Guidare non e' un gioco: una banale imprudenza e la vita se ne va, la tua o quella di un tuo simile. Pochissimi automobilisti hanno compreso questo fatto. Se guidi un autobus hai una responsabilita' ancora maggiore, trasporti decine di persone e conduci un mezzo pesante. Ecco perche' invito gli autisti a non superare i limiti (es. il 50 sull'Aurelia) e a non guidare il bus con lo stesso stile di una motoretta: un ritardo sulla tabella di marcia si recupera, un morto no. Se poi foste meno bruschi nelle partenze e nelle frenate, anziani e bambini vi sarebbero grati. Se infine foste sempre cortesi, anche con i rompiscatole (e ce ne sono!) sarebbe una favola, non il mondo reale. So bene che il mestiere e' faticoso e ripetitivo, ma non puo' essere una scusa. Io non generalizzo: mi sono trovato male poche volte, ma quelle volte e' successo. Le mele marce sono sempre poche, si sa, ma infangano tutti quelli che si comportano con alto senso del dovere. D'altra parte non è bene chiudere gli occhi sulle cose che non vanno, anche se sporadiche. C'è un solo modo di fare un lavoro, farlo bene: se non ve la sentite, fate altro. Ci sono lavori infinitamente più massacranti (cavatore, minatore, catena di montaggio, raccoglitore di pomodori sfruttato e in nero, premier, etc.)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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domenica 30 ottobre 2011
Guidare non è un gioco
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