Sono stato scelto fra i 10 finalisti di un concorso di poesia e scrittura, non partecipo spesso a simili gare ma quando lo faccio vincere non mi farebbe schifo. Poi ha vinto una donna. D'altra parte è anche vero che non mi va tanto di prendere l'aereo, ma a Stoccolma per il Nobel un salto dopotutto lo farei. Mi accontento comunque della finale. Sono uno che si accontenta. Accontentarsi di quel che si ha è segno di saggezza, specie quando ormai non si può avere di più... Piuttosto questa notizia mi serve per far notare a quale infimo livello di qualità sia arrivato il servizio offerto da Poste Italiane: l'invito è stato spedito il 12 del mese da un ufficio che dista 5 km da casa mia, riguardava la cerimonia del 25, peccato io l'abbia ricevuto il 28. Aggiungete a questo il fatto che sono abbonato a un quotidiano e spesso ricevo tre copie insieme (quest'estate, per diverse settimane, 6 in un colpo). Che bel paese è l'Italia, quel che ti serve se hai voglia di vomitare. Cambierà mai? Uhm... qualcosa forse sì, ma sperare in rivolgimenti troppo grandi è utopia 100%, gli Italiani sono fatti in un certo modo.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento