La proposta di oggi del M5S di votare subito una legge che tagliando a metà gli stipendi dei parlamentari e ponendo un tetto ai rimborsi spesa (con obbligo di redicontazione trasparente) avrebbe permesso in un amen di risparmiare 61 milioni euro (11 di più del risparmio vantato dai fautori della schiforma costituzionale), osteggiata e posticipata dal PD, dimostra ancora una volta che ai dem non interessa un fico secco spendere meno e che la riforma scritta coi piedi sotto l'egida del duo Boschi- Verdini, che non possiamo definire insigni giuristi né fini costituzionalisti, contiene ben altri motivi di interesse per chi intende accentrare sempre di più il potere nella mani di pochissime persone, sostenute da piccole minoranze di elettori. Come si suol dire, l'astuzia della Lombardi ha sgamato Renzi.
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