Sicuramente chi anni fa ha deciso di introdurre l'assegnazione obbligatoria dei posti al cinema avrà le sue ragioni, che potrebbero anche essere una legge italiana o europea: non lo so e non mi interessa. Trovo la cosa comunque stupida. C'e' chi è un po' sordo e vuole stare qualche fila più avanti; chi soffre gli alti volumi delle sale e vuole stare in fondo; chi preferisce una sedia laterale, chi centrale, etc. Dato che un film costa caro, spesso le sale sono sporche a causa della maleducazione degli spettatori e siamo pure costretti a sorbirci diversi minuti di pubblicità prima della proiezione, direi che farci scegliere il posto mi sembrerebbe il minimo. Non vedo davvero cosa ci sia di sbagliato, inadeguato, antico o pericoloso nel vecchio sistema, quello che è nato con l'uomo: chi prima arriva meglio alloggia, magari senza il vizio di occupare 10 posti con borse e maglie in attesa di fantomatici amici o parenti in ritardo, è ovvio. Se uno vuole un posto particolare, arriva 20 minuti prima; se non gli importa, arriva a filo: semplice, no?
Alle Poste o in situazioni simili il numerino per l'attesa ha un senso eccome: evita bisticci, tanto per dirne una (poco importa poi che il software che gestisce le precedenze segua una logica ingiusta e cretina). Al cinema la cosa del biglietto con fila e sedia non ha senso.
Ripeto: non vedo controindicazioni o effetti collaterali negativi nel vecchio sistema, ce è anche il più giusto: premia chi si muove prima, chi impegna tempo; punisce, si fa per dire, chi arriva sempre in ritardo.
Oggi in una sala di 100 posti capita spesso che le 7 persone presenti debbano stare appiccicate, senza poter scegliere il posto preferito e senza poter appoggiare sulla sedia accanto borsa, cappotto, e altro. Se la sala fosse piena capirei, ma così è assurdo. Senza contare che se ti capita davanti il capellone alto due metri e tu sei alto 1,50 puoi spostarti, col vecchio sistema... Basterebbe vendere i biglietti in numero pari alle sedie libere, per evitare problemi, tanto più che mentre anni fa potevi vedere il film tre volte, ora il biglietto vale per uno spettacolo e basta, quindi se venisse indicato sul biglietto non potrebbero esserci più persone che poltrone e in prima fila a dover stare col collo storto ci finirebbe chi lo merita cioè chi arriva per ultimo.
Purtroppo una delle peculiarità dell'essere umano, oltre a quella di complicare le cose semplici, è quella di modificare (generalmente male) le cose che funzionano, invece di concentrarsi su quel che va a rotoli. Ecco perché siamo messi come siamo.
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(img: www punto torino-news24 punto it)
autore: mauroarcobaleno (blog.mauroarcobaleno.it) Per tornare alla home page clicca qui. Se questo blog ti interessa e vuoi essere aggiornato sui suoi contenuti iscriviti al mio feed oppure seguimi via mail. Se vuoi segnalare questo articolo clicca sul titolo del post e vai a fondo post.
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