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lunedì 7 aprile 2025

Marchiati a fuoco


22 match, 2 vittorie.
Dopo anni e anni (non è per dire, sono anni e anni) di fantasmi in campo, buffoni, incapaci o delinquenti dietro la scrivania. Di giornalisti nemici o venduti, di arbitri indecenti, di istituzioni cittadine nemiche, di imprenditori locali ignavi e senza pudore, di direttori sportivi pazzoidi, di giocatori mercenari, di avventurieri venuti qui a prenderci in giro.
Reazioni: anni fa uno schiaffetto; fischi sempre al 90’, in partita la Gradinata a sostenervi sempre senza se e senza ma. Pochi giorni fa due sas -setti contro il pullman da parte di qualche facinoroso imbecille (poco doriano).
Quindi città ideale: clima buono, atmosfera rilassata, amore incondizionato, tifoseria pazzesca, poche pressioni.

Ma:

Sanno che sono senza scuse, sanno che sono senza vergogna, sanno che hanno torto marcio e che stanno per consacrare la loro faccia all’impresa più schifosa di sempre.

Sarete ricordati come quelli che hanno mandato in C la Sampdoria, una società nata nel 1946, vincitrice di 7 trofei maggiori, 11 minori, e altre 6 volte finalista di coppe italiane/europee, protagonista di tanti e tanti anni di A onorevole, di un quarto posto clamoroso nei ‘60, di un decennio splendido culminato con lo scudetto vinto contro tutti e contro squadre imbottite dei migliori giocatori mondiali dell’epoca e con una Coppa dalle Grandi Orecchie scippata a pochi minuti dalla fine dei supplementari e vissuta come una favola fino alla serata di Wembley. Un club che si è costruito un nome in Italia e nel mondo; conosciutissimo e ammirato in Europa per il suo bel gioco degli ‘80 e dei ‘90, per le vittorie, la sportività, la simpatia, i colori. Una squadra che ha dato lustro a Genova, a secco di vittorie in campo calcistico da un secolo, e all’Italia. Di fatto, uno dei più importanti 7 club del campionato italiano, che è uno dei 3-4 tornei più importanti al mondo. Un club che ha visto tra le sue fila campioni di valore incredibile e un Presidente unico nella storia dello sport italiano. Una tifoseria se non unica assolutamente rara; corretta, paziente, innamorata, fantasiosa, colorata, gioiosa. 
Sanno che stanno per passare alla storia per aver fatto schifo non tanto come calciatori quanto come uomini. 
Hanno vergogna a farsi vedere e fanno bene. Incapaci di fare gruppo, di sacrificarsi, di applicarsi, di lottare, di metterci palle, cuore e grinta, di ripagare questo amore che abbiamo sempre dato. Ma capaci di incassare i quattrini (tanti) a fine mese. Incapaci di rappresentare una città come Genova, di vestire una maglia di questo livello.
Il punto è che le capacità tecniche per restare in B le hanno, mancano altre qualità; questo rende la cosa più grave.
Quindi, senza che nulla sia accaduto, loro “sanno” tutto questo e oggi nemmeno tornano a Genova.
Bene.
Buon ritiro….
(Ps: e se per caso vi salvaste, spero eviterete di partecipare ai nostri festeggiamenti).
——-
#AmoreEterno #QuattroColori #NoiCiSiamoECiSaremoVoiChiSiete? 

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