Gli sfortunati sono coloro che non possono decidere quando prendere i classici quindici giorni di ferie: questa estate che tarda può fregarli. Gli altri, quelli che tanto in ferie non ci vanno mai se non qualche weekend o due giorni a Capri, non hanno ripercussioni: se fa un giugno bastardo e un luglio penoso magari farà un ottobre bellisismo (come nel 2013), cambia poco. E ancor meno problematica sarà l'estate di chi in vacanza è da una vita o di chi può andarci quando vuole. Ormai occorre rassegnarci, esistono due grandi stagioni, molto simili. L'auterno e l'estate tropicale. Più o meno si dividono l'anno, 6-8 mesi per l'auterno toh! In auterno fa freddino ma mai davvero freddo: in un anno i giorni di vero freddo ormai sono 20-30 non di più. Perlopiù piove, e spesso con violenza (cfr. bombe d'acqua auterniche). Spesso fa quasi caldo. La neve si fa desiderare. In estate tropicale temporali cattivi sono sempre in agguato, con relativi sfracelli (cfr. bombe d'acqua estivo-tropicali), in compenso per un due mesi almeno fa un caldo che si schiatta (nel vero senso della parola), un caldo malato, e per un altri due un caldo afoso che ti appiccica la camicia al polmone. L'estate tropicale può andare da giugno ad agosto, ma anche da agosto a ottobre, non c'e' più una regola. Sintetizzando, in un anno abbiamo, variamente distribuiti, diverse bombe d'acqua, poco freddo e due-tre mesi di caldo invivibile. Piante che sbocciano fuori stagione, animali che non riescono più a gestire il letargo. Alla fine, un'unica grande stagione di merda, più calda che fredda, più umida e afosa che asciutta e secca, con in agguato variegati sfracelli improvvisi. Questo volendo essere positivi, sia chiaro.
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domenica 19 giugno 2016
Un'unica grande stagione
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