Vietare la manifestazione del No a Firenze durante la Leopolda è stato un errore del prefetto, oltre che una grave ferita alla democrazia. La scusa della presenza di troppi Vip non regge, anche perché poi come prevedibile la manifestazione c'e' stata lo stesso. Nelle dittature si vietano le manifestazioni, nelle democrazie si autorizzano, disciplinandole, specialmente quelle previste dal 25/10. E si mettono in galera i manifestanti che eccedono e i poliziotti che abusano (es. G8). Nardella che parla di città sfasciata fa tenerezza, dato che di danni non se ne son visti granché. Che poi nessuno dica che la manifestazione era del tutto pacifica e che gli scontri si sono avuti tra la polizia e una trentina i figuri vestiti di nero e col casco che sono arrivati, si sono mescolati alla folla, hanno attaccato e se ne sono andati senza che le forze di polizia siano riuscite a fermarli (forse solo uno) è un altro chiaro segno dell'asservimento dei media al regime renziano. Un bell'autogol per il Si, vietare il legittimo dissenso di terremotati, fan della Costituzione, etc.
Quanto a quel che ha detto Renzi dal palco, fa specie che non si renda conto di essere patetico: ormai c'e' solo la propaganda, se mai altro c'e' stato. Il potere per il potere, nient'altro. Gli attacchi a Travaglio sono stati ridicoli, le balle sulla riforma copiose, i siparietti da latte alle ginocchia cospicui. Fatti: zero, verità: tracce. Su Cuperlo taccio, il suo comportamento è già abbastanza squalificante di per sé. Sul documento che lo avrebbe convinto a votar Si, rido.
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