Chi ha mai detto che sarebbe stato sufficiente che un premier arrogante, bugiardo, inaffidabile sulla scena internazionale, politicamente inefficace, nei guai (grossi) con la giustizia e che per anni ha occupato la poltrona con il chiodo fisso di tutelare sé e i suoi interessi (leggi ad personam, prescrizioni, conflitti di interessi enormi), senza fare null'altro di menzionabile, se ne andasse, per fare dell'Italia, improvvisamente, un paese civile, credibile e con i conti a posto? Nessuno. Il berlusconismo ci ha infettato gravemente, e non è che prima fossimo poi questi fenomeni, a dirla tutta. Inoltre l'enorme conflitto di interessi esiste ancora e c'è un uomo che appena scatta la campagna elettorale può ancora usare come megafoni dalle tre alle cinque tivu' per tacer del resto. Semplicemente, adesso abbiamo un governo di banchieri e professori (ahinoi) che qualche competenza l'hanno (non facevano calendari o non erano dipendenti del premier, insomma), che non annovera rinviati a giudizio tra le sue fila, che non ha come obiettivo quello di creare leggine ad hoc per salvare il culo a questo e a quello, che sa come comportarsi e che rispetta le istituzioni. E' pochissimo, ma sembra tantissimo, dato che ne veniamo da un mini ventennio di maialate. Sarebbe la conditio sine qua non, ci sembra un miracolo.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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1 commento:
il problema grosso e' che ora monti puo' fare quasi qualsiasi cosa (conflitti di interesse di alcuni ministri o sottosegretari, ici su prima casa, etc) e qualsiasi vaccata (tipo quella di presentare la manovra da vespa) perche' tanto dopo berlusconi ogni cosa e' un miglioramento, ciao giallo
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