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martedì 25 ottobre 2016

"Ogni partita una festa sarà"

Anche se adesso, a due giorni di distanza, dopo le dichiarazioni soft e concilianti del dopo partita, Juric e Izzo cominciano a dire che la sconfitta è "immeritata", del derby conservo una buona impressione come genovese e spiego perché. Non che pensi, per finire l'argomento con cui ho iniziato, che il Genoa abbia giocato male, tutt'altro, il punto è che entrambe le squadre hanno sviluppato un gioco discreto, a tratti buono e quindi chi fa più gol vince, se poi chi vince, cioè la Samp-Doria, è anche chi è stata più a lungo davanti e ha costruito più opportunità il discorso fila anche meglio.
Ragionando invece da genovese, a differenza degli anni passati non ci sono stati calcioni in campo (devo dire che è stato spesso il Genoa a metterla sul lato fisico negli ultimi anni, è un dato di fatto), né tensioni, sceneggiate, lamentele, proteste (ad eccezione di un solo episodio poco carino con Muriel a terra ignorato bellamente): entrambe le squadre si sono comportate in maniera ammirevole e sportiva. Poche perdite di tempo, grande agonismo e grande voglia, spettacolo, emozioni. Spettatori esemplari e caldissimi. Scenografie stupende. Un derby che fa sentire un genovese orgoglioso, al di là del punteggio finale. Quando è così è davvero uno dei derby più fantastici del mondo intero. Io, di derby della Lanterna, ne ho visti diversi dal vivo, nella mia vita, anche se non di recente. Allo stadio, a Genova, io vado sempre tranquillo (anche se qualche volta qualcosa di spiacevole è successo, i cretini sono ovunque), perchè davvero a Genova il grado di civiltà è maggiore rispetto a tante altre parti (o meno ridotto, fate voi): di fatto, io sono tranquillo, al Ferraris, non solo al derby intendo. Dopotutto siamo cugini, anche se i bicolori sono un po' fastidiosi perchè si rapportano continuamente a noi e cercano sempre lo scontro, sia pure solo verbale, 12 mesi l'anno, mentre noi ce ne stiamo sempre un po' più per i fatti nostri, sempre parlando in generale, tolti i casi singoli. Questa è anche la ragione per la quale un derby vinto ci rende felicissimi ma non in preda all'orgasmo più sfrenato come capita ai cugini (e spero capiti sempre meno eh eh).
Noto con piacere che Il Secolo XIX, quotidiano ligure secondo me con pochi colori (giusto due), l'altro giorno dopo il 2-1 blucerchiato ha scritto una frase che io penso da sempre e che non avevo però mai letto in occasione dei derby vinti dal Cricket and Football Club: vincere è bello ma non è la sola cosa.

autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.


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