Questo fatto che al supermercato, alle casse, fanno storie se non hai la carta punti fisica ma hai la sua foto sullo smartphone deve finire perché è davvero assurda.
Il Conad sostiene che la tessera è personale e non cedibile e quindi devi averla fisicamente con te, ma che io sappia non fanno un controllo sull'identità del possessore... non mi hanno mai chiesto la patente o la carta d'identità alla cassa, cosicché se io posso presentarmi con quella di mia moglie o con una tessera raccattata per strada non vedo perché non posso presentarmi con la foto fatta da me della mia tessera... non penso che alle cassiere possa scocciare di passare il lettore di codice a barre su una foto che, del resto, generalmente viene acquisita bene anche senza app, come conferma la mia esperienza personale alle casse fai da te dell'Esselunga.
All'Esselunga dicono che non vogliono la foto ma devi scaricare la app... io mi chiedo dove stia la differenza. Mi hanno detto: perché così sei registrato.... ma se non mi chiedi chi sono non potrei avere la tessera di un altro in ogni caso? e poi perché alle casse fai da te io con la foto passo e il lettore di codice a barre me la prende e alle casse invece, con la cassiera o il cassiere, dovrei scaricare una app?
Tutti questi esercizi commerciali grandi e piccoli che rilasciano tessere fedeltà per la raccolta punti o che permettono, come nel caso dell' Esselunga per esempio, di ottenere sconti sui prodotti che compri in quel momento se solo ce l'hai, devono capire che non è più l'epoca di rilasciare per ogni cosa una tessera perché le persone non possono girare con un portafoglio con 72 tessere. Quindi o accettano le foto delle stesse tramite smartphone senza dover scaricare inutili app che appesantiscono il telefono e che chissà se poi funzionano bene o non creano anche problemi, oppure quando io mi registro mi danno un codice che io dovrò poi dire quando mi presento e, se vogliono essere sicuri che sia io, controlleranno che il nome che a loro risulta associato a quel codice sia quello della patente che io esibisco, tanto quella ce l'ho sempre dietro. Ripeto: non si può girare con 100 tessere, da quelle per la spesa a quella per il solarium, la videoteca, il pizzicagnolo, la libreria etc. Per non parlare di bancomat, carta di credito, documento di identità, codice fiscale, etc. Soprattutto gli uomini ma anche le donne che, anche se hanno una borsa capiente, magari ci vogliono tenere altro... E' proprio una questione metodologica sbagliata e non si tratta qui di impedire agli esercizi commerciali e ai grandi supermercati di raccogliere i nostri dati e di giocarci perché già lo fanno: tu sei già iscritto nell momento in cui hai una tessera, quindi è proprio un metodo sbagliato che va corretto ma, come spesso accade in Italia, i metodi sbagliati spesso si portano avanti per decenni fino a quando non viene un'idea a uno per puro caso o magari per un altro scopo.
Stessa cosa si potrebbe dire per i documenti d'identità, il codice fiscale e la patente... a ogni cittadino al momento della nascita dovrebbe essere rilasciato un solo codice... quando si viene fermati per i più svariati motivi o si deve svolgere una pratica presso un ufficio pubblico basterebbe dire quel codice, magari stampato su un unico documento d'identità facilmente portabile e che non si scolora dopo pochi mesi come accade -mi dicono- alla patente, e in base a quel codice in qualunque ufficio dello Stato o un poliziotto che ti ferma per strada sarebbe in grado di raggiungere telematicamente una tua scheda in cui c'è scritto tutto di te: nome, cognome, residenza, nazionalità, se hai la patente, se hai pagato il bollo, l'assicurazione, se sei un delinquente.
Sarebbe troppo logico, lo so. Invece in ogni ufficio in cui ti presenti ogni volta che devi compilare un modulo devi sempre scrivere la solita litania di nome cognome residenza codice fiscale e dichiarazioni varie ...quando dovrebbero essere invece loro, i funzionari, comunicando fra i vari uffici, a sapere tutto di te in un secondo non appena ti presenti.
Infine aggiungiamoci pure il fatto che le app indicate generalmente funzionano male. Risultano perlopiù inutili quando non dannose.
Semplicità: regola aurea spesso ignorata. Non parliamo poi della modifica del valore dei punti in casa Esselunga: una cosa meschina. Una cosa così non la decidi, meglio abolire del tutto la tessera allora.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
lunedì 27 novembre 2017
La follia delle tessere
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