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lunedì 25 aprile 2011

Giovanardi Carlo, dacci un taglio!

Uno spot IKEA pubblicizza due giovani uomini che si tengono per mano e recita: "Siamo aperti a tutte le famiglie. Noi di Ikea la pensiamo proprio come voi: la famiglia è la cosa più importante". E: "(quello) che cerchiamo di fare è rendere più comoda la vita di ogni persona, di ogni famiglia e di ogni coppia, qualunque essa sia".
Giovanardi Carlo, sottosegretario alla Famiglia del governo Bunga-Bunga, non nuovo ad uscite di stampo omofobico, il giorno prima di Pasqua non rinuncia a farci sapere ancora una volta che è vittima di una visione della vita e dell'amore che definire retrograda e infarcita di pregiudizi vergognosi è un eufemismo e afferma che IKEA sarebbe contro la Costituzione italiana e contro il concetto di Famiglia in essa espresso.

Detto per inciso che questa classe dirigente sputa sulla Costituzione, si fa beffe delle Istituzioni democratiche e violenta la Legge ogni giorno, il punto centrale è comunque che Giovanardi Carlo proprio non riesce a capire che un conto è la sua visione delle cose (bigotta e reazionaria), del tutto legittima se personale, un altro è il governo di uno Stato laico, un compito a cui nessuno lo obbliga, peraltro. La confusione che Giovanardi Carlo sempre fa fra questi due aspetti che nemmeno dovrebbero sfiorarsi è figlia della confusione tremenda che ha in testa.
Giovanardi Carlo faccia quel che vuole della sua vita, ne ha facoltà. Se non vuole innamorarsi di un uomo non lo faccia. Ma la smetta di cercare di imporre il suo credo personale a tutti, in virtù del suo ruolo pubblico che non per questo motivo occupa.

Ce la fa, Giovanardi Carlo, ad uniformare la sua esistenza ai valori in cui legittimamente crede (e che a me fanno legittimamente schifo) senza pretendere che tutti gli altri, che quei valori aborriscono, lo debbano pedissequamente seguire in questo delirio personale?

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it)

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