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giovedì 24 settembre 2015

Amici per caso

D- Ciao Luca!
L -Ciao!... Ma guarda tu... ma dov'eri finito? Quanto tempo... Ma come stai???
D -Bene, bene, e tu?
L -Anch'io, più o meno...
D -Come, più o meno? Che succede?



L -Nulla, nulla..
D -Eh no, bello, adesso mi dici...
L -Ma no, tutto bene dai!
D -Su su, dai, dimmi! Siamo sempre amici no? E allora...
L -Ma niente, sai cosa... i soldi non bastano mai!
D -Eh già, beato chi ne ha tanti!
L -Eh già, un gran bel problema, essere sempre a corto...
D -Ma scusa: quanto ti serve? Sai che su di me puoi contare. Ci conosciamo da una vita... Se hai un momento di difficoltà, ti aiuto volentieri!
L -No, Daniele, figurati, mai chiedere agli amici, si rovina l'amicizia per quattro spicci.
D -Ma va là, anzi fra amici è meglio: ci si fida e non ci sono problemi su quando restituirli... e poi se non ci si aiuta fra amici, di certo non ti aiutano gli altri.
L -Ma hai vinto al lotto per caso? E guarda te che scarpe che hai! Ma quelle sono Moreschi! E' camoscio!
D -Ah, sì... e che vuoi che sia...
L -Cazz*!, costeranno 400 euro!
D -Non ricordo, comunque siam lì dai...
L -Complimenti... adesso ho meno scrupoli a farmi aiutare eh eh.. ma davvero, dimmi? Hai vinto al Super Enalotto? Eredità?
D -Seee, non dire fregnacce. Gli affari vanno benone, tutto qui, ma le scarpe sono per far scena, io poi ho la fissa dei vestiti lo sai, sempre avuta, ricordi al liceo? Se non era firmata, nisba! Poi a casa mangio un panino, però in mocassino di camoscio... Piuttosto, quanto ti serve?
L -Ma... sui duemila
D -Orcoboia, avevi detto du' spicci! Comunque nessun problema, ci arrivo.
L -Te credo che ci arrivi! Eh! Sì, ma lascia stare dai... piuttosto che chiederli a te vado a rubarli, su, non ha senso!
D -Come rubarli??? Così mi offendo!
L -Che ti avevo detto? Per i soldi si bisticcia e zac, finisce l'amicizia.
D -Porca tro*a, cosa vuol dire si bisticcia? Fai discorsi a bischero, piuttosto vado a rubare... ma che cacchio dici? Stai zitto, prendi i soldi e vedrai che si resta amici. Se si può aiutare un amico in difficoltà... (tira fuori dalla tasca posteriore dei pantaloni un mazzettino di biglietti da 50 euro legati con un elastico giallo)
L -Ma giri con pacchi di denaro in tasca? Spacci per caso? Roba buona...?
D -Ma no, è che ho appena ritirato, sai, la spesa, i bimbi, le bollette... E poi che te frega a te, adesso ti droghi pure?
L -Come "pure"? Cosa vorresti dire? Mi drogo oltre a chiedere denaro a tutti? Oltre ad umiliarmi col primo che passa? Oltre a sbavare su un paio di Moreschi? Oltre ad essere offeso a sangue da un amico??? Volevi dire questo?
D -Ma no, cretino, era un modo di dire, ma che hai oggi? Non ti fai da un po'? Eheehehe...
L -Ah ah! Che ridere! Sei un vero umorista... Ma, scusa, e adesso come paghi tutta questa roba, le bollette, le cose, e...? Mando in rovina una famiglia?
D -Ancora con 'ste fregnacce? Ma allora cerchi rogne eh? Taci e vattene, ecco qua duemila euro.
L -Bene... grazie davvero, sei un amico, proprio vero che sugli amici si può contare sempre! Anche su quelli che ti parevano più stron..., cioè su quelli che insomma, ci vediamo di rado noi, sai? Come mai? Ma...dovremmo vederci di più!, ehm...
D -Che hai detto? Cioè io sono stronz*? Ma sei di fuori stamane? Ti caccio duemila euro sull'unghia e mi dai pure dello stronz*???
L -Ma no, scherzavo, dai, è che non mi aspettavo di beccarti qui stamane e zac, in un colpo, di ritrovarmi in mano i duemila che non mi fanno dormire da dieci giorni... sono choccato!
D -Choccato, si, ma anche un po' lesionato eh. Sempre stato, se non ricordo male.
L -Cioè?
D -Sì, insomma, fai discorsi da manicomio, comunque ok così, ci sentiamo presto!
L -Uhm... già, è che sono stressato da un po', non gira niente di recente, sai che voglio dire.. va tutto per il verso sbagliato, non mi ci raccapezzo più.
D -Sì, immagino, immagino, la vita è così, alti e bassi, stai tranquillo.
L -Grazie ancora, amico...
D -...stronz*!
L -Ma no, dai... vieni qui che ti abbraccio! Grazie davvero!
D -Di nulla, ciao...
L -Grazie ancora!


(due minuti dopo, ognuno per la sua strada)

L -Ma guarda te, nemmeno me lo ricordavo più quel pezzo di merd* di Daniele! Stronz* e bastardo e figlio di putt*ana, mi ha sempre trattato come un pezzente, fin dai tempi del liceo. Si vestiva come un dandy, come una bamboletta e non passava mai durante i compiti in classe, si credeva tutto lui, povero scemo! Sì, poi s'e' laureato e ora fa l'avvocato e guadagna come un maiale, ma è rimasto un povero scemo. Vero che gli ho smarmellato la moglie per mesi, anni fa, quel gran pezzo della Mirella, e lui mai si è accorto di niente, coglionaz*o com'e', ma insomma: adesso lo becco per caso, nella merd* come sono, in questo quartiere dove di certo non abita, snob com'è, con quei cazz* di usurai che mi stanno addosso e non mi fanno respirare, e quando già pensavo di dover andare di nuovo a rubare, riesco pure in dieci minuti a scucirgli duemila euro che, eh eh sia chiaro, non rivedrà mai più, sono un genio, del male, ma un genio! Eh Eh! Povero imbecille di Daniele! Quando ti serviranno 'sti dumila ti mangerai mocassini, invece del panino, eh eh.

D -Imbecille integrale e pure figlio di putt*ana bastardo, idiota integrale, morto di fame... lo so bene che te la facevi con quella tro*a della mia ex moglie... cosa credi? Si faceva anche l'idraulico, l'edicolante e quello della differenziata porta a porta, pure con la moglie del portiere (il portiere, lui, era troppo cesso, orcobimbo!)... Era fatta così, si dava da fare, era grafomane, come si dice???... ah sì, ninfomane, oddio anche grafomane rende l'idea, le piaceva il pennarello eh eh, e non solo... io cosa credi, povero imbecillotto di un Luca, che stessi a guardare? L'ho sempre saputo. Chi credi che ti stia pian piano riducendo sul lastrico, da anni? Chi credi che ci sia dietro quel Paolone enorme e cattivo che un anno fa ti ha spedito in rianimazione per un mese e che ancora ti taglieggia e ti strozza con tassi da usura? Anni fa eri ricco sfondato, adesso rovisti nei cassonetti la sera, ti ho visto... di chi credi che sia il merito? Eh eh. Bello il mio cretino! Ti sto mandando all'inferno e mi ringrazi pure. Adesso ti segnalo alla polizia, ti troveranno con duemila euro falsi in tasca, cazz* tuoi bello! E chi ti crederà se proverai a tirarmi dentro, io stimato avvocato pluriammanigliato, tu pezzente, pregiudicato e sputtanato in ogni dove... au revoir, coglioncell*. La vendetta è un'arte, e io modestamente ho talento!









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