Tu hai il tuo bel curriculum su LinkedIn: un curriculum normale, curato ma piuttosto base, certamente non al livello di quei curricula del tipo terza media, patente B, automunito, hobby: sport e cinema, esperienze di lavoro cameriere d'estate e dog-sitter... Ma, comunque, un curriculum del tutto normale e poco appariscente, con alcune esperienze di lavoro per nulla sorprendenti e vanamente impreziosito da un percorso universitario articolato e ricco di esami (ben riusciti) ma non completo e quindi inutile, perché poi alla fine quando si va a trasformare i discorsi in numeri quello che conta è se l'hai terminato o no, questo benedetto percorso, specialmente oggi che esiste la laurea breve che non si fa mancare più nessuno, e contano di più 15 esami con media voto bassa e laurea in saccoccia, sia pur triennale, che 21 esami con media altissima e laurea pesante vecchio stile mai vista se non in cartolina.
E poi ti imbatti nel peggior curriculum che tu possa incontrare... No, non sto parlando del CV di un Einstein, di uno Steve Jobs o di un manager di grande multinazionale dallo stipendio annuo superiore al PIL di molte nazioni del terzo mondo, ma del CV mostruoso di una persona che peraltro conosci bene e che vive nel tuo stesso quadrante territoriale, anche se, per via della sua indole e, come dire, come causa ed effetto allo stesso tempo del suo curriculum, è spesso in giro per il mondo, e non è un modo di dire...
Dicevo... ti capita la cosa peggiore perché fino a che ti imbatti nel curriculum del più grande manager di multinazionale di sempre o del genio del secolo puoi sempre restarne ammirato da un punto di vista lavorativo e professionale ma nello stesso modo in cui si è ammirati di fronte alle doti da arrampicamuri di uno Spiderman o a quelle di Superman più veloce della luce: non puoi competere, puoi solo raccogliere la mascella nel frattempo precipitata rasoterra, ma sapevi già fin dall'inizio che non ci sarebbe stata gara.
Si tratta, insomma, di un curriculum mostruoso e disumano ma non di un mito inarrivabile o di un personaggio di fantasia; si tratta del lenzuolo professionale di una persona reale e a te vicina, che ti saluta pure quando ti incontra, in genere... e che ti invita pure a casa sua. Non ho parlato, si badi, di un essere umano ma solo di un essere reale, quindi esistente perché, come ho già avuto modo di sottolineare in diversi miei scritti nel corso del tempo, quando si parla di lei ci si deve rassegnare al fatto che si sta parlando di una donna di natura semidivina, non saprei come altro definirla dovendo necessariamente porre uno stacco netto tra lei e buona parte delle altre donne e fra lei e la grandissima parte degli altri uomini. E' una forma di vita basata sul carbonio e su qualcos'altro di ignoto, riceve la spinta da inesauribili batterie di concezione extraterrestre, ha capacità organizzative e di calcolo pari a quelle di un super elaboratore a diecimila processori. Potremmo ipotizzare per lei financo origini aliene; di sicuro ha un ceppo di DNA diverso da quello della stragrande maggioranza dei comuni mortali e il perché lo trovate appunto nei post in cui ho abbondantemente cantato lei, le sue gesta, le sue immense capacità professionali e familiari e, in uno dei più recenti, anche la sua immaginifica dimora posta alle porte dell'Eden, là dove il cielo cede con grazia il passo all'infinito.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
Nessun commento:
Posta un commento