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venerdì 26 marzo 2010

Raiperunanotte

Ieri sera è andato in onda RAIPERUNANOTTE, la manifestazione-trasmissione organizzata dal sindacato dei giornalisti e condotta da Michele Santoro. Sotto c'è l'elenco dei media che l'hanno trasmessa: canali televisivi tradizionali, satellitari, siti internet, radio. Gli ascolti

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giovedì 25 marzo 2010

Anche se è il Papa, possiamo pretendere che si assuma le sue responsabilità?

In Italia chi osa criticare il Papa se la vede brutta. Non si risponde mai nel merito, quando si deve replicare a chi critica il Papa: ci si scaglia a testa bassa contro chi ha osato tanto, ci si accanisce bava alla bocca

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mercoledì 24 marzo 2010

Verso un delirio senza ritorno

Clandestino è sempre stata per me una parola senza senso, non può essere illegale una condizione umana. Se lo dice la legge, la legge sbaglia: anche quelle razziali degli anni trenta erano leggi, e leggi erano quelle che sancivano la schiavitù nei secoli scorsi. L'uguaglianza tra gli uomini è la prima legge. Tutti noi siamo clandestini su questo pianeta, la Terra esisteva ben prima della nostra comparsa. E tralasciamo il fatto che, da ospiti, ci comportiamo su questo pianeta in modo pessimo, facendo i nostri comodi e seminando distruzione in ogni dove. Siamo tutti uguali, neri e bianchi, gialli e rossi, cristiani e musulmani, eterosessuali ed omosessuali: a distinguerci è solo il grado di stupidità o quello di umanità. Se ad essere razzista è un uomo, provo disgusto ma non stupore: ciascuno di noi è fallibile. Ma quando si fanno addirittura leggi, si esaltano i respingimenti, si ostacolano i ricongiungimenti, si perpetuano disguglianze sociali, si fomentano odi e paure e intere culture esprimono disvalori così vergognosi, la cosa è più grave: vuol dire che il livello di guardia è superato e abbiamo perso di vista la luce della ragione e della verità. Molti di noi covano dentro di sè idee ripugnanti e abituarci ad esse è il primo passo verso un delirio senza ritorno.

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martedì 23 marzo 2010

Caro lavoratore, stiamo per efficientarti

Ecco che stasera si rende necessario il servizio di traduzione, che questo blog offre gratuitamente, dal burocratese, dall'industrialese, dal politichese e dallo stupidese.

22 marzo 2010 - Telecom Italia spa [velo pietoso] annuncia la cessione del proprio ramo d'azienda dell'Information technology alla srl Shared Service center (Ssc), una controllata Telecom con sede romana in via di Tor Pagnotta.
Telecom, spiega [si fa per dire] il verbale, conserverà le attività di indirizzo e programmazione informatica, mentre passerà a Ssc quelle operative. Ssc, invece, fornirà "servizi informatici all'interno del Gruppo, focalizzandosi esclusivamente sul static [?] dei servizi offerti attraverso strutture che forniscano servizi end to end [sic] progressivamente allineati ai best performer [doppio sic] del mercato di riferimento sia in termini di qualità che di costi".

(traduzione: passiamo la palla a SSC che provvederà a fare quello che noi non vogliamo fare per non sporcarci ulteriormente le mani: ridurre i costi, cioè tagliare un po' di lavoratori qua e là)

Il verbale precisa che "sarà compito di SSC avviare tutte le iniziative di razionalizzazione dei propri costi industriali, compreso l'efficientamento [cosa cosa??] dell'organico in forza, al fine di conseguire i livelli di competitività necessari".

(traduzione: lasceremo presto a casa un bel po' di gente, e tanti saluti).

"Efficientamento dell'organico in forza": questo non so coso sia, ma di certo non è italiano. Static, end to end, best performer, efficientamento: ho i brividi lungo la schiena, piuttosto che rileggere certe cose preferisco accarezzare una puzzola.

Poi ci si meraviglia se i lavoratori decidono di scioperare: questi qui scrivono con il sedere e usano una parola inglese ogni tre, ma il lavoratore mica è scemo, è una bestia da soma, è apatico, è rassegnato, ma non è del tutto scemo ancora: sente puzza di calcio nel culo a distanza di chilometri.

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domenica 21 marzo 2010

In piazza sono tanti, milioni di milioni...

La Questura, è noto, se tu vai a una festa di compleanno e siete in 50, vi conta e dice che eravate in 10-12 al massimo. Accade sempre così, in occasione di manifestazioni, scioperi, ecc. Non ho ancora capito se non sanno proprio contare o sono pessimisti di natura. Scrissi già su questo argomento piu' volte, per esempio qui:
http://mauroarcobaleno.blogspot.com/2009/06/buona-domenica-italia-numero-2.html
Certo, il festeggiato il giorno dopo sul suo blog scriverà che a casa sua c'erano 70-80 persone, ma questo è normale: è come quando si bara sul CV e si mette buona conoscenza dell'inglese anche se non si va più in là di the cat is on the table. Ma la Questura... il suo dovrebbe essere un conteggio imparziale e affidabile, non puoi leggere che erano in centomila quando invece erano almeno il triplo, un po' di decenza suvvia.
In ogni caso è sempre stato così e non è che poi ci si lamentasse spesso di questo vezzo: si sapeva che loro tolgono gli zeri e bastava così, si andava avanti.

Ma ieri la Questura ha fatto un errore clamoroso. Ha osato smentire le cifre ufficiali del sultano (un milione di persone in piazza; sapete che lui c'ha sempre i milioni in testa, un milione di posti di lavoro, il Milioni che per un panino si gioca una regione, ecc.) affermando che trattavasi di 150 mila animucce, per giunta confortato dal Fatto quotidiano (il Ratto, come dice il ministro che malmena i giornalisti che fanno domande, La Russa) che cattivo chiosa: la Questura abbonda.

Non potendo affermare che le questure sono di sinistra (sparano cifre ridicole anche quando scendono in piazza i "coglioni" - Berlusconi li chiama così), il PDL oggi si limita a dire che la Questura è poco credibile (mica come il premier, eh!) e che le cifre ufficiali sono stupefacenti. In attesa di un decreto interpretativo (del tipo: la Questura voleva dire 150 mila gruppi di amici e conoscenti -Napolitano ha già sguainato la penna) o di occupare direttamente le Questure come con la Raitivu', per ora resta lo sconfortante ricordo di un 2-300 mila persone scese in piazza per supportare un tipo che viola le leggi e poi, beccato, cambia le leggi, dileggia avversari, magistrati, istituzioni, racconta balle e manifesta contro l'opposizione: una cosa che non si è mai vista, di solito nel mondo accade il contrario, un governo che manifesta contro l'opposizione ancora non si era visto: meno male che Silvio c'è!

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Ci vuole talento

Arezzo, 20 marzo 2010 - Sapone per lavarsi le mani dopo aver toccato un immigrato. Lo distribuiscono militanti della Lega Nord a Sansepolcro e in altri paesi della provincia di Arezzo. (repubblica.it)
Ovviamente Maroni (Min. Interni, eh sì...) sta a guardare, le forze dell'ordine si fanno un solitario, ecc.
Potremmo dire che il sapone servirebbe piuttosto a questa classe di politici che ha le mani sporche (e la coscienza pulita perchè mai usata), ma preferiamo astrarci per un attimo dalle beghe politiche e dire che questa iniziativa dimostra una volta di più l'essenza razzista e xenofoba della Lega e palesa la perfetta e, sono sicuro, inguaribile imbecillità di chi l'ha ideata. Un applauso convinto: comportarsi in modo così bestiale senza avvertirne lo schifo è talento puro.

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giovedì 18 marzo 2010

Mine vaganti (di Ferzan Ozpetek)

"Mine vaganti" è l'ultimo film di Ozpetek e, probabilmente, il migliore, sebbene nella sua filmografia vi sia almeno un'altra perla. Avevo letto parecchio di questo film, prima di vederlo, e avevo notato che spesso a un giudizio generalmente positivo quando non addirittura entusiasta si accompagnavano piccole critiche per

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Aggiornate il Pantheon!

Cari lettori, stasera prima di andare a dormire non dimenticate di aggiornare il vostro Pantheon personale. Dopo Vittorio Mangano, noto mafioso e pluriomicida, già stalliere della villa berlusconiana di Arcore dal 1973 al 1976, un altro eroe è asceso nella giornata di oggi a livello di Padre della Patria: Bertolaso, responsabile della Protezione Civile, così definito ("eroe") da Berlusconi in persona. Nel trattenere a stento una debole risata, ci dispiacciamo sinceramente per Bertolaso: nonostante quel che è emerso da recenti indagini non ne tracci di certo un ritratto lusinghiero, ci pare che porlo allo stesso livello di un omicida, truffatore, mafioso e bombarolo pluricondannato sia davvero troppo. Nel corso dello stesso discorso Berlusconi non ha ovviamente mancato di ricordare la vera missione per la quale è sceso in campo: liberarci dai comunisti.

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Abbiamo solo sbagliato persona!

Notizia di qualche giorno fa: sette giovani aggrediscono due ragazzi a Roma, in piazza Euclide. Le vittime sono il figlio del sindaco di Roma (Alemanno) e un suo amico. Schiaffi, pugni e spintoni fino a quando interviene la polizia. Motivo scatenante: i sette avevano scambiato i due giovani per altri due ragazzi e li avevano dunque ritenuti, a torto, gli autori di un precedente pestaggio. Tutto è bene quel che finisce bene: hanno fatto un errore, può capitare, poverini, errare humanum est e siccome non ha riportato conseguenze gravi e si è trattato di un errore, che diamine, il figlio di Alemanno ha deciso di non sporgere denuncia e il padre si è rimesso alla volontà del figliolo: è stato uno spiacevole scambio di persona, nulla di più, perchè irrigidirsi e fare i guastafeste a tutti i costi? I diabetici sono già sul chi va là, lo so: sono in zona libro Cuore.

A me non va giù questa storiella, in apparenza idilliaca. Ritengo sia fortemente diseducativa e figlia di un modo di pensare sbagliatissimo. Siccome mi hai preso per un altro ti perdono, anche se mi hai affrontato sette contro due e mi hai riempito di botte: sono cose che accadono per la strada, quando si passa la giornata a picchiarsi oppure, sotto sotto, si considera normale o comunque accettabile che ciò possa capitare; ecchecavolo, non è che uno può sempre ricordarsi per filo e per segno chi lo ha picchiato il giorno prima! Mi sembra che sia stato tu e ti gonfio; per le verifiche del caso ci sarà tempo.

Non è un bel modo di ragionare. Questo vuol dire ritenere sotto sotto accettabile, o comunque normale che 1) sette idioti violenti decidano di farsi giustizia da soli per un precedente torto subito anzichè rivolgersi a chi di dovere e che 2) decidano vigliaccamente di affrontare due persone in sette. Per questi due motivi quei sette andavano denunciati, non ci sono scuse. Meritavano una dura punizione (sarebbe bastata quella giusta). Decidere di soprassedere sembra in apparenza una scelta figlia di equilibrio, saggezza e magnanimità, invece rivela un modo di pensare inquinato dal clima deteriorato in cui ormai viviamo e che, volente o nolente, ci condiziona.

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martedì 16 marzo 2010

Se un marziano atterra a centrocampo...

Peruzzo è l'arbitro che ha diretto Bologna - Sampdoria di domenica 17. Ha svolto un lavoro da 6.5, a mio parere, se non ci soffermiamo sull'episodio del gol del Bologna. E io di natura non mi ci soffermerei, perchè

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Quale crisi?

Il reddito di Silvio Berlusconi nella dichiarazione Irpef del 2009 è di 23.057.981 euro (ventitre milioni di euro, cioè 45 miliardi lire, e parliamo di quanto è stato dichiarato e, attenzione, del solo reddito annuo, non del patrimonio), circa otto milioni e mezzo in più rispetto all'anno precedente, quando era di 14.532.538.
Non è reato guadagnare palate di soldi. Nè navigare nell'oro o aumentare considerevolmente le proprie entrate in un periodo di crisi quando la maggioranza dei tuoi sudditi tirano la cinghia. Non è reato e non è inopportuno, nè criticabile.

E' invece inaccettabile e vergognoso che persone con la bocca piena di soldi non facciano niente per arginare la crisi economica, anzi la neghino per mesi e mesi e anzichè governare nell'interesse dei cittadini gozzoviglino e curino i loro interessi; organizzino festini e ostentino la loro ricchezza; utilizzino denaro pubblico per i loro fini privati (aerei di stato ecc.); facciano di tutto per perpetuare le disuguaglianze sociali; non sappiano spiegare l'origine delle proprie fortune e sfuggano alle legittime indagini della magistratura sfornando leggi su leggi pensate nel loro esclusivo interesse.

Sento dire: non è regime, altrimenti non potresti scrivere tutto questo. Balle. Si tratta di idioti che non sanno come nasce e come si impone un regime. Sono ciechi e sordi di fronte agli eventi, o perchè conviene loro o perchè sono idioti di natura. Sono persone che, anche se gli giri intorno per ore con un sacco in mano e un ghigno minaccioso sul muso, non si accorgono di essere in un sacco finchè il sacco non è stato chiuso.
Non è un regime compiuto, è vero, altrimenti io sarei ai ceppi. Ma chi la chiama democrazia non saprebbe distinguere un elefante da uno spillo. Sono quelli che dicono che dettare la linea al direttore del TG1 o tramare per chiudere Annozero non è penalmente rilevante e pensano con questo di averti chiuso la bocca. Costoro pensano che la Costituzione sia solo quella che i medici amano definire sana e robusta negli individui in forma: a che scopo perder tempo a discutere con simili cervelloni? Sarà l'inevitabile facciata nel muro che prenderanno, a svegliarli, non di certo i miei ragionamenti o l'evidenza dei fatti.

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domenica 14 marzo 2010

Secondo me risparmiano sullo psicologo

Aggiornato il 16 marzo 2010

C'e' gente in giro per internet che
magari nemmeno sapeva cos'era un pc dieci anni fa. Niente di male: io l'ho scoperto a inizio anni novanta, e ci ho messo pure un po'. Ma il punto non è sapere cosa è una cpu o

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Conflitto di che...?

"Ma la stai guardando la trasmissione? È una cosa oscena! Adesso bisogna concertare una vostra azione che sia di stimolo alla Rai per dire: adesso basta, chiudiamo tutto!". Il presidente chiude. Poi richiama: "Non si può vedere Di Pietro che fa quella faccia in televisione!"
(Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, chiama al telefono il commissario dell'Agcom, Autorità garante delle comunicazioni, Giancarlo Innocenzi, durante una puntata di Annozero di Santoro su Rai Due) Questo estratto di un’intercettazione appare oggi su Repubblica.

Eccolo qua il grande leader del partito dell’Amore, l’inarrivabile statista della Casa delle Libertà, il patriota emerito del Popolo del Fare, darci un grande esempio di come non si occupi di tv e men che meno di Rai, di come sia liberale e democratico, di come non esista il famoso conflitto di interessi. Benedette siano le intercettazioni (sino a quando gli intercettati non riusciranno a proibirle, ci stanno lavorando da mesi) quando scoperchiano simili inaccettabili aberrazioni.
Ecco il regime riportato su carta.

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venerdì 12 marzo 2010

Amari risvegli

Mentre i tribunali non fanno altro che respingere i ricorsi delle liste elettorali escluse (in un'Italia che al 75% adora il premier possibile che l'unica enclave rossa sia quella dei giudici?) e il governo approva la sua 37esima legge ad personam in 16 anni, saltano fuori alcune intercettazioni clamorose che, se confermate, provano definitivamente l'esistenza del famigerato conflitto di interessi (ce n'era bisogno?) e scrivono il regime in modo assai chiaro.
In nessun paese democratico un premier sarebbe rimasto in sella dopo un trentesimo degli scandali, dei rinvii a giudizio, dei processi, delle malefatte, delle bugie, degli errori, dei soprusi di cui si è macchiato Berlusconi. Difatti questa non è più una democrazia da tempo, solo gli idioti e i complici fanno finta di non capire.
La parola giustizialista è una parola cretina inventata e usata da cretini. Non si può essere giustizialisti. O si applica la legge, o non la si applica. Questa è una cricca che si fa beffe di regole e leggi, questi sono delinquenti, nel senso originario di persone che delinquono.
Invito i magistrati onesti, i poliziotti onesti, i cittadini onesti, a non mollare e a fare ogni giorno, nel loro piccolo, il proprio dovere.
Amari risvegli attendono chi oggi si fa beffe delle voci di protesta e dell'indignazione degli onesti.

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Va' dove ti porta il clito (Daniele Luttazzi, a S.M.L.)

Questa sera ero fra chi ha assistito a "Va' dove ti porta il clito", spettacolo di Daniele Luttazzi a Santa Margherita Ligure (bel posto, bella gente). Ho fatto un bel po' di km per esserci, avevo acquistato i biglietti cinque mesi fa. Giretto sul lungomare, aperitivo al Sun Flower, cena veloce al Caffè del Porto. Acquistata una maglietta di quelle un po' così in un negozietto del centro. Ricaricato cellulare con un cinquantone e sbrigate altre quisquilie ordinarie. Fidanzata al seguito, con cappellino di lana stile Edie Brickell e stivaloni da cavallerizza con tacchi che si sentivano fino a Recco. Luttazzi in forma spaziale come d'abitudine, un fiume in piena che si mangia le parole e fa star male dal ridere. Pensare che un talento così (ottimo scrittore, fulminante satirico e incredibile cantante e autore di musica) sia emarginato dalle tv pubbliche e private e fatichi anche a trovare date per il suo tour fa venire il vomito. Ma d'altra parte questo non è forse il paese che relega i suoi migliori giornalisti (due su tutti: Travaglio e M. Fini) nell'oblio o quasi? E non è il paese governato da una cricca di inquisiti, pregiudicati, corrotti e corruttori, antidemocratici e nemici della costituzione? E non è qui che il diritto è ormai una burla, il rispetto delle regole sovversivo e la legge non è più uguale per tutti? Quindi non vale meravigliarsi. Occorre solo resistere, resistere, resistere!

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sabato 6 marzo 2010

Un ridicolo, misero, significativo abuso di potere

Adesso, dopo il decreto legge varato nella notte che configura un vero e proprio abuso di potere avallato dal finto garante delle istituzioni, già convinto firmatario del lodo pateracchio Alfano, e che pone rimedio al pasticciaccio brutto delle liste laziali presentate fuori tempo massimo per via di un panino, vogliono farci credere che Napolitano ha agito saggiamente e in maniera equilibrata, che non si poteva tollerare che una parte politica non avesse liste a Roma, ecc. Tutte cazzate, ca va sans dire. Le regole ci sono e vanno rispettate. Una società senza regole è come una famiglia senza regole: va presto a puttane. Se non avessi rispettato io i termini, adesso sarei a terra. Gli stessi paraculi gonfi di soldi che adesso invocano la ragion di stato, minacciano azioni di forza e tirano per la giacchetta il malleabile capo dello stato, sono quelli che quando la lista della Mussolini dava fastidio esigevano rispetto della forma, firme regolari, rispetto dei termini e demonizzavano i cavilli. Gli stessi onorevoli cazzari che oggi affermano che non si possono tollerare attacchi a Napolitano, sono quelli che quando la Consulta tirò la catena condannando il lodo Alfano a un viaggio nelle fogne gridarono al complotto e accusarono il capo dello stato di aver permesso una simile ignominia e di essere al servizio di una parte. Avete capito che razza di voltagabbana dobbiamo sopportare ogni sera vomitarci cumuli di fandonie a tavola mentre ceniamo, nel teatrino bello del Minzolini Show?
Certo, è robetta questo abuso di potere, se pensiamo alle leggi ad personam (più di 40, delle quali 18 clamorose) o al fatto che una persona che, come si è accertato in tre gradi di giudizio (con contorno di una doppia confessione del corrotto), ha corrotto un teste, sia ancora alla guida del paese. E' robetta ma è indicativa del punto a cui siamo giunti: un partito che non riesce nemmeno a presentare in tempo le liste vuole governare il paese (cosa che del resto non sta facendo): curioso, vero? E noi dovremmo affidarci a gente che anche solo per poter continuare a far politica ha bisogno dell'inganno di un misero abuso di potere e di riscrivere le regole dopo averle violate? La fine sarà lenta, ma ineluttabile. La china su cui sono è in discesa: a loro sembra in salita perchè sono sempre girati indietro a farsi boccacce come scolari asini in gita scolastica e a guardarsi le chiappe dai tiri mancini.

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venerdì 5 marzo 2010

Non chiamatela democrazia, per favore

Dopo aver fatto decine di leggi ad personam (vale a dire nell'interesse esclusivo o prevalente del premier o di sue aziende o di suoi collaboratori o amici), dopo aver attaccato in modo violento avversari e istituzioni rei di non piegarsi ai voleri del sovrano, dopo essersi sottratti più volte all'applicazione delle leggi con l'errata convinzione che il consenso elettorale possa porre un uomo al di sopra di esse, adesso si pensa anche a modificare le regole in corsa solo perchè, per incapacità e arroganza, non si è riusciti a rispettarle. Si minacciano azioni di forza, si ricatta moralmente il capo dello Stato, si studia l'ennesima leggina porcata.
Questo sono cose che in una democrazia non avvengono.
Non volete chiamarlo regime? Chiamatelo martello, o pomodoro, o merda. Ma non usate la parola democrazia, non avrebbe senso, nella sostanza, e lo avrebbe poco nella forma.
Perchè, direte voi, la gente non si ribella? Perchè non va a stanarli direttamente là dove si nascondono, piegando a interessi personali il bene comune e gozzovigliano a spese della comunità? Perchè non scende in piazza, non si indigna, non li punisce col voto? Dove sono quelli che per un semplice avviso di garanzia tirarono le monetine a Craxi?
Il fatto è che le persone formano la loro opinione sulla base dei fatti di cui vengono a sapere e del modo in cui essi sono raccontati. E oggi l'informazione fa schifo ed è quasi totalmente asservita al potere: omette i fatti o li stravolge. La tivù, inoltre, ti rende idiota, con le sue balle e le sue tette. Ecco spiegato l'arcano: non sai quel che accade, non puoi fartene un'opinione corretta. Quindi pensi, parli, vivi, decidi e voti a cazzo. Ed ecco anche perchè è appena stata approvata, nel silenzio quasi totale, una legge che aggira l'art. 18 e che rende il lavoratore ancora più merce di quel che già è. Con un'informazione corretta, le strade sarebbero messe a ferro e fuoco. Invece stiamo guardando il grande bordello e la champions mentre i soliti noti ce lo mettono dove sappiamo.

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Colpevoli ma prescritti e in servizio

Genova - Nella caserma di Bolzaneto, durante il G8 dell'estate 2001, i no-global furono picchiati, umiliati, sottoposti a "trattamenti inumani e degradanti". Ci fu tortura, e gli imputati sono colpevoli. Generali della polizia penitenziaria, guardie carcerarie, ufficiali dell'Arma e militari, agenti e funzionari di polizia, persino quattro medici: questa sera la Corte d'appello del tribunale di Genova li ha condannati tutti e 44. A nove anni dai fatti la maggior parte dei reati è prescritta, ma i responsabili pagheranno comunque risarcendo le vittime delle violenze. E con loro metteranno mano al portafogli anche i ministeri di appartenenza (Giustizia, Interno, Difesa), che dovrebbero sborsare una cifra superiore ai dieci milioni di euro. (repubblica.it)

Che la maggior parte dei reati sia prescritta è uno schifo. Che in Italia non sia previsto il reato di tortura una vergogna. Che i colpevoli non vengano sospesi, per lo meno in attesa della sentenza definitiva, sarebbe una porcata.

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mercoledì 3 marzo 2010

La migliore maestra è sempre la Storia

Stasera non va in onda Ballarò, che guardo di rado: lo trovo troppo allineato, non è che basta essere migliori di Vespa per essere buoni giornalisti, bisogna anche, tanto per dire, fare

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martedì 2 marzo 2010

Ipocrisia made in Italy

Trovo l'esclusione di Morgan dal Festival di Sanremo ipocrita e assurda. Non entro nel merito, non mi interessa. Preciso di non essere un suo fan. Morgan viene escluso non perchè si droga (nel caso, rimarrebbero in pochi, sia a Sanremo che in Parlamento che ovunque) ma perchè a pochi giorni dal via afferma ai quattro venti di farlo a scopi antidepressivi: vi si legge un messaggio diseducativio e pericoloso. E' vero: ha detto una boiata e andava bacchettato, in un paese però in cui non si bacchetta nemmeno chi ruba o commette reati di inaudita gravità. Escluderlo è ipocrita: passa il messaggio che chi la consuma e non lo dice (e magari lo fa per noia e non perchè depresso) resta, chi incautamente ne parla paga. E' tutto così tremendamente italian style! La Clerici ammette di essere finita all'ospedale a causa della dieta eccessiva adottata allo scopo di mettersi in forma per la kermesse: messaggio diseducativo e pericoloso, l'anoressia è una piaga immensa. Ma lei sul palco c'è, l'ho vista un paio di sere e non posso essermi sbagliato: è bravina ma quelle gaffe sa farle solo lei...
Questo paese mi ha stufato, in ogni suo aspetto, dal più importante e grande, al più stupido e irrilevante. Mi ispira solo strazio e angoscia, senso d'impotenza ed inevitabile e giustificata rassegnazione: a tutti va bene tutto e ciascuno fa quel che vuole; il più forte gode e il più debole cade. E l'apatico tele-utonto italiota gode guardando il grande fratello mentre una cricca di volgarissimi ladri gli mangia soldi e futuro!

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