L’orgoglio ce l’abbiamo pure noi, tranquilli. Ehehehe.
Rappresentiamo Genova e la Liguria in Italia e nel mondo come altri, più di altri. Siamo del ‘46 ma abbiamo antenati nobili a cavallo dei due secoli.
Siamo una tifoseria appassionata, serena e pacifica quanto innamorata.
Abbiamo un passato di gioiosa sofferenza e un decennio abbondante di pazzesca beatitudine: ricordi freschi...
L’happening gioioso è un nostro marchio, poi c’è chi scopiazza.
Siamo figli di Mantovani, il miglior presidente della storia dell’umanità e alla sua scuola ci siamo formati.
Non serve retrocedere per essere felici, noi lo siamo sempre, davvero, anche senza stappare la bottiglia se si va in B...
Noi siamo felici di esistere e, parlando dell’attualità, di aver conquistato la permanenza in massima serie: un grande risutato, sofferto e goduto.
Un tifoso non “festeggia” una sconfitta: al massimo celebra la sue fede, ma quello sempre, non necessariamente la sera della débacle: altrimenti è ostentazione forzata, più che altro, malcelato desiderio di rivalsa, isteria da retrocessione, invidia dell’altrui vittoria e dell’altrui gioia. Un tifoso festeggia se vince, e vive con sobrietà la sconfitta, senza drammi, sempre innamorato, ma triste il giusto per aver perso.
Stendo poi un velo pietoso sui soliti discorsi della genovesità, degli scudetti, etc: è roba trita e inconsistente, che impallidisce di fronte a quello che possiamo mettere noi sul tavolo ma che fa poca figura anche in assoluto. Più che orgoglio, se devo dire, è immaturità: incapacità di capire che la B la meriti, da tre anni almeno.
Ovviamente non perde la fede per una sconfitta, ma questo è normale, normalissimo! se sei tifoso: invece a Genova oggi vogliono farci credere che è un fatto eccezionale: sono davvero curiosi, da studiare per bene.
In certi casi ci vuole amore ma anche compostezza, è un mix difficile lo so, lo sto vedendo proprio in queste ore quanto è difficile...
#UnioneCalcioSampierdareneseAndreaDoria autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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