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martedì 4 settembre 2018

L'auto ed io

Per molti l'automobile è qualcosa di più di un auto.
Intendiamoci: io ci parlo, con l'auto dico, e siccome cambio macchina ogni 15 anni di media (adesso ho la stessa da più di 20 anni) ci instauro un rapporto che va ben al di là di quello freddo, impersonale e tecnico che dovrebbe esserci tra un essere fatto di carne e ossa e basato sul carbonio (e sull'alcol) e un oggetto di plastica e ferro che si ciba di carburante estratto dalla viscere della Terra. Fra di noi insomma, tra me e la mia auto, c'è di più, ben di più che fra me e il frullatore. L'auto ti accompagna per anni e anni, e ha in custodia la tua vita. E' una specie di seconda casa. E' una sorta di corazza. C'e' chi ci mangia (io no, e semmai con cautele assurde), chi ci dorme (capitato), chi ci legge (hai voglia!), chi si riproduce, financo. Chi la usa come furgone, chi come immodezzaio, chi come pied-à-terre.
Ma a tutto c'e' un limite.

C'è chi si identifica totalmente con l'auto. Chi la vuole potentissima, fighissima, costosissima. Grande, maestosa, oppure sportivissima. Chi in accessori e tuning spende migliaia di euro. Chi la porta a lavare due volte a settimana. Chi per un cambio gomme ci butta su mille euro. Chi la considera un'estensione della propria (disturbata) personalità, o un simbolo fallico (ce l'ho più lunga). Chi in casa sporca e devasta ma l'auto è come un santuario. Io, che pure ci parlo (il mio psichiatra prenda nota), non arrivo a queste vette di demenza. Una precisazione per lo specialista che mi ha in carico e che segue assiduamente i miei post: ci parlo spesso ma molte volte comunichiamo senza parlare, io e l'auto; insomma: ci capiamo al volo: è più grave?
Per me l'auto deve essere affidabile e sicura: sono le due specifiche essenziali. Vabbè, aggiungiamone una: non rossa e blu. Poi, se è carina, non guasta. Se non minaccia di aprirsi in due dalle vibrazioni appena fai i settanta, ancora meglio. Ma è tutto.
Per me l'auto non esprime la mia potenza sessuale (sulla quale non dico nulla perchè non mi piace gloriarmi, e poi c'e' sempre il doc che mi legge), né mi rappresenta più di tanto. E' un mezzo per spostarsi in sicurezza da un punto A a un punto B, e sottolineo in sicurezza. Avrete quindi già capito che la mia guida non è sciatta né banale, so sempre che quando si guida è come se si girasse con una pistola col cane alzato (bau).
Era solo per dirvi che forse dallo psichiatra dovreste andarci pure voi. Se volete vi do il numero del mio, è molto bravo. Con me ha fallito, ok, ma ho detto che è bravo, non che fa miracoli.
Ciao doc, ci vediamo domani alle 16.


autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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