Nei primi anni di apprendimento (asilo, elementari) anziché l'ora di religione (che è un assurdo logico in un paese democratico, civile e laico:
chi vuole educare ai principi cattolici suo figlio può benissimo farlo al di fuori di una struttura pubblica e senza gravare sul bilancio pubblico)
sarebbe molto più produttivo prevedere, nella misura di 2-5 ore settimanali, a crescere con l'età, i corsi di LINGUA INGLESE, IGIENE PERSONALE E LAVORI DOMESTICI, EDUCAZIONE STRADALE, EDUCAZIONE CIVICA. Tutte materie essenziali la padronanza delle quali farà di ciascun bambino e bambina una persona indipendente, responsabile e civile, oltre che in grado di competere con i pari età degli altri paesi europei, in particolare nordici. Tutti, infatti, presto o tardi, avremo bisogno dell'inglese e di saper badare a noi stessi, oltre che di conoscere le minime regole del vivere in società comportandoci come persone degne di questo nome e non come bestie immonde.
So bene che in un paese retrogrado, reazionario, paludato e sotto il giogo di Santa Romana Chiesa simili richieste suonano utopiche come quella di pari diritti per gli uomini di colore nell'America della schiavitù: siamo governati da persone di qualità non pervenuta e in buona parte ce li meritiamo perché ci rispecchiano.
Tuttavia io lo dico, perché prevedere l'insegnamento di religione anche in quei gradi di istruzione in cui ai miei tempi non era previsto nulla di tutto ciò è un passo del gambero che non ha senso: la Chiesa cattolica è quella che ancora pochi decenni fa non sapeva se alla donna potesse essere riconosciuta o no un'anima, è quella che copre, minimizza e insabbia i numerosi casi di pedofilia che si verificano al suo interno, è che quella che ha intriso di sangue secoli e secoli di storia, è quella che ha perseguitato e bruciato chi osava opporre le verità della scienza e del libero pensiero agli stupidi dogmi di cui è imbevuta, è quella che predica valori spirituali e povertà e poi vive nell'oro più pacchiano e nel lusso più vergognoso, è quella che si è inventata un Dio che va ben oltre le probabili e sagge parole del personaggio storico Gesù e in suo nome ha stabilito regole inumane partorite da menti umane complessate e contorte desiderose di controllare le masse per i propri biechi interessi, è quella che combatte con tutte le sue forze a favore della famiglia "tradizionale" (marito, moglie, amante, divorzi, secondi matrimoni) e per negare a chi eterosessuale non è o non intende sposarsi all'altare gli stessi diritti civili che per natura appartengono a tutti, compreso quello di poter adottare uno delle migliaia di bambini soli e infelici del mondo, e che un paese di cacca come il nostro si ostina a non riconoscere a tutti. Perché sappiatelo, cari omofobi, cattolici, razzisti e retrogradi disturbati del 2016, a voi non è richiesto se concedere o no questi diritti, perché questi diritti esistono da sempre: voi li state semplicemente negando, in un particolare momento storico e in una particolare area geografica, commettendo con ciò un abominio: non si chiede a voi, menti illuminate da una lampadina da 2 volt, di concedere un diritto, ma di rimuovere gli ostacoli (che voi avete messo o avete rinforzato) alla libera fruizione dello stesso, che non deve essere "concesso", ma solo "non ostacolato" in maniera inumana. Family Day un paio di sapete bene cosa.
E' inutile far finta che non sia così. Chi insegna religione nelle scuole è prescelto dalla Chiesa e formato allo scopo. Non mi importa che ai bambini piccoli siano impartite elementari nozioni di amore e fratellanza: lo si potrebbe fare lo stesso, a casa e a scuola, senza prevedere l'ora di religione: le valide maestre del servizio pubblico non sono in grado di educare ai sani principi le nostre creature? Ci vuole un inviato del Vaticano? Piccoli o no, fin dall'inizio la strada è comunque quella, sebbene solo accennata all'inizio, ed è una strada sbagliatissima.
Tutte le religioni sono per me, è noto, malattie. Difficilmente curabili e pericolose. Parlo sulla base di secoli di storia, di migliaia di esempi ed esperienze, della mia vita.
Non c'è bisogno di credere in un Dio che discrimina gli omosessuali o i conviventi e che appoggia i vergognosi obiettori-medici pagati dallo Stato che si rifiutano di applicare le leggi per essere persone di specchiata moralità; non c'è bisogno della religione, basta l'etica, che è ben altra cosa, ben più importante per poterci chiamare esseri umani.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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