Ha ragione Massimo Fini: i berlusconiani ritengono che le accuse e le condanne che piovono sul loro mito siano frutto di teoremi e il fatto che il soggetto abbia una storia giudiziaria sterminata sarebbe la prova della persecuzione, nell'ambito del loro curioso modo di giudicare le cose del mondo. Peccato che un teorema vada comunque dimostrato, e a questo e' deputata la magistratura, le cui sentenze devono essere rispettate pena il caos; mentre un assioma, quale quello su cui si basano da decenni questi accaniti sostenitori dell'insostenibile, e' tale e basta, Berlusconi e' innocente, stop: mi sembra chiara l'assurdita' e la debolezza di una tale posizione. Secondo voi e' piu' probabile che un individuo accusato di decine di reati, coinvolto in decine di processi, riconosciuto colpevole diverse volte, vuoi in primo grado, vuoi in appello, vuoi definitivamente benche' (auto)prescritto, abbia commesso diversi reati o piuttosto che la magistratura di un intero paese, decine e decine di giudici di diversi tribunali, facciano tutti parte di questo fantomatico complotto? E, al di la' del calcolo probabilistico, una prova e' una prova, una contraddizione e' una contraddizione, una sentenza e' una sentenza, una testimonianza palesemente falsa e' una testimonianza palesemente falsa, e i vaneggiamenti di chi nega l'evidenza sono vaneggiamenti.
Come sostiene Bruno Tinti, lasciamo stare la galera, non perche' non sarebbe giusto che ci finisse, ma perche' in Italia non ci finisce nessuno a parte quei quattro poveracci beccati con un po' di erba o colpevoli (?) di essere "clandestini". Ma e' essenziale escludere da subito dalla gestione di qualsivoglia affare pubblico un soggetto sul cui capo pendono e gravano simili accuse, processi e condanne. Io ho il diritto di essere rappresentato da individui (eletti e non nominati) puliti al 100%, non da individui con piu' processi che capelli che pero' giurano di non aver fatto nulla negando prove in alcuni casi talmente palesi da risultare imbarazzanti. E invece, in questo paese di merda, un soggetto che ad oggi ha pure 12 anni di galera sul groppone, contando i vari gradi, e altri processi aperti o sul nascere, determina la vita mia e vostra, e viene ricevuto a corte.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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