La parola femminicidio per me non ha senso. Uomo e donna sono esseri umani, pare* con uguali diritti e doveri. E allora si applichino le leggi che già esistono sull'omicidio. Si metta la magistratura in grado di istruire e concludere i processi velocemente (la lentezza della giustizia è colpa dei governi e dei parlamenti, non dei giudici), si applichino con severità e certezza le pene previste, si snellisca l'iter penale -un solo grado di giudizio, possibilità di aggravio della pena per chi appella, basta cavilli e inferno delle notifiche, stop alla prescrizione con il rinvio a giudizio, etc- e la si finisca di riempire giornali e tv con questa fuffa del femminicidio, quando si tratta di omicidi, spesso brutali.
Anticipo le obiezioni: so bene il significato del neologismo, l'uso che ne hanno fatto Caputi, Russell, Lagarde etc e non sottovaluto la sua implicazione di violenza di genere. Ma chi ne parla, sui media, 9 volte su 10 non sa di cosa sta parlando. E poi non ha senso prevedere pene specifiche, basterebbero quelle per l'omicidio, se il nostro sistema funzionasse, cosa che non è.
* il "pare" è ironico, lo preciso per i limitati.
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venerdì 10 giugno 2016
Femminicidio, solo fuffa
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società-attualità-costume
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