Uno come il bastardo svitato di Denver, che aveva un arsenale in casa e che ha ucciso dodici persone al cinema e ne ha ferito una sessantina sparando all'impazzata sulla folla che aspettava l'inizio del film, lo processiamo pure? Ok, giusto per sentire cosa ha da dire quella testa marcia e strafatta. Poi pero', per favore, polverizziamolo in fretta. Aveva accumulato una quantità pazzesca di armi e munizioni, tutti regolarmente acquistati: ok, ma non dovrebbe scattare un controllo appena uno compra armi su armi? In casa ha predisposto trappole definite "sofisticate". In pochi mesi ha acquistato fucili, mitra, pistole, kit da assalto e 6000 munizioni. Le autorità non si chiedono cosa diavolo se ne faccia di cosi' tante armi un giovane sia pure incensurato? Evidentemente no. In America puoi acquistare armi su armi ma cavolo, un controllo fallo se vedi che uno fa la collezione e ne acquista a manetta in poco tempo: magari, che so, progetta una strage... Buona notizia: in Colorado c'è la pena di morte, con buona pace dei nessuno tocchi Caino. Brutta notizia: teste marce in giro, sai quante ce ne sono ancora? Non rispondeva al saluto, dice un vicino: imperdonabile! Era gentile con i bimbi (?). Era un tipo timido e solitario. Si autodefiniva "tranquillo". Di tipi così, complessati al limite dell'autismo e tendenzialmente maleducati e paranoici, ce ne sono a decine in ogni città. Chi si comporta da bestia (mi scusino le bestie) deve essere eliminato, così la penso io. E senza troppi riguardi.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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sabato 21 luglio 2012
La bestia di Denver
Etichette:
società-attualità-costume
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