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giovedì 23 luglio 2009

Berlusconeide

Ancora con questa storia? Eh sì...
Siamo ancora costretti a parlare di Berlusconi e delle note e tristi vicende che lo riguardano... Lo so, la politica dovrebbe occuparsi di ben altro: disoccupazione, crisi economica, evasione fiscale, disuguaglianze sociali, corruzione, emergenza influenza A, difesa dell'ambiente, ricerca di fonti di energia alternative e rinnovabili, ecc, ma così vanno le cose in Italia. D'altra parte noi consideriamo in malafede chi banalizza tutta questa odissea artatamente riducendola a livello di puro gossip al solo scopo di difendere il premier o il politico di turno contro l'evidenza dei fatti: si tratta invece di indubitabili scandali politici, e anche piuttosto gravi nonché ripetuti, e se su questo blog ne continuiamo a parlare e se questo post è così lungo è solo perché nel nostro paese nessuno si sente in dovere di farsi da parte, a differenza di quanto accade in tutti gli altri paesi più o meno formalmente democratici e civili, in cui tutta questa montagna di porcherie, di menzogne, di guai giudiziari, di risposte non date o di spiegazioni fasulle modificate di giorno in giorno avrebbe già indotto da tempo i responsabili a prendere atto della situazione e a rassegnare dimissioni tanto inevitabili quanto urgenti. Solo che, qui da noi, in questo angolo di mondo che riluce del luminoso squallore e della luccicante decadenza tipica di un basso impero, l'ovvio diventa impossibile e l'incredibile si fa realtà e dunque accade che un politico ormai senza credibilità e la sua cricca di accoliti riescano a resistere a scandali di ogni tipo sfruttando i limiti e i difetti di fabbricazione di una democrazia che, piegata fino quasi al punto di rottura e portata agli estremi della sua credibilità, ci sta conducendo dritti dritti, sia pure democraticamente, verso una forma di governo che non sarà regime ma di certo è ben lontano dall'essere una democrazia rappresentativa, e tutto questo con la tacita approvazione di chi dovrebbe vigilare super partes e custodire i nostri più sacri valori, pur nella limitatezza dei poteri conferitigli da una Costituzione ridotta sempre più a brandelli.

Facci e le notizie che non interessano quasi a nessuno
Oggi ho letto l'ennesima disperata e quasi commovente difesa di Berlusconi sul "Giornale" da parte dell'ennesimo giornalista che evidentemente pensa che fare giornalismo sia cercare di difendere ad ogni costo una parte, anche se ciò vuol dire fare a pugni col verosimile, col probabile e con l'evidente, piuttosto che cercare di far emergere la verità, anche se scomoda per una parte. Sarebbe facile liquidare l'intera vicenda ricordando semplicemente che il "Giornale" è di proprietà di Paolo Berlusconi e dunque l'opinione di chi vi scrive, sia pur interessante, ha in teoria la stessa valenza che potrebbe avere un articolo a difesa di Landru letto sulle colonne de "La voce dell'uxoricida"... non lo farò, anche se chi ragiona ne terrà conto.
Filippo Facci (oggi è di turno lui) analizza le registrazioni dei colloqui D'Addario-Berlusconi (che dunque per Facci sono vere, sembra, contrariamente a quanto fa capire Ghedini) e si aggrappa alle interpretazioni più forzate e improbabili possibili, trascurando quelle più semplici e di una evidenza che potremmo definire solare; in serata sarà poi lo stesso Berlusconi a dire di non essere un santo, smentendo quindi la tattica ufficiale adottata dal suo avvocato e consistente nell'ennesima mossa suicida di negare veridicità a registrazioni fin troppo chiare.
Fra equilibrismi incredibili e arrampicate sugli specchi degne del miglior alpinista Facci fornisce una ricostruzione degli eventi che può convincere solo due categorie di persone: i fanatici pro Papi e quelli che hanno seguito l'intera vicenda solo dalle sue parole; gli altri, quelli che vogliono la verità e che hanno sempre appreso i fatti da altra fonte, si accorgono subito della tremenda forzatura. Facci poi conclude la sua claudicante e a tratti incredibile requisitoria affermando che simili notizie non interessano quasi nessuno... Intanto sarebbe carino che tutti le sapessero (vero, Minzolini?), poi potremmo eventualmente giudicare, per semplice curiosità, se intorno ad esse vi è interesse o no, ma allo stato attuale, data la salute dell'informazione in Italia (pessima), come non ricordare che, a parte la stampa estera, Repubblica, l'Antefatto e pochi altri nessuno le riporta? E poi smettiamola con questo trito refrain di nessun valore: anche qualora non interessassero che pochi, un reato o un comportamento politicamente e moralmente deprecabile, messo in atto da un politico o addirittura da un premier, non cessano di essere tali per il solo fatto che molti italiani sono disposti, poniamo, a reputarlo sopportabile; il voto non monda un bel niente, non esime dal rispetto della decenza e delle leggi e non legittima nessuna porcheria, conferisce unicamente un mandato (non in bianco) del quale però occorre mostrarsi degni e che non bisogna tradire con comportamenti dissoluti e soprattutto incoerenti o con menzogne o reati, tali o presunti tali.

Le ultime frecce dei difensori per vocazione, peraltro spuntate
La recentissima pubblicazione delle registrazioni D'Addario-Berlusconi non riguarda, come vorrebbero farci credere un'intera schiera di servitori sciocchi, la vita privata del premier, che in quanto premier ha comunque diritto, in base ad evidenti ragioni, a una privacy molto più ridotta rispetto a quella di un comune cittadino; riguarda la nazione intera e configura l'ennesimo e deprecabile dettaglio di un quadro scoraggiante e ormai estremamente articolato di decadenza morale e politica.
A noi non interessa sapere con chi Berlusconi va a letto, è evidente. Né se sia uso avvalersi di una o più escort per vivacizzare le sue notti a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa o se invece sia un marito premuroso e fedele, né se sia abituato a far uso di strumenti anticontraccettivi o no. E tutto questo ci interesserebbe ancor meno se Berlusconi fosse un semplice imprenditore, sia pure estremamente ricco, e non un politico la cui credibilità è oberata dalla titolarità di un conflitto di interessi spaventoso prima ancora che da tutta una serie di comportamenti incompatibili con qualsiasi carica pubblica. La carta del vile gossip e della bieca abitudine di guardare dal buco della serratura è una delle ultime frecce rimaste nella faretra di chi, abdicando alla sua (presunta) intelligenza in nome di un fanatismo politico incomprensibile, si ostina a difendere un uomo indifendibile; ma si tratta di una freccia ormai spuntata.

Una storia incredibile
Esiste, non molto lontano da qui, un paese governato da un uomo che in piena crisi economica, con le fabbriche che in tutto il mondo chiudono a raffica e con le banche che cadono come birilli, dice che non c'e' crisi, che si tratta solo di un fattore psicologico; poi, a crisi conclamata, con un incremento della cassa integrazione del 500 per cento e migliaia di famiglie in grave difficoltà, afferma che la crisi c'è ma sta già finendo, per poi precisare qualche giorno dopo che okay c'è crisi ma tanto non muore nessuno... e il suo ministro dell'Economia che dice: visto? se qui le cose andavano male non avrebbero votato centodestra alle recenti elezioni europee.. e nel frattempo viene fuori che il premier organizza feste e party nelle sue ville trasportando ballerine, musicisti e amici sugli aerei di stato, quindi pagati da noi contribuenti. All'improvviso saltano fuori le foto che documentano tutto questo e quest'uomo ipotetico di cui stiamo narrando le gesta ne chiede e ne ottiene il sequestro, salvo poi affermare in diretta tivù che sono tranquillamente pubblicabili, salvo poi, alla fine dell'ennesima capriola, indignarsi sbraitare e minacciare denuncie quando i giornali stranieri le pubblicano. Vediamo così aggirarsi nei giardini della sua villa e a bordo piscina donne con le tette di fuori e uomini col pistolino al vento; e non sono uomini qualunque, si dice che quello nudo come mamma l'ha fatto sia l'ex premier ceko, il quale prima si riconosce poi parla di fotomontaggio; sentiamo racconti di serate di gala, di scene lesbiche sotto la doccia, di regali da seimila euro a ex minorenni divenute poi figlie di vecchissimi amici di famiglia conosciuti l'altro ieri e non si sa ancora come , di book fotografici dimenticati sul suo tavolo, di telefonate fatte a minorenni e condite di frasi sdolcinate tipo hai un volto angelico e sei pura, mantieni la tua purezza. Sentiamo quest'uomo affermare che non ha mai frequentato minorenni e la minorenne in questione confermare candidamente che invece lo ha raggiunto diverse volte in varie località per fargli compagnia e cantare a karaoke insieme; ascoltiamo quest'uomo affermare che col padre della minorenne doveva discutere di nomine elettorali e per questo si era recato alla festa di compleanno della figlia e poi scopriamo che il padre è un impiegato comunale che con le nomine nulla può avere a che fare; lo sentiamo dire che il padre della minorenne era l'autista di Craxi e che questo e' il motivo della loro conoscenza, ma poi sentiamo dire dal figlio di Craxi che si tratta di una balla; in silenzio lo ascoltiamo mentre afferma di aver deciso all'improvviso di partecipare al compleanno di Noemi e poi veniamo a sapere che aveva un bel regalone in tasca e che le sue guardie del corpo già dal mattino avevano "pulito" il posto; leggiamo l'ex fidanzato raccontare esattamente come Noemi e Berlusconi si conobbero e la famiglia di Noemi indignarsi, il fidanzato fare un timido passo indietro peccato che pure la zia abbia confermato e, a proposito, che fine ha fatto l'altro fidanzato un po' posticcio, il deejay di Rimini? Si tratta dello stesso uomo che non risponde alle domande che la stampa gli rivolge a proposito di questi fatti, che fornisce versioni ogni volta diverse degli eventi, che una recente sentenza di primo grado ha stabilito essere la persona che corruppe Mills (senza poterla però condannare per via del lodo Alfano), che accusa la stampa italiana e straniera tutta di essersi coalizzata contro di lui, che afferma di non poterne più degli immigrati si cui Milano è piena tanto da sembrare, a suo dire, l'Africa, che delegittima di continuo i magistrati definendoli comunisti, militanti, toghe rosse, antropologicamente inferiori alla razza umana, nati per fare del male alla pari dei giornalisti, che accusato di una serie di reati impressionante si autoassolve in diretta tivù nel corso di trasmissioni su reti pubbliche durante le quali ex giornalisti non gli rivolgono la benché minima domanda seria. E' lo stesso uomo che diffonde sondaggi nel periodo immediatamente precedente le elezioni quando la legge vieta di farlo, che viola sistematicamente la par condicio con le sue tivù, che non rispetta le direttive europee relative al caso Rete 4, che è titolare di uno spaventoso conflitto di interessi, che si fa rimproverare duramente da Onu, Vaticano e da tutto il mondo per il modo, contrario alla convenzione di Ginevra, con il quale respinge indiscriminatamente gli immigrati senza verificare se qualcuno fra di loro abbia diritto all'asilo politico; che è da anni alleato con personaggi che definiscono un difetto l'essere napoletani, che propongono di istituire bus riservati alle persone di colore o comunque a quelle non milanesi, che disinfettano i sedili dei treni sui quali si sono sedute alcune prostitute, che definiscono Mussolini il più grande statista del '900 e i gay inadatti ad esercitare la professione di insegnante, che offendono l'intero mondo islamico con vignette di dubbio gusto nascoste sotto la camicia. Ed è sempre la stessa persona quella che candida o nomina come parlamentare persone con precedenti penali, che ad ogni incontro di capi di stato fa le corna, fa cucù, fa maldestramente la corte alle donne, urla e disturba, racconta barzellette di dubbio gusto, lancia editti che provocano il licenziamento di Biagi dalla Rai e l'allontanamento di Santoro e Luttazzi, svillaneggia la stampa internazionale e nazionale, offende il Parlamento le cui funzioni del resto deprime con un sistematico ricorso ai decreti legge con fiducia immediata, attacca il Capo dello Stato, si oppone alle sentenze che hanno accertato la volontà di Eluana Englaro e il suo diritto a una morte dignitosa, fa promesse che generalmente non mantiene, non risponde alle domande scomode, querela a destra e sinistra facendosi forza della sua ricchezza che gli permette di sostenere spese legali senza limite e poi, assurdamente, si rivolge per salvaguardare i suoi presunti diritti a quella stessa magistratura che calpesta a giorni alterni tranne quando, in conseguenza di leggi da lui stesso caldeggiate, lo assolve per insufficienza di prove, perché il fatto non costituisce più reato (da quando ha operato per modificare la legge a suo uso e consumo), in virtù della prescrizione (i cui tempi ha provveduto a far accorciare) o del chiaramente anticostituzionale lodo Alfano che di fatto, caso unico al mondo perlomeno nei paesi democratici e civili, lo pone al di sopra della legge per reati connessi e non connessi alla sua funzione pubblica, commessi in qualunque momento passato o futuro della sua vita. Si tratta sempre di lui, sì, quando parlate di un uomo che dichiara una cosa e il giorno dopo la smentisce nonostante i filmati e i taccuini lo sbugiardino completamente; che definisce la Costituzione come ispirata al comunismo sovietico e dunque da rivedere pesantemente; che ha depenalizzato il falso in bilancio, complicato le rogatorie internazionali ed è stato favorevole a un indulto che ha fatto solo danni; che vuol fare il ponte di Messina quando in Italia vi sono infrastrutture in condizioni spaventose alle quali nessuno pensa, strade in pessime condizioni, tratti ferroviari a binario unico, cantieri aperti da anni; che promette diminuzioni di tasse che invece non scendono, che non ha mai riconosciuto la vittoria di Prodi alle ultime elezioni preferendo parlare di brogli mai dimostrati; che ha definito Mangano, un mafioso sanguinario, un "eroe"; che ha accusato senza prove Di Pietro di aver ricevuto la laurea in giurisprudenza dai servizi segreti; che non risponde mai di quel che fa preferendo nascondersi dietro inconsistenti accusa di complotti di fronte alle quali anche gli stranieri spesso ridono; che afferma di fare sesso tre ore per notte, di dormire altre tre e di lavorare per le restanti e non si spiega dove si infilino le feste di cui sopra; che infinite volte ha usato nei confronti del genere femminile espressioni poco carine quando non smaccatamente maschiliste; che candida alle elezioni o nomina ministri persone da lui scelte con criteri oggettivamente non sostenibili, spesso suoi ex collaboratori, che fa di tutto per candidare alle europee tre o quattro fra veline e show-girl, alle quali fa pure sostenere un corso di tre giorni per prepararle al loro compito di deputate europee, salvo poi negare di averlo mai fatto quando scoppia il caso sollevato da sua moglie, che a tal proposito parlò di "ciarpame senza pudore"; che frequenta minorenni e interrogato al proposito non risponde o fornisce versioni contraddittorie; che si è risposato e frequenta minorenni non sappiamo a che titolo e si avvale delle prestazioni di una o più escort sul letto grande ma poi appoggia il Family Day al fine di negare alle coppie di fatto e a quelle omosessuali gli stessi diritti di cui godono le coppie eterosessuali sposate e quelle di fatto ma dei parlamentari; che decide le nomine Rai a Palazzo Grazioli, poi nega con arroganza di averlo fatto e poi, alcuni giorni dopo, come per magia nomina proprio quelle stesse persone ai vertici della Rai; che ha presieduto governi che hanno varato una quantità imbarazzante di leggi ad personam; che sostiene oggi cose opposte a quelle che affermava con sicurezza pochi anni fa, per esempio riguardo a Tangentopoli, Di Pietro, prima repubblica; che demonizza l'avversario senza contraddirlo nel merito; che definisce un europarlamentare tedesco "kapò" provocando uno scandalo europeo di proporzioni enormi ignorato dai tg nazionali di lui succubi; che non tollera i giornalisti non ammaestrati e col suo governo sta cercando da mesi di imbavagliare gli inquirenti con la riforma della legge sulle intercettazioni, i giornalisti con nuove norme illiberali e internet con norme che se approvate ci abbasserebbero seduta stante al rango di paesi quali Cina e Birmania; che definisce "abbronzato" Obama non trovando niente di meglio da dire alla notizia della sua importantissima vittoria, salvo poi affermare che stava scherzando; che attraverso i suoi settimanali scandalistici mostra tutto l'anno culi e tette di personaggi famosi (vedi "Chi" ecc.) ma poi si indigna quando tocca a lui e parla di privacy dimenticando che se sei un personaggio pubblico devi rispondere di quel che fai a chi ti ha eletto, pure se si tratta di fatti privati; che si trincera dietro la difesa della privacy dimenticando che un premier non può mentire alle domande che gli vengono rivolte, perlomeno non a questo ritmo…; che abbiamo sentito con le nostre orecchie telefonare a Saccà per far assumere e raccomandare in Rai attrici e attricette al fine di acquisire la maggioranza in Senato; che sua moglie ha definito malato ma che non intende riferire su questo; che blatera di Dio patria e famiglia e poi organizza festini e frequenta prostitute fingendo che siano solo donne che di schianto cedono al suo fascino; che non accetta mai, tranne rarissime occasioni, di prendere parte a confronti diretti con i suoi avversari politici, che definisce Roma sporca come una città africana e poi, quando gli fanno notare che il sindaco della capitale è Alemanno, afferma che comunque è tutta colpa della sinistra; che definisce inutile, perso, buttato via il voto dato al Pd, all'Udc o a Di Pietro; che afferma che i no global sono paragonabili ai terroristi islamici; che non partecipa alle celebrazioni del 25 aprile (per la prima volta lo ha fatto quest'anno); che vuole evitare gli stupri affiancando un soldato a ogni donna bella; che sostiene una legge elettorale che ci impedisce di eleggere i nostri rappresentanti al Parlamento che di fatto sono scelti da 4-5 persone; che diede del privo di intelligenza a Dino Zoff dopo la sconfitta con la Francia, provocandone di fatto le dimissioni; che non capisce perché a San Siro "debbano entrare anche i tifosi delle altre squadre togliendo il posto ai nostri"; che promette aiuti ai terremotati ma poi si scopre che per ora mancano i fondi promessi; che paragona i disagi dei senzatetto che si sono dovuti trasferire in strutture alberghiere sulla costa a quelli di una vacanza al mare; che propone di ospitare alcuni senzatetto nelle sue case ma poi si dimentica di farlo; che afferma di voler organizzare crociere per i terremotati; che ignora l'opinione dei milioni di persone che scendono in piazza a manifestare contro di lui affermando che se due milioni sono scesi in piazza 54 milioni sono rimasti a casa; che svillaneggia il ruolo dei sindacati; che utilizza le sue tivù come comitati elettorali (sono parole di Mentana); che afferma che Tangentopoli e Calciopoli sono state due montature; che era iscritto alla P2; che è stato indagato per decine di reati, varie volte rinviato a giudizio, alcune volte assolto per insufficienza di prove o prescritto o perchè il fatto non è più reato; che si è bloccato tutti i processi in corso; che definisce la civiltà occidentale superiore a quella islamica; che ebbe a dire che che in Italia «girano da anni storielle sull'Olocausto» perché «gli italiani sanno scherzare su tragedie come quella nel tentativo di superarle; che aggiunse che Mussolini, a differenza di Saddam Hussein, non avrebbe «mai ammazzato nessuno» e si sarebbe limitato a mandare «la gente a fare vacanza al confino», rivedendo a suo uso e consumo la storia del nostro paese che invece ha visto eccome l'emanazione di vergognose leggi razziali e la deportazione di migliaia di ebrei mandati in Germania a morire; che definì i giudici come persone mentalmente disturbate; che nel 2005 irritò il governo finlandese dicendo di aver «rispolverato tutte le arti da playboy» con Tarja Halonen, capo di Stato della nazione scandinava, per fare in modo che ritirasse la candidatura di Helsinki a sede dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare in favore di Parma, non essendoci per lui «alcuna possibilità di confronto tra il culatello di Parma e la renna affumicata”; che contrariò il governo cinese dichiarando durante un comizio: «Leggetevi il libro nero del comunismo e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi»; che nel 2008, durante una conferenza stampa con il presidente russo uscente Vladimir Putin, dopo che una giornalista pose a quest'ultimo una domanda sgradita circa una sua presunta relazione extra-coniugale, Berlusconi mimò un mitra che le sparava facendo dunque un gesto di pessimo gusto soprattutto se si pensa ai numerosi casi di giornalisti assassinati in Russia; che affermò che Obama è giovane, bello e anche abbronzato e suscitò polemiche poiché il termine "abbronzato" (in inglese tanned o suntanned) è stato talvolta impiegato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone di colore- in seguito Berlusconi affermò che la sua intenzione era quella di rivolgere ad Obama «una carineria assoluta, un grande complimento», e definì «imbecilli» coloro che avevano criticato la dichiarazione, quindi mezzo mondo e più; che disse: “ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare contro i propri interessi”; che definì la magistratura cancro del paese e i giudici una metastasi della nostra democrazia; che in decine di occasioni ha mostrato di nutrire scarso rispetto per le istituzioni, per lo stato, per il principio della separazione dei poteri; che non tollera domande e critiche; che ritiene che il consenso ottenuto alle urne lo mondi da qualsiasi colpa e gli attribuisca la facoltà di non essere assoggettato alle leggi italiane oltre al diritto di non doversi mai dimettere neppure di fronte alle accuse e agli scandali più gravi; che non ha mai isposto alla domanda di Travaglio "Cavaliere, dove ha preso i soldi?";
Sapete qual è la cosqa peggiore? Che sono andato a braccio e ho citato solo una parte neppure rilevante delle ombre che gravano su quest'uomo, delle sue provate menzogne, delle sue gaffe, delle decine di volte in cui, a mio parere di cittadino amante della libertà e della democrazia, si è dimostrato direttamente o indirettamente, parzialmente o totalmente indegno, inadatto a ricoprire incarichi pubblici di così grande rilevanza per via di ragioni morali basate su evidenze accettate e condivise da tutti pesi civili del mondo.

Un salutare ma incompleto riepilogo
Quello che ormai è certo, dopo mesi e mesi di agonia politica e morale, è che il nostro premier, cogliendo fior da fiore:
-ha mentito spudoratamente e più volte alla stampa italiana, alla stampa estera e all'opinione pubblica;
-non ha fornito alcun tipo di risposta a parecchi interogativi ineludibili per un Presidente del Consiglio di un paese democratico, finendo così per alimentare ancora di più i sospetti sul suo conto a livello interno e internazionale;
-ha spesso posto in ridicolo, con i suoi comportamenti pubblici e privati e con le sue dichiarazioni, il paese che rappresenta e che invece la Costituzione gli imporrebbe di rappresentare "con disciplina e onore";;
-ha più volte manifestato comportamenti sprezzanti e illiberali nei confronti della stampa libera italiana ed estera, arrivando persino a minacciare quei giornali che dovessero insistere con certi atteggiamenti poco favorevoli ed invitando chiaramente gli imprenditori a non indirizzare più investimenti pubblicitari su di essi;
-incalzato da rivelazioni via via sempre più imbarazzanti, ha spesso fornito spiegazioni rivelatesi poi in aperta contraddizione con altre sue successive dichiarazioni o con la realtà dei fatti e dunque fasulle;
-ha tenuto comportamenti privati dissoluti e turbolenti in palese contrasto con i valori e gli ideali propugnati in pubblico e nel suo programma politico, oltre che con alcune delle leggi proposte o già promulgate che puniscono severamente comportamenti che spesso vengono compiuti da lui o dai suoi amici o che comunque a lui e ai suoi amici vengono addebitati da inchieste giudiziarie o da testimonianze e risultanze oggettive (molestie telefoniche, "utilizzazione finale" dei servizi di prostitute, evasione fiscale, ecc.);
-ha corrotto con seicentomila euro un avvocato inglese (David Mills) al fine di non fargli dire tutto quel che sapeva nel corso di altri processi a suo carico che alla luce delle dichiarazioni mai avvenute avrebbero potuto procurargli enormi guai giudiziari (vedi la doppia confessione di Mills e la sentenza di primo grado del processo Mills);
-ha modificato più volte leggi esistenti o favorito la promulgazione di nuove leggi (definite dagli osservatori "leggi ad personam") al solo evidente fine di salvare da imminenti guai giudiziari se stesso, le sue aziende o amici e collaboratori;
-ha promosso o sta promuovendo l'emanazione di leggi aventi come scopo palese quello di limitare o impedire del tutto le intercettazioni e di limitare al massimo l'azione della magistratura, oltre a quello di imbavagliare il più possibile la stampa e il web, e tutto questo per non rendere di dominio pubblico atti giudiziari in cui sono già emerse sue condotte imbarazzanti o illegali o che potrebbero emergere in futuro;
-ha promosso l'approvazione della legge nota come "lodo Alfano" che (caso unico nel mondo civile) garantisce a lui e ad altre tre cariche la più completa e insensata immunità penale per reati di qualunque tipo (non solo dunque connessi alla funzione esercitata) in qualunque momento della vita commessi e che viola il cardine stesso di una liberaldemocrazia e cioè l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge;
-è titolare di un conflitto di interessi spaventoso ed enorme che gli permette, restando al solo settore dell'informazione, del resto cruciale in qualsiasi paese, di possedere tre canali televisi analogici, la principale casa editrice e di controllare altri tre canali televisivi analogici, per tacer di quelli digitali, configurando quello che di fatto è un quasi totale controllo dei media con evidenti ripercussioni sullo stato della libertà di informazione del nostro paese, giudicata molto critica del resto dai più influenti organismi di controllo internazionali;
-ha più volte fatto sorgere seri dubbi sulla sua salute psichica, messa in dubbio del resto anche dalla donna che ha vissuto con lui per decenni e che, fra le altre cose, lo ha accusato di candidare a cariche pubblice persone assolutaemnte inedeguate e di frequentare minorenni;
-possiede diverse testate dedite al gossip più sfrenato senza che questo gli impedisca all'occorrenza di scagliarsi contro le inchieste giornalistiche di svariati e autorevoli giornali italiani e stranieri tese a sviscerare gli aspetti poco chiari della sua gestione, che vengono definite come gossip o come tentativo di rovistare nella spazzatura e che a suo dire si ritorceranno contro chi le "orchestra" (il famoso "complotto internazionale" di cui si sente vittima);
-ha più volte offeso o delegittimato le istituzioni del nostro paese e la Carta Costituzionale;
-ha più volte cercato di screditare, tramite i media da lui posseduti o controllati (questi ultimi in verità spesso agiscono al suo servizio di propria iniziativa), tutti quelli che non sono ancora allineati alle sue posizioni e che ancora cercano di servire la verità e non un padrone;
-ha sempre usato, fin dal primo giorno, a fini propagandistici ed elettorali, le sue vicende private e familiari e le sue presunte convinzioni morali e religiose, arrivando a partecipare al Family Day, ad opporsi al riconoscimento di pari diritti civili per i non eterosessuali e definendo Forza Italia come formazione politica in grado di custodire e promovuere i più genuini e veri valori cristiani;
-ha cercato più volte di raccomandare attrici ed attricette a Saccà (Rai) al fine di farle lavorare nella televisione pubblica (a spese dei contribuenti), cercando in questo modo non solo di ricompensare e quindi tacitare persone potenzialmente in grado di metterlo in difficoltà ma anche di procacciarsi voti utili a far cadere il governo Prodi in Senato (vedi interecattazioni Saccà-Berlusconi);
-ha enormemente aumentato l'utilizzo dei voli di Stato rispetto al governo precedente, ha modificato in senso meno restrittivo le norme che disciplinavano i limiti di utilizzo degli stessi e che erano state volute appositamente da Prodi, ha spesso usato aerei di Stato per aviotrasporate a spese dei contribuenti amici, ballerine, musicisti per e dalla sua residenza privata di Villa Certosa;
-ha infinite volte smentito di aver rilasciato dichiarazioni puntualmente documentate da registrazioni audio e video;
-non ha mai riconosciuto ufficilmente la vittoria del centrosinistra alle elezioni del 2006, preferendo parlare di brogli elettorali che però non ha mai provato;
-stando alle dichiarazioni della stessa protagonista e di altre persone coinvolte a vario titolo ha frequentato una ragazza minorenne di Napoli, dopo averla agganciata telefonicamente, e l'ha anche ospitata per una decina di giorni nella sua villa assieme ad altre deicne di ragazze; sulla vicenda ha fornito spiegazioni fasulle, contradditorie e assolutamente insufficienti;
-ha cercato di candidare alle elezioni europee attrici, veline e showgirl prive di qualsiasi competenza specifica provata o, comunque, di un CV politico perlomeno accettabile, salvo poi fare rapidissimamente marcia indietro una volta vistosi scoperto e salvo poi negare comicamente il fatto, confermato da evidenze solari;
-ha nominato ministri o deputati persone prive di un CV adeguato e di requisiti accettabili (fra cui il medico personale, il segretario personale, il massaggiatore personale) motivando attribuzioni di rilevanti cariche pubbliche sulla base di ragioni puramente soggettive;
-ha messo più volte a rischio la sicurezza della nazione permettendo l'ingresso nelle sue residenze private assurte al rango di edifici di Stato a persone sconosciute o sulle quali non è stato effettuato preventivamente nessun controllo (e che, nel caso della D'Addario, sono pure riuscite ad effettuare foto e registrazioni audio a sua insaputa all'interno della residenza nella quale di giorno accoglie politici di ogni rango e paese);
-si è opposto in tutti i modi alla pubblicazione di numerosi scatti fotografici effettuati a Villa Certosa, salvo però definirli assolutamente non preoccupanti, che testimoniano scene poco consone a un capo di governo e agli ospiti internazionali presenti, oltre a lasciare aperto il dubbio sulla presenza di ragazze minorenni;
-con minacce esplicite o velate, editti bulgari o post-bulgari, lusigne e attacchi, ha di fatto devastato le due principali istituzioni di controllo di una sana democrazia, la magistratura, da lui più volte delegittimata, vilipesa e pesantemente offesa e l'informazione;
-è coinvolto a vario titolo in una lunghissima ed inquietante lista di guai giudiziari: quelli dai quali si è salvato grazie a modifiche legislative da lui stesso promosse, quelli ancora in corso, quelli che potrebbero emergere in questi mesi e quelli che hanno pesantemente riguardato suoi amici o strettissimi collaboratori.

E' una lunga lista ma francamente penso di non essermi ricordato tutto; soprattutto, quel che ho ricordato è tutto vero e provato da elementi oggettivi e/o confortato da autorevoli e numerosissime opinioni.


Conclusioni
Come cittadino ho il diritto di essere governato e rappresentato da persone alle quali non sia ascrivibile, neppure lontanamente, nessuno di questi comportamenti, siano esse di sinistra, di centro o di destra, e abbiano esse ottenuto o meno valanghe di voti alle elezioni. Ecco perchè Silvio Berlusconi deve dimettersi e lo deve alle istituzioni che, come abbiamo visto indegnamente, rappresenta, lo deve alla Repubblica, lo deve a tutti gli elettori, anche a quelli che, per fanatismo politico o perchè vittime di una disinformazione quasi globale, non sanno tutte queste cose o se le sanno sono disposte a tollerarle, lo deve a quelli che lo hanno votato e a quelli che non lo hanno votato, perchè il voto conferisce un mandato che però non è in bianco e soprattutto non monda i reati, i comportamenti immorali nè quelli politicamente indegni e inacettabili.
E' ora che il centrodestra prenda coscienza di questo stato di cose e apra al suo interno una reale competizione per addivenire, secondo un percorso democratico e non per scelte imposte dall'alto, a una nuova leadership o, alternativamente, per affidarsi nuovamente al responso delle urne. Soprattutto, è ora che le formazioni politiche di destra, sinistra e centro sbattano fuori dal Parlamento e dalle loro fila i pregiudicati e i rinviati a giudizio, adottino codici etici severi, prendano coscienza del fatto di essere al servizio temporaneo dei cittadini e non titolari a vita di privilegi scandalosi immuni da conseguenze politiche o penali per le loro eventuali nefandezze.

La mia posizione è questa; è indipendente dal colore politico del personaggio coinvolto (non ho mai fatto sconti a nessuno); si basa su anni e anni di evidenze e su considerazioni fondate e ponderate; è confortata oltre che dai fatti anche dall'opinione di numerosissimi e autorevolissimi individui di diversissima estrazione sociale e convinzione politica; è, spero, l'opinione di tutti quelli che hanno a cuore la democrazia, la giustizia, la libertà e non sono disposti a sacrificare la loro intelligenza, la loro dignità e tutti questi valori, per i quali parecchio sangue è stato versato, sull'altare di un malinteso sentimento di appartenenza politica che, lungi dal rappresentare una legittima e sempre auspicabile tensione ideale è invece, quando cozza irrimediabilmente con la realtà e si ostina a negare l'evidenza, solamente cieco ed improduttivo e svilente fanatismo.

Un uomo che mente è un pericolo per la democrazia e per la libertà..

Leggi anche l'interessantissimo post di Travaglio "Indro, ci manchi":
http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/2009/07/22/indro_ci_manchi.html

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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