lunedì 2 settembre 2019
Il senso di una cosa
Ha senso provarci? Assolutamente sì. Non cambio idea per qualche difficoltà o un probabile flop.
Ha senso insistere? Forse. D’altra parte il premio non è irrilevante, tutt’altro.
Ma ha senso continuare su questo binario?
Se pensi alla vita, alla sua fragilità, alle malattie, alla morte: no, su questo binario no. Sarebbe offendere le cose che contano (fra le quali vi è anche quel “premio”) e attirarsi la malvagità di quelle che possono ucciderti.
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Sto parlando di un mio vecchio pallino, cioè provare a costruire un rapporto di amicizia, in generale, fra due persone, anzi qualcosa di più di un'amicizia, non perché io intenda amore (che è comunque da dimostrare che valga di più dell'amicizia) o sesso (che è una cosa di importanza limitata e comunque non legata necessariamente e solamente all'universo amore), ma perché oggi il termine amico è inflazionato: esci per una birretta e sei "amico". Non è così, semmai l'uscita è conseguenza di un rapporto, mai causa. Fate bene il conto di quanti amici avete, ma pensate bene a cosa vuol dire amico. Se superate i cinque, siete un caso raro. Come tutte le costruzioni ("la costruzione di un amore"), si tratta di un progetto che richiede pazienza e tempo, oltre alla volontà ferrea di provarci da parte di tutti i soggetti coinvolti, e l'esito è incerto, il successo improbabile. Perché alla fine, se è vero che siamo animali sociali, è anche vero che in noi imperano individualismo ed egoismo. L'altro da noi è altro.
Ma sono idee mie, io sono strano, le mie idee sono strane, non datemi retta, non ne vale la pena. E poi è probabile che io sia anche concausa dei miei fallimenti
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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