Ho gia' scritto su Houellebecq, dopo aver letto Piattaforma e Estensione del dominio della lotta (qui). Ora ho letto La ricerca della felicità (una raccolta disomogenea ma con schegge irrinunciabili) e ho riletto i primi due citati. Houellebecq è agonia allo stato puro, è un viaggio nella propria carne con il bisturi in mano, piacere e dolore allo stesso tempo, un viaggio infernale ma necessario, che ti apre la carne ma anche la mente. E' uno sguardo cinico e fisso sulla vita senza il velo che la copre e che ci salva. Deve essere letto. E' indubbiamente una mente interessante, legge la realtà come noi non riusciamo. Dopo averlo letto si perde la voglia di vivere? Non lo so, direi di no. Nel caso, non la si è mai avuta, si credeva solo di averla, quindi poco male: non si puo' perdere ciò che non si ha. Se gia' sapete di recitare ogni giorno su uno squallido palcoscenico, preparatevi ad assimilare gocce di lucida verità. Ve lo consiglio, lasciate stare i librettini idioti che escono oggidì, scritti da comici, giornalisti del potere o mezze calzette pompate da editori alla canna del gas. Houellebecq ci nutre, gli altri ci ingrassano. Se non vi piace Estensione del dominio, curatevi: non siete inguaribili, ne sono sicuro, perlomeno non tutti.
Mi sveglio e il mondo ricade su di me come un blocco; / il mondo confuso, omogeneo.
(M.H.)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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domenica 29 luglio 2012
Houellebecq, necessariamente
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