Hillary avrebbe certamente potuto ironizzare sui capelli di Trump o sui suoi proclami che grondano razzismo; Trump avrebbe potuto poco sportivamente alludere alle stagiste molto attive sotto la scrivania della stanza ovale ai tempi della presidenza di suo marito: normale schermaglie fra due candidati alla Casa Bianca che si affrontano nel classico dibattito televisivo, colpi più o meno bassi che ci si può anche aspettare.
Ma Renzi, a Otto e mezzo, era il premier, mentre Travaglio era lì come direttore di un giornale, officiante la Gruber: non erano due candidati che devono rendere conto del loro passato e delle loro idee per il futuro ai cittadini, per convincerli a votarli.
E' dunque aberrante quello che Renzi, nell'ambito di una trasmissione comunque infarcita dalle sue squallide o false affermazioni, ha detto ad un certo punto: aberrante, prima ancora che sciocco, fuori luogo e, ovviamente falso.
A Travaglio che gli chiede conto di varie cose, come un giornalista dovrebbe fare e come quasi nessun giornalista fa (crescita economica insoddisfacente, misure economiche inefficaci, riforma scritta coi piedi, etc), Renzi ad un certo punto risponde parlando del calo di vendite del Fatto (dato peraltro falso).
Penso che all'estero un'affermazione del genere non avrebbe fatto ridere solo perché nessuno l'avrebbe capita, nel senso che sarebbe inaudito per un premier a cui vengono mossi dei rilievi controbattere citando i dati di vendita del quotidiano per cui lavora il giornalista che quei rilievi sta muovendo...
Lo stesso imbarazzo abbiamo provato quando Renzi ha detto che fra Italia e Germania Travaglio tifa Germania, alludendo a quel che Travaglio un giorno disse sul fatto che era dai tempi di Bearzot che la nazionale di calcio non lo entusiasmava.
Mi complimento con chi ha studiato Travaglio per poi fornire a Renzi due o tre spunti per attaccarlo in tv, ma ripeto: non sono candidati in competizione, quindi il comportamento di Renzi è stato, prima ancora che sciocco, aberrante. E fuori tema.
Un giornalista fa domande, muove rilievi, critica, evidenzia incongruenze; un politico rende conto del suo operato ai cittadini. Una dinamica banalmente democratica a cui Renzi è poco avvezzo.
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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