Questa mattina aprendo l'ombrello ho notato un ragno.
Io odio visceralmente i ragni, ma sono politically correct: se posso non li ammazzo, li accompagno alla porta. Se invece cominciano ad agitarsi, a scappare, etc, non mi lasciano grandi scelte. Il ragno di stamane, brutto più che no, e che ho ribattezzato Fausto, era stupito: dopo due mesi di pace forse si era convinto di non dover temere più nulla. In ogni caso è stato ragionevole: è gennaio, piove, ha abbozzato. Fausto ha tolto le tende, anzi: la tela. L'ho sbattuto sul marciapiede, andrà in cerca dell'ombrello di uno ai domiciliari, ha detto (non dovrebbe aver problemi). Era un ragno vecchio, sa come gira il mondo. Non gli è saltata la mosca al naso, anche perché, nel caso, avrebbe risolto per il pranzo. Quando un ragno non fa storie il mondo ti pare più bello. Comunque mi fanno irrimediabilmente schifo; ma non è che non ci parlo, con chi mi fa schifo (siete sollevati, lo so).
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca
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