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venerdì 20 gennaio 2017

Neve, valanghe, hotel di Rigopiano

Quando dico che la macchina dei soccorsi ha funzionato in maniera pessima mi riferisco ai soccorsi dopo la valanga e a come è stata sottovalutala la previsione e la situazione meteo nei giorni scorsi in Abruzzo. La neve non cade a blocchi di 4 metri, se è arrivata a 4 metri è perchè è mancato l'intervento che deve esserci in questi casi. Se le turbine sono poche, se i fondi non ci sono, i mezzi sono inadeguati, se si perdono due ore prima di prendere sul serio l'allarme dall'hotel, ecc., cosa si deve dire? Se i comuni si contendono i pochi mezzi spazzaneve? Se nessuno più pulisce le strade provinciali? Che la macchina dei soccorsi e quella della prevenzione e della cura del territorio funzionano bene? E se da giorni decine di migliaia di famiglie sono senza luce, dobbiamo dire che la rete elettrica è adeguata e ben manutenuta? Per non dire poi degli hotel costruiti allo sbocco di una valle, là dove passano le valanghe (che passano sempre lungo le stesse direttrici, magari a distanza di decenni, ma sempre lì).

Questo non c'entra niente con chi sta scavando nella neve e sta sputando sangue per salvare vite umane, e mi dispiace per chi non lo capisce. Si tratta di vigili del fuoco e volontari che sono encomiabili e che o lo fanno gratis o per stipendi da fame. Ma del resto anche gli insegnanti svolgono una funzione basilare e sono pagati poco, e anche un poliziotto o un carabiniere rischiano la vita per quattro spiccioli, e non hanno nemmeno la benzina per le volanti, spesso. Questo per dire che la retorica dei soccorritori, come quella degli angeli del fango, viene usata sempre quando c'e' un nubifragio, un terremoto, una sciagura solo per distogliere l'attenzione dalle mancanze e dai gravi errori di quarant'anni di politica criminale. Chi rischia la propria vita per salvare quella degli altri è ammirevole, ma detto questo è bene concentrarsi su quello che non va. Dire che è il loro lavoro o il dovere di ogni essere umano non vuol dire svalutare quel che fanno, significa non cadere nella retorica che copre le vergogne.

E, allo stesso modo, è stupido sostenere che parlare adesso delle inefficienze è sciacallaggio o una cosa inopportuna. Questa scusa è già stata usata troppe volte; dopo, passata l'emergenza, tutto continua come prima, quindi è bene parlarne ora, e parlarne non vuol dire ostacolare i soccorsi (e come?), vuol dire non voler più farsi prendere per il bavero da una politica cher sempre promette e mai fa.

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Province senza soldi, strade che nessuno pulisce, burocrazia lentissima, riforme di merd@. Soccorsi a Rigopiano penosi.

E potrei continuare... I 28 milioni degli sms fermi. I 20 miliardi regalati alle banche del Pd. Le nuove case aquilane che dopo pochi anni si afflosciano. Le gare e gli appalti truccati. Le scuole e le case fatte con la sabbia. Le promesse referendarie. Etc etc. La cura del territorio, la manutenzione delle strade stanno a zero da anni. Soldi zero. Uomini sempre meno. Mezzi pochi e vecchi. Infrastrutture cadenti. Incuria. Ruberie. Mancanza di visione politica di lungo periodo.



autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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