Il 25 aprile è una delle feste più belle, infatti il governo dei buffoni e dei pregiudicati pochi mesi fa aveva pensato di
eliminarla. Ricorda e festeggia la fine dell'occupazione nazifascista dell'Italia, la fine di venti anni di dittatura e di cinque di guerra, una dittatura schifosa e..., bè, la parola guerra basta e avanza. Celebra il calcio in culo con cui ci siamo infine liberati dei luridi maiali che avevano via via soppresso le libertà fondamentali, che avevano ammorbato l'aria con i loro vergognosi ideali, che ci avevavo infilato nel vortice di un'allenza suicida e insensata con il mostro coi baffetti, che hanno mandato a morire migliaia di ebrei e antifascisti, che hanno sporcato per decenni, coi loro stivali imbrattati di fango, questo nostro bellissimo Stivale. Quindi ogni anno è bello festeggiare. Purtroppo non abbiamo fatto piazza pulita, molti l'hanno scampata, altri si sono riciclati, moltissimi sono nati dopo e hanno oggi la testa inzuppata di certe nostalgiche minchiate: è la vita. Pochi mesi fa ci siamo liberati di nuovo di un cappio, certo diverso, ma molto opprimente. Tuttavia la strada da fare è ancora lunghissima. E, ribadiamolo, rispetto e pietà per tutti i morti, ma i morti non sono tutti uguali: chi lottava per la libertà non era uguale a chi lottava al fianco di Hitler.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)
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