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giovedì 24 settembre 2009

"Il fatto quotidiano", ovvero del giornalismo

Ieri, 23 settembre 2009, è uscito il primo numero de IL FATTO QUOTIDIANO, il nuovo giornale diretto da Antonio Padellaro e che vede la partecipazione di firme prestigiose come Marco Travaglio, Oliviero Beha, Massimo Fini, Peter Gomez, Marco Lillo, Bruno Tinti, Furio Colombo, ecc. Un giornale fin da subito osteggiato dai cortigiani imbrattacarte che vedono insidiato il loro primato di falsificatori a libro paga del regime e che viene stupidamente definito di sinistra solo perchè non ha paura di parlare delle malefatte del premier oltre che della inanità dell'opposizione.

Per la prima volta nella storia della stampa italiana ad un quotidiano che ancora non esiste si sono abbonate, nel giro di poco più di tre mesi, 30.000 persone. Ieri, poi, le copie distribuite nelle edicole sono andate esaurite in poche ore, tanto che oggi non se ne tireranno 85.000 ma 200.000.

IL FATTO QUOTIDIANO può segnare una svolta epocale, se solo saprà mantenere anche la metà delle promesse che ha fatto in questi mesi.
E' un evento. Lo attendevamo, ci speravamo. Tornare a comprare un quotidiano per sapere cosa accade nel mondo senza censure, senza balle di regime o versioni di comodo da opposizione connivente. Un giornale che se spara panzane o mistifica la verità nessuno compra più e quello chiude (non è fantascienza, è realtà!). Un giornale che non campa coi soldi pubblici o di partito (è l'unico giornale che non ha chiesto la sovvenzione dello stato) ma con l'euro del lettore. E pertanto non dipende da nessuna multinazionale e può parlare male o bene di chiunque, non dipende da nessun potere forte e quindi non ne e' schiavo. Un giornale libero. Un quotidiano che fa il quotidiano. Un quotidiano la cui esistenza dipenderà solo dal giudizio dei lettori, a differenza di molti altri che, sebbene vendano quattro copie e scrivano falsità vergognose prestandosi al ruolo di megafoni sciocchi e servili di questo o quel potere forte, non hanno problemi a tirare avanti grazie ai soldi pubblici che ricevono.
Cosa si propone IL FATTO QUOTIDIANO? Una cosa semplice da realizzare, specie nel desolante panorama giornalistico attuale: dire tutte le notizie, anche quelle scomode per certi figuri (capito, Minzolini?), dirle nel modo più obiettivo possibile e commentarle separando i fatti dalla opinioni.
Ehi!.... se non sbaglio, tutto questo si chiama giornalismo!

Se tieni alla libertà di stampa, se vuoi spendere un euro e venti per sapere quello che succede nel nostro paese senza filtri di regime, adesso sai quale giornale acquistare, in edicola o in abbonamento.
Visita www.antefatto.it per saperne di più.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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5 commenti:

andrea ha detto...

ciao sono andrea quello che hai letto talvolta da luciano paolini....vatti a leggere l'ultimo capolavoro del nostro amico perchè ha toccato il fondo.vai a farti quattro risate...

mauroarcobaleno ha detto...

ciao
ho letto fino al commento 30, hi visto che sono pure intervenuto...
che vuoi che ti dica? mi stupisco molto che non ti abbia ancora censurato, con me lo ha fatto spesso, ho anche le pagine salvate ante censura come prove!
un consiglio, salvatela pure tu, così se ti taglia lo sbertucci:-)
a presto

mauroarcobaleno ha detto...

e poi ho letto i commenti del post su carofiglio...
urca mamma mia!

Amilcare ha detto...

il fatto quotidiano ad oggi si presenta con notizie da bassofondo. Si erano presentati dicendo che " Il quotidiano sarà quindi rivolto a tutti i lettori interessati a “notizie fresche e verità scomode”, insomma a quelli che desiderano saperne di più".
Neinte di tutto questo, notizei fritte e rifritte e in particolare l'articolo sul terremoto a L'Aquila di uno squallore inaudito con proclami e sentenze che non hanno nulla a vedere con la realtà.

mauroarcobaleno ha detto...

scusa ma a me non sembra, in 4 giorni hanno fatto due scoop (anche se fare uno scoop in italia ora non è difficile, basta dire una di quelle cose che nessuno dice)

1) letta -sottosegretario alla presid. del consiglio) indagato (finora l'aveva detto solo una rivista campana)
2) alfano (min. giustizia) indagato

non basta?


che poi chi legge certe cose sia stranito perchè assolutamente in contrasto con quanto detto da tg1-2-3-4-5-6-7 e giornali vari, questo lo capisco...uno pensa: ma se tutti dicono l'opposto o non lo dicono, sta a avedere che sono questi qui a sbagliare. purtroppo non è così, in genere.