al cuore. Che senso ha distruggere una famiglia che sta in un ristorante? E che magari nemmeno è cattolica? Può essere perfino dell'Islam... Dovresti prendertela semmai con chi ha il potere e ha preso una decisione che tu reputi errata (legittimo) e meritevole di vendetta sanguinaria (sei idiota). Se tu, BR, nei '70, pensi che il Parlamento vada rovesciato in maniera diversa da quella che passa per le urne, nella tua follia omicida perchè uccidi ignari e innocenti passeggeri? Quello che voglio dire, e mi riferisco non all'IS di oggi ma agli anni di piombo nostrani, è che se esiste un gruppo che vuole sovvertire lo Stato, al di là di qualche colpo mirante a creare terrore, alla fine se la prende con lo Stato, non con i passeggeri di un treno. Questo mi è sempre sembrato non spiegabile. O meglio: spiegabilissimo, se pensi che chi mette la bomba lo vuol fare non per sovvertire l'ordine, ma per creare instabilità e disordine, funzionali a un suo piano preciso di uomo di Stato che sta tradendo lo Stato e che magari vuole che si crei un clima funzionale ai suoi intenti. Voglio dire, mi sembra che anni di indagini e processi abbiano detto la loro sulle responsabilità di uomini e apparati dello Stato, servizi deviati, etc. Tornando all'oggi, sull'IS, invece, che dire? Ha senso dire che guerre come quella che da più di dieci anni stiamo facendo in Afghanistan senza, si badi bene, una sola valida ragione sono la causa di questo cancro odierno? Può averlo, come no. Ha senso dire come fanno oggi certi politici nostrani che dobbiamo andar là e fare un macello? Bah. E allora ha torto chi dice che la violenza porta sempre violenza e non la si combatte con altra violenza? Non saprei davvero. E' difficile dare una lettura non equivoca dell'attuale. Di certo, c'è che come specie ci piace molto massacrarci per i motivi più idioti, ammesso che ne possa esistere uno non idiota.
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