Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione (art.21)

* HOME * CHI SONO * REGOLAMENTO * COSA HO APPENA [RI]LETTO * COSA HO APPENA [RI]VISTO, [RI]ASCOLTATO *
MI PIACE * FB 1 * FB 2 * SCRIVIMI * CONDIVIDO * DEFINIZIONI * FONTI * ALIZEE *


.
Se trovi interessante quel che scrivo non sai cosa ti perdi su Twitter e Facebook.
Se non mi trovi interessante, lo accetto, ma hai un problema! :-)

giovedì 11 dicembre 2008

E l'Italia sta a guardare

Scuola e Giovani - Il caso
La scelta di Manchester - Preservativi a scuola
In Europa un caso molto raro: i condom ammessi solo in alcuni istituti laici o privati. "Eppure la prevenzione è necessaria"

Da questa mattina nelle scuole laiche secondarie di Manchester è stato avviato un progetto di educazione sessuale che prevede la distribuzione gratuita di preservativi agli studenti dai 13 anni in su.
(…)
Dura la risposta da parte dei conservatori: il comune incentiverebbe attraverso la distribuzione di preservativi le attività sessuali tra i minori. Ma il progetto è nato in seguito alla diffusione di alcuni dati allarmanti sulle gravidanze giovanili a Manchester e oggi la città ha una media di baby mamme del 50% più alta rispetto al resto del Regno Unito. Come a dire che ogni anno nella città circa 560 ragazze sotto i diciotto anni rimangono incinte. Alti sono anche i dati che riguardano gli aborti: il 28% nel 1998 e il 39% nel 2006. In contemporanea alla distribuzione gratuita di preservativi nella scuole secondarie anche in ottanta scuole primarie laiche della città e in venti istituti cattolici sono partiti dei corsi, dal titolo "Crescere e cambiare insieme", di sensibilizzazione sulle tematiche delle relazioni, concepimento e nascite.
Quello di Manchester rappresenta un caso limite nel panorama delle politiche di educazione sessuale.
(…)
Nel resto del mondo è soprattutto la scuola superiore ad occuparsi di prevenzione e informazione sessuale dividendo le attività tra corsi extra scolastici e azioni più concrete, frequenti soprattutto negli istituti laici, come l'introduzione di distributori.
(...)

(da “La Repubblica” di oggi 11/12/2008)


A volte leggere il giornale fa venire il buonumore: ecco quella che definirei come una goccia di saggezza in un oceano di cieca ottusità. Ma allora ci sono diversi paesi nel mondo in cui le cose funzionano meglio che in Italia! ...diversi paesi in cui la visione di chi decide è più lucida e libera da pregiudizi rispetto a quella dei vecchi, ottusi politici di casa nostra (e di quelli meno ottusi ma schiavi della Chiesa di Roma). Forse c’è anche per noi una, sia pur tenue, speranza?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)


1 commento:

Anonimo ha detto...

La compenetrazione stato/chiesa rallenta notevolmente il dibattito culturale e sociale in Italia. Finchè non sarà ridimensionato il ruolo dei preti e del papa, rimarremo la solita dittatura democratica fatta da cittadini che si credono liberi.