Sono stato scelto fra i 10 finalisti di un concorso di poesia e scrittura, non partecipo spesso a simili gare ma quando lo faccio vincere non mi farebbe schifo. Poi ha vinto una donna. D'altra parte è anche vero che non mi va tanto di prendere l'aereo, ma a Stoccolma per il Nobel un salto dopotutto lo farei. Mi accontento comunque della finale. Sono uno che si accontenta. Accontentarsi di quel che si ha è segno di saggezza, specie quando ormai non si può avere di più... Piuttosto questa notizia mi serve per far notare a quale infimo livello di qualità sia arrivato il servizio offerto da Poste Italiane: l'invito è stato spedito il 12 del mese da un ufficio che dista 5 km da casa mia, riguardava la cerimonia del 25, peccato io l'abbia ricevuto il 28. Aggiungete a questo il fatto che sono abbonato a un quotidiano e spesso ricevo tre copie insieme (quest'estate, per diverse settimane, 6 in un colpo). Che bel paese è l'Italia, quel che ti serve se hai voglia di vomitare. Cambierà mai? Uhm... qualcosa forse sì, ma sperare in rivolgimenti troppo grandi è utopia 100%, gli Italiani sono fatti in un certo modo.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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mercoledì 28 settembre 2011
Finalista pessimista
mercoledì 21 settembre 2011
L'uccello che girava le viti del mondo, Murakami Haruki
Murakami sa come raccontare una storia, lo abbiamo gia' detto varie volte. Sembra una banalità ma per uno scrittore è il talento più importante. Se si leggono più di 800 pagine senza la minima fatica forse il libro non è proprio disprezzabile... La storia narrata avvince e interessa sempre di più e sebbene sia infarcita di fantasia a piene mani non si ha mai l'impressione di leggere una storia impossibile, perchè i tratti fantastici e paradossali sono sempre inseriti nel reale e del reale fanno parte: non ci trasportano in un mondo fantastico e perciò irreale ma ci svelano gli aspetti paradossali, misteriosi e inspiegabili dei quali la nostra vita reale è intrisa. Ecco perchè si legge con interesse, perchè è come un sogno: fantastico ma fatto di pezzi reali, a comporre un puzzle che ci fa scoprire aspetti di noi che nemmeno sospettavamo e che ci rivela conflitti mai portati alla luce prima.
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Avevo la pasta sul fuoco in cucina, quando squillo’ il telefono. Alla radio davano la "Gazza ladra" di Rossini, il sottofondo musicale ideale per prepararsi un piatto di spaghetti, e io l’accompagnavo fischiando. Fui tentato di non rispondere, gli spaghetti erano quasi cotti, e Claudio Abbado stava giusto per portare l’orchestra filarmonica di Londra all’apice dell’intensita’ drammatica. Pazienza, mi rassegnai ad abbassare il fuoco, andai nel soggiorno e sollevai il ricevitore. Poteva anche essere un conoscente con qualche nuova proposta di lavoro.
(incipit)
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La vita è proprio strana, però. Se tre anni fa qualcuno mi avesse detto: "tu fra tre anni confezionerai parrucche con delle ragazze di campagna in un laboratorio tra i monti" penso che gli avrei fatto una bella risata in faccia. Chi si poteva immaginare una cosa del genere? Di conseguenza nessuno può dire cosa farò fra tre anni, giusto? Lei lo sa dove sarà e cosa farà fra tre anni? Sono sicura di no. Altro che tre anni, sono pronta a scommettere tutto il denaro che ho adesso qui che non sa nemmeno cosa farà fra un mese! (pag. 615)
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lunedì 12 settembre 2011
Il difetto sta nel manico
Acquisto una casa come prima casa, 4 vani più cantina, non Villa Certosa. Ho diritto a pagare un po' di tasse in meno, essendo prima casa, a patto che prenda residenza nel nuovo comune entro 18 mesi dall'atto. Ci sono i controlli, per evitare che uno acquisti 6 case in 6 comuni intestandole fittiziamente a 6 figli nessuno dei quali vi abita e non pagare così tutte le tasse né l'ICI. Il tizio di cui sopra difficilmente verrà beccato, scommettete che a me faranno sudare la residenza? Io ci abito da piu' di un mese, nei prossimi mesi verrano i vigili a controllare e, cito l'impiegata comunale, se i vigili diranno sì avrai la residenza. Insomma: mesi e mesi per avere una residenza e solo se i vigili diranno sì (ma io ci abito, quindi non vedo come possano dire di no). Vedremo. Me li vedo gia' i vigili passare quando sono al lavoro o allo stadio la domenica o quando sono in giro per affarucci vari (perchè se lavori 40-45 ore alla settimana e devi pure occuparti di un genitore non proprio ventenne, di affarucci vari ne hai un bel po') o quando sono a spasso. Uno che lavora in casa non c'è tanto spesso, specie se abita da solo. A volte capita che ci dormi e ci fai cena e colazione al massimo.
Voglio acquistare un'auto da poco, giusto per gli spostamenti brevi. Un amico mi vuol vendere la sua, 150.000 km, 22 anni di vita, 900 di cilindrata: un rottame, che però cammina. Se la acquisto dovrò pagare 760 euro/anno circa fra bollo, revisione, assicurazione: ok... Il mio amico chiede 800 euro per l'auto, mi pare equo. Ma attenzione: devo pagare 386 euro di passaggio. Non è assurdo?
Il nostro sistema fiscale è costruito su misura per far pagare di più a chi ha meno e di meno a chi ha di più e per creare problemi, controlli, noie etc. soprattutto a chi fa le cose per bene. Cambieranno mai le cose? Finchè saremo governati da nominati incompetenti e spesso con la fedina penale sporca e con frequentazioni pessime e conflitti di interesse vari, direi proprio di no. E sorvoliamo sui veri motivi per cui poi spesso sono stati nominati...
Ha detto ieri Travaglio, alla Versiliana di Marina di Pietrasanta (festa del secondo anno del Fatto Quotidiano), citando Santoro che lo aveva detto due ore prima: se abbiamo buoni politici o cattivi politici dipende da noi che li scegliamo, ma senza un'informazione libera e completa non possiamo scegliere buoni politici. Direi che abbiamo detto tutto.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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sabato 3 settembre 2011
Altro che Alice
Leggere aiuta a vivere, anche se in verità nessun romanzo potra' mai superare in fantasia quel che di recente sta accadendo nel mondo e, in particolare, in quel paese burletta che ormai è per tutti l'Italia. Un esempio su tutti? Un politico accusato di frodi fiscali milionarie (e di molti altri reati) che si fa paladino della crociata anti-evasione fiscale: Alice nel paese delle meraviglie era banale, dopotutto. Ma l'insulsa apatia dei miei connazionali è una patina liscia e impenetrabile sulla quale tutto scorre via senza lasciare traccia.
Leggiamo, dunque. Si tratta di un'attività che ho sempre praticato, dalla fine del liceo -passati due annetti, giusto quelli necessari a riacquistare il piacere della lettura che la scuola in genere ti estirpa (se l'hai) o non ti coltiva (se non l'hai)- sino a pochi anni fa e che da alcuni mesi ho ripreso a ritmi più decenti.
Come scrive Houellebecq, "vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi".
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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