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mercoledì 1 aprile 2015

La storia dei 32 scudetti bianconeri che poi sono 30 mi ha stancato

La storia dei 32 scudetti bianconeri che poi sono 30 mi ha stancato, sfibrato, un po' schifato. E' giusto che se un dirigente o più dirigenti della tua squadra truccano clamorosamente interi campionati (esistono prove certe, intercettazioni chiarissime, quasi commoventi per quanto sono chiare -all'epoca le ascoltai e lessi tutte, e le ricordo bene, cari Moggi Giraudo Mazzini De Santis Della Valle Lotito etc- e sentenze inequivocabili che la prescrizione non svuota di senso ma rende solo inapplicabili) vengano puniti coloro che non c'entrano nulla, cioè centinaia di migliaia di tifosi appassionati e innocenti, con l'applicazione di punti di penalità in classifica o con la revoca di una o più coppe o scudetti vinti? Forse no. Ma è giusto che se un decerebrato tira un oggetto al guardalinee la tua squadra debba perdere la partita a tavolino 3 a 0 e quindi alla fine a pagare siano i tifosi corretti come te? Parrebbe di no. La cosa più giusta sarebbe dare 10 anni effettivi di galera e il daspo a vita a chi compra le partite o va allo stadio per usare violenza ed evitare di punire chi non c'entra nulla. Ma non viviamo in un mondo giusto e, se esiste una regola, questa, non importa se stupida, deve essere applicata e rispettata, sino a quando non si riuscirà a farla cambiare. Ripeto: per quanto stupida sia, perché esisteva a bocce ferme, per tutti, e implicitamente da tutti accettata. La responsabilità oggettiva mi è sempre sembrata un'immensa vaccata: tu tiri una moneta in campo e io non posso andare allo stadio domenica prossima; sarebbe come impedire ai condomini di un palazzo di fare la spesa alla Conad per un mese per la semplice ragione che un cretino di quel palazzo è stato beccato con una scatoletta di tonno in tasca. Ma mi irrita parecchio chi contesta le regole quando se le vede applicare: troppo facile. Pertanto miei cari Elkann e soci o non riconoscete la giustizia sportiva italiana e allora gli scudetti sono 32, ok, ma voi vi iscrivete a un altro campionato (quello gallese va bene?) perché non si gioca in una competizione senza accettarne regole e sentenze magari sgradevoli ma pienamente legittime, è illogico e non dignitoso, oppure la finite con questa insopportabile lagna. So bene che Milan Fiorentina Lazio etc. sono state punite ben poco pur essendo notevolmente coinvolte in Calciopoli, e sospetto che forse la posizione dell'Inter potesse meritare qualche indagine in più, ma questo non toglie che la Juve c'era dentro sino al collo tanto che a proporre la B furono i suoi avvocati per evitare guai peggiori. Se io rubo 20 mele e mi beccano mentre un altro si sospetta ne abbia rubato 5 e la fa franca io comunque ho rubato 20 mele! Lottate per cambiare le regole stupide (in quanto Juve avete il potere per riuscirci agevolmente, direi) ma basta basta basta con questa farsa: se volete giocare in serie A gli scudetti sono 30, con buona pace degli incolpevoli tifosi cui hanno scippato un sogno (i dirigenti Juve lo hanno scippato, non altri). Prendetevela con quei dirigenti indegni e con chi ancora oggi li difende (spesso proprio voi e i vostri dirigenti attuali che prima presero le distanze dai figuri cui ora esprimono vicinanza). La vostra posizione sui 32 scudetti è infantile assurda e ridicola. Queste regole (che a me non piacciono) esistono da decenni. Sono state applicate moltissime volte, a molte società sportive. Di recente, a voi. Nessuno aveva mai stuprato in quel modo un campionato, prima. Perlomeno non in modo così sistematico, organizzato, continuativo, spudorato. Io, come tutti, sono stato preso in giro per anni: andavo allo stadio a vedere partite i cui arbitri erano stati designati da dirigenti di una squadra avversaria, e spesso erano stati da questi decisi anche gli ammoniti in modo da determinare comode squalifiche per le domeniche successive! E le successive moviole serali alla TV! Dai processi ci si difende nei processi, se si accetta di far parte di un sistema, e chi continua a partecipare alla serie A accetta di farne parte. Se invece non si accettano le sentenze allora ci si pone contro il sistema, al di fuori di esso, ma allora non ci si iscrive più al campionato e non si accettano scudetti da quella stessa autorità su cui si sputa veleno quando in forza di regole e processi gli scudetti te li toglie, in base a leggi magari discutibili (eccome) ma legittime e in vigore.

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